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Le 37745 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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Da madre terra al monte
Sulle brillanti fronde dell’aurora
Un’aria fresca corre
mentre tra rami dorati
E giallo di calda essenza
Un intenso
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Sono nuvole,
a forma di tori,
e i guerrieri di notte sono lucciole sfuggevoli
e al giorno hanno nere corazze con blu le ali,
soffiano ai bimbi.
Sono come i Tuoi Ti Amo,
come rugiada che diviene spada.
Non puoi, non puoi aprire le mani
e
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| Dell'amata terra
salutai le radici estese
Quella forza e quel calore
sprofondato nella terra
E Fui
l'incudine tra i martelli pesanti,
nel distogliermi dal mondo.
Fui quell'odore che spesso ci sovviene
all'abbandono d'una croce
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EnzoL |
26/07/2013 20:30 | 1360 |
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Ero a Kiev
il ventisei aprile
dell'ottantasei.
Prima di allora
non lavavo l'insalata
e vivevo
la mia sensualità
con armonia.
Da allora
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e c’è ancora quella panchina, un sospiro
in quell’immagine impressa nel tempo
una fontana, i suoi zampilli a cornice in respiro
coi spruzzi d’acqua a deliziar momento.
C’era una volta
...e c’è ancora quell’intenso volersi,
quel
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Io già non so che cocci abbandonati e sparsi
nella mia vita fremente di passioni stracciate,
Io ho visto il volo
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| Sulla scia del vento
nuvole nel cielo si spostano veloci
così come i miei pensieri.
Il sole frivolo sorge
e comincia a specchiarsi
nelle azzurre acque
Un fugace bagliore
si è dissolto
come l’alone di un soffio di fiato
su un
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Libero la stanchezza
con un gesto di sollievo.
Da oggi chiudo nell’armadio
le attese alle fermate,
volti di persone sempre uguali,
e quei pensieri
trascorsi ad aspettare
il volo di gabbiani,
fotografati per mesi nella mente,
adesso in una
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Bianca piuma
nell'aria tersa
pura e libera
balli.
Incantato ti guarda
un nasino
e rubare vorrebbe
la fragranza
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Guardando le cartine degli Stati
d’un po’ di tempo addietro, dell’Europa,
si ha vaga idea di cosa siano stati,
che sia il nazionalismo cosa vuota.
Confini ballerini, che cambiavano
per un capriccio di qualunque re,
di punto in bianco al popolo
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Con le dita nell'acqua
con i piedi nella sabbia
con la bocca sul tuo cuore
tutto il corpo
mi è fuoco d'amore.
Sento un rumore che passa
è l'estate che vendemmia
e per noi si allunga a non finire
lei lo sa che questo suo
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ci sono fondi che oscurano di colpo
e mari e pesci argento
ci sono luci che rimbalzano quadranti
e foci e ragioni d'affluenti
e correnti
luci
pesci
come gatti con gomitoli grossi rossi fra i denti
sotto il corpo e le carni si abbeverano i
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Caldi sospiri ammantano la pelle,
in una delirante spirale
vorticano i sensi
incandescente desio
brucia veli d'inutili ritrosie
l'anima non solleva obiezioni
nessun diniego accenna il cuore
il piacere sublime
è demone divino
che
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| Tra gnomi e giganti, tra lupi e farfalle
con le agili gambe, con occhi turchini
con biondi capelli, oppure corvini
tu donna fatata nel bosco ti aggiri.
Sei strega, sei dolce, sei angelo o arpia
ma sempre sei donna, comunque tu sia.
Cavalchi le
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| Ti vidi,
tra i grani di un arenile
promesso al vespro,
preda del gioco di ostinate onde,
immobile
tra i ricordi d'infanzia.
Senza meta,
ti vidi disegnare
il tuo riflesso tra le pagine a riva,
seduta ad ascoltare
il brivido di
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| Ti scriverò raccontandomi
nel foglio bianco
di pensieri mai scritti.
Tra le righe vedrai due mani tese
con la luce dentro
quella del perdono che mai ti ho dato
avvolta e persa
in un labirinto di respiri arrabbiati;
innamorata di un ego
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| E' questo domandare
dove vado e a cosa serve
in fondo
questa vita che può farmi
scordare quale senso
hanno preso le cose
Forse sono
però non so
se capita di rado
nient'altro che una foglia
incenerita dopo la vampa
d'un
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| In una luna di sabbia
sotto gli occhi del mare
in un'arena di stelle
ho risposto ad un tuo bacio
eri tiepida e bagnata
con occhi di luce
simili a diamanti,
eri un lembo di cielo.
Io mi sentivo fiore
in un verso dell'infinito
non potevo non
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| Adagiato come sono
nell'avvolgimento di un sedile lanciato a centoquaranta
torno con il pensiero
alla curiosa galleria
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| Sollevate
da un vento leggero
foglie d'autunno
tratteggiano in cielo
paesaggi dai
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E l'ultimo verso che ti scrivo con i persuasi palpiti di un sogno
...Amato mio...
Polvere di cielo saranno le sensazioni
incise sulle pagine di un eterno istante di passione
quando sul binario del tempo ti lascerò il mio
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Luci sul mare
la notte ci regala
e la mano mia
ti coglie come dono.
Ti accendono il viso
quelle lampare giganti
specchi per gli amanti
sotto prati di stelle.
Ascolto di te il respiro
e conto i battiti
che il cuore accelera
sul palmo delle
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| Ho scelto questo, infine.
Giornate ad orinare cielo
e fette di sole digerite
tra i passi scalzi
O leoni e criniere tra i lampioni grezzi
nei vicoli stellati delle città
delle mie nascite
Di tutto
solo il tragico cordoglio, solo
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EnzoL |
23/07/2013 19:24 | 1795 |
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legno parlami
guidami
segreto eccelso
non rivelabile
sogno il top degli strumenti
tutti possono suonarlo
canta note del Paradiso
nel suo laboratorio
sogni e
pazienza
progetto
istinto
artigiano dell'infinito
parola per parola
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Lunghi sguardi incessanti
vanno pacatamente a sciogliersi
mentre s'agitano dentro,
per poi valicare
nuovamente quelle
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É nell'inciampo delle parole
che i pensieri notturni si affollano,
sottecchi si guardano,
cercando chi tra loro
forse troppo ingombrante
ha creato l'ingorgo.
Si accalcano sul cuscino
i dubbi,
saltellano
a fior di ciglia
risposte
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| Luci riflesse
proiettano
figure del mio passato
sentimento
che pensavo dimenticato
chiuso in un lamento
si scaglia sul vetro bagnato
e in un solo momento
ritrovo tutto ciò che sono stato
strano quel viale
mentre mi allontano
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Sotto raggi cocenti
Melodioso sottofondo coperto
Di vociar indecenti
Quell’accarezzare dell’onda incerto
Spruzzi di bimbi nel giocar
Di vucumprà frequenti passaggi
Genitori nulla osservar
Sola ispirazione, i suoi raggi
Nel loro
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Luce soffusa, velata avvolge ombre senz’anima,
pace e ristoro ritrovano al limitar del tempo,
scandito in intervalli silenti, verso notti obliate,
cullate da vecchi sentimenti.
Luce crepuscolare, tenue, indefinita ci trasporta
oltre la vita. Vaga
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morte
una lacrima
dolore e commozione
il divino si fa carne
dove sei bambino
chi ti strappò dai giochi
un grido
squarcia il cielo
l'ultimo respiro
verso il Paradiso degli innocenti
vendetta no
triste suplizio
perdono
mentre
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