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Le 37747 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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Come l’aquila ritorna
al nido, dopo aver fissato
con la sua onniveggenza
i luoghi ed i lor profumi,
assaporando ogni frammento
d’aria ed ogni angolo remoto;
le sue erbe, fiori o frutti.
E, dopo aver memorizzato
ogni tana o anfratto
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| Sfiorami le pendule annoiate usure,
in queste flaccide ore di premure.
Sfiorale, con dita intelligenti
Ed apparecchia una tavola per due
dietro la tomba pisciata
d'Amerigo Vespucci [Moro nell'anima
e assai maledetto]
Sfiorami, ché non
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EnzoL |
06/04/2013 19:59 | 1789 |
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Scampoli d’abiti sciatti da ricucire,
un tempo inamidati, tenuti in bella
mostra, senza mai vestire.
Ora consunti e stropicciati non son
reali, son nati per morire.
Coriandoli d’amore ricercati in
pieghe di memorie, cullati come
docili
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L'ali del delirio
rapirono l'essenza
in insurrezione sensoriale,
strappandola al giogo
dell'assuefarsi al tempo
Fuggirono l'iridi
il monocromatico sguardo
dell'emaciata abitudine
Tra rantoli asfittici
ritrovò il respiro,
candore
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Alba sorge felice
il cuore batte,
illumina col florido andare
la speranza dell’amore
in ogni dì al divenire.
E’ desiderio in quel giardino fiorito
incontrare tra le spire del vento la tenerezza
per contemplare le soavi brezza,
della
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Solo nel silenzio
ascolto il mio presente,
in un lembo di terra
ove si susseguono passi strascicati,
s'ode lo
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| Poi si chiuse la porta.
Ritornarono i fantasmi
a sottolineare
la perdita del senso.
Non c’era nessuna briciola
sul
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| Quella donna
quella donna mi colpì;
la maglia colorata, la posa storta
schizzata
come occhio di topo.
Cosa faceva in quella corte? Chi – dietro i vetri?
Le parlava? – Sapeva, di lei?
Guardava senza vedere, il treno scorrere sul
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| Dolce musica quel canto d’usignolo
accarezza il mio nobile pensiero
viaggio nell’ignoto col soffio delle ali
Ascolto infinite note d’un pentagramma
oltrepassando l'indaco abbraccio d'orizzonte
musica mai sentita a cullarmi aldilà
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Sono io, che martello il mio io
ingurgito l'informe
per restituire forme contorte
poi attendo il risultato
affannato, insinuato, trasudato.
Sono io, che falcio le fronde
attendo le onde
in un susseguirsi ardente
attingo dal crepuscolare
per
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Dato che mi necessita
per la pancia in crescita
fare moto e passeggiare,
scendo al parco sotto casa
e incomincio a camminare.
I pensieri si fan sciolti,
colgo sguardi nei dintorni
e il sorriso di un bambino
col mio fido cane che
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Si son cicatrizzate attorno a quella
tutte le notti che poi son venute,
quelle brevi, morbide di sonno,
e quelle
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Ho sempre tentato
di essere poeta
non so se ci sono riuscito
quello che conta
è tirare fuori quello che sento
in modo da distinguere
me per me
da tutti i sordi
che ci sono in giro.
Non sono stato bravo
a far denaro
perché quando
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Aspettavo lei sotto il tetto
la rondine di primavera,
invece mi torna l'abbaglio
di una luce che mi spetta.
E' l'alba di un giorno
che proprio non vorrei,
i miei pensieri non nascono
muoino prima di sbocciare.
Così le lunghissime
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Mentre sto qui a rimuginar dolo
nell’anima mia il cuore si ribella
è il diavolo a ritmo battente
Pompa ribollente sangue
tra arterie di vena aorta
invasa dall’arsenico mordace
senza odore né sapore
Codardo strumento all’istante strugge
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Tra la sabbia e il corallo
lo sperma: l'umanità.
I parassiti rigenerano
i predatori si uccidono
- vicende della vita.
Non è un problema riconoscersi.
Negli abissi ci sono funghi
- licheni che ci precedono: deridono?
A terra la
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| E' come stare fermi
dentro cellule di ghiaccio
succhiando con occhi golosi
le lacrime di miele
è come alzarsi
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| Vorrei distruggere
questo cuore.
Graffiarlo, flagellarlo,
con parole e lacrime
tormentarlo.
Di stenti e sospiri
fra
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Come soffio d’anima pervadono il mio
essere errante in calde correnti, recanti
effluvi odorosi profusi in soffi suadenti,
ammalianti.
Il mio divenire in nomadi sogni raminghi,
vagabondi ritrova, in passi incalzanti,
atavici brividi caldi e
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un segno vivo
grande volontà
tenero e sicuro
infantile quanto basta
ama sognare
mi ricorda mia nonna
quella inclinazione delle lettere
quella deviazione della personalità
oggi le lettere sono tutte uguali
font battuto
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| Buie tenebre regnan sovrane
nei meandri della mia anima
occluso è ogni varco
la luce è sconosciuta
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| Nulla ho capito
la devo smettere di fare domande
Ne ho fatte fin troppe
se nessuno mi ha risposto
forse perché non sapeva
o sperava di farmi dispetto
Eppure si muore per niente
si vive per nulla
magari questo l'ho capito
M'hanno
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| È una vita che corre mari
se chiglia non ferma a costa di terra
ove àncora marinaio il cor
e àncora veliero le vele a richiamar.
Ai primi venti dell'alba
s'issano àncore e vele,
riparte marinaio lasciando il cor
e
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Era il tempo delle ciliegie
quando ho conosciuto i tuoi occhi
ricordo il danzare del vento nelle mosse di tende in seta di silenzio
che fluttuava la primavera di te alla finestra dei miei giorni
era il tempo del tuo sorriso posato sulle mie labbra
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| Celebra la tua resa.
Cadi! Come cadde il Calice
delle nostre ore liete.
La tua forma,
l'ho cucita ancora addosso!
Infrangendo lo spessore
tra i sospiri, ho timbrato il tuo ventre
nella folle frenesia di un addio
Oh Il tuo seno; è mio
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EnzoL |
04/04/2013 19:08 | 3272 |
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| Dove sei poesia,
adesso che l’incerto
si esprime
nel riflesso d’uno specchio
opaco alla vista,
assente alla
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In quel quadro ... l’ultimo amore
in quei respiri lontani ... un fiore
sceglie il caldo soffio del levante
in quelle albe a dipingere l’istante.
In quella cornice ... il sorriso
in quel giardino ... un giallo tulipano
sceglie il caldo tepore del
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Sette note sullo spartito - o grafemi
ventisei latini su di un piatto
sgambettano!
Bacco e Venere - mocassini e tacco
confusi nella folla.
Come l'alba, che mai conoscerà la sera,
s'alluma ad arraffarne il refolo
procede la mente
a
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disperato galleggia
annientato dal quotidiano
nel pianto
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Non puoi prendere il bandolo della
tua matassa per rifarne il gomitolo;
troppi nodi lucianotarabella
è finito il libro non il capitolo.
Forse non hai vissuto in un peribolo
ma era di fiele la caramella
pur se succhiata all'ombra d'un
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