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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Introspezione
Le 46181 poesie pubblicate sull'argomento 'Introspezione' Poesie di introspezione |
Raccoglievo grappoli
d’ uva
trafitti da raggi solari
come frecce infuocate.
Le mani tremanti
di vecchiezza
appena
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| Piove sulla gente
sui cappelli sbiaditi
ogni passo si fa breve
frettolose vie
dove nascondersi
- forse un riparo
o un’idea di esso -
piove sulle lapidi
piove il silenzio
qualcuno si ferma
guarda una luce accesa
- e le vetrine -
ma piove,
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| Nel silenzio che riempie le mie notti,
rotto dal miagolio d’una gattina;
sento il rumore sordo d’anni rotti
dai miei
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Non mi sono arreso, mai,
nemmeno quando sentivo il peso
della solitudine
e la verità
si allontanava nell’orizzonte di un ricordo.
O forse sì, mi sono arreso senza saperlo,
confuso dalle mie stesse parole,
convinto di essere forte,
più della forza
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Nell’aria fresca e serena,
vado all’ultimo tramonto
inerme innanzi l’infinito,
a rapire i versi prediletti
e messaggeri
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| Di tanto amore
mi è rimasto soltanto
un raggio di sole,
amico del mare,
lo ritrovo su un pezzo di pane
lasciato
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| Scompone l’anima in puzzle
minuscoli da incastrare
durante attimi d’eterni silenzi
che, con difficoltà, rientrano
negli angoli e nelle curve
già preordinate, disegnate e distaccate.
Tante son le prove.
Pensieri novelli negli interstizi
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Quando ti ricorderai
di portare via le nuvole
io sarò già andato
via da queste vecchie mura
Fatte di lacrime e fango
e costruite per durare
contro il vento e la terra
che trema un perdono
Quando mi saluterai
ancora io sarò tornato
per le mie
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Ero li senza preoccuparmi,
di lunghi e dolorosi silenzi
di sguardi affannati e sfuggenti.
Ero li seduta a metà
su una panchina per due,
a sopportare un sole
troppo caldo,
sulla pelle.
Ero li ad aprire
un grande ombrello,
contro pioggia e
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Sono silenzi
di lame taglienti,
di cose non dette,
d’illusorio segnato.
Sono false realtà auspicate
di un lungo tempo sprecato
che, prima,
annienta
e poi,
fortifica.
È Araba Fenice
che risorge,
la mia anima minata
dalle intemperie della
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| Arriva veloce la tempesta
Incide lobi di luce e sfonda
La porta dei ricordi.
S’amplifica il dolore, urla dal mare
Note senz’armonia.
Il sale taglia l’arida secchezza delle labbra.
Ma l’Anima sa come si cavalca la marea
Sa come si domano i
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Jibi |
16/09/2018 20:18 | 911 |
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| Pur se giorno abbracciami Morfeo
ch’ancor vorrei dormire
perché non voglio da
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Quel che vedi
non è quel che credi,
nel profondo di ogni cuore
è sempre nascosta la verità.
Come una eclisse
nasconde il sole,
cosi la
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Col pensiero, vedo il magico
significato dell’amorosa vita.
Nei tuoi occhi, in nitida luce,
le celesti, lontane
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Etichette
clichè
vuoti a perdere
io non appartengo sono
affronto partenze
venti contrari
mari in tempesta
deserti aridi
labirinti
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Midesa |
16/09/2018 08:44 | 1223 |
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Imparare a vedere dentro i corpi
non nei corpi sodi e integri
non nei tanti corpi che sono stati
sani o malati e sono
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Sorretto in una timida incultura
vivacchia la mia vita da ignorante
e l’intelletto cieco di clausura
trascorre un’ esistenza dilettante,
rasento il posto mio con la sporcizia
e nullità in qualunque pertinenza,
crollando in una fragile
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Ho i difetti del mio tempo
sono lento
a riflettere sulle cose
e nel silenzio vivo immerso
Sulla pelle
ho i segni del mio volto
sono ignoto
alla luce ed anche al giorno
Ho i riflessi del mio orgoglio
nella notte
trattengo ogni perdono
sono
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Saluta la luna dal cielo,
con deboli segni di luce
nella nera notte di nubi.
A volte, s’ode un canto,
sulla sventurata
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Potèa fermàrsi un àttimo soltanto,
la Luna... la Gioia a sentire il mio canto.
Potèa parlàr de’ i serotìn suoi fiori
a’ i miei dolori.
Potèa parlàrmi, e dirmi dell’Autunno,
che sotto il suo occhio io sembro un bruto... un Unno;
che de’ i Poeti non
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Non so chi sono
nè so chi fui.
Il mio viso è una maschera di emozioni,
una girandola di sentimenti,
un mare di come e
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Nel buio della notte e nei silenzi da solo
dentro alla distesa azzurra del mare,
rilassato dopo tante fatiche, piccolo
si sente quell’uomo ormai non osa pensare
la sua mente assorta nell’aldilà,
quel sorriso fisso penetrava negli occhi.
Ora non
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Un cane di pietra
mi morde la lingua nella notte
aspro leviatano
Dio nero del sonno malato
figura retorica terrifica
munifca estensione del male
che sorge ignoto
da un’ipnosi trascendente;
un cane di ferro
mi morde la lingua nella
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Ci sono limiti al dolore.
La montagna che frana
porta con sé i declivi
che non hanno altra colpa
se non di farne parte
e i detriti
che
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| Punto zero: “ la meta.
Navigo a vista,
tranquillo,
tra le pieghe del mare
sospinto dal vento e dalle increspate onde.
Capitano di me.
Lasciai alle spalle il porto del nulla,
i colori dei sogni,
i picchi emotivi,
gli stupidi conflitti le unitili
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| Rotto è un silenzio
dove trema la goccia
l’alito di vento è divino
l’istante deviato, ora si spande
libera spazi dal nulla
- risonanze d’oriente -
cerchi piatti come nel sole
echi più lontani, sottili diaframmi
di bocche vuote, incantesimi
tutto
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| Tu dov’eri quando piangevo
coperta dalla neve?
Dov’ eri quando gli occhi stanchi
si chiudevano fra le coperte?
Dov’ eri tu quando le mie mani
chiedevano carezze e sguardi?
Dov’ eri...
Dov’eri quando si spense il lume
e le farfalle volarono via da
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| Lasciami sedere qui,
dove il mondo ancora ascolta
il tuo respiro,
dove le farfalle ancora trovano
fiori bianchi per riposare.
Lasciami guardare
il rosso di un tramonto,
mentre le foglie stanche
dondolando mi sfiorano,
mi circondano.
Poggerò i
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Ascolto parole zitte
nel cuore,
il tacere di ogni gesto
brucia di dolore.
Il sorriso non è che
un rossetto rosso
oggi c’è fuliggine nella bocca
non so dire nulla.
I pensieri sono piombo
nello stomaco
non c’è più pace né gioia
il
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Alzo lo sguardo,
Guardo una luce,
Forse è una stella
La vedo brillare
Scende una goccia
Mi fermo a pensare...
È una Lacrima?...
Forse è rugiada
Si ferma sul cuore,
Si posa come una piuma,
Si imprime come un attimo in bianconero,
Si incastra
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46181 poesie pubblicate sull'argomento Introspezione.
In questa pagina dal n° 4861 al n° 4890.
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