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Le 37745 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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Der mì amore n'hai fatto sempre strame;
ora che m'hai ridotto al lumicino
mi verrebbe da dì che sei un tegame
di vélli dipromati ner casino.
Mi vedi? Eccomi vì come un salame
pigiato ner budello dal norcino
e sto male
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Questioni
cani sciolti per il mondo
in cerca di un culo da mordere
la fetta di pane e marmellata di albicocche
al mattino burro fuso - la moka che diffonde
quel non farci a meno -
nella notte
il tuo respiro cheto l'alito appeso alle
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L'uniforme à pois rouges
sur les côtés molles
Peau de pêche
son front perlé de sueur,
le désordre est son style
Ne ménage pas ses sourires,
chaque client
resterait le
Elle est cachée
parmi
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| M’hai lasciato
la libertà di sentirmi aria.
Ma lo spietato rincorrermi
a luci spente,
sul viale oramai spoglio,
non mi fa respirare.
Forse non sarà la tristezza
ad abitare l'inquietudine
che persevera sulla rigidità
di
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| Viaggia l’odore in pulviscoli di tempo.
Senso privilegiato che di sovente ci
riconduce ad emozioni passate, ormai
andate.
Alchimie, risvegliano istanti assopiti che
rivivono in pertugi della mente, odori
d’infanzia di prati vestiti di rugiada in
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| Occhi disseminati
in amaro silenzio
palpitano in una mente
bruciata da fuochi estivi.
A braccia schiuse disperdi
cenere
in corsa senza regole.
Brio sulla pelle scorre,
in un bicchiere ricolmo in ombra
con risveglio in solitudine.
A mare in
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| Raggi di sole risplendono
in contriti occhi
d’amore non cullato
e a strapiombo ricadono
nell’oscuro baratro
delle notti amare
di disperato
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I matti se ne vanno in giro con il cuore in tasca
e con la chitarra nel petto, ci suonano il blues,
e hanno le unghie
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PAVIDA È, LA LUNA QUESTA SERA,
STATICA, TRA SINGHIOZZI DI NEMBI,
COME SIGNORA SENZA VESTI
SI SFOGGIA ALLA
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Non può esserci ombra
Senza l’espressione del sole
Dal calore avvolta sembra
Come il mare a solitarie isole
Ogni isola un’anima
Quel mare considerazione
Entrambi, spontaneità intima
Nelle tenebre dell’io solo
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Orme mai cancellate dal destino,
impresse sono tra le pagine della vita,
coi tasti di un piano ad illuminare visi,
col cuore a pulsare nel suo ballo ansante
mentre nell’alcova del piacere
penso a te ... amore mio.
Il mare con le sue onde
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Mi accanisco a essere.
Benché io. benché altri. benché da qui
il mare.
Convinta di esistere, mai abbastanza (come punteggiare da lì a ora?)
quel tanto che
a distinguermi da un pesce.
Più
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Dai tramonti limpidi
colgo la leggerezza
dei loro colori
e spalmo sul tuo corpo
con mani vellutate
il tiepido calore
che l'infinito nasconde in sé.
Mi rispondi con sguardi
di luminosità pieni,
noi ed il cielo rosa
siamo una cosa
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| Ho fertilizzato la mia terra
nella speranza della raccolta
Il suo verde retorico
mi sbocciava sui davanzali
Come una sosta continua di ore a riproporsi
o ricordi antichi del mondo che mi sta sotto
Ho allagato i miei campi
in ogni piccolo
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EnzoL |
20/07/2013 18:00 | 1815 |
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Lasciami qui,
nei passaggi segreti
della mia anima,
dove ancor sento
il sole bruciar di luce viva
un intangibile emozione
lasciami qui,
tra gli arcani percorsi
del mio cuore,
dove ogni reminiscenza
è ancor crepitante
fiamma
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La felicità era come un rosso tramonto
scrutato da un'ormai vecchio e consumato marinaio
sulla fiancata del suo veliero
immerso in
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Ciò che defletto nel vaso
dopo aver trattenuto da tempo
non è l’interrogativo della mia faccia
ad ogni tuo
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| Ascolto palpitante succedersi frementi
suoni intermittenti
tic - tac, una goccia cade nell’infuso
si espande lieve.
Tu trascorri
conducendo con forza, dove vuoi
pressanti titubanze
incrollabili sonnacchiose tranquillità
tutto traduci in
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Ti ho lasciata
senza mai cullarti
fra le mie acerbe
braccia.
Io, bambola
inanimata
giovane pianta
già inaridita.
Ti ho lasciata senza
mai abbracciarti,
e per tutta la vita
ho cercato
quell'abbraccio.
Ti ho lasciata
e con te
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A undici anni ho scoperto
che un bimbo
poteva essere coccolato,
che un uomo poteva
tenere in braccio un bambino
e non sempre
una stanchissima mamma
o una sorella ancor bambina.
Ma si diventa uomini
anche senza carezze
pronti a servire la
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Sordo e profondo
martella il suono
tamburi di guerra
su sentieri lontani
è pioggia di dolore
Come vento glaciale
lo scorrere di guaiti
punge il mio cervello
Emicrania di sangue
terrore e gelo il mio silenzio
cristallizzato
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Le dolenti note s’insinuano
tra ritmi frenetici, convulsi,
d’insulse città che affollano
i ronchi di nervosi impulsi,
urtano tra le anime perse
nel gioco della quotidianità:
ancora una volta immerse
nel gorgo d’apparente
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Sulla corolla del tuo fiore,
ricca di pioggia,
bagnerò
le labbra
nella mia gloria,
toccando
in armonia
i tuoi seni
per merito della creazione
e nel bisogno di viaggiare.
Il tuo universo di sole
si apre
nel sapore
di nuove
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Barlume di luce
sfiora le anime
gocce d'assenzio ad'assopir memoria
freddo cubetto di giaccio
scende
scivola sulla tua schiena
brivido freddo a fior di pelle
fiamme dentro accende .
Grezzi carboni
da tal calore
diamanti diverranno
quando
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Mentre mi scrutate
vi vedo
immersi
in quei rivoli ardenti,
ove fiamme ardono
di desiderio e
fluttuanti fantasie,
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Forse i poeti
che davvero soffrono
riempiono le pagine di stelle,
d’immagini serene e tanto belle,
degli amuleti
a se stessi offrono.
Forse i poeti
che davvero amano
l’amata non dipingon con parole
più calorose dei raggi del sole;
restan
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Viaggio sulle rotaie del tempo
ricordi sparsi tra le nuvole in cirri
frammenti di spazio lungo la via
scende la sera ... favole a raccontare.
L’alba, nel fresco risveglio del mattino
tiepidi raggi di sole si fanno notare
musiche nell’eco dondolar,
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Non c’è alcun arrivo
Senza opportuna partenza
Nel viaggio senza motivo
Avere l’anima nell’indifferenza
La vita, il viaggio
Dove non ripassa dal via
Il percorso è un arpeggio
Tra note in sintonia
Non ci sono stonature
Solo
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| Con il sorriso acceso
e gli occhi splendenti
percorrevi il sentiero
Le nuvole disegnavano
nel cielo azzurro
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| da solo giocava,
il bambino dal mondo dentro,
da solo parlava,
a chi non sa ascoltare,
solo lui rideva,
di risate non
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37745 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 16921 al n° 16950.
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