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Natura
Le 11359 poesie pubblicate sull'argomento 'Natura' Poesie sulla natura |
Inconsciamente memori
di dorato splendore
remissivi al fortificante gelo
pallidi germogli attendono
il caldo abbraccio del sole.
Non mente la terra donando speranza
lei, cantòra al ritmo di stagioni
pregna di polvere d’anime ha
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il conforto delle stelle e
lo sguardo della luna
sulle fronde accarezzate
da una limpida rugiada
il profumo di corteccia
che solletica il pensiero
dolci lacrime di vento
che saltellano sull’acqua
armonia che si dischiude
dal colore della
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alto
maestoso
t’abbracci col cielo
nel sole canti gioioso
e la notte tra nubi argentate
sfiorando le stelle
baci la luna .
M’incanto a guardarti
mentre mi parli
tra melodie di violini
e racconti fiabe di notti incantate.
Sinuose si
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E così giunse,
sul primo giorno del nuovo anno,
l’alba agognata!
Fece partire, con la settimana,
il mese d’inizio
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Sembra allegro quell’uomo
che invia delle stampe
per l’anno nuovo, l’arte
di amare l’arte, una poesia
che col pretesto
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 | Fugge il tempo
dell’incognita,
e immacolata tela
dell’anno che viene,
alzando i calici,
nella speranza di giorni migliori.
Insegue fuggevoli chimere
e riga i volti invecchiati
che appaiono più stanchi.
Sgrana i giorni
di un rosario
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| coltri di neve
attendono le fosse-
poi l’anno muore
ore deserte-
danze d’angeli soli
arresi al gelo
notte di
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| Va burlando i passanti
un clown su un monociclo
che trottola, sgattaiola
senza mai cadere
o prendere affanno.
Acceca coi raggi colorati
del suo buffo veicolo
fatto di festoni sgargianti
nascondendo nastri neri.
Pedalando fa scorrere
i
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| Un po’ guardingo si è affacciato
l’anno nuovo,
ed ha preteso di diritto
come re nel trono,
il suo posto
poi di colpo a quello vecchio
ha dato un calcio a tradimento
e l’ha fatto ruzzolare dal pendio
l’anno vecchio mogio mogio
ha messo in
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"Giorno freddo il tuo!"
"Scusami, rosa, ora chiamo il Sole!"
"Non disturbarti, caro,
mi stringerò meglio ai miei petali!"
Me l’ha
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Caro Babbo Natale,
è tanto che non ci sentiamo,
come stai ...
L’ultima volta ti scrissi tanto tempo fa,
quando il mondo era solo un gioco
ed ogni gioco era prima un sogno ...
Ora sono grande, vedi,
anche gli ultimi strali di adolescenza sono
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Avrei bisogno
di sconfiggere le rotule sul terreno
e pregare
in questo mio mondo di odio e bestemmie
Trovare l’acqua con la sua sorgente
e dissetare le radici di quando ero fanciullo
Origini serene
di chi non è macchiato
dalla droga del caffè
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E’ tutto nei tuoi occhi e sarà rosa
felice della sua femminilità
che l’accompagna e se la porta appresso
con tutta l’avvenenza di una fata
per trasformarsi in magica farfalla
capace di restare sempre a galla.
E’ rosa il nuovo anno stanne
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Appena nato siede sul suo trono
festoso e trionfante
e spumeggiante s’apre all’abbandono
nella certezza di cambiare il mondo
con l’altro sullo sfondo
rilascia il palco sporco zoppicante.
È tronfio dell’arrivo scoppiettante
capitolo diciotto
di
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Lo voglio augusto e baldanzoso
bardato a festa come sposo
ingioiellato a dieci dita
con grandi occhi e bocca ardita.
Col cuore immenso quanto il mondo
innamorato e sempre pronto
a saper battere il tamburo
sopra la pelle del futuro.
