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Impressioni
Le 31198 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
Aggrappata
alla presunzione
di esistere
Sotto lo sguardo fisso delle stelle
Bramerei fondere d'amore
per divenire loro pari
nell'istante del mio infinito
per poi svanire.
Come lampo nel buio.
Conscia.
d'avere impresso
una Sagoma
nella
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*
fiume che cammina dentro me
*
scorri cheta
come l'aria sorgiva di un respiro
*
tra sponde d'emozioni ti stringo
e diventi parola
*
poesia
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Midesa |
20/03/2012 20:14 | 4133 |
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Questo silenzio,
la vista sul mare...
un sibilo acuto e costante
che la natura crea,
cela l’ardore prigioniero e confuso
in un’atmosfera in apparenza "piacevole"
Le bianche pareti ornate di dipinti e tele
accentuano i colori della
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Eccovi promesse, tutte lì, vi vedo.
Schierate come un plotone d’esecuzione.
A puntare sorrisi beffardi contro i miei
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Vago fra le ombre di un nuovo giorno…
d’improvviso gocce di sole fioriscono
sopra le matasse dei rovi
come un lifting di freschezza.
Le labbra delle zolle baciano con cortesia
le gonne arruffate delle madri
avvinte a giochi teneri
fra le
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Acqua e zolfo
mi sai chiamare,
ruvido e dolce
come foglia carnosa.
Trovo un rigagnolo
tra la riva pietrosa,
per un bacio in più
nascosto in fondo al mare.
Acqua e zolfo
potrai capire
cosa vuol dire vivere
e dover soffrire.
Rivolto
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| Eppur
Supponevo
D'averne d'avanzo
Frugai nel saccomanno
Profondo
Ciotoli, proiettili,
Coralli, biglie variopinte
Mi sembrò
Di poterle possedere
Per sempre
E d'oltre di mille varietá.
Puntai al fulcro
Di boffi,
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| Come resistere
sotto quella luna
che si mostra impavida
in tutto il suo splendore?
Noi, piccoli insetti della notte
con
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| Impigliati in una rete
-strappo -
passano i desideri
scappano
-si sopravvive con poco.
I pescatori hanno mani grandi
ma non bastano
a risalire la corrente
ore lunghe in attesa
finché un’onda durevole
li risveglia
al ritorno
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| Arte trasfigurata nell'arte della vita
quei versi crudi
a cercar non un vano bello
ma il bello storico...
donne selvagge e bambine
gettate dalla finestra come bottiglie
disumanate in belve in vincoli,
graziosi inferno in una terra senza
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*
pulci e zecche
appiccicate alla tua pelle
la mia è nuova
non ha fortuna
tu, non hai
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Un mare senza pesci
vuoto come la luna
un mare scorbutico
acido e scontroso
che ruba l'amore
e restituisce sale.
Una donna senza calze
con un cuore di legno
e una bocca di vetro scuro
sogno i figli che non ha
mentre raccoglie sassi
da
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| e se questa
non fosse una poesia
ma una canzone
la canterebbe
una fanciulla
al suo balcone
se fossero le mie
rime d’amore
raggiungerebbero
di ognuno il cuore
e se fossero
anche
belle e perfette
all’olimpo
dei poeti
sarebbero
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Ecco
gocce del tuo cielo
scioltesi
sulle spighe del grano d'un tempo
Ecco
cristalli di luce
si depositano
su terre riarse liberate dalle dune
Ecco
quattro ossa
legate
da nervi svogliati
conversano con zolle testarde
Ecco,
sentimento
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Risuona onda anomala il futuro
un piccolo fuoco agli occhi
bisbiglia nuova pelle
cresceremo da aneliti
l'ego scuro dissipando
braccia levate agli attimi
si è accesa ogni purezza, il peccato
resta in un cerchio chiuso
e tuona sangue
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Echi
di mille lingue e mille pelli
come mani d'amanti ...
Echi
scivolano senza parole
nei luoghi di nessuno
Echi
volano leggeri e infiniti
nello spazio incolmabile d'un sogno
Echi
rimbalzano sui muri del destino
e si posano sui
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Una carezza, un bacio,
prima di andare.
Sorridi al tuo bambino,
sarà l'ultima volta,
fagli dimenticare
lo schiaffo che gli hai dato.
Un bacio padre...
Per un bimbo
vuol dire tanto,
avrà un bel ricordo.
Un bacio prima
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E' morta la Poesia. Sui quotidiani
è apparso il necrologio con la croce
e si asciugano tutti con le mani
gli occhi piangenti e passano la voce.
Al feretro d'intorno sono uniti
lanciando grida di disperazione
e baciano il cadavere
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Arriva dal Sud
fra le zolle e le stelle
una notte di bambino
in cui riconosco
un segno del destino
Ne raccolgo le semine in ore liete
le raduno in piccole cime
ne faccio covoni per l'inverno
saranno utili i fusti gracili
per
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| Il tempo perduto,
fiamma accesa,
riversa lacrime di solitudine.
Un fuoco,
spento negli occhi,
vivo nell'anima,
richiama ogni istante
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La notte ha una pelle ruvida,
non l'aroma dei tuoi crini
carezzarmi il cuscino
nè rintocchi di labbra
a spezzar sulla bocca il silenzio,
la
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Lì dove lo Zellina
salta spumando
per riprendere quieto
tra il tetro dei campi
di fresco sarchiati
il domestico corso
dove il rondone
volta impennando
a mostrare saziato
tra nubi d’insetti
al sole calante
un ventre d’arancio
dove
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nel movimento lento e leggero
dei tasti che abbracciano le corde
arriverei al confine delle note
se suonassi solo per un attimo
da vero maestro
costruirei attraenti melodie
continuando a perdermi fra le scale
sfiorando con le dita ogni
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| Non ti abbattere
Di estirpare aculei
Di spargere semi
Sotto la pioggia
ed il libeccio
I fatti
Le narrazioni non
Si falciano a Maggio
Non
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| Anch'io ero,
un ragazzino come loro.
Due passi sul selciato,
nei viali di sassi
e di ricordi passati.
Guardami ora,
come m'aggrappo alla vita
e non bastano i pensieri,
aspettiamo silenziosi.
Quando la sera scende
nei prati, dove correvo,
ed
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| occhi d'un vuoto
rauco d'emozioni
vita d'un bacio
assetato di labbra
recluse d'amore
vita d'un clandestino
svuotato di dignità
crimine d'un
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| Sono le lunghe,
sbilenche e
colleriche
voci d'autore; poco oltre il rumore
a dare quel nome
che manca da tempo
ai miei occhi indolenti.
Cos'è la manciata di giorni,
fangosi e contorti,
da cui nasci miseria e vittoria?
Il solito
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| Contemplo in quell’attimo il blu dell’onda,
sfugge quasi il pensiero al tuo sguardo,
mentre gli occhi aprirsi di cielo infinito.
Nausicaa!
Sei ancor tu ad aspettar
dalla petrosa Itaca
il prode Ulisse?
Odo ancor il mare
della terra dei
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| Un calderone nel quale immergersi
onde dare sfogo al nostro sentire
ogni giorno apre le porte
immancabilmente riesce a sollevare l’animo
parole fluttuano
dolci note si diffondono
calore e umanità
in prima linea respirano
tèpida
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| Come uno scarabocchio,
come perder l'occhio
in un orizzonte
o sopra un monte,
s'un uccel che vola,
quando mente sola
vaga in un mattino.
Sveglia un pochino
questo perso sguardo,
si noti lo sgarro:
ragazzo sei a scuola
ed è la prima
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31198 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 17161 al n° 17190.
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