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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Sociale
Le 12104 poesie pubblicate sull'argomento 'Sociale' Poesie sociali |
un acquerello è il mondo
con il cielo sullo sfondo
qui davanti il mare
ed io che lo dipingo
il pennello nel colore e nell'acqua intingo
respiro ossigeno
e
piscio idrogeno
se ho il diritto di esistere
anche un bimbo in Africa ha il
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sete di te
gola che sospira
arido corpo
sole che respira
caldo che soffoco
voglia di frontiera
bocca aperta
tesa mia preghiera
bere di gusto
sorsi senza fine
fresco è sorgente
delle mille spine
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Io ti preferisco naturale
mi fai compagnia
nelle notti infinite
quando ti chiamo m'alimenti
inumidisci la mia bocca
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| Risonanza dei tuoi circoli
scalpitio di cristallerie
dal color dei sogni
Frastuoni nostalgici
frantumati in spruzzi di gocce
traviato da quei viali di popoli
che si mescolano nazionalità e lingua
Ci siamo inespicati forse li
tra sassi
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l'acqua
ha una macchia al centro.
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| Se fossi cielo
vorrei piovere adesso
Vorrei farmi arcobaleno
d'ogni senso
Dell'uomo mi prenderei
soltanto il pensiero
Si staglia liquido
senza argini e destino
Libero
in mezzo
allo strano mare
di questo
universo
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| Pescatori
senza reti da rammendare
intrecciano fili d'erba
come farfalle insensate,
facili prede
d'un mare ostile.
Oltre il pontile nessun guado;
altri mondi?
- fantasie degli uomini-
E chi va in cerca di fortuna
sarà imbavagliato
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| Immagini d'infanzia in croce,
girano, su viottoli equatoriali
tra lacrime, truffate dal nero
da risate di pensieri, vacillanti.
E' follia, la dolenza in manette
supplizio, spaventato tra i fiori
da rosari di domande, in esilio
che derubano
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Ah, la politica e le passioni di parte!
I ricchi visti come sfruttatori
o amici benefattori.
La cultura tirata per le trecce
allungate o tagliate
secondo mode o convenienze.
I poveri da riempire di parole
perché affollino le
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Un maiale da morto, gradito
può entrare nelle umane dimore
invece da vivo no
-Gesù entrò nella stalla a Betlemme
e fu riscaldato amorevolmente
dall'asino coadiuvato dal bue
e oggi a entrambi in ogni chiesa
viene drastico
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Voglio che i miei occhi
restino chiusi
stasera .
Astrarmi vorrei,
rifiutare
le ovvietà del quotidiano.
Riparare
in una baia
protetta
dell'Anima
Fuggire
dai competitivi
schemi
dell'oggi
Evadere
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Carciofi alla griglia, in barattolo
guardano dal vetro avvocati
maledicono fertili liquami d'oro
Ingegnere, capo disastro ambientale
un topo guida la tua porsche
e tua moglie ha un amante
non sopporta linciaggi al lusso
La galera
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Solitaria poggia la cappa
su queste cattedrali di silenzio
dove la notte una lacrima perde
tra i singulti quando
valve s'aprono
per un denaro sporco
che china occhi alla lussuria.
Bacia un destino
crudo nell'ultima partenza
e colma il
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| Cinque dita contratte
impugnano un'arma,
cinque dita spietate
circondano il collo,
una mano sporca di sangue
in un giorno qualunque,
in una strada
popolata da gente.
Una voce che grida aiuto
e la gente passa indolente,
non ascolta quel grido
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| Poco a poco
muore ogni canto
ed il tempo oltre la collina
alle spalle del mio sguardo.
Cosa accade Pulcinella?
