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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Introspezione
Le 46197 poesie pubblicate sull'argomento 'Introspezione' Poesie di introspezione |
| Un pezzo del mio cuore è rimasto indietro,
in quel tempo dei sapori e degli odori,
dove i granelli di sabbia,
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Vado da un estremo all’altro
vivo la notte e il giorno
senza mai voltarmi indietro
senza badare al tempo.
Riavvolgo il
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Il silenzio permette di ascoltare
i cigolii dei pensieri,
nel mio io sento il tuo odore...
note di ambra invadono lo spazio
dove tu risiedi,
mi ubriaco di Patchouli e cannella.
Spiraglio del silenzio è la speranza,
isola con granelli di sabbia
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| Incessante risacca su fragile linea
ove tutto è mistero
marosi ruggenti si rincorrono
roccia assalita con grande vigore
ma anche il vento
porta con se candida spuma
nel punto ove la pace è chimera.
Per milioni di anni vagano
senza nocchiere
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| Tuonano parole da questo plumbeo cielo
da troppi giorni
e rimbombano sul soffitto
quasi in cerca di un varco
dove poter filtrare come un raggio di sole
per poi scomparire lontano
eppure l’etere si colora di ombre
ed il chiaro- scuro
non lascia
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| A volte, sembra cosi inutile il respiro
dentro e fuori senza pace
cosi tenue e silenzioso, che rompe il silenzio
a volte ci vorrei rinunciare, ma solo a volte
nei momenti di assoluta stanchezza,
quando invidio l’acqua, la pioggia che semplicemente
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| Raccogli i miei pensieri
sono ancora dentro di me
non li ho buttati via.
Cercavo un posto dove stare
dove addormentarmi a sera
e imparare a sognare
cercavo lidi di sole e di mare
e nuvole bianche
trapassate da raggi di luce.
Cercavo te
ma non ti
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| Non mi prendo,
scendo giù,
mi immergo nel profondo,
risalgo dall’intimo in questo tempo
sempre a mani vuote.
Nemmeno una piccola conchiglia
con dentro una perla di poesia
riesco a portare a galla.
Il mare è calmo,
una tavola di
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Scrivo come viene viene
della magnolia che non dà fiori
e nasconde il cielo
alle due fanciulle
chiuse nel cesso della villa.
Le prigioni restano tali.
Anche ricoperte
di marmi e tende
che non schermano
dall’arroganza dei potenti
che
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Nel mio impeto di gioia
(ma cosa vuole da me questo tormento!)
si fa largo e leva la sua fronte
la domanda che teme la
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Salgo con gli occhi nell’ azzurro.
Sulle cime imbiancate dei monti,
corona regale del lago
diamantato dal sole
e sponde
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Addosso mi percorro
con audacia.
Fino a entrarmi dentro.
Sono liquida goccia di cera
su dorso di candela.
Privo di
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Ammesso e pur concesso che non possa
restar senza un pensiero quotidiano,
lo spirito ha bisogno di distrarsi
dallo scrivere sempre le poesie:
ha l’impressione che le fantasie
con le quali si trova a cimentarsi
possano poi condurlo, piano
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Vagano gli occhi in cerca di identità.
Lo sguardo si posa poi su contorti ulivi
che la storia racchiudono e nuovi occhi
attendono.
Il loro incanto richiama alla scoperta del tempo
dei padri
quando il sapere camminava a piedi nudi
ed il vento
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Indelebile scendi,
nel mio teatro di dolore,
sgretolando ogni goccia di me,
da quel muro ormai in frantumi.
Macerie miste a cocci di vetro,
verde come un destino
in cui spero ancora.
Ho bisogno di scrivere,
di nascondere le lacrime,
piccole,
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| Tornare indietro tra le anse del tempo
rivivere ogni bel momento prezioso,
cancellare i giorni gli anni ormai passati,
lasciarsi andare in attimi sognati
Tornare indietro aggrapparsi
con le dita del cuore a momenti d’infinito amore,
a silenti
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Non pensare più a niente.
Guarda la notte com’è bella.
Trattieni il respiro per un attimo
e poi lascialo andare.
Lasciati andare.
Non credere che tutto ciò che vedi sia tutto.
L’apparenza ha tante maschere.
La sostanza cambia e spesso di
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Tremolio dell’anima
avvicina il mio sentire
sulla sfinita pelle
dei segni del tempo
Odo...
Rinchiuse
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Ero svanito lentamente
conoscendo
solo una parte del tutto
ma senza pretendere
Di comprendere ogni cosa
che al di fuori di me
occupava un suo spazio
di luce o di buio
Ero scomparso dolcemente
senza un addio
e nel silenzio
ritrovavo me
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Sono sola.
Lo straziante destino
effimero
nello splendore
irrisorio
contorto dai pugnali
volti alle spalle,
pile scariche di vita
lente muoiono
e discendono
nel fiume del perdono.
La volta
quel fiore allegro
la solita malinconia
stessa,
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Piove sul tempo
accartoccia pensieri
come coriandoli
che confusi fuggono
come api
attorno al fuoco
che fatica
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Io canto la bellezza dei tuoi occhi
canto la grazia dei tuoi gesti
io canto le Albe vissute lì con te
canto la dolcezza di
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Urlano gridi
dentro di me
come fantasmi
si muovono...
senza pace
vagano...
alle viscere
con le unghie
si aggrappano...
sanguinano
in nuvole
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Sono il sale dentro la sabbia,
castello di terra unto di mare.
Sono l’onda che gioca e s’insabbia,
e nel suo mare si
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All’orizzonte
si intravedono
spiragli di luce.
Brillano
nelle folti tenebre dell’anima,
che solitaria vaga
nel deserto delle oscure
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Ti tremavano le mani
prima di pregare,
la paura del buio
non è Dio,
Lui è un’isola
un vento senza nome
una poesia tra le labbra
un volto senza specchio
un mare nel suo abisso.
Non tentare l’acqua, non lo fare
piove di notte ed è come un
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Appena sveglia, prima o dopo l’alba,
Guardo fuori.
Oggi, in cielo, ancora poche stelle ad ingannare
Nuvole sbiadite ed un
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Un tormento d’afflizione
è ostruito ed intasato
dall’aggravio d’affezione
d’un criterio aggrovigliato...
un ammasso ingarbugliato,
un
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Mi trovai immerso nella luce che abbaglia
ed illumina ogni mio intento di solitudine,
sembrò come se non soffrissi inquietudine
con il dolore avvolto in una teca di paglia.
Mi sentii leggero svolazzare ed aleggiare
sopra i pesi dell’esistere,
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| Non so che ora sia,
qui, quando il cielo è grigio e piove,
è la stessa ora dall’alba al tramonto.
So che sono sveglio, questo lo so bene.
La notte è passata nel silenzio,
come una madre triste che bacia il suo bambino.
La notte ha i suoi
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46197 poesie pubblicate sull'argomento Introspezione.
In questa pagina dal n° 5611 al n° 5640.
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