Sarà una
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Non v’è un luogo al mondo
che regga al fascino e il confronto
con le tue nobili sorgenti,
fiume sacro e venerato
fin dall’antica Roma
e ai sacri numi dedicato
Alle fonti del Clitunno
ancora parche e indenni,
non v’è bellezza alcuna
che possa
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Di quel blocchetto spesso
solo quel trentuno colorato
vive e lo staccherà doman
la mano, uno strappo muore
così un anno, e già lì pronto
è un rosso uno di gennaio
su un blocco vergin intonso
ed ad assottigliarsi pronto
e neri rossi e neri
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Straziano le anime
d’ amor le sofferenze.
Il cosmo brucia per
arrivare alle stelle.
La rabbia rende
d’ acciaio la pelle.
Per amore vivere
o da esso fuggire.
Il sogno mai può morire.
La speranza continuerà,
nell’ anno che verrà,
finché si
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 | Sì chiude il capitolo di un anno
dove l’amore e l’odio hanno condiviso
la speranza di giorni migliori,
dove l’abbraccio era sempre più stanco
dove la gioia ha fatto fatica ad illuminarsi ...
dove l’amore ha intrecciato balli
di note gentili e
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| E disegno
sui piedi del cielo
il tuo cuore dorato
adesso esalta l’anima
in magiche onde.
Il Natale brilla
dappertutto
si stende Amore spettacoloso,
il nostro paradiso sorride,
e vestita d’argento
cammino.
Gli Angeli cantano in coro.
Qua
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 | Proprio in quella linea
che separa il bosco dalla rupe
ho sempre pensato d’essere,
una cengia, una forcella, una comba,
laddove la pendenza del sentiero
è quasi inaccessibile
se non alle libellule e ai gheppi.
Estesa fra il palpitare del
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 | C’è nell’aria sentore d’autunno
e un dolce profumo di limoni
si propaga nei vicoli.
Nuvole sfilacciate sostano
ora che la furia del vento
è scemata.
Il fiume mormora
sul letto sassoso,
su un masso levigato
la monotonia del tempo
si è
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 | Nell’imminenza dell’inverno
mi coinvolge l’immensità
d’un cielo cupo e infinito,
senza sperare in un’oasi serena
ove non
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In certe giornate attendo il buio
perché non ho niente da fare
e poi di sera resto a guardare
quel che si muove oltre le ombre
La luna che brilla dopo le colline
e qualche gatto che passa veloce
con la paura di non poter tornare
dove ha lasciato
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È giunta alfin la neve
a dare pietoso sollievo
a quelle ferite di fuoco
inferte con mano brutale
da menti crudeli ignare d’amore.
Cicatrici ancora brucianti
di arsura e di rabbia repressa
su terra preziosa a sfregiare
il superbo profilo al
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Lastra ghiacciata,
come calda coperta
protegge il sonno
inconscio
della vita,
mentre su
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 | Quel sentiero che arriva al vecchio pontile di legno,
e’ una breve deviazione dal percorso.
E’ dolce l’aria verso sera, colorata di rosa di varie sfumature
Ed ecco lo vedo,
il coniglietto,
mi attraversa la strada proprio mentre sto passando.
E poi
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Su una collina giaceva il mio paese,
di fronte alla dorica Agrigento.
Allora non c’erano stipendi a fine mese...
vivevamo con pasta e pane di frumento!
La vita scorreva lenta e poche spese,
ma eravamo sempre in gran fermento!
Sognavamo altri
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 | Le chiamano morte
queste sfacciate foglie d’autunno
vestite di rosso e di giallo
a sfidare i migliori dipinti
di Banti, Cecioni, Sernesi.
Distese, sospese, cadenti,
accese di fuochi e di ceneri
ardenti
si donano all’ultimo amplesso
come
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 | Nei poderosi venti di burrasca
s’avverte un fragore risonante
ed una sequela di tuoni
simili a I fuochi d’artificio
nelle
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11359 poesie pubblicate sull'argomento Natura.
In questa pagina dal n° 1561 al n° 1590.
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