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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Introspezione
Le 46178 poesie pubblicate sull'argomento 'Introspezione' Poesie di introspezione |
Il rumore della pioggia
Il ticchettare delle parole
nell’aria esausta
Il peso dei passi contati e buttati
Il tempo
Una strana spugna
che odora di mare
di parole senza senso
tenute per mano
Tutto questo è un silenzio irracontato
Tutto
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Sequenza di immagini vissute
dolci al tuo ricordare: Via Cavour.
Traini a mo’ di nascondigli
scalinate con muri a scivolo.
Frotte di bambini festanti.
Schermo gigantesco
scene di vita reali
con spettatori dai volti induriti
dal lavoro e dal
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Rivivo pensierosi istanti
nei tardi meriggi,
in prima sera
e interminabili notti.
Con forza e
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Spogliato dalle foglie l’albero
dai mali a lui avversi di stagione
pioggia settembrina d’ottobre vento
la sua nudità al cielo di novembre
offre che coprirà un poco più avanti
quella fitta nebbiolina di dicembre
e quel disagio suo un poco
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Ho lasciato morir l’opacità e
l’inerzia per potermi rialzar da terra e
all’irriquieto sonno ove nacquero paure e
pensieri angosciosi ad attanagliar la mente dirle addio.
Sconfissi la solitudine e vestii di tenere effusioni il cuore,
addobbar di
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Cera tra le mani
Scimmie nello stomaco
Riflessi abbandonati in un dipinto
Croci addormentate gridano il mio nome
Formiche nelle vene nutrono il mio fegato
Volti riciclati da un nuovo credo
Tu vendi la mia anima ad un altro indirizzo
Cammino
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Passi pesanti
arrivano sui fianchi,
come cemento duro
pesano
io con le mani
mi aggrappo
a tenere pianticelle,
che mi sfuggono
il cielo si fa ombra
il sole è sceso
non c’è la luna,
mi piange il domani.
Una croce de me fatta
si ferma
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"L’ istantaneo bagliore di un lampo,
penetrando tra le fitte nuvole,
irradia nel cupo cielo
e par squarciar quel grigio
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Oh mie compagne foglie secche, come
mi viene dolce l’udir di voi che erme
e solitarie per il nuovo Autunno
precipitate! E io son qui che nel vespro
più che innocentemente vi tormento,
gli occhi premendovi; onde mi solleva
il cuor il vostro dolor
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Accuso un’influenza da morire!
La chiamano “la febbre da cavallo”.
Quaranta gradi, senza regredire
...(la fiacca non mi lascia un intervallo! ).
Ho ancora tanti impegni al Municipio
col Sindaco, ed insieme all’Assessore
dovevo controllare nel
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Ho lasciato alla mia mano
libertà di scrittura,
a riposo ho messo il pensiero
e mi sono seduto in piazza
suonava la campana
rintocchi lenti e tristi,
un piccolo alberello
cacciava verso di me
fiori rossi e nuovi
dei bambini giocavano
la
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Mi taglio la pelle
perché il giorno di domani
abbia meno dolore
e apro schegge di sabbia
Sulle dita
perché il sangue scorra
lentamente
fino ad invadere il cuore
Mi spoglio dei sogni
ed attendo la notte
sperando che sia l’ultima
tenebra
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La sera lagrima
da’ tetti. Vaga
cader di piova.
Così scintillano
le gocce. Allaga
questa mia alcova.
Cadon, tintinnano,
per le grondaie,
per le tettoie,
fanno pozzanghere,
per le risaie
senza più gioie.
Odo: che sembrano
trilli di
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La vita è circondata da miraggi
e ci affanniamo a coglierne l’essenza
Né illusion né falso ci
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Accarezzo i miei vizi
e incarto pensieri,
rassicurato
da magìe in Si bemolle
e da una cagna affamata
che mi lecca le solitudini.
