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Le 23187 poesie in esclusiva dell'argomento "Impressioni"
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Mi perdo in sentieri di rovi e di spine
e vorrei che la mia malinconia
mi venisse strappata d' addosso
dai pruni che mi straziano la pelle.
Ma essa mi rimane attaccata
come l'ombra al corpo reale
e la malinconia mi perseguita
seguendo ogni
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Scommessa di natura
improvvisata
voce maledetta
si adagia alacremente
sul volto della terra
e spinge con la furia di un’aletto
nel fondo del bicchiere
e si trastulla in basso
ed è un piacere.
Non stima ma si adegua
al callido teorema
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Parlai con il silenzio della sera
con le frasi sussurranti
uscite dallo spirito combattuto
per far si che emergano
dal mare flutuante di emozioni
percepite dalla voce degli angeli
Mi addormentai respirando
il silenzio sulla sabbia
bagnata
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La strada ci deviava per chilometri
dal progettare un piano per il giorno
la meta che mutava al proseguire
non dava peso al tempo che passava
T’ interrogavo su ogni albero sul fiore
sulla foglia sul segnale lungo la via
che non capivo... e tu, mi
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| Tacito il cuore
in un mutilato abbraccio
alla fine dell'estate.
Dal monte
il fiume trasporta
i detriti di un sogno
colorato a valle,
impigliati in un ramo
arriveranno al mare.
Rapito d'amore
è il cuore avvelenato
da un'ora
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| Distese d'acqua chiara
celata dal canneto
profumi di lacustre erba
e del vicino mare
trasportati lievemente
brillano al sole.
Pensieri in libertà volano con veemenza
sulla mattutina brezza.
Via vai d'insetti e
pullular di pollini
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| Figlio del mare che come i poeti
all'anima parlava,
era solo...
pur madre avendo.
Una stella di latta
è stata la sua cometa
le sue radici son rimaste
al suo seno di madre aggrappate
che sotto l'eroder dei marosi
inclementi lento si
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Liberato alla noia
d'una sigaretta tra le dita
sordo il respiro
è l'ultima fumosa nota
che di novità s'allieta
nel volteggiar al meglio
d'un giullare in festa
in coscienza confuso
tra un incedere felice
e l'inquietudine
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Di vento e di sole
nutro la pelle ambrata.
D’azzurro e di vele
accendo lo sguardo.
Echi di vita respiro
nella brezza
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Vivo nel mio mondo a colori, sono nel vento
nell’aria – volo – sono Primavera a tutte le stagioni –
esulto - anima oltre la pelle - sono euforia
e danzo e suono ad ogni pensiero...
Vivo
Ti chiudo fuori, fuori della porta, fuori sulla soglia
ad
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Questa terra sempre scura
attende un respiro
il riflesso delle ombre
nel passaggio teso al tempo
Già pronto a liberare
le stagioni come promesse
aperte sul destino incerto
della vita e dei suoi germogli
Scrigno dei giorni andati
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io ti comprendo, ma tu, sai, amplifichi la notte
dicendo che le ore più belle sono al buio
perché al buio, dici, si vedono
tutte le parole
io ci metto il tappo alla notte
perché ogni lontananza mi sbatte
e ogni provenienza ha
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Cemento di confine
tra memorie perdute da un istante
e futuro prossimo oltre l'elica.
Valigie di ricordi e sensazioni
come polvere di stelle
evanescente e cangiante.
Tutto è fuggevole come il decollo.
Varco l'accesso in
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Passata la notte tra lampi e tuoni,
ritorna il sole come ogni mattina,
col suo mesto raggio, dietro lo squarcio
d'una tetra nube. Sorride a ville,
a tuguri e a casupole isolate,
e poi lassù s'innalza fino al cielo
per inondar di luce e di
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Desiste l’alba
influente è l’ora
che s’ode altezzosa
buio incombe
tra pareti cupe di noia
un’eco muta
un nome in cenere
tra i pensieri
confusa è la rabbia
sulle labbra dolci
è un vestirsi di faccende
nella luna
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Chiamo la pioggia
che con il suo colore d’ardesia
verrà a piangere
le ultime sere d’estate
Sussurro alle nuvole
tutto quello che non ho potuto
comprendere ancora
fra le luci di un giorno stanco
Il cielo
non ha mai risposto
e trema il
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Guarda le nostre culle
trafitte dai sibili del vento
mentre tace la luna,
ci guarda
assopita dal rumore
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Sussurrami quiete,
ti prego,
dimmi che questa notte
non morrà oggi,
nell’eco sordo dei frantumi
di muro.
