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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 37745 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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Ho scelto te, nel giardino della vita,
un fiore mai reciso ad inebriare il cammino,
nulla a deturpare il sorriso tuo a me vicino
nell’olimpo della felicità una gioia infinita...
avere te Amore mio.
I cenerini capelli recitano gli anni
con
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| Il cuore è fermo,
è morto, estinto...
Ma pur riparte, a volte! ...
È da studiare.
Pupille spente,
e linfa più non scorre,
ma chi può dire
se stimolo e funzione
pur debole sussista
in vago fil di vita?
Nel chiuso poi, comunque
natura il
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Dall'alto in basso ti scruta taciturna, aspetta
di coglier di sorpresa, cercando d’arrivar sempre
per prima, s’illude d’esser il fulcro della vita.
Come pavone ostenta la sua coda che ruota in
mille occhi ammaliatori, per attirar al meglio
la
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Nell'intimo sospiro che di te mi è nido
sei luce per il mio sguardo
è per questo che non temo i tuoi sfuggenti passi persino al tempo
perché, dal mio cuore non sei mai andato
Tu... sei ribelle vento alla finestra dei miei
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Dimmi di come le promesse
così verdi s'accendano ad aprile
e poi stramazzino in aghi di pino,
del perché
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Alba di luce vedo nel tuo sguardo
riflessa in quel volo di gabbiani
ch'agitar fa l'onda del mare azzurro
e l'aria dolce dell'immenso cielo.
Verrò con te fiammella crepitante
che sei mia parte d'infinito cosmo
lungo il viale tuo
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Il cielo mi è alleato,
la notte mi prende per mano
e sulla tua porta mi lascia
lei, regina delle stelle.
Un profumo insolito
mi dà la tua presenza
mentre il faccio nascere in me
un giardino di versi per te.
Ho il cuore che fermo
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C’è un silenzio arrugginito
che non m’ascolta.
Avanzi di spiccioli
a saldo
delle incomprensioni.
M’hai lasciato scomparire
alla tensione
di sguardi insicuri,
e al diario
accennavo frasi sconnesse.
Com’è cambiato lo
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Ata vistu mai ‘nciuri di zagara vulari
Supra gniaddinu e poi cascari
Liggeru supra l’acqua di na gebbia
O ‘ngabbianu passiari supra a sabbia
E poi cu l’ali apetti iri vessu o suli
O ‘mpratu chinu di papaveri e violi?
Ata vistu mai na rasta di
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"muove cose che non vedremo mai"
ho udito il fatidico verso in paesi diversi
- un tempo cattedrali - di fatto
risuonava nelle nostre strade, rubandone gli odori;
ecco cosa vorrei ricordare con una penna
ma diciamoci le cose: il tablet non
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Bassezza dell’umano
Nell’illudere nefando
Ma, cerca protesa mano
Tristezza del se nel profondo
Convinto nel convincere
Del ‘noi’ illusorio
A gente comune imprimere
Confuta realtà nell’oblio
Illusione di mente
Panacea
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Sublime sensazione
di spiccare il volo
ad ali spiegate
nello spazio infinito.
Verso la
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Legare in fil di seta sospiri in trame d’amore
preziose, del color del sole, vestire tonalità del
tramonto ed insieme aspettare un nuovo giorno.
Sublimare sensi incantati in piaceri agognati,
annullarsi in spazi di tempo, annegare in
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| Un desiderio nel mio lurido tratto.
La linea che scivola densa nel vibrato esistenziale
o nel lugubre specchio da triste Monaco Turchese.
Solo questo il ritratto: scalfito su roccia pudica, di sangue e di feci.
Un passo divino [ancora] verso
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EnzoL |
05/11/2013 19:12| 1689 |
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Migra il pensiero nei cuori
scie moventi da andante onda
a ritroso nel tempo... gli abbracci, migliori
scegliendo fermate poste al divenire.
Albe a succedere tramonti
diari sfogliati col memore fiorire
accompagni nei passaggi a venire
stretti tra
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"Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie" .
E si scrive
col sogno
che poesia
illuminare possa
in pochi versi.
Ma questi tentativi,
ahinoi,
riescono
soltanto qualche rara,
unica volta.
(E fanno assai contenti
i ragazzini
che agli
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Ad occhi bassi per non far trapelare emozione
alcuna, seguo inesorabile il tragitto della vita, che
si districa in sentieri di acerbi sapori, di respiri
affannosi che il destino ci propina.
Stanca di percorrere lisce pareti senza appigli,
a mani
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Era il guardo tuo pudìco, fuggente
agli occhi miei, quando in riva al mare
ascoltavi d'una conchiglia l'eco
appena colta sulla bianca rena.
Palpiti e sussurri a te giungean nel cor
da quel profondo mare e azzurro cielo
e il viso tuo tra
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Nel profumo della pizza
seduta al tavolo davanti a me
una ragazzina pallida in viso
era là dolcemente in attesa.
Il suo ragazzo alto e magro
guardava con occhi luminosi
ogni piccolo movimento
che la futura donna faceva.
Una mano piena
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Nasce spontaneo
l’inevitabile
possesso d’un’anima libera.
Non sottolinea doveri,
ma il diritto
di stringersi alla
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| Scalza lungo la battigia, in andatura lenta
e costante, mi pregio d’ esser parte di tanta
beltà, in orme d’amore e di umiltà.
Catturo stelle luminose e belle, illumino
spiagge d’inverno dove l’acqua senza ritrosia,
lambisce il
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Ci sono pieghe
sul tuo volto
dove insisterei i fianchi
- finanche -
per restare adeso a te
che ora mi scavalchi
e mi
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Scrivi
una vocina nel profondo
mi dice
scrivi
ma sai cosa mi piace scrivere
sì lo so ma non è il momento
devi scrivere
di un’amica
che non c’è più
è andata via nella luce.
Ho visto
ieri il suo viso
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| Non ricordo più
quanto tempo l’ho atteso
questo tempo spalancato
sull’abbondanza
I tuoi occhi
erano un
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| Non brilla più la luce nei tuoi occhi
che un tempo io guardavo innamorato
mentre tu rispondevi al mio sospiro
sommergendoti in sogni senza fine.
Freddo è il tuo sguardo adesso, incerto e scuro,
che adito non porge alla speranza
di
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Quando potrò scoprire
quant'è distratto il mio sguardo
appoggerò i miei occhi
sui cardini spezzati della città
abbatterò le sue porte segrete
brucerò
senza fiamme e senza lacrime
le mie scarpe
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Chi sono io?
Materia vagabonda,
spirito irrequieto,
inquilino del tempo?
Un errore della Storia, o l'eroe
d'un caos immobile, senza redenzione?
E chi sei tu?
L'altra immagine
di me, lo specchio
del mondo, la pozzanghera
ove si riflette il
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LIBERAMI DALLE CATENE
CHE MI TENGONO LEGATO A TE.
LIBERAMI DALLA PRIGIONE
DOVE HAI RINCHIUSO
I MIEI SOGNI.
LIBERAMI E BUTTA LE CHIAVI
ALLE ORTICHE AFFINCHÉ IO POSSA TORNARE
AD ACCAREZZARE IL RESPIRO DEL VENTO
E LO SPLENDORE DELLE
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Notte di cobalto,
illuminata dai pensieri
intrisa di sogni
sfarfallio nello stomaco,
insulse emozioni,
attimo evanescente
divorato dall'oscurità
sorgi sole,
uccidi senza pietà
con la tua lucente lama
l'utopica follia che tra
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