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Le 37747 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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Qualche volta mi indosso,
da dito a dito
qualche volta lascio al polso destro
il movimento
di quell'inciso, l'odore;
srotola
un "ti amo" di grano
al riparo dal sole che incendia i canneti
– gli occhi del figlio scrutano.
Il
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Tu, costrittiva feroce belva
custodisci sentieri di verga
non ti saturi di parabole
sai sfuggire ai tuoi patiboli,
dall'oscuro erigi sottili pensieri
che sussurrano ossessivamente
e si manifestano in simbiotiche paranoie.
Per costruire la tue
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Il tuo sguardo si affossava
nella mia esuberanza
e la piccola stanza
diventava l'infinito.
Le tue mani calde
scendevano sul mio viso
che all'improvviso
si apriva alla tua luce.
Steso sul letto
leggero come una farfalla
vibravo le mie
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Da qui il mare
le rose nel giardino
sguardo di gioco
antica vita.
Strappo un sorriso
ci guardo dentro
echi abbandonati
da bambini in festa.
Madri passano
ritornano
rose disegnano contorni
profumi d'altare.
Si sale
si contano le
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Donna d’amore
Immensa signora
Culla con arte
Mette odi da parte
Carezza le lacrime
Con sorrisi e parole calme,
Rallegra la vita
Al suo amore sempre invita,
Regina di un regno distratto
A cui sempre regala un piatto
Di amore e sapienza, di gioia
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Sembrava sussurrassi
"T’accompagnerò in quei posti
in cui mi piace aspettarti".
Non ho mai resistito alla tentazione
di lasciar scivolare il mio respiro
sui tuoi seni nudi .
Nella penombra d’un sorriso
ammiravo schiudersi i tuoi
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Fra le rose selvatiche
passavo i miei giorni
giocavo con lei
la bimba dagli occhi chiari
e dalla luce invitante.
Erano giorni
di sogni e di nuvole
si cucivano i petali
a farne la corona
per la Regina del "Vegro."
Figli del
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Amami come ami la primavera.
Torna sui miei prati ricamati con le stelle della notte
seminate per sbocciarmi sogno nei tuoi occhi.
Seguimi come fosse il vento
messaggero dell'aria che ti dono per respirami al mattino
per esserti rugiada
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L'azzurro è uno sprizzare tra le rose
è luccichio che accarezza i petali
colorante di quegli inni alla vita.
Sono dieci, mille folli opulenze
che saziano anime
e felicitano cuori.
Le spine immobili all'erta
paiono gendarmi
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Guarda i miei passi sono decisi
scintillano su binari d’argento
sono incollato sull’infinito
non posso deragliare
eppure rimbalzo come una palla
Ho cambiato strada
ora sono una piuma
volo su parallele luccicanti al sole
m’allontano dalla puzza
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La mia anima ancor cerca quel Dio evanescente
che m'abbandonò al cospetto d'una croce
tra chiodi e spine il fluir del sangue
vergava il dolor sulla mia pelle
il volto della vita si tinse di grigio
silente il tocco della
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| Del gioco, le sciolte reminiscenze del dopo
Il riscatto arcuato nel ciglio del fare della notte
Che suadente spola tra i campi Elisi
E triste spergiura di canfora stantia
il cuore dei prati freschi al verde pittorico
ed il mio racchiuso segreto
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EnzoL |
11/05/2013 13:05 | 2523 |
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| l'uomo le passa i fogli - non la tocca
lei scrive;
- lo sguardo dell'anticamera ha mille porte
scarpe lucide, non nuove - lucide nei particolari
fanno la riverenza - sparigliano figli finanche promessi
dita affusolate
- dimentiche di niente -
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| Sono un cormorano
e sul Delta cerco pesci
mentre quattro petali di rose
indicano gli amori sconosciuti.
Sono un cormorano
apro le ali e ascolto il vento
sfioro le rose selvatiche
che amavo
e spando i petali nel fiume.
Ci sono donne che mi
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Amore tu mi parli col candido tuo viso,
ascolto incantato lo splendido tuo vociare,
mentre i riflessi della luna accarezzano il tuo sorriso
coi raggi suoi, il dire tuo ad accalorare.
