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♦ Marcella Usai | |
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Le 37745 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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Un'altra estate ormai è già fuggita
portando via con sé sogni e chimere
che sempre sono il fulcro della vita
e ciascuno nel cuor le vuol tenere.
Un altro autunno fa la sua apparita
ed anch'esso ad ognun farà vedere
un
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| Sarà silenzio intorno alle preghiere
spezzate contro il vento, non andranno
più in là dei muti pianti sotto un panno
di cielo e il gelo avvinto sulle sere.
Saranno notti spese ad aspettare
la luna che tramonta
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Caddero come neve
a giugno, improvvise
e tetre le parole.
Morirono sull'erba
appena nata, e poi
divennero pianto
silenzioso.
C'è una dignità
anche nel dolore,
e nei suoi infiniti
labirinti.
Divenne un luogo
inerte,
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| liberati anima mia
vola verso orizzonti nuovi
fantastica fiaba
i demoni spariscono
angeli amorevoli mi accolgono
parole parole d'amore
volo alto verso il cielo
in basso la madre Terra
storie antiche leggende
liberati fantasia
danza
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| le solite cose: forchetta cibo - le mani - i fianchi
(sorseggia) le parentesi sussurrate
- di schiena poggiata bene
al cuoio rosso di una sedia -
abbisogna d’acqua -
nel cassetto accanto alla penna gli appunti neri -
blu verdi
- i blu verdi
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| Si stringono candidi i tronchi
che piegò giovani il vento
sporgono verso i tuoi occhi
tagliati dalla cornice in alto.
Lasciano spazi agli sguardi
come ad entrare invitando
nei più reconditi anfratti
dentro l'arancio
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| Ancora accesa
la piccola fiamma
arde, sfavilla
e forte rischiara
il vuoto sentire.
Mesto
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Portami
dove il vento alita melodie di sole e la pioggia lacrima sorrisi
di un tempo nutrito con palpiti di poesia
dove il mare come sirena ondeggia canto di onde
alla riva di conchiglie in perle dei tuoi occhi
che di luce mi inebriano
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Prendimi nel buio
che inghiotte ogni certezza
come sai, come sei
arrogante e dolcissimo seduttore
prendimi con l’impazienza del vento
vortice che sradica e trascina
corrodi i miei confini senza tregua
prendimi negli angoli nascosti
con
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"Vedi?"
L'ape sulla margherita lavora
è tutta concentrata sul compito
sceglie il più splendido oro.
"E' un insetto!"
Ma non chiede aiuto ad alcuno
né a suo diletto al fior vola
compiendo
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| Non temere, ho stretto i denti il giusto
E lascio andare il volo, questa mattina
nei ritorni ventre a terra e lingua asciutta
Tra flussi e sangue che solo mi rinneghi
Non temere,
hai ereditato tanto
Ed ho rubato il giusto
Da questa guerra, da
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EnzoL |
21/11/2013 19:37| 4170 |
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| Cieli di nebbia.
Ventre d’inverno
ancora vuoto di foglie d’autunno.
Pensieri inconcepibili su di te,
sono l’essenza di un
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| raccoglieva foglie
code di pavone
blu
bianche
diverse tra loro
foglie
una bucata dal morso di un ospite
una corrosa dalle rughe
piume
dinnanzi a sé
un giaciglio di colori accatastati;
il tempo
avrebbe chiuso le case in mattoni
-
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| Una sedia in giunco lavorato,
una tavola di castagno scuro,
un fiasco di buon vino rosso puro,
un bicchiere di vetro
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Arza l’occhi ar celo come si fosse la
prima vorta, t'accorgerai de quanto
è bello er firmamento, de quante stelle
brilleno, senza volè nulla ‘n cambio.
Saluta er sole che ogni matina s’affaccia
puntuale pe' illuminà er monno,
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Parole come fiori,
colori come carezze,
sguardi che toccano il cuore
questo è l'amore maturo.
La luce dell'alba
vale come un bacio,
un bacio appassionato
creatore di sorgenti,
le sorgenti dell'amore
che nascono come funghi
nelle
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| Geme le sue ferite la terra
si apre
e chiede dalle sue rughe profonde
nuovi semi da trasformare
L’uomo
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| Arranco su sassi e sterpi,
grosso il fiato,
sudata la pelle.
Non finisce la salita
mai,
dolgono i piedi.
Salgo ormai ...
senza pensieri.
Quale méta mi attende?
Il nulla, forse,
ma la fatica
è il premio mio:
aver creduto,
aver
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Ricordo le parole sussurrate
nella nostra piccola alcova
quando nelle nostre vene
scorreva il fuoco della passione.
Adesso cerco inutilmente
di scovare nella gelida
cenere dei rimpianti
il calore di un amore impossibile.
La stagione
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A te donna, luminosa stella del mattino
i fiori a contornar sono sul tuo viso,
fulgida cometa del mio cammino
specchio sei del mio gioir a te condiviso.
A te faro nei volti della notte
carezze d’onde t’accompagnano in arie
coi palmi aperti al
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voglio te
naïf
nel grigio Novembre
a Nord del mare
- a cogliere caprioli -
grani di sale sul molo abbandonato
il sole
- poi ti bacio e non mi stacco più -
notte tempo
un vento ghiaccio fruga i tetti delle case
disperde ove
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Servo dell'esistenza
schiavo delle parole
inchiodate nell'aria,
condizionato
dalla
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Orfani di pensieri
svuotati nell'agire
vagabondi solitari
in città desolate
dove le strade portano
ad un
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In muri di silenzi, occhi senza vita
chiusi in labirinti custoditi, dai quali
non c’è via d’uscita,
S’infrange il petto in sussulti che
riecheggiano muti e senza senso, lunghe
attese nell’ agognare che il tempo si possa
fermare, stanca di
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Il vento
seminava le emozioni,
e umida la terra,
si bagnava di brina.
Si rannicchiava,
quasi per paura,
al sorgere
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| Mentre mi lavo 'r culo, amore mio,
rammento quanto bene m'hai vorsuto
e subito mi viene ir tremolìo
che muta in una spece di stranuto;
e intanto che sto qui che faccio: " ezzìo"
tiro ir conto di quanto son cornuto
e
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| Dove i passi
si fanno lenti
ed il dolore
lima la vita,
una pennellata
di nuovo colore
colma di luce
gli occhi spenti.
Un lieve sorriso
fa tonda la parola
che torna in quel'essere
unico e insostituibile.
Ed ecco che l'alito
della luce
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| non ti crucciare - disse
rollando con le dita i capelli -
il tempo non ha gambe
basilico e timo
- abitudinari
ricopriranno le nostre
- sfiorando il collo - a ogni addio
le intermittenze;
non angustiarti dei mattini grigi:
faranno
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| È puramente casuale
il dibattito dei tendini
nello sbiadito senso
dei nostri confini
Ed ho elemosinato il fragore del tempo
raccogliendo briciole di questi polsi
frantumati d’ amore lungo lame e rasoi
Mentre il filo - allumato,
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EnzoL |
18/11/2013 17:39| 3487 |
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| Già s'appressa l'inverno con le luci
quasi cimiteriali al far di sera
e il ventoso fischiare fra i castagni
ghiacciati alla radice che non muore.
Tornerà luce calda dal camino
ove arde il buon ceppo dell'ulivo
e sarà quello
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