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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Impressioni
Le 31198 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
Chiodi di falsità sembrano abbracci di eufonia
Le strade accolgono avanzi di giorni sudati di gioia
Le ore s’arrampicano sul tempo per trascorrere in fretta
Le madri cercano i figli dentro respiri d’angoscia
I vecchi corrono senza le gambe di
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| Cerco uno spazio, libero.
Non possono correre i miei pensieri
sotto queste