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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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♦ Stefano Acierno ♦ angelobello11 | |
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Sociale
Le 12104 poesie pubblicate sull'argomento 'Sociale' Poesie sociali |
Leggere
lente
asciutte
sulla mia pelle
scivolano
perle di gocce
e van via.
Vuoti
pieni
i giorni
si rotolano
sulla cenere
come polvere
e fuggono via.
Non ci sono
grandi certezze
volati son
i magnifici miti,
solo
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Nella tua cella
limitato,
costretto,
incatenato,
condannato,
al cuore tuo
la patria
stringevi...
il tuo pensiero
imprigionato,
devastato,
chiuso,
rinchiuso,
torturato...
negli inferi
il dolore
inabissato,
per l'infida
gloria
del
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Stelle affogate nel fango limaccioso
di pozzanghere carceriere del cielo,
un pallore di morte sotto il drappo rosso.
Tanto sangue dietro una porta chiusa
solo una fessura di pulviscolo danzante
rilascia luce dalla mia polvere
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Mi ribello al tuo
credere d'esser padrone
della mia vita
Rinchiudi la mia libertà
in una stretta gabbia
Siamo in tanti a
dover soddisfare le tue voglie
con bisturi ed aghi prima tagli
e poi cuci la mia carne
per misurar il mio
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| Ombre sul passato
per non dimenticare il volto della malvagità
al di là della linea
che separa la luce dal buio.
Transiti di quarantena senza più ritorno
fumo dalle ciminiere
odore pungente di carne bruciata per chilometri e
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| Nell'insieme delle grida sgraziate
che si espandono tutte intorno
per chi esausto si arresta
nel pensare di essere capace
si annida furtivo ricordo
il celato punto critico
dell'abbandono
nel rovescio sistematico
dell'indubbia virale
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| E' nell'aria il nemico
nelle fluttuanti onde magnetiche
nelle polveri fini
dell'agognato benessere
che arriva
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Ai margini delle strade
come se non fossero mai nati.
Ignari nel loro delirio
alienati nel loro destino.
Si muovono piano
con passo greve
come coperta solo il cielo.
Si sentono inutili
privati di tutto
si spengono soli
senza rumore
avvolti di
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Sembra una notte come tante
ma la morte ha sciolto tentacoli,
il vento fiato di demoni sul collo
e le stelle scintille congelate
di denti artritici in risate
accademiche a plagio finto del tempo
Volti di cera
scivoli di luci
impasto di
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"Straccio"mi ha chiesto una sigaretta,
lui non fuma, ma vuole apparire
come un individuo qualunque.
"Straccio" è il marito della strada,
figlio di nessuno,
ha una difficile convivenza con i topi
e con il suo
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Fuori della scuola dietro la maestra
indosso abiti adatti per il freddo
la classe dei bambini vedi in via.
Li han preparati per il teatro
dove degli aguzzini si racconta
e degli orrori dei lager del nazismo.
E' molto triste che debbano
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Giunchi dai fianchi nodosi oscillano
scossi dalla sfolgorante apatìa
di questa luminosa necropoli.
Ieri
alle mie palpebre irrequiete
la scena:
bambine bionde
coi nastri nei capelli
senza volto
erano parrucche davvero ben
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Pipe d'incenso
croci in affitto
parabole a perdere
sinedrio omertoso
Pilato bendato
calvario inespiabile
-Natale e Pasqua
tiro alla fune di spine
tra agnelli e capponi
arbitrati in sacrestie
-Albe e tramonti
recipienti di bianco e
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Flash nella mente!
Ricordi di adolescente.
Sapori, colori
di Terre lontane;
cordone ombelicale
mai
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Sotto aria che lubrifica
libertà col sangue
scappano lepri
dittatori in salite
verso orizzonti podio di coda,
abbandonano fidi levrieri
con scodelle d'oro
e cd incisi dai loro cavalli
-Sputacchiere le loro statue
bacheche di
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| Sulle carpenterie,
acrobata invisibile,
vicino alla morte invisibile,
t'abbraccia la terra triste
sotto il telone nero,
soffocato dalla morte bianca.
Si poteva fare di più
per chiudere le porte
alle lacrime,
alle perdite,
ai funerali
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Desire |
30/01/2011 23:08| 2574| |
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| Gorgoglianti falene
vacillano impetuose
all'ombra fioca
di una muta tomba.
Il cuore stanco rotola giù
lungo il
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| Intonacando
la vita
su tralicci precari
sicuro delle viti svitate
insicuro tra i colori
grezzi dei capi,
altro bianco
lenzuolo.
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| Il collo lungo della gru
osserva l'alba
che colora il giorno
e l'impalcatura si trasforma
in rami e come passeri
le voci.
Si risveglia il cantiere
intirizzito dal gelo,
soffocato dal sole,
cemento e polvere,
gavettini e ore,
mezzogiorno da
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Oro che si scioglierà
neve liquefatta di girasoli
cuori spezzati ed angioletti
treccine recise, baci perduti
denti venduti perché senza pane.
Sul pendolino splendeva
la piccola fede lucente
negli occhi le lacrime
brillavano di
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Non c'è che il rumore della polvere
in questa strada bianca
decorata da croci accecate
da polline astratto, rosso
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| La corda che t'avevano dato
avrebbe dovuto reggere...
L'arroganza della sicurezza
occultava il pericolo
Paura attanaglia la carne...
Sotterra la speranza
impedisce la ragione
Gli occhi bruciano al vento
sfondano diroccati fiati
Sporgono
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| c'e' molta piu' memoria
sul cabaret nostrano
che su un uomo
venuto giu'
senza ali
si è sordi
davanti al
suono dei tonfi
si vive perche'
non si
conosce
non c'e' coscienza
finche' non si muore
la retorica dura
uno spazio
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| Esci assonnato- felice
lavori
vivi per te
e per loro.
Non ritorni
un giorno- destino
per non esserti potuto
ribellare.
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| Che ne sapete voi
che parlate del mio rischio
che senza saper nulla
m'insegnate a lavorare
solo retorica vuota
il vostro inutile cianciare
imbrigliando tutto
vi lavate la coscienza
e non dimenticate
chi renderà il favore
temo
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| Solo nell'inquietudine
di città affollate
cammini nel gelo d'inverno
tra rivoli di sangue
di bianche colombe
in un urlo che muore
I domani hanno silenzi
su mura di pietra
dove non batte più il sole
- Ombrato è il
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| Quando dal sangue respiro,
quando nel sangue mi immergo.
Quando guardo le mani
colme di lavoro,
vuote,
vedo oltre i monti.
Viaggio fino a te
ed oltre.
Avanti!
Queste mani si chiudono
ed il pugno caldo
mi rafforza.
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Come avvenissero senza un colore,
dovute dalla sfortuna o ad un malore,
per farle sembrare candide come un fiore.
Bastano due righe sui quotidiani,
e perché no, un accenno al telegiornale,
per evitare che si parli di tragedie sul
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Sashia |
30/01/2011 13:38| 1293| |
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Ah questa vita appagata
questa vita da meritare,
mestiere nel mestiere.
Osi un canto di libertà
a pregar libertà di te.
E sai che il passo è breve
se attenzione non si ha
della propria incolumità.
Non una vittima
mai
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| Quante stelle in più nel firmamento,
quante lacrime che accogli in dismisura.
Troppo dolore in questo mondo senza più tempo
per chi spezza la vita in un baleno,
e le morti bianche arricchiscono il cielo.
Questa vita senza più
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12104 poesie pubblicate sull'argomento Sociale.
In questa pagina dal n° 7951 al n° 7980.
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