Amore tu mi guardi con fermento,
osservo le movenze tue di donna
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Sono sbocciate all'alba
le prime rose di maggio
ed una farfalla azzurra
ha reso loro omaggio.
Uno strisciare di serpi fra
le spine ed i fiori, nel cuore
il vecchio morso che riaccende
il dolore.
Grevi i pensieri affollano, di
confusione
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Rapito dal profumo intenso
d’un giardino di rose rosa:
sospeso tra l’odore denso
e il moto del cuore che riposa
in palpitanti ritmi di libertà.
Sublimazione dei sensi,
d’estatici istanti inebrianti:
stordito dagl’immensi
riflussi
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Effluvio di vellutata essenza
dal sapore ancestrale
inebria
il respiro del cuore
e in un lavacro di petali e spine
-sotto un cielo di stelle-
rimembra rituale gesto
come antica carezza sulla pelle
mentre
evocando l’eterea ascesa
l’estasi
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Cerco
disperatamente il tuo effluvio
tra le rose scarlatte
che cospargono di fragranza
il mio giardino d’inverno.
Sei scomparsa nei meandri
di
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Un alito acre di vento
spettina maculati fili d'erba
di campi periferici.
Limitrofa e dissennata
vive la gente in città.
Asprigna l'aria inalata
satura alveoli polmonari.
Un rantolo sale dalla terra,
quinta piaga dei
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La notte condensa
pensieri in attesa
sui cordoli del cuore
sguardi infermi
depredati dagli spigoli
di un cielo
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Chissà con quali occhi, dal Brasile,
si scrutano quei lidi portoghesi,
i territori angusti, poco estesi,
di marittima stirpe mercantile.
Sono gli stessi occhi con i quali
forse di Magna Grecia gli abitanti
guardavano le coste non distanti
che
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E' oramai da tanto
che 'l sole non appare;
non si sa più che Santo
convien, allor, pregare.
Ti corichi la sera
alzando l'occhio 'l cielo;
s'avanza Primavera,
ma non si squarcia 'l velo.
Anche le previsioni
non sempre fanno
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Sono su una nuvola triste.
Il mn mn caca
ha più senso di questa pioggia che ci affligge:
è un balletto un coro una parola d'ordine
per dire che ci vogliamo bene, che ci vogliamo.
Mn mn caca...
Tu, piccolo esserino dal cuore
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Stacco lo sguardo dal cielo
per posarlo sul tuo volto,
le stelle mi hanno stordito,
ora tu mi dai la realtà.
Con una fitta rete di baci
mi stendi come umano uomo
e mi lascio al vento caldo
che il tuo corpo ha in sé.
Nel nulla di
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Fosti leggera brezza che mi seppe accarezzare
e dolce onda che dolcemente sommerse il mio cuore,
sole che scaldò la mia pelle
e occhi di cielo in cui brillavan miriade di stelle
ma il tempo incalza
tutto svanisce e passa
ora sei vento
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In una goccia d’essenza
Un attimo d’infinito
Nell’anima la presenza
Di desiderio ardito
Bocciolo di fiore
Le labbra schiudi
Preludio d’amore
In quel bacio racchiudi
Non vi è stagione
Nell’istinto richiamo
Perfetta ragione
Nel piacere
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| Non riuscimmo mai a dirci addio
seppur ci fu agevole parola,
mai gesto ne fù d ausilio.
In un infinito ricordare
ci trovammo ad inseguire ed inseguirci
in lunghe discussioni prive di concreto.
Ancora oggi non sappiamo dare una risposta,
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| Le labbra tue incarnano
i battiti del mio cuore
e le mie mani rasentano
la perfezione forgiata dal tempo
ed estasiato io stendo
sguardi che salgono
fin dove io uomo rapino
l'essenza della divinità.
Non so se piange l'universo
tenuto
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| Quasi ogni sera
vengo a piangere
sulla tua riva,
mentre una leggera brezza
si leva formando
aiuole variopinte.
Piango e
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