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♦ Ismaele Pipi | |
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Introspezione
Le 46181 poesie pubblicate sull'argomento 'Introspezione' Poesie di introspezione |
L’instabile tremore di una foglia
e la mia distanza da lei, che mi impedisce
di vedere, la sottilissima
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Si chiama Gioventù quella Signora
che ci accompagna sino a quarant’anni
e poi si gira senza salutarci
lasciandoci lottare con gli affanni!
E’ una Signora alta, bella, bionda
e s’innamora sempre dei ragazzi
che sono imprevedibili, leggeri
e
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M’incammino
verso la mia solitudine
dove tutto è greve
la mia penna più non scrive
e i poeti hanno smesso di aspettare
annusano i gerani alla finestra
il tempo è pioggia
l’aria è fresca
e il sole sgrana nella mano inferma.
M’incammino
senza più
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bisogna nascere pittori
per comprendere
soltanto la solitudine
ha il pennello per disegnare i contorni di se stessi
bisogna nascere pittori
per coprire il nero
con tutti gli altri colori
bisogna nascere pittori
per vedere oltre
sotto la pelle
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| Cosi leggera, è la parola
senza peso,
scende negli abissi.
Eco smarrita
sulle labbra, più chiaro
è il
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| Solo perché germini il germinare
da pietre in fumo ingrasso un gelsomino
di quell’odore in ciocche
di quelle stringhe in
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| Viene voglia di girar le spalle al mondo
e andarsene,
di sparire, confondersi nella nebbia,
tra la folla anonima di una città gremita
di sospiri e singhiozzi e sorrisi
ignoti;
viene davvero voglia di tornare
in ricordi, di guardare il fruscìo delle
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E allora, figlia del vento,
porto in me tutti colori del mondo
e la luce rigenerante dell’estate.
Nel procedere quotidiano
mi levo di dosso la polvere grigia
di sterili giornate.
Coltivo un nuovo sogno
nell’uliveto del mio cuore
stringendo
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Ora il giorno era la pagina
di un libro mai aperto
e rimandavo il pensiero
fino alla sera
Per poi perdere ogni cosa
stanco della luce
che inseguiva le nuvole
nel vuoto del tempo
Ora il mio regno
era un oceano di silenzio
uno scritto
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Canto ad elargire lievi note,
tepore ad arrossir guance al sole.
Visuale ad ampliar spazio e
cuore a tuffar nel clamore!
Ombra ad apparire immagine Divina,
sembianza che nasce dalla stessa ombra...
Sei tu anima vereconda!
Flessibile e gioconda in
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La luce che illumina il viaggio spesso
diventa fioca,
smarrendo la via conosciamo quello
che non cerchiamo...
Lì in quella penombra che rasenta
il buio avviene il miracolo,
la conoscenza diventa coscienza...
Il brillare dei tuoi occhi la mia
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Un sorriso inganna un cuore
ferito e che lacrima,
gli fa credere che niente
lo ha in realtà scalfito...
ma anche il sorriso
sul far della sera
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Andare oltre la melma
Anche se temo l’affondo
e il fischio sulle rotaie, perenne
di partenze vissute - in disparte –
Andare oltre i gradini
Anche se temo le grandi altezze
ed occhi ad illuminare la vetta
di mondi sognati – agli estremi
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Dopotutto qui
paralizzato stelo.
Corrotto dal gelo interminabile
giocoliere d’amore inesauribile.
Tenuto fermo
da qualche fiore sparso
qua e là su campi morti.
Manca il sole
o troppo forte abbaglia
in questa pelle attempata dagli
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Ho bisogno di aria,
canto, sogno, vivo.
Viaggio continuamente,
non so se serve a conoscere le persone giuste.
Voglio sperimentare,
fare esperienze.
Vivere, senza vergogna,
a costo d’esser messo alla gogna.
Ascolto la musica,
ma la sento solo
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Non è come andare sulle strade,
del mondo alberate e illuminate,
da artistici alti pali di luce gialla.
Il tratto si
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Lo so che sono fragile
e il cielo in alto è assente
nel mio sapermi vittima
di un mondo indifferente
che naviga perdendosi
nei più profondi abissi
di questa vita inutile
di cuori crocifissi.
E nobile nel cuore e nella pancia
mi sento don
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Ma la vita non dorme mai
per questo esistono i sogni
e la notte, e tutte le stelle.
E io e te, e le
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Sempre più triste la faccenda nella felicità dei giorni
quei movimenti perforano l’anima
lasciando un vuoto incolmabile
visioni per riscaldare il cuore ghiacciano all’istante
ti chiedi perché soffrire così
eppure lo sai
che al destino non si
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Non baciarmi
Non ne son più capace
Non guardarmi
Non mi vedresti
Non abbracciarmi
Non mi sento riscaldata
Se vuoi deludimi
Tanto non credo più
E il dolore mi
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Poggia la testa qui,
sul mio cuore
chiudi gli occhi,
riposa,
all’ ombra di un incantesimo.
Canterò un’arcana nenia,
di notti buie,
di cieli blu cobalto,
di acque di topazio.
Silenzio e pace
si allungano nel profondo
dei tuoi occhi,
mentre un
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Quando sarà finito
il vecchio inchiostro
i fogli bianchi resteranno soli
che nessuno potrà mai più riempire.
Silente resterà l’anima mia
allora sola avida e morente
la voce innalzerà un suo lamento
e pregherà per chiedere la luce
dell’altro
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I silenzi di una donna
sono case in riva al mare
che nessuno apre nell’inverno
Dimore solitarie che solo il tempo vive
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| Ti vesti di vento
e col tuo profumo
lieve m’avvolgi ...
impetuosa poi, ti posi
e sulla bocca canti
ardente come il sole
e turbi come bacio
che
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| Lottando contro pesi repulsivi
riaffiorano i ricordi clandestini,
mi impongono ricordi retroattivi,
risorgono in memoria peregrini.
Dietro di me una forza assai furiosa
risale con controcorrenza il fiume
d’insidia che diventa più
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| "Vorrei avere
la testa sulle nuvole,
distrarmi, svagarmi
non pensare a nulla.
Ma non posso:
Sono io stessa nuvola!
Accarezzo monti,
sorvolo laghi e mari,
occulto il caldo sole,
nascondo l’azzurro cielo.
Il Narciso della terra
non sopporta
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Mi spii
ma solo
per farmi compagnia!
Ogni notte
entri nel mio letto
e mi baci
col profumo del mistero.
Lo sai
io ti aspettavo
vorrei scrivere dei versi
dedicati al tuo splendore
e a te
vorrei chiedere
di vergarne le
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Che sapore ha la paura
come ti difendi dalla luce
dimmi, hai pace, hai pace?
Raccontami del tuo nascondiglio
di cosa fai in quelle notti
quante dita hai, e quanti occhi?
Dimmi le tue parole, quelle più silenziose
dipingimi il tuo
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Svuotato da gocce sempre innamorate,
voglio andare dove si stende il mare...
Lì un’acqua senza forme ribalta
ogni esempio di saggezza,
scivolando in mille tracce scorre e cerca
solo il tuo sorriso.
L’orizzonte impallidito guarda i miei
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A frinìr sen va il vento; e il fiato suo,
che dalla via mi coglie, quasi eterno
sembra in questo calàr di giugno; e soffia
i pètali elevando del trascorso
sacro rito da’ i vicoli bui; e soffia
leggermente, e le sue labbra alle viole
posando, a
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46181 poesie pubblicate sull'argomento Introspezione.
In questa pagina dal n° 5371 al n° 5400.
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