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Impressioni
Le 31198 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
| Ascolto il gelo
che avanza dentro
sento una melodie
inquieta, fredda, dimensione.
Oggi saprei d'uscire
ma il bisogno e
l'esigenza
è d'inzuppar le dita
nel miele e portarlo alla bocca
Altro non voglio
se non udire
questo mio
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La solitudine mi pesa,
nelle lacrime mi affogo...
sono come un libro vecchio
con le pagine ingiallite...
Tu chi sei?
che mi distruggi il percorso della
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| Forse anche io come un qualcosa
che non c'è più, forse anche io
senza dimora, senza una parola
e senza Dio. Un uomo
sconosciuto fino in fondo a se stesso
che non ha strada, una speranza
in cuore. Anche io un'anima stanca,
piegata
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Dal respiro profondo,
nel tetro immenso,
cadde girando nel vortice dei ricordi
come coccolata da venti epici
muove, leggiadra la sua postura
che cadendo esplode in miliardi di stelle
spegnendosi in un battito del cuor.
Così morirono i miei
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Vedo una luna
del tutto piena stanotte,
luna consapevole sei
ti vedo trasformata
più chiara di ieri
e di prima
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Cos'è questa tristezza di stasera
che mi riempie l'anima d'angoscia
e sento tanto freddo e tanto ghiaccio
e il fuoco non riesce a riscaldarmi?
Il cielo è bianco ed ha senso di neve,
ulula il vento che vuol dir tempesta,
eppure
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| E' un furviar d'agitazione .
Nell'identico segmento
Nel preciso istanti sui cambi
Lo sguardo del pensante lo sente
un coacevo caotico di esili sensi
abbozza la cautela
Da un nodo fortunato, oltre me,
sono testimone dell'alterco
Ingoio
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| Quel vaso
sul tavolo tondo
sembra esser messo
apposta di fronte alla
finestra
per ricordar mesto
con dentro una
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| All'ombra delle scale,
quella stufa
è cieca fine di un romanzo
senza titolo che offenderò come...
Svoltavamo anni fa nelle sciocche domeniche
d'agosto, quando il tempo
cadeva
in letarghi subliminali.
Alle spalle avevamo
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| Mitragliato d'improvviso
alle spalle, imboscata nel polveroso Vietnam.
Un veemente istante che adombra l'alba e risveglia
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| Concessomi sarebbe per un solo attimo
di penetrare i tuoi candidi occhi,
di gioire della tua spelendida pace,
di
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| Spargo dissapori. Germogliano.
Fusto dopo fusto.
Codesto acuto,
penetrante
Che s'invola,
Estraniandomi.
Codesta scienza
delle figure tonde
Inerente peculiare
A intrecciare, rimescolare
Distante da una deliberazione
Che è
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Amo i fiori bianchi,
rose, gigli, margherite...
li terrei tra le mie mani
tutti quanti.
Chiamo le nuvole
e tutte le colombe del mondo
affinché giochino,
volando,
attraverso l'arcobaleno.
Nei giardini delle case
mi soffermo,
mi vesto
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La campagna d'intorno ti sorride
sotto il freddo del vento tramontano
ma è pur sereno il cielo e all'orizzonte
limpide si distendono colline.
Il freddo non ti tange, tu sei sola
in un riposo ch'è davvero pace,
nulla ti nuoce,
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Col naso all’insù
ti guardo venir giù.
Morbida leggera.
Timida, quasi a voler chieder permesso.
Come d’incanto
nè case né colline
solo un
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ross |
09/02/2012 19:25| 849 |
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che cosa m'abbia spinto a propendere per il tè
- quella volta
non lo saprò mai
eppure ci siamo
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| Dalla portafinestra col tiepido
arrivava
ogni fischio lungo
Uno sguardo e sapevi
se c’era l’ingorgo
in tangenziale
Poi a perdifiato
gli occhi al galoppo
dalla Cita alla Breda
come colline
Macchine in fila e camion
nella perenne coda
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hy ju |
09/02/2012 14:51 | 1767 |
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| E' un incanto che s'anima lieve.
Sotteraneo tellurico
una sinuosità fruttata
appressa al collo
Ardita nel suo delta
cataclisma del crepuscolo
nella veglia a lambire il mio basso ventre serrato
Suffisso terminazione mite
di questo
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| Mi mortifica questo sole
che pallido e ostinato
ferma il giorno che svanisce
ed io
nella malinconia
d’una campana
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Non nascondetemi,
sono un archetipo
non sono un sogno,
sono reale.
Toccatemi leggermente,
senza saziarvi
guardate
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lastre di ghiaccio
levigato e duro
schiacciano le case
sotto i tetti bianchi,
su strade imbiancate
figure
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A dismisura mi inebrio.
Avanza lentamente Bacco,
mi circuisce, mi impiglia,
mi appaga.
Ed io ebbra di ogni
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Sono sul pavimento
tutte le ansie
chiuse nel cuore
umano.
La mia testa
appoggiata sui mattoni
dalle venature grigie e azzurre.
Grigie come il tempo
azzurre come la veste
strappata dalle mie mani
gelose della sua purezza.
Non sapevo di
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| Parlo a te, Destino...
mi sono fatto i vermi in corpo
ho dato tutto
ed altro avrei dato
nell'affannosa ricerca
se il tuo assoluto nulla
non m'avesse rubato
il tempo, la voglia.
A stento
hai tollerato la mia esistenza,
artigliandomi
con
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| Disperse perfino le tracce
disciolte
come neve al sole esposte
prive di aride gocce
avide rincorrono
stillicidi
tra
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Giorno per la grammatica
Giorno tradotto dalla notte
Giorno rasente
doloso
nodoso
scaglia di altri giorni
questo
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sono su questa terra stesa
come un piccolo continente
in balia di magma e terremoti
che scuotono giorni vuoti
devoti a regni segreti
non segnati sulla mappa
brulica in me la vita
sono roccia per me stessa
brucia il sole le mie foreste
di sogni
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| Scende lenta, sola, senza clamore,
incanta gl’occhi di ogni bambino.
La notte magica, senza colore,
sogna felice il bianco mattino.
Sempre con tanta ansia l'aspetto,
con stupore il miracolo rivedere,
forte il cuore batte nel petto,
gelida sento
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| s'arriccia svolazzando un soffio di vento blu
attende d'esser preso e conservato
seppur il suo animo non chiede che libertà
danza alla luce del sol levante
a ponente sembra non esserci più nessuno
è lì che rivolgo il mio
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E' scesa tanta neve in questi giorni
e tanta ancora il meteo ne preannuncia
Cercate di non essere imprudenti
un gesto ineducato
provocherebbe intensi smottamenti.
Se avete basi certe non rischiate
potreste diventare come me
che vivo le
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31198 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 17521 al n° 17550.
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