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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’152Autori attivi: 7’475
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Sociale
Le 12104 poesie pubblicate sull'argomento 'Sociale' Poesie sociali |
| Non parlano mai a voce moderata
hanno bisogno di urlare
con quell'accento montanaro.
Si stravaccano sulle sedie
come se si sciogliesse un budino
quando camminano in macchina
ci si aspetta
che guidino anche contromano.
Lo sguardo puntuto
quella
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Come d'esser
un bambino nel corpo
di un uomo,
ed un uomo
con pensieri da bambino.
Alzheimer,
moderna prigione
dell'uomo d'oggi.
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| Denti di rabbia
stretti a corde e canapa
Silenzio che bacia le sembianze ossute
dei bambini che non hanno pupille né dita
Sarà ghiaccio sbocciato
come fiori di pesco e neve
nell'urlo di una madre
e nel pianto del figlio
Come
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| Ma dove stanno questi furbi
caso mai depressi
maltrattati
violentati dal sistema
affamati da una società cannibale
da un informazione contorta
poca satira c'è da fare
su questa condizione
abbiamo perso tutto
orgoglio ed
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Turan |
18/08/2011 09:18| 518 |
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| Non voglio credere che l'uomo sia cattivo, questo mi fa male.
Ma con rammarico noto che anche i lupi scappano
sulle montagne innevate dove nessun uomo possa
accedere alle loro tane.
Egoista, vile, falso e interessato, ecco l'uomo.
Mi copro il viso
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| dell'Augusti feriae
non godo
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Pace vorrebbe l'anima mia
forse troppo presa
dalle cronache del mondo.
Rispetto vorrebbe
serenità e amore nel cuore
sempre in ansia corre,
alla ricerca di pace,
chissà in quale angolo del mondo è.
La terra tacita guarda
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| Nell'arsura d'un pomeriggio d'Agosto
tra risate in allegria
e fiumi di birra fresca
per dissetar le parole
ne scappa una di troppo.
Una bestia feroce divora la ragione
si spegne il sole sott'occhi increduli
e vischioso sangue
sostituisce il
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Sonnambulo
si aggira per le vie.
Ferma il suo corpo
adagiandosi
nei pressi di una stazione.
Non v'è confusione
nel mondo mentale
di colui stremato
che giace su una panchina.
Sonnecchia,
e negli occhi girandole d'infanzia.
Fa troppo
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| E' 'l canto disperato
d'un bambino
ch'alle orecchie giunge
questa sera.
Ad udir le note ha un
non so che di familiare,
forse perché è uguale
ad altre mille voci.
Quale ninna nanna
potrà mai placarlo?
Forse le mani
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Alzati in piedi Italia
perché sei caduta troppo in basso
le tue carni le stanno mangiando i vermi
vendendosele a lotti
sul bancone dell'incoscienza.
Anzati in piedi
giardino del mondo
la bellezza della tua terra sta morendo
mentre i tuoi
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Giardini di fresca edera
- che tace sui recinti di ferro-
querce ombrose
fontana coperta da muschio e ninfee
prati di
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Se un giorno potessi mai ricreare il mondo
vorrei che ogni uomo avesse un unico nome: Fratello
e che nessuna razza o colore si dicesse null'altro che questo.
Se mai potessi un giorno ricreare il modo
Vorrei che il giorno e la notte avesse un unico
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stolto fino allo sfoltimento
m'incespuglio in viali ombrosi...
claudico
ma tiro innanzi
sforbicio
ma non poto
e poi, aragostando chiaviche agostiane,
m'infilo in dedali d'infraditi scalzi.
Ma perché così disadorno?
alacrizzo
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Perché mi guardi cosi'?
Si
ho un girovita extra- large
ma tu cosa sai
di me?
Mi sono mangiato
me stesso per non pensare...
Ho divorato angosce
senza sapore e consistenza
Guarda la mia anima
è snella e chiara
dolce
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| Reginella che guarda le stelle
le stelle al mare.