Ora che non profumano i frutteti
e nell'aria
che più non respira
non resta la danza
Ora che anche tu
Maschera
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| Si spegne ogni mia parola
Dinanzi ad un canto
Che un musicista esperto
Non avrà più l'onore
Di suonare
Intorno al mondo
Soltanto sabbia
Nessun castello su cui le mani
che un tempo avevano creduto
Potranno ancora lavorare
e satana
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| Profumi d'orti botanici
rinvigoriti da canti sacri
si propagano a valle dai conventi
scuotono apatie di pastori
sereni in viso abbracciano il creato
con l'anima ingrassano pecore
sollevano al cielo agnelli
seppelliscono monete di Giuda
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| Sono il Leviatano
che ti strappa il cuore a morsi
ogni volta che i tuoi pregiudizi
incatenano il mondo
ad un ceppo di morte.
Sono veleno sulle ferite
per tutte quelle menti malate
che annegano d'odio e razzismo
chiudendosi a riccio intorno a se
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| Tra toni blu
malinconia
senza speranza
che attende
nuda
forse un sogno
per dipingere
un sorriso
ancora
mentre fredda
scende
sera
e più non bussa
...la sua porta
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| Desolata landa
sperduta
tra
lacrime di rimmel
che velano
confondono
i contorni
di un nero
catrame
annegata
impregnata
dalle sozzure
degli uomini
gratta e rigratta
la pelle va via
lacrime di sangue
non lavano il lordume
stimmate del
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Eirene |
07/12/2010 18:54 | 1288 |
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Questa è la stagione dei ricordi
quando il sole si nasconde per amore
ed il tempo che non cambia alloggio
ma resta eterno ad illuminare vita.
La stagione fiorisce la sua valle
dentro la brina girandole di petali
spuntano come stelle la
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E'freddo fuori
è freddo da cane
di una città addormenta
le strade son bagnate
il sottile velo di foschia
cela zampe tremanti
E' freddo fuori
è freddo da cane
scoppiettano nell'aria silenziosa
come fuochi
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Continuiamo ad uccidere
senza un motivo che non sia apparente
senza uno scopo che non sia un massacro.
Accettiamo il dolore
nel contrasto della morte.
Lo strazio prosegue
lento
inesorabile.
Un' etica pilotata innalza
ideali su bandiere
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La notte
è il dolore
di una speranza sospesa
in un tunnel di cielo.
Il mare,
un lenzuolo di spine,
un agguato d'incertezza
senza confini.
L'amore
è il porto,
la coperta, il conforto
per fratelli senza barriere.
Il
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In inverno all'imbrunire
la neve cotica arrostita
e messa in frigorifero,
l'aria stecchiva suoni e parole
il mercurio del termometro
scorza ghiacciata di limone
precipitata in fondo al bicchiere
Un picchio nero
con berretto cardinale,
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Folle,
matto,
anormale,
non interessa il nome.
Fuori dagli schemi vago,
libero pensatore,
camminando non visto,
non ho un posto in società.
La mente viaggia su binari storti,
portandomi in un mondo
che nessuno sa.
Rifletto sullo
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L’aggressività
abbonda
Chiazze
enormi
di liquami
macchiano il mondo
lasciando unto
su anime
spoglie di cognizione
La meschinità
in essi
lievita
ignorando l’ad avvenir
ma, chi osserva
avvilito
affoga
nell’indifferenza
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Lasciato hanno la patria per lavoro,
talvolta per il gusto d’avventura,
per cercare da noi nuovo decoro,
per evitare vita ancor più dura.
Da lontano ti sembrano Italiane,
in tutto convertite a quelle mode
che s’usano da noi, vitali e sane,
alte,
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Odio i muri ...
quelli dell'indifferenza... della diffidenza...
dell'obbedienza cieca e muta...
del perbenismo ammantato di pietismo
Odio i muri della codardia...
dell'idolatria...
quelli che non lasciano trapelare la solarità del
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"Dorme la mamma morta,
si sveglierà".
Grandi occhi di bimbo
hanno incontrato la morte
e non l'hanno riconosciuta.
"Dorme la mamma morta,
si sveglierà".
L'han scambiata per sonno,
leggero e
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12104 poesie pubblicate sull'argomento Sociale.
In questa pagina dal n° 8251 al n° 8280.
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