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♦ Ismaele Pipi | |
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Sociale
Le 12104 poesie pubblicate sull'argomento 'Sociale' Poesie sociali |
Luci
Ombre
e poi luci.
Corpi che si sfiorano
che danzano
che si stringono.
Un intreccio di profumi
di eleganza
di colori che si fondono
nella tavolozza di un pittore.
La ricerca di armonia
Un accordo di gambe
Un ultimo tango per non
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Attaccato a quella macchina
che non ti permette di morire
ti legano alla vita
s'accaniscono a farti soffrire.
Vorresti
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Rileggo le pagine
inesistenti d'un diario scritto,
come scolpito nella pietra
affiora il ricordo
del tempo bambino
e
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*
Parole stanche
sussurrate al mio cuore
per lasciargli l'ultima carezza.
Ultime ore
svuotate come tasche
per deporre il giudizio.
Smetto di credere
che il tuo abbraccio
possa ancora darmi vita.
Voglio ricordare i tuoi baci
come il
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Negli occhi il riflesso
della desolazione
che ammanta il creato
di chi si accompagna
alla solitudine
Nel viso
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| Segni del male
sull'apice del tuo seno.
Balzi nel vuoto
apri le tue ali
all'appuntamento
con la vita.
Cortile d'ospedale,
odore acre.
Angelo della morte,
con costante tempo,
impavido raccoglie
urla di dolore.
Il minuto perdona,
le ore
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| Lupare e crocefissi
briganti e blasoni
cani e preti
campane e fiere
pane e tessere
fame e droga
piombo e oro
carbone e uranio
rinnegati e idealisti
puttane e icone
da Predappio a Piazzale Loreto
da Montelepre a Montecitorio
da
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| L'autunno
si lascia accarezzare
dall'umido respiro della nebbia
ha sospeso i pensieri
in un'aria senza tempo.
Qui, dove corrono i treni,
tra una valigia e l'altra,
di arrivi e di partenze.
Fuggono via veloci,
dietro il finestrino lucido,
di
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| Mi perdo in un ricordo del passato
un ricordo di grandi gioie
quando quel tempo era molto stellato
quando non conoscevo noie
avevo tutto, non mi mancava niente
rincorrevo i miei sogni magicamente.
Mi sveglio in un sogno tra venti
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| Impongo alla mia mente
al mio cuore
di declinare pensieri tristi.
Annullo ricordi
sofferenze
fatiche
per un bene comune.
I giorni
le notti
presenti in ogni attimo
dipingendo di rosa
ogni minimo affanno
ora confortano le stanche ossa.
La gioia
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Mi guardo intorno,
e affranta
scopro l'aridità
sul volto della gente.
L'inutilità di sguardi
che
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nel codificar ogni sentimento
saranno un dì concordi
i leaders della parte bianca
con quelli della parte nera
per
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Mavec |
14/11/2010 20:32| 1116| |
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Hai scelto di andartene
perché hai avuto paura
d'amarmi.
Hai preferito il calore domestico
piuttosto che vivere alla giornata
sotto il portico della stazione.
Hai dimenticato le parole d'amore
che mi hai sussurrato
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| Quelle mosche sul mio viso
sono lacrime mai piante
troppo piante.
Guardo al giorno
con sordo timore
chissà se ancora vedrò
il sole sorgere e bruciare
questa terra riarsa
che dona solo frutti
di dolore.
La fame è un
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| Ho sepolto le tue foto nell'oblio
D'una degna sepoltura
Reprimendo con la cura
I malanni del cuore, e bisbiglio
Bisbiglia il vento sulla terra scura
L'amore cade nella dolce Abiura*
Non tengono mai lo stesso ambio*
Ci si lascia scivolare
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| I filari di pioppi non errano
a suggerirti canti obliati
su soglie non precluse agli angeli
flautate spirali di vento
sollevano stanchi talloni
cadenzando
verso filiformi rami spogli
avverti l'impotenza fiacca della voce
a spiccare il volo
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| Veicoli solcano agitati
neri addensati fiumi muggendo
rilasciando miasmatiche paludi
paludi che si ampliano di notte
dove oscuri antri velati
celano anime mute d'essenza
mentre quell'ultima dannata canna
arrotolano al morir del
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| all'orizzonte disegna un cuore il tempo,
forse ormai di ghiaccio,
palpiti stridenti, battiti stentati
sotto sassi di memoria
ottoni lucidati da riflessi smorti,
inutili fatiche davanti
a quotidiani vuoti,
occhi non hanno più colore
per
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| Siam tonni
narcotizzati dalla mattanza,
poveri buoi senza aratro
a zoccolar la sterpa.
Mandria sperduta
in terra d'oblio...
Immemori
dei buchi nella suola,
di eserciti
a belar come agnelli
tra selve nere di vento
e baratri di paura.
I
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| Li chiamano
diversi,
additati
come bestie rare,
"definiti" finocchi,
sorrisi spregevoli
alle spalle,
ignari del cuore
loro...
da mamma cigno
è nato un brutto anatroccolo?
diverrà un bianco
puro cigno...
Anime
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| Frugavi nell'armadio di tua madre
cercando un abito più grande
a occhi aperti
sognavi di leggere il tuo nome
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Immigrati lavoratori
costretti a stare su una gru,
a loro solo pochi trafiletti
certi temi non tirano più...
Un peso la vecchina terremotata,
nell'albergo parcheggiata.
Non ricordando che nei Palazzi,
c'era chi si faceva una
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Malinconia
sei tornata con le foglie morte
e nessuno ti spazza via.
Mi prendi stringendomi.
Stretta mi avvolgi
con il tuo mantello velato.
Troppe lacrime ho versato
nel salire l'erta via della vita mia,
aggrappandomi
a qualche ramo che
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Siamo in tanti, forse in troppi
nei settori del privato
o del pubblico... sociale
mamme, papà e nonni
ma anche figli, zie e cugini
direttori e malandrini...
siamo stati sani e attivi
diligenti e rispettosi
nel pagare le gabelle
ma
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| Chi abita la paura
è un bambino,
uno dei tanti.
non sa perché ha fame
non sa nulla della vita
in sorte,
un angolo di mondo
dimenticato,
sterile
il grido
al vento.
Lo sento
nella pianta che nasce
ma non dà
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Noi,
figli di Dio?
Noi,
fragili fratelli?
Se l'ombra
è l'altra guancia
della luce,
dovremmo porgere
quella guancia
per non assimilare
il buio di Caino.
Noi
abbiamo steso una coperta
sulle coscienze
cedendo al dominio della
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| E' nell'incedere trasparente del giorno
che spettino i miei pensieri,
nel chiasso di una goccia
di brina, attaccata al ramo,
il tempo di cadere al suolo,
nel rumore rapido di una lacrima,
veloce passaggio,
destinato a rapido oblio.
Non sono i
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| Quel sibilo continuo
trasmettitore d'immagini tortuose
che di mari e traballanti imbarcazioni
recide
il senso di logica
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Oscuro riverbero
Infrange provati occhi.
Dal petto del dolore
una lacrima
Scivola
Nel vuoto silenzio
dell'oblio
prigioniera
in un universo senza parole.
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Il mio lavoro è fare il conducente,
a spasso porto tanta gente.
All’alba inizio il mio servizio
son trent’anni ormai è
quasi un vizio.
In tante situazioni, il bus
è solo l’occasione, per tanti
fare casino e confusione.
C’è la coppietta che non
ha
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12104 poesie pubblicate sull'argomento Sociale.
In questa pagina dal n° 8341 al n° 8370.
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