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♦ Stefano Acierno | |
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Le 37747 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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| Le scuri del nostro amore
son dolenti stille slabbrate
in fondo ad un catino
Lì, dentro un bar alla stazione
L'esploso sentore d'indelebile follia
tra le mani
e poco più d'un centesimo
da barattare con un bicchiere
La lingua
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EnzoL |
26/04/2013 17:18 | 3617 |
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| Ne stamperò dumìla come ir Belli; (1)
si ogni giorno voglio fà un sonetto!
Lo scriverò in cucina o ar gabinetto
e nun saranno versi stentarelli.
Ar Governo ce n'è di gran cervelli
corrotti e corruttori e ci
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Io bruto
ti adoro
viso dolce
cadenza perfetta
sublime ancella
cavalcherei le montagne
per una notte d'amore
ma tu limpida mi dici
addio
soldato per un attimo
in guerra
non c'è perdono
ora che ti chiedo scusa
alza la spada
e
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| Oggi una calma piatta
afosa
imprigiona ogni mio gesto.
Oppressa da incoerenze
in tonalità blu scuro
ho già doppiato
distanze d’anima.
Un’ ombra
strappata a un calendario
si posa
sui lati lacerati a metà
dalla grande
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| Ho letto del paese senza punte,
un re ordina
persino un po’ felice;
colpi di campane - din don dan
- soldati in danze infinite
a seguire l’entusiasmo del principino
balzato alle mie gote,
- clemente con le increspature;
l’azzardo ha tempi
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Amandoti... ho imparato il canto delle rose
ne ho fatta di strada a raccoglierti fiore
invaso di primavere ho il cuore
Nella follia di viverti ne ho coinvolto l'aria
il vento è messaggero di un cielo segreto
le stelle festeggiano i baci
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Salvami passante svelandomi
quei portenti celesti che invasero le stagioni
digiunarono tra le braccia scure della Tentazione
spinsero una mite vita alle metropoli
- il senso d'esser tradito poi
scoprirsi ancora ingenui e vigliacchi
al centro
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Per tanto tempo
ho vagato
nel nulla,
non vedendo nulla,
nessun futuro.
Per tanto tempo
ho urlato
in silenzio
per paura
di essere sentito.
Torno al mio
riposo solitario
mentre
tristi pensieri
assillano
la mia mente.
Sarei
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Mio nonno era partigiano
partigiano lì sui monti
guardava il volto della morte
amava la libertà
Dei morti
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Sfiora le guance
con gesto cortese,
rosse come arance
così le ha rese.
Per il suo candor
d’anima pia,
appare il rossor:
segnale di spia.
Pudor di donna
gentil e onesta.
Prova vergogna
e immobile resta.
Così tremante,
col cuor
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| Non tentate di strappare la mia pelle
per scoprire le mie nascoste ferite.
Sono tante. Sono quelle che sanguinano
in chi ha vissuto sino in fondo la vita.
Sono i frutti dell'anima che ha osato
volare nell'immenso perdendosi.
Sono i tesori
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Dimmi di quella notte
scolpita alla canna del fucile
di un fazzoletto rosso
per dire no alla morte
al collo stretto come
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Nel cielo
la luna dipinge tele per noi,
il silenzio notturno ne diviene
preziosa cornice.
Le tue mani
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Mi nutro dei tuoi occhi
basta guardarti e il cuore sazia palpiti
è come annusare una rosa
sentirne l'alito di primavera
sentirti petalo nell'anima
Sulle mie labbra il tuo nome riempie il respiro di un bacio
pronunciarti, imbarazzo la
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| Mi dileguo sinuosa serpe nella folla
osservo quegli occhi lucidi
quei tristi sorrisi stinti
ed estinguo a stento
sagaci sapienze ormai spente.
Vedo occhi penetranti
che si allungano a cannocchiale
e s'incuneano quasi a squarciare la carne
-in
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| Dove salivano le preghiere
nella piccola chiesa, ora
si apre alla luce eterna
l'antico pensiero mio.