E’ così fredda la luce,
che tracotante
ci sfiora nel buio
per poi dileguarsi.
Tremo, tremi, ora
le tue mani mi sono
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Nessun sussurro
negato il bisbiglio
flaccida stanchezza
fino al midollo nelle ossa
suo nascondiglio
dove
quando
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porti la tenerezza dei bambini
ed io torrenti per resistere e trame
per tornare di verso alle tue stesse luci:
e ho queste gocce che non stanno ferme
salgono l'aria assaltano stagioni sogni che girano nelle valigie
e sono altissime figure,
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| in anfratti primordiali
baluginando buio
trasparito azzurro
ha segno uguale:
da euciti nati in pozzi di zolfo,
nelle terme a rinascere
in cellula
nucleò negli inferi metani
la noce buona, a svellere
fu il tempo poi, a costituirsi
in
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quanta poesia ha il mare
le onde sono le parole
e l’orizzonte il foglio in cui le scrive
come una donna che tace
e lascia immaginare
la riva è la sua bocca
quanta poesia ha il mare
profonda nel sentire
bagnata di sale
bianca scia di
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Ti ho sognata ridesta
nel tuo risvegliarti lenta
sollevandoti dal letto
e stropicciandoti le braccia
riflessa in quello specchio
che di te si fa bello
Ti ho sognata ridesta
aprire la finestra
affacciandoti al giardino
dove il passero lisciava
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Ho spento il lume arduo di questa passione.
S’è addormentato in me il canto,
il puro esercizio della ragione,
portando lontano, l’incanto,
l’ombra, il dolore di un volto amato.
Come si fa notte dentro di me?
Il vento ulula nelle
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E non si può piangere...
Lacrime che tremano
come la terra dentro la pelle...
La notte... La notte non è riuscita a dirci nulla,
la luna non ha fatto in tempo,
e noi... Oh Dio, il buio e tutto cadeva...
e i piedi non ce la
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Ho scelto il silenzio
per raccontare un'alba grigia
e il martirio degli innocenti
Conosco preghiere mute
- le labbra risalgono il cuore
come fuoco - quando intorno
il mondo s’acquieta...
Ma non c'è pace sulla tela
strappata nelle ore
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Ho scritto due teglie di poesie calde come il pane...
le ho scritte su carta pregiata e forse igienica
Cosicché il mio ego ci si possa un giorno pulire il culo...
le ho rasate per bene
come belle rose le ho concimate con preziosi dardi di
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| Musica ancestrale è nel vento,
porta suoni venuti
chissà da dove.
Giocando con le fronde a capo chino
prima è brezza a dondolare lievemente
poi incupito e prepotente soffia, sbuffa e sbatte
in ogni senso ed ogni
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Qual roccia erosa,
di acqua e di vento in balìa del tempo,
m'avvinghio a pensieri di natura furtiva,
ormai essenziali per ferite e sdegno mortale.
S'aprono i cieli,
inghiottono nuvole di ferree convinzioni,
arrese e funeste per quel vago
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Pagu |
24/08/2016 08:06 | 1399 |
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Tu respirerai l’estate
sarai come la luce
che annuncia le prime viole
e volerai nel vento
Nuvola silenziosa
dell’oblio che inganna
le ombre della sera
morta di vergogna
E non avrai timore
di condannare l’ultima rosa
sbocciata per
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l’anima spando sulla terra
a ricambiarmi una solitudine
ampia come il cielo
mi appresto a gran passi agli ottanta
e ancor più poesia ti canto
-del mio sangue azzurra ala
ai confini della sera in quel
farneticare che richiama la morte
il
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23187 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 5041 al n° 5070.
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