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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Introspezione
Le 46181 poesie pubblicate sull'argomento 'Introspezione' Poesie di introspezione |
Superba fu la caduta in quell’universo
e tacqui per un lungo verso, poté
sospirare l’anima mia e la tristezza
volò via.
Avvenne che l’emozione correva per
raggiungere la mente e si dissolse la magia,
provai pianto nel non fare niente ero
fermo lì
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Ho visto ogni angolo della mia vita,
il recinto dei miei pensieri,
la paura di essere vivo
e la
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Tutto quello che muore
un giorno ritornerà
ma avrà un’altra forma
come le nuvole dopo il vento
Tutto ciò che ritorna
avrà una nuova voce
ed il colore delle illusioni
nella stagione delle piogge
Stanotte non ho ricordi
ma solo rimpianti
per
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Ormai mancan pochi passi all’uscita
da questo labirinto della mente
infestato da squallidi pensieri
che m’inseguono
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Le ricordi le tue parole?
Cariche di oro
promesse lucide,
brillanti,
come gocce di pioggia
su terra arida,
come splendidi diamanti.
Le ricordi le tue parole?
Come carte
di un illusionista,
apparse tra le dita,
poi subito scomparse
in una
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Non trovavo più la mia strada,
in equilibrio tra vuoto e vuoto,
più vuoto di quanto sapeva di essere...
Un sobbalzo,
le urla coscienti del bilico,
e ne ho costruita un’altra
al di là del precipizio,
dell’abisso sconosciuto,
dove tutto cade nel
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Nel sentir ciò che il cuore dice
s’ode in lontananza prece
di erranti anime esuli
indifese da uomini crudeli.
S’innalzano al cielo
come un dolce canto
di fiori dal delicato stelo.
D’improvviso s’interrompe l’incanto.
Torna imperante
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| Dai una voce al vento
quando sentirai cadere
le mie foglie in autunno
dai una voce al vento
piegati e ascolta il fosso
dove rifugia la pioggia
si raccoglie -
dove si specchia il cielo
il volto più umano degli assassini
non tacere, non
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| Calma.
Beviti questo sorso d’acqua.
Salva lo sguardo dalle lamiere
accartocciate, palpebre spossate.
Beviti questo
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| Come occhi
dal fondo dei miei occhi
mi guardo
guardare.
Alieno
sguinzagliato
all’inseguimento
dell’Ignoranza
del Dolore
della Morte
brucerei
questo
pallido
mondo di ombre
con
la sola luce dei miei occhi.
Ma
la pietà per me stesso
e
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| Nelle orbite scavate
dei tuoi occhi
manca il colore dei sogni
liquida pece ribolle
di astio e rancore
tra le ciglia racchiuse
lacrime di vetro e metallo
fuse nell’iride scure
non c’è luce né pace
Dicono che i demoni
hanno il colore dei tuoi
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Sembra che la terra
stia attendendo solo l’autunno
per generare frutti neri
e schiudere i semi del male
Lentamente si sta aprendo
e l’erba bruciata dell’estate
lascia posto alle gemme
di una stagione ignota
Sembra che la pietra
sia già incisa
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Era settembre un tempo di partenze,
di armenti, di pendii abbandonati per il mare
di suoni e tramestii di foglie e di rumori
rimpianti e desideri tramontati
_sul finire dell’estate_
spenti nelle ore silenziose della sera
Era l’oro dei pampini e
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Passeggio
per viottoli di vita,
e sento che mi sfugge
qualcosa di essenziale.
Distratto
da ovvietà low profile
l’angolo del pensiero
rifiuta
metafisiche;
non accolgo perché,
valore sottozero
di fiati
e interlocuzioni.
Un soldino
per una
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mi sfiora ancora
in un attimo di te
il silenzio di un dolore
abitato in noi
inquieto mare
la brezza una carezza
la
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Resto qui,
a scrivere di miraggi,
quando la notte è troppo buia
per raschiarne il fondo
e l’abat- jour rivela
le caviglie strette.
