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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’114Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Alessandro di Biasio - Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini |
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Le 37745 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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Con mani palmate, scivolo in acque fatate,
come candido cigno in portamento elegante,
lascio scie delicate in trasparenze increspate
da carezza di vento.
Parco velato di bruma, in lago rispecchia
la luna opalina, si bea di risplendere in aloni
di
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L’AMORE È LIBERTÀ
COME IL VENTO CHE FISCHIA
TRA I FIORI DI UN CANNETO.
L’AMORE È LIBERTÀ
COME L’ARIA CHE SI RESPIRA
NELLE GRANDI PRATERIE.
L’AMORE È LIBERTÀ
COME L’AQUILONE CHE INSEGUE
LA DANZA DELLE
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Sciocco
sciorinare intenzioni
mentre scie di desideri
affacciandosi sciamano silenti
lo sciabordio del cuore
si scioglie in sciarade sciroppose
scimmiottando sciagurate smanie
che scintillano sul baratro
così, scindo realtà e
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In questo
giorno
piovoso
fanno
da magia
lenzuola
di seta
scivolando
ai nostri piedi.
E il
tempo
non
si ferma.
Lunghi sospiri
i nostri
corpi
si cercano
accarezzando
delicatamente
con le
mani
la pelle
soffice
e vellutata
fino
al
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| Vola lacrima al cielo
nell’invocar tuo abbraccio alare
sei tu satellite del mio cuore
smarrito nell’universo
quando più non esisto
Fonte sei della mia salvezza
linfa d’inaridito stelo
oasi del mare tra oceani
di un mondo alla
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Le labbra contorte
smorfie di pelle stritolata
i denti macchiati dal rosso
come ghigliottina sulla punta delle dita
ammazzano unghie e pelli già morte
dipingendo come smalto
i cinque gemelli.
Sarà il sangue sbavato
a ravvisare gli
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| I tuoi cirri a mezz’aria
appena più in basso delle mie
radici capovolte,
ed è lì che ti perdo
dove
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| v'è un piccolo segreto
mentre al tavolo scrivo
gambe molli
indipendenti - lampioni spenti per vie
amo le gambe
bramano la strada serrandola tra i denti
- masticano olive
sfruttano l'addensarsi nei piatti
- nuvole?
certamente
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| Una strada felice
la mano e il volante
il respiro incastrato
nei solchi delle scarpe
la vita mi sfuma
alle ventitre e
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| Quale fu infine la storia torta che s’espresse
Quel lungimirante esordire di giorni scaduti
tra consuetudini smaltite dietro pulci ipertrofiche
e raccapriccianti gioielli di puro dolore grigioperla
Cosa fu del dunque? Del dimostrare ferro e
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EnzoL |
16/11/2013 18:47| 1741 |
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| Quando sarà apri le cosce all'orizzonte
Sarai romantica brillante onesta
Potrai parlare o rinnegare il tuo diario
O dissolvere a lume di candela il letto dove riposi
Così da smettere l'alito giocoso il grembo i desideri
L'amore
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Un caldo abbraccio a cingere il capo... perdura
ella socchiude gli occhi, prega e spera
per quel calore a giungere, in petto impera
a proteggere te ... dolce creatura.
Il fresco mattino colorerà la vita d’azzurro,
abbraccerà l’aria
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Puoi farmi cupa
invece che radiosa,
come uno straccio di nuvola
strizzarmi,
ma so disfarmi e
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cacci qualcosa con la testa
con un giro secco del collo, una torsione di qua e poi di là
netta
- mi domando
non è questo
parlare di mia mamma
- voglio parlare di mia mamma
di quando dimenticò mia sorella, sua figlia,
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Pendono grevi i rami,
dopo una notte di tempesta,
e l'alba nasce trasognata.
Struggente mi ritorna la
passione di una bianca aurora
stretta fra le braccia dell'amore.
