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Le 37747 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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Se mi vedeste per le stazioni
con gli occhi omicidi d'un fantasma
- il portamento ridicolo o inadeguato
la capigliatura folle e così fragile
l'altezza moderatamente discreta
- barba stolta ad insozzarmi il viso
Selvatico! A strapiombo
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Un anno
un mese un giorno passeranno
ad asfaltarmi il vissuto
- un danno della mente -
copriranno il mio
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| Dovrei chiederti di dimenticarmi,
figlio mai nato
Ma non riesco mentre prego al mio crocifisso
in ginocchio su questa nave dell'oblio
che mi riporterà in patria
Dovrei chiederti di amarmi,
figlio mio mai nato
E ti dono un bacio che
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| Sento spostare il baricentro della notte
perché ho posato l'esoscheletro
sui ciottoli del giaciglio dell'infinito
e dormo trasportato dal flusso sempiterno
dove i cangianti umori
-come stami nel ricettacolo-
disperdono i loro
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| Nel tuo pensiero
le mie radici sprofondano
e nutrono quel mio spirito
che solo tu conosci.
La notte che ci ha aspettato
rallenta la sua corsa
e mentre ci ruba il sonno
ammorbidisce le nostre vite.
Domani è nuovo
lo sguardo mio su di
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| E sentirti ancora e ancora
in fondo all'anima,
quando ti cerco,
ti cerco nel mio silenzio
quando le ombre s'adagiano
sui pensieri
prendono forma,
e sento forte il tuo odore
sento forte il tuo richiamo
e un brivido mi pervade
fino a sentir
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| Racconta,
del volo d’una rondine
e del sorriso
perso nella notte,
la spiaggia spoglia
della voce
d’un giorno andato
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| Il corpo opaco
intercettò
flebile luce riflessa
il respiro s’arrestò ...
paventando crudeltà
aprì gli aculei
a difesa del vero
e stette celata
in buia spelonca
adombrandosi
si fuse con se stessa ...
col suo
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ho conosciuto un vero poeta
stava tinteggiando una parete
la scala cromatica aveva sete
si fermò e si scolò una birra
faceva caldo sul trabattello
si spogliò, continuando a bere
nudo ed inerme fissò il muro
e a
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| Ripescando in anse di tempo, ormai finito
nel mare dell’oblio, ritrovo sospiri di mare
racchiusi nelle mie mani.
In
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Coprite con merletti sterili i santi
avvertite un ridicolo senso di colpa, quindi
rimuovete i crocifissi - fuorché i preziosi
devo ostentare con un manto d'oro
questo vigore di gioventù,
questo corpo infinito
- e quest'altra
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Al colmo
vuoto e pieno conciliano essenze
di volta in volta
- giunge risposta ch’è domanda
ricamata dalle mani di una nonna
- non sapevi
di luci che diradano - di valve chiare
coralli in uno o cento risciacqui di tempo;
di pelle brulla al
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| Su sentieri di belli promontori
passeggiando nel verde dei limoni
resto affascinato da tre tesori
come
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| Del tempo asincrono ho scorto
ripartite scolature in fremiti
vissuti d'errore
Esposti momenti traumatici
come solide dicerie suburbane
ricoperte da luci al neon spaziale
Avvampati fumi neri
di fornicazione austera
dietro sfridi bui
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EnzoL |
19/05/2013 18:21 | 1978 |
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| Come fai, tu, Terra
ad esser 'sì feconda
quando sulla terra
muoiono i tuoi figli?
No, tu non m'assomigli
poiché continui girare
con i tuoi migli e migli
di diametro di pancia,
senza sfiorar mai una guancia
con una lagrima
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caro maestro mi manchi
ora che sono vecchio ricordo
momenti magici
le sue dolci punizioni
quanti sogni mentre spiegava
teorie e storie
quante lavagne ingessate
poi l'amore per lo studio
il rifiuto dei voti
sempre in ultima fila
mentre
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Avrei potuto non seguirti
quel giorno che la nebbia
fitta era scesa e bloccava
la mia torbida mente
ma il vento caldo della sera
mi spingeva là dove
il tuo sorriso feci sparire
ed io distratto ti ho perduta.
Invano sono tornato
con le
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Non si vedono le stelle né la luna
ed il giorno non regala alla terra il sole,
in questo tempo inquieto come il
mio vivere, tutto rimane nel grigiore.
Sopra i giardini fioriti corrono
nere le nuvole, e la notte è al suo
mezzo, e
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vivere di prepotenza
non avessi avuto coscienza
la notte mi flagello
il giorno mi perdona
una corona di spine non basta
e non ci sono chiodi che tengano
il peso è l'unità di misura più labile
quando dalla
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| Avrei potuto essere
qualcosa che non sono
se avessi avuto la
consapevolezza che
qualcosa andava
contromano .
Ma non è colpa mia
se ti sei lasciata andare
in un lento
quanto monotono abbandono.
Ma non è colpa mia
se hai la
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Scorrono su un foglio bianco
le orme del mio passato
Riversando di vibranti colori
forme e nostalgie
di un vissuto antico
Quando la speranza
Illuminava i sogni appesi
in un giaciglio vuoto.
Goccianti occhi riverberano
Nello sguardo
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La morte della coscienza è
la verità stessa
-condizione
in cui caracolliamo errabondi
affannati e affamati d'oro,
altrettante fobie: modernità, progresso,
tempo che giunge a compimento
scuote le anime d'impeto
e si svela
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| Avrei voluto il sole
sul risveglio di questo povero giorno.
avrei voluto la luce
stesa sopra il mare.
Tra poco
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Così ho aspettato il buio,
l’ordine sparso dei pensieri
cadere e poi rialzarsi,
mille volte,
al volto di
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| Serravo le palpebre
come uno scrigno che nasconde
un cuore pronto
a scoppiare e mentivo
come nuvole dense
che trattengono il mare.
Fingevo di esser primavera.
Era come se...
nell'aria volassero fiori
e sui rami di rosa
sbocciassero farfalle
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Nella tempesta
In balia di seducente incanto
Avrei potuto
raccogliere la felicità
negli occhi dolci
di un fulgido tramonto
baciare la luna
che fremente di passione
assorbe i raggi
del suo caldo amore.
Avrei potuto ...
ma
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Avrei potuto rincorrerlo e supplicarlo
urlando al vento il suo nome, chiedergli
di restare, ma ho preferito lasciarlo
nell’ovattato silenzio, nella libertà che
crede di possedere, nella sua infinita
solitudine.
Me ne vado nella terra
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| Lo sguardo si perde
nell'assenza di tempo,
nel vuoto raccontarmi del cielo,
mentre...
dondolo sospeso
tra l'incertezza del domani
e l'opaco guardarmi indietro.
Non avrò più voglia
d'aspettare nuove primavere,
di
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| Non può essere lungo il tunnel dell'inconsistenza
la mia intenzione è schiaffeggiare ogni inefficienza
per sublimare la mia scavata dispersione
e soggiogare ogni inacettata ribellione.
Per onorare questo futile mondo lercio
dovrei
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| Il rimpianto lasciò la propria dimora,
iniziando il cammino di buon ora,
condusse il suo passo verso il cuore,
già lacrimoso e pieno di rancore
per tutte le volte che avrebbe potuto
ed invece se n’è rimasto lì seduto
ad
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37747 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 17491 al n° 17520.
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