Resto qui,
a confezionarmi la via
tempestata di obiettivi
di cui mi interesso a stento,
a elemosinare in
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Ci si arresta
inaspettatamente
come lancette
in un orologio che non conosce tempo
Ma anche il treno
frena la sua corsa
sui binari che stridulano
ai piedi d’una fermata
Quei cieli azzurri
si sono imbrattati di cenere e fumo
e tra passi
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Ogni tanto arriva la morte
come un freddo mattino
si stende la brina sull’erba
un silenzio da amare
come il tocco delle sue labbra
che finisce nel sangue
ogni tanto lei arriva
si veste d’inverno
di bianco Natale
e nel silenzio ama,
si fa
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Il mio destino
mi prepara una via,
io subito ne seguo un’altra,
navigo in cattive acque
e nasce un temporale,
mi spaventa e mi annienta,
in quella forte pioggia
c’è viva e vera la poesia
mi cerca? O si carica di me?
Io verseggiando non lo
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Il mio destino e’ scritto nelle stelle
che luccicano, come fari accesi,
nel firmamento.
Sono stelle che brillano come i
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chissà perché non riesco più ad ingoiare quei vuoti d’anima
quelle voragini senza tempo alle soglie del giorno
quando dimentica del resto m’imbarcavo in treni fantasma
e con ali di maggio m’inoltravo annoiata di beatitudine in paradisi di carta
ma
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O di qua o di là
non ci sono altre strade oltre le colline
non ci sono altre scie da seguire
quando il mare spegne le lampare
e la luna secca le fontane.
O di qua o di là
ho questa litania dentro da testa
collegata in alta frequenza
agli elettrodi
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Era buio
la notte si allungava
verso il cielo
la mano sua tremava
stretta a pugno
ed era fiele
che usciva dalla bile
e bocca amara
quella parola scesa nella gola
la feriva
un velo nero l’accecava
il buio scese fitto
l’ora dello sciacallo era
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Lascerò cadere una pagina di luna
tra la carne e l’anima - premuta
e dai miei occhi la voce d’un costato stanco
così stanco che mi mangia il petto
Qui tutto va - è la concia delle ore
nei giri e rigori delle mie labbra
nel completare parole
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L’anima ascolta i silenzi del mare.
Non è il corpo nelle limpide acque a tuffarsi
è l’anima che anela alla catarsi
nell’abbraccio dell’urto delle onde, secolare,
con la sabbia e da lì pensieri son rigenerati.
In quel punto d’incontro: mare-
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Lungo i corridoi del silenzio
stanno piccole memorie,
lente accarezzano la sera
avide degli ultimi istanti di sole.
Come farfalle notturne
i pensieri pesanti e soli
ritornano nelle ore del silenzio
e si posano lungo le ciglia
riempiendo crepe e
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Quando la notte scende
sento solo freddo
e ritrovo il silenzio
che non avrei voluto
Solo nella stanza
chiudo fuori ogni cosa
ma non l’angoscia
che mi preme sul viso
Quando la luna splende
cerco di respirare
il suo argento maledetto
per
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Indifferenza cerco
tra i ricordi
emersi dal fuoco.
Rigoglioso era il grano!
Restano ora
solo stoppie bruciate.
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| Sedersi
su di uno scoglio
a respirare il mare
e nuotar lo sguardo
fino all’orizzonte ...
Sentire sulla pelle
il color del cielo
che si fa tramonto
e volare
volare tra le nuvole
come fa il gabbiano
per vedere
dove finisce il mare.
Ed
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| Mentre tutto intorno
Il rumore assorda,
preferisco andare.
In silenzio tra filari
di secolari alberi,
dove le cime toccano
cieli cupi e tempestosi.
Non ci sono rose
nei mie giardini,
né zampilli di allegre fontane.
Resta il silenzio,
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46181 poesie pubblicate sull'argomento Introspezione.
In questa pagina dal n° 4891 al n° 4920.
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