Mi torna l'ansia di vento,
il profumo di dolci frutti,
nella stagione
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Sarà questo silenzio
che mi urla contro,
La rabbia del vento
che mi scuote la mente,
Il ribollire del sangue
da quel funesto giorno
Che mi mettesti al mondo,
Il rinnegato bene
dietro disposte sbarre
- Di pietrificati
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| Sbriciolano pensieri
affilati dal vento
sotto una cenere
che brucia le ossa
per un fermento
abbandonato
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PIANGEVO DISPERATAMENTE
SOTTO LE LENZUOLA
QUANDO MI LASCIAVI DA SOLO
NELLA MIA PICCOLA STANZA.
RICORDO IL RUMORE FELPATO
DELLE TUE PANTOFOLE SULLA MOQUETTE
E IL RESPIRO TRATTENUTO
PER NON SVEGLIARMI.
AVRESTI DOVUTO SENTIRE
NEL CUORE DELLA
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No! Mai e poi mai avrei voluto
innamorarmi di te perdutamente
ma sulla poltrona di velluto,
gaia, sei entrata mio cuore e mente.
Che mieloso dolore, all'amor misto
dice il mio volto, grida il mio sguardo,
coglibile a testa china al primo
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Ho bisogno delle tue carezze
per continuare ad amarti.
Le tue mani non mi cercano più
durante i nostri incontri notturni.
Le tue labbra non desiderano più
sfiorare la mia pelle bramosa di baci.
Non mi guardi più
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Grida l’anima in battito d’ali, prigioniera
in passi costanti, in sentieri di cielo, in
amaricante senso terreno .
Avvinghiata al corpo ardisce in sussurri
appena accennati, oltre l’orlo del tempo al
gusto del vermiglio amore appena
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Benissimo.
Non ho letto La Stampa (non puntare il dito! non dire il nome!)
- attentiamo al quotidiano
devo cambiare calligrafia, la mia non smette di acchiappare mosche
voleva un flop
di quelli da cucchiaio nella minestra e schizzo sulla
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Affido i miei sogni all'onda del mare
al cuore vermiglio d'una conchiglia
che da quegli inesplorati burroni
sussurra l'eco di dolci sospiri.
Affido i miei sogni al soffio del vento
all'aura mite di fresca rugiada
linfa vitale del seme
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| Note sospese nell’aria
attraversano la stanza
fasci di luce che penetrando
m’avvolgono nell'incanto di pelle
rapita m’abbandono a quel senso
-rara percezione d’eleganza
cosa chiedere di più
d’uno spirito libero
che abbraccia
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| È da dietro una gabbia che respiro
che spasimo e bramo di turpiloquio
Che forgio odio sfoggiando lacune
nel nero specifico di Buchi indefiniti
Ed ho stretto infine il tempo in una mano
[strizzando bene - raccogliendone sudore]
Armonizzando
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EnzoL |
14/11/2013 14:26| 1791 |
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| la cioccolata raffredda in tazza
la piscina attende i ragazzi della scuola
compiti da svolgere e riavvolgere ai ricordi
- mastichiamo inglese
frollini secchi da digerire
buoni da pregustare nelle figure della pubblicità
- prendo il treno
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| Poesia,
eloquio intenso
tra anima e cuore
alacre la penna svela pensieri,
cospargendoli nell'immacolato
color d'un un umile foglio bianco
la notte, musa ispiratrice,
divina e maledetta
mi strappa deliranti parole
che domani avrò
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Pigio i tasti della vita mia,
conservo passi tra i ricordi del passato
accarezzo momenti vissuti
relego a te il mio vivere... sempre.
Solo tu,
solo tu nel mio universo,
gioia incastonata tra le fiabe lette,
solo tu
nel mio vivere... solo
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C'è un rifugio nel mio Ego
complice di una continua ricerca di pace
il mio andare... sui passi fermi
ad osservare come tutto prende forma di luce
nella morte del buio vissuto
ed è divino quando le mani sul petto
accendono il
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37745 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 15991 al n° 16020.
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