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Le 37747 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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| I rami - biechi di pochi frutti
rimangono dentro.
Il tanto 'necessario'
alla stesura d'una breccia
In fondo alle radici d'una quercia;
- Così, miserabili! -
Ché ci dissero [Avanzate!]
E tanto feci io tracciando la linea
Che
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EnzoL |
02/06/2013 17:02 | 1678 |
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| Piccoli
di solitudine che non ha nome.
Una sirena allerta i vecchi: tornano a viaggiare.
L'arte si fa dal vivo e
sincero, un ginocchio
brucia (solo un po')
- ricordi - bici e giacchette
pozze di sole che allagano cortili
tutte le corti
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Io ti salverò, e quando
sarai triste ti consolerò
quando mi vorrai, sarò
la tua schiava, la tua vittima,
ma tutto in nome dell’amore.
Io ti salverò, mi dissi al
primo schiaffo, e poi
al secondo, ai calci e ai
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Il silenzio uccide
la dignità delle donne
soprattutto quando è sottaciuto
accettato e tollerato.
I maltrattamenti subiti
tra le mura rassicuranti
dei lager domestici
esigono rispetto e solidarietà.
La donna è la
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Talvolta
la luna si frantuma,
dissemina
i frammenti
dei suoi spicchi
tra le stelle.
Talvolta
le stelle s’accostano,
intonano
suoni simili
a cornamuse
cullando le notti.
Talvolta
le notti s’appigliano
ai brandelli
della luna
e cantano
gli
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il mio è un vizio
non una necessità:
forma, adombrando
l'onda lunga trasporta
detriti
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Con quelle gocce di sangue cadute
tangibile segno di Tua presenza
in picciolo e bianco pan di frumento
l'anima nutri assetata d'amore.
Angelico Pane Corpo di Cristo
miracol vivente nel mondo ogni dì
fa' che una stilla del sangue
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| Luce dei sogni
vieni presto da me
con l'aliante dei pensieri
e la forza
della primavera
Vieni come il sole
a riscaldare
le zolle fredde
di questa terra spoglia
Apporta calore
ai germogli novelli
favorisci
lieve propagare
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I termini
gentil sesso
bel sesso
sesso debole
e altra metà del cielo
non appartengono
al linguaggio
delle donne.
La
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metafisico sentire
rapito dal fato
sedia a dondolo
stanchezza
energia esplode
accende speranza
parliamo insieme
ascolto assopito
ripeto parole
per amare il mio io
incontriamoci
comunione di intenti
positivo essere
psicologico distratto
mi
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Nell’osservo del tuo viso, scorgere l’afflitto
a descrivere l’evento nelle bianche sale
nostalgica miscela di parole lette in accetto,
lacrime a spingersi sul cuore a rimettere.
Notizia svelata, con crudele delirio in miro
il destino a marchiare
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Vanità che non risparmia in pensiero
ti disarma, sempre all’erta, mai non molla
ogni mossa da studiare, per poter meglio
riuscire .
Un confronto quotidiano agognando
piano, piano, eccepibile eccellenza in
maniere ed
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Splendore d'un bianco
sorriso
illumina il nero
d'un volto triste.
Scintillanti occhi fissi
nell'infinito
raccontano
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Tu diglielo che hai sempre saputo
prima delle parole
che hai sciolto per strada all'onore
- sai del timbro della voce -
il mandarino da potare, e sai
del cerchio che si chiude
mani si tengono per mano
- si guardano allo specchio
ombre - donne
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| Sullo schermo in sottofondo...
"Ma non riesco a legger niente!..."
Sulla scritta è confusione ...
"Altri d’aquila hanno gli occhi?"
C’è qualcosa in fondo al piatto...
non lo prende la
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Spezzato fiore,
non giacer inerme
tra rovi di violenza
non santificar l'inumane gesta
di chi, cruento, ha eretto la tua vita
ad un santuario di dolore
Piagata nell'anima,
Spezza la catena del silenzio
che uccide la dignità
riponi
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Rumore di pioggia e odore d'erba
hanno i tuoi passi lontani
Ti vivo come un albero vive le sue foglie
intrecciate ai rami in nidi di rugiada
supplicando primavere
Nello specchio di luna i tuoi occhi
mi ipnotizzano di fascino
Ti canto al
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| Baci sfioriti negli anni
al suono di mille promesse
e di vuote parole.
Notti infinite di luna e di pianti
per pochi rubati sorrisi
Agonia della tua poesia.
Eri prescelta compagna di giochi
e nel silenzio di donna cedesti
a usuali violenti
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| Non sceglie il suo cavallo di battaglia
chi scrive, chi dipinge, chi compone:
inconsapevolmente esso s’impone,
e sopra tutti gli altri poi si staglia.
Forse Leonardo d’esser ricordato
da alcuni solo per la sua "Gioconda"
non credeva poi tanto, che
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| troppo attaccato al culo
questo clamore
- il nostro intendo...
web e/o telegiornale
cinguettano senza fronde
uccelli senza
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| L'alito del vento esplode,
il tuo corpo lo sente e lo segue
e fa divino per lo sguardo
per quella bellezza
che come un fiore è sbocciata.
Non è l'alba con una luce nuova
che mi fa muovere insoliti passi,
ma è il tuo volto
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In quel dolce percorso
D’essenza vitale
Lento il decorso
Di calore d’alito reale
Delicato contatto, le lambiscono
Delineando forme meravigliose
Morbide colline, palpitano
Aureole scure, si ergono vogliose
In quel scendere delicato
Il
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Si sognava la topa da ragazzi
a occhi aperti ma cor pipi ritto
e c'era un solo modo d'esse sazzi
sebbene che l'amore sia un diritto.
Ortre la mano, nun ce n'era spazzi
perché la donna, lei, voleva ir citto;
a occhi chiusi e a
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E la notte si scioglie
nella sua ferale angostura.
Canzoni di fate dormienti,
incantesimi di tempo
alla deriva.
Ora
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Forte
del desiderio
appena lo raggiunge...
il cielo
si annuvola in
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Non ci sarò domani
pur se avevo promesso al mare ancora lacrime
per il suo sale
Di me... le conchiglie faranno segreto
nell'eco di maree testarde
Non ci sarò al richiamo celeste
e nemmeno alla prima stella accesa
nella fiamma
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Tempo che non ha briciole
non intende, eppure
occorre amore
innumerevole;
in composta di mele e mandorle
cotture al vivo!
– traghettano ore in “già” di troppo –
e ancora non ho detto – non ho retto amore
al vocio del tramonto che mi
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Dove il giorno
va a morire
la tua voce attenta
nel mio spazio mi coglie
mi fermo e mi lascio
ad un'attimo da sogno
nel freddo ti accarezzo
e mi scaldi le vene
tutto di te
mi si fa dono
e ti fai luce
nel buio che scende.
Nulla mi
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Gli occhi: smeraldi, di un mare al mattino,
nell'acqua il tuo nome, tu sei cristalLina.
Dei tuoi capelli il sole si
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| Se tanto tace il vento
e delle finestre luci semichiuse,
in questo frusciare d'auto rosse
tra marciapiedi di pedoni distratti.
Se tanto tace dentro, il vento
è solo per i tuoi occhi d'ora.
Quel divorare inquieto, sulle labbra
del
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EnzoL |
30/05/2013 17:43 | 3313 |
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