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Le 23187 poesie in esclusiva dell'argomento "Impressioni"
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Mille rami
nel nobile ripostiglio della mente
con una particolare atmosfera,
fiore per fiore
rinascono le parole
col filo d'oro
per un tratto di saggezza
in un fuoco continuo
si compie la geometria dei sentimenti
giovani
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Intorno il battito d’un pendolo,
un vecchio tavolino
e una candela spenta troppe volte.
La polvere nell’aria,
l’inverno è sul tuo viso.
Si slegano le attese
allo sciogliersi del ghiaccio,
frammenti
che ritornano e vanno via.
Poi
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| Irretiti vani applausi,
surreali, quasi violenti
in fertili commedie
mi hanno riempito le tasche.
Il pensiero formo altrove
è conciso e melanconico,
abbagliato dal ricordo
abusato del passato.
Non ho rime da portare
per contrasti
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| mi sono riunito allo spirito
rimettendomi al tenue bagliore del crepuscolo,
una strada tutta mia
e, un astro lucente per amante
per giungere verso l’oltre,
forse, solitariamente,
sempre e comunque gaudente
alla scoperta di quel segreto
che sta
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| Il primo bacio ce lo siamo dati
al cinema, seduti in galleria,
non eravamo ancora fidanzati,
ma c’era una stupenda simpatia.
Quattordici anni lei, innamorata
e sedici anni io, lo spasimante,
lei era una ragazza un po’ viziata,
ma tanto dolce,
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È giunta la notte
sul nero orizzonte
con i sogni antichi
sui margini vuoti
Senza aggiungere
incerte promesse
come tempo lasciato
ad un vento segreto
Restato in equilibrio
lungo i rami scuri
quando un solo respiro
accoglie
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Come musica
ringhiante tra i denti
note di fiati scomposti
su pentagrammi di carne tesa
una fame confusa
che sconvolge e travolge
affanni
spinti fin dentro l’ossa
una scia d’essenze
che spoglia la mente
un armonioso peccare
il gioco delle
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Turan |
05/10/2016 20:06| 173 |
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Ombra ipostatica
della vita,
vago con mente esangue
con conati di quiete e segretezza
in un altrove antico
dove gatti di zucchero
con passo niveo
e amico
come violini di divina fattura
emanano nuvole
di svenevoli suoni inauditi
con corde di
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Ti penso, e ti ripenso.
Un chiodo ardente piantato nelle profondità del mio inconscio,
un seme germinato in fretta, nutrito da frasi, immagini e parole.
In me, profonde e forti, hai messo radici intricate
che si dissetano laddove risiede
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| Arrossisce il mare
nel colore d’un tramonto d’autunno
e dei gabbiani svolazzanti sulle onde
non rimangono che ombre perse nel cielo.
Chiude i battenti l’estate
archiviando la stagione
nella soffitta delle cose andate.
Si sente un canto
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Giorno ombreggia
nube del sospetto
col fiore che spunta
d’un ammasso globulare
di dolore.
Inquina il regno
della vita, tra luce
offuscata da veleni.
Mondo alberato
di muse d’affari
potere arto immobilizza
all'attimo di luce.
Vaga
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Ho affidato al mare mille petali
di cento rose rosse
perché raggiungano i fratelli dispersi,
peregrini nel mondo,
assetati di pace affamati della libertà.
Flagellati dagli uomini
sbeffeggiati nell'indifferenza
ma è lungo
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In bilico sul balcone fanno a gara
guardando ascoltando
quello che nell’aria respira
palpitano arabeschi
piccole miniature
edificano il sentire
soffermandosi su quel telo
come abitanti danzano
lasciando scandire voci
quel che nel cuore
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Nessun limite a questa notte
che s'addensa nell'anima buia di un cuore ferito.
Se tu non sei con me, nulla mi parrà più vero
nemmeno una fioca luce che langue nell'angolo lontano
di una pagina sdrucita alla vita
mentre un
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c'è Nina tra le "nuvole"
che "sogna"
con gli occhi aperti
"sogna"
connessa virtualmente nella "rete"
tanto nessuno parla
tanto nessuno ascolta
tanto nessuno vede
c'è Nina tra le
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Un sospiro
donato all'esigenza
nell'attimo
che ragione avvampa
e quella lacrima
su di un valzer
di note concentriche
a modo intavolate
nel mirino
d'una compagnia
di tragici attori...
un cuore nuovo attende
fraterne espressioni
e
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| se si fermassero all'alba quei sorrisi immensi d'aurora
se nessuno affogasse di paura, nel mare mosso d'estate
sotto il sole che nemmeno appare, ma si sente
tra le braccia distese dell'infinito, che ci attende
al bordo di un aereoplano che vira
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| L’unico termine che ti si addice
ora che non hai più parole,
suoni e colori è “fine”.