Tu nutri, o rinata alla mente,
la mente che s'era offuscata,
tu amata per anni dagli uomini
che nel campo amavano Dio.
E' forte l'amore
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| Raggrumavo come morta foglia.
Di quell'unica linea in nervature
le edere dolci del nostro
lacustre
Ed olio scelto e profumato:
delle tue bocche, ancora fame
nella giornata ludica
In quelle nebbie sparse, sulle colline e sulle mangrovie
come
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EnzoL |
24/04/2013 19:05 | 3163 |
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Ho peccato d'ingenuità
lasciando che i mio cuore
potesse percorrer strade impervie
e lastricate di lussureggianti illusioni
ne pago l'amaro
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accende la vita
il tuo sincero sorriso
angelo il tuo nome
ti adoro per come sei
ti bacio vicino alla siepe
volatili colorati
margherite abbondano
giochiamo insieme
milite ignoto
caduto per la sua passione
patria è la mia casa
focolare di
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Scrive per te questa cantilena
questa pancia e la mia gota
la sua gemella che si associa
diventa più rosso il peperone
il tuo maglione ha smesso
di portarmi in giro senza meta
ora sappiamo cosa ci riserva
la natura che infingarda
non
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Mettiti a pecorina, amore mio,
che ne facciamo un'altra fatta bene;
ormai lo so che tu l'uccello mio
lo prendi tutto come si conviene.
Tanto verrà la morte e nell'oblio
il Nulla ci darà le sue catene,
mettiti a pecorina, amore
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Deve dirlo
che ha riportato i vasi d’orchidee:
in procinto di, ha abortito il gesto
ma questo non ha attinenza col cielo.
Al discount, la vita si gusta
attaccata ai denti
tra le casse;
nessuno somiglia a nessuno sotto il paltò
porzioni
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Un colpo di cannone a salve
onorificenze
lacrime
sangue.
Ho il piacere di presentarvi
l'ultimo atto
d'una commedia ben scritta
male interpretata
sicuramente datata.
Chi pone delle condizioni a chi?
Chi si suicida e perché?
Chi mi
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| Tacete voi, da quelle scatole parlanti
tacete coi vostri accecanti sensazionalismi
tacete ora, con quei convinti sorrisi petulanti
voi scellerati opinionisti, populisti, redazionalisti
svegliate quelle mormoranti e lamentose cicale
le avete riempito
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| Sentivo cavalli lontani
la sera del vino novello,
le bambole mi guardavano
mentre io ti cercavo.
Sotto il tetto di gomma
avevi gli occhi infiniti,
mi rubavi il respiro
ed io a te mi avvicinavo.
La parola amore era sparita,
tutto era un
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| Così! - Un uomo nuovo -
o semplice rimettere ad uno specchio
lo scorcio di una pertinenza.
Questo vetro freddo,
la svista d'un attimo fa;
nella doccia, tutto il Tuo sapore
che dissipa...
Goccia a goccia; così
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EnzoL |
23/04/2013 19:17 | 2971 |
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Pace
amore
libertà
intimità
rinascita
sorge il Sole
nel pianeta speranze
sotto le coperte intimità
pace al cuore
comandamento supremo
libertà di... sognare
rinascere dentro una conchiglia
poi gridare di
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Lasciati assurgere, innalza su vette
insormontabili foriere di innovazioni,
abbandona restrizioni getta zavorre in
mari d’oblio.
Lasciati andare ascolta silente il
cuore, il suo vibrar in corde d’amore.
Getta sacchi di zavorre, granuli
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Se io potessi
entrare
in punta di piedi
nei tuoi sogni d’amore.
Se io potessi
restare
in un cantuccio
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Il giorno cresce lento
ed io muoio nel silenzio.
Il mondo va avanti
nel frastuono;
Io me ne sto in
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