Reginella col vezzo sorride
non ha più male.
E cercando la stella dei sogni
quella che brilla di più.
T'allontani felice in silenzio
ora non ce la fai più.
Reginella che
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Il passato è già un ricordo
cancellato, venduto, umiliato
da memorie labili e acquose.
Il presente è diventato caos
crimini, guerre, lotte tra partiti politici
violenza e follia.
L'instabile piedistallo
si tiene in piedi
con
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le mescolanze dei desideri
e delle promesse
messe
nei dintorni delle parole
che volan'
sopra le realtà
che si
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Alba troppo grigia di
acqua che cade su
argini di vite che nessuno ricorda.
bambini cresciuti di fretta
balbettano
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Io penso che tu
non sei felice!
Vedo la tua logora veste e
a piedi nudi camminando vai,
sulle gelide strade senza meta,
lentamente t'allontani.
Dormi senza tetto,
e t'avvicini con mano tesa
mentre un tozzo di pane
nell'altra
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L'uomo dell'immondizia
è ritornato.
Quel trasher con la tuta
blu come i suoi occhi.
Ha fatto il pieno
ma dice che ritorna
c'è ancora tanta feccia
da smaltire.
Io seggo al posto
che mi è congeniale,
sul
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Bastasse abdicare
- singolare pensiero - per mendicare
un avvenire arretrato, mutilato
da gole false e irriverenti
da fiere illusorie in roventi dimore
- cosa rimane delle ragioni dei sogni? -
L'umano vacilla per il sè decomposto
tra i
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Lia |
11/08/2011 20:39| 2327 |
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| nei voli d'aquile
splendenti eroine
che urlano il loro dissenso
riconosciamo un attimo d'abbandono involontario
fugace bisbiglio di verità
che tra le masse
scivola inosservato
come falena che brucia sul fuoco
e consapevolezza data per
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EnzoL |
11/08/2011 11:09 | 1884 |
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| Piazze gremite di gente
persone impazzire
arraffano senza dignità
non guardando abissi di debiti
alle loro spalle
che li inseguono senza sosta.
La vita viene giocata
nei casinò della follia
tra le macchinette della
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È triste l’alba
di questo giorno nero
e i miei occhi
hanno pianto lacrime di sale.
Asciuga le mie lacrime
Signore,
non sopporto più l’indifferenza
di uomini senza coscienza.
Se sono storpio
e perché tu così hai voluto
ma... fai capire
a gente
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Di quanti hanno camminato per l'anima mia
-portando pensieri o sguardi fieri-
mi rimane solo il tuo azzurro sorriso,
muto
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Legumi sani, frutta purificata
verdura incontaminata
esenti da trattamenti
manipolazioni, avvelenamenti.
Senza concimi, senza uso di pesticidi
senza grosse malformazioni,
colorature, infezioni.
Quante menzogne
quante stupidaggini
come se quando
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| Non esser triste,
sorridi, l'animo tuo,
se volgi lo sguardo, in alto
vedrai le stelle.
Se pensoso...
non vedrai mai
spuntar l'alba,
luce non vedrai.
Perché ti ostini
a tener basso lo sguardo?
Non esser triste, sorridi,
le stelle
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Braccia meccaniche
chips computerizzati
migliaia di strati
in un millimetro di memoria
autosufficiente.
Ferro morbido
parla d'amore, dona amore
crea amore
programmato a scadenza breve
media, lunga.
Fili elettrici, cavi collegati
al posto del
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| E' vostro diritto dirlo,
senza un pretesto non si può ascoltare
quella giustizia che vince le parole.
Vostro è il diritto scritto con parole
che regola dalla coscienza i fatti.
Chi vince non sempre ha ragione o Bruto,
ma la ragione in
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12104 poesie pubblicate sull'argomento Sociale.
In questa pagina dal n° 7171 al n° 7200.
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