Cedo al dolore
nella fragilità d’un no,
fra tristezza e orgoglio
che mi prendono a calci
e gorgheggiano
sul filo
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Nato uomo del popolo
sotto la dominazione moceiana
dove l’educazione alla vita
era affidata alla cinghia dei pantaloni
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Dentro una bottiglia
prendo in giro la notte
navigando in un mare
di noia inesplorata
una porta sbattuta
davanti ad un letto disfatto
mi sento un bimbo
che non sa più giocare.
Il tic tac della pioggia
discioglie la ragione
riflessi di
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Di pari passo a un figlio
ho tirato su
l’acredine della mente
compressa tra sofà e parete.
Scindermi ed espandermi
a
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Sfogliate tutte le sfumature del grigio
l’incanto di un vagito annuncia
scoperte e speranze di verde vestite.
Nuovo è il sorriso e profuma di terra
che perle d’onda marina avevano disciolto.
Antico è il momento che porta
dal dolce d’un seno
al
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Tra me e il cielo
nè sole né stelle,
solo mille facce finte
e un solo viso
quello scolpito sotto la pelle.
Quando le mille facce finte
si dissolvono nel niente
ne vorrei altre cento
e mi metto a rincorrere il vento
ma di quel viso
così
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Sono nell’oscurità più profonda,
un bagliore di luce vedo,
è sempre più forte.
Ora la luce mi colpisce gli occhi,
mi acceca,
cosa succede?
...Sto nascendo.
Un vagito mi esce dalla bocca,
ho paura,
sono entrata in un tunnel profondo,
un vortice
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Lei non vede né ci sente
ferma e muta all’orizzonte
ben contenta di godere
senza dartela da bere.
Si diverte a rotolare
sopra un prato d’aria finta
dove cerca di arraffare
tutto quello che compare.
Ben decisa a trasgredire
corre e vince alla
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E sia entusiasmo il miraggio
che passione imprime a questo viaggio.
Senza osare oltre l’apparente
nulla è la vita che concepisce vita.
Con gli occhi pervasi
dalle stagioni a venire
scaliamo la montagna
che immensa appare
a chi s’affaccia
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E sono ancora qui
in questa nuova notte
dentro il mio vecchio stare
a guardarmi attorno
con le angustie a
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Vie, tu m’asséchas le coeur,
par un doux breuvage d’amour,
qui sonna comme un leurre,
dès que ce flash aveuglant,
se révéla au grand jour.
La promesse de ces sentiments,
devenus si inconstants,
activèrent en moi une blessure,
cachée sous
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Da tempo ormai ho un sogno dentro me
anche se utopia esso eleva l’anima e mi porta a tutto il bene che c’è
così a pelle, ma poi nel farne disamina
comprendo di non aver miraggio
da rincorrere qual trofeo da mostrare,
la vita è un dono
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La sento turbinare nel profondo
della mia terra schiava e prigioniera
di questa chiusa e mesta sua maniera
di alzare indubbia... mente una barriera.
La faccio volteggiare in lungo e in largo
nel suo bestiario con la sicumera
della più lenta e
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| Gonfia d’ottimismo
saluto balbettando
le sicure orme abbandonare
la breccia del mare.
Pugni nell’acqua profonda
cercano unghie di ricordi
di un viaggio dimenticato
nei passi mancati...
Compiaciute lacrime
accettano di premere sorriso
e
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Il fascino è un giocattolo
appeso a un lungo filo
e come uno scoiattolo
non so se lo compilo.
Su questa terra a strisce
la vita è un seme inerte
e con due mani esperte
la sorte interferisce.
Miraggio o non miraggio è un’altra impresa
il volto
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Sono nel mare
e ho la vela negli occhi
Tutto scompare mentre gli specchi
affondano i sorrisi delle stelle
e di chi le vuole belle
Nel buio
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46178 poesie pubblicate sull'argomento Introspezione.
In questa pagina dal n° 4531 al n° 4560.
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