La luce che dissipa nell’ultimo tramonto
trasforma la sabbia in polvere grigia
e le umide sdraio si alzano in piedi
e collassano richiuse su se stesse.
Sfilano i
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| Il velo tenebroso
della notte
si è eclissato
lasciando spazio
ai primi bagliori del giorno,
e tu apri gli occhi
rendendoti conto
di essere viva
e che altro tempo prezioso
ti è concesso per assaporare
ulteriori inestimabili
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Ricamata di sole
e a punto croce
sotto la luce dell’aurora
sulle strade piene di sassi
che pungono i piedi
e spogliano le memorie,
e un attimo, solo un attimo
la vita.
È irradia la scia
del tempo che passa
a volte con sembianze
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Ad una, ad una, magiche foglie volano
sono lanci di stelle
odorose di zolle .
Lenta la sera...
un uccello dalle ali dorate
torna.
Un respiro di bosco
si posa sulle tiepide gote
rischiara la voce
dal manto orlato d’acqua.
Ho guardato la cima
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qualcuno replicò da basso ch'era notte
e la notte ogni stella si apre e si sente
d'intorno soltanto il romorio del tempo:
ma il tempo è questo mare negro che ci inghiotte
e noi dabbasso sentiamo i fiori che si aprono
quando le
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-nella vita chi non si dà muore
mangia se stesso- sentenzia
il "saggio" in degenza
la nuvola
di vapore dalla cucina offre
un che di magico un familiare
tepore
là fuori un mondo che vive
la recrudescenza dell’inverno - gli alberi
orfani di
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Il cielo che hai dimenticato
vive nel respiro della notte
quando l'ombra delle stelle
intreccia i sogni all'orizzonte
Non lascia spazio al giorno
esitando lungo il passo
soffocando le poche parole
che restano in equilibrio
Accoglie
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Poesia
ossigeno per il Poeta
in ogni verso
un'emozione che vibra
in ogni strofa
sensazioni di un'anima libera ...
Sogni e realtà
verseggiati con maestria
e tra una lacrima
che sfiora lo spirito combattivo
e una speranza
che
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Rammento
il velato umore della sera
nella terra genuflettersi
innanzi a una preghiera
d'un giorno che fu...
testimone
di quell'umile corona
allontanarsi da chi
mai in verità padrona
difendendo sensato
il futuro più in
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Le note leggere
rimandavano ad altre stagioni
già vissute
e mai dimenticate davvero
Perché non era possibile
abbandonare per sempre le nuvole
quando l’autunno bussava
con le sue ombre
D’oro, quasi fatate
e la terra sembrava
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Il risveglio,
scheggiato ancor di sonno,
nessun'ombra sognante
da ritenere, se mai c'è stata,
il risveglio,
già noia prima di viverlo,
negli oggetti di sempre,
nel vocio di strada, trascinato,
che vita s' illude d'essere
e non
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Mavec |
03/10/2016 20:09| 783 |
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(Sei) figlia che non sarai mai,
occhi, seri, che non vedrò mai chi amerai,
baci (rosa) che mai saprò mai
e dolori imperfetti,
e destini, così lontani, e lacrime (e risa)
sono, io, solo il tempo caduco d’un lieve stridore
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Reca in sé un sogno la poesia
di amori eterni terre desolate
raggi di luna tra fili d’erba e le rugiade
intreccio di reti nel mattino
Sue, nel sangue rosso della sera.
Sommo poeta o poesia
non lo so dire
esilio di frastuoni fra le fronde
che non
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Chiudo gli occhi,
anime al centro di paradisi, incroci e parole
si abbracciano per tagliar il notturno velo
amandosi all'ombra segreta della pazzia.
Vago inseguendo pensieri che fuggono meschini,
incontro poeti che domato hanno le fulgide
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Pagu |
03/10/2016 15:18| 1396 |
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23187 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4861 al n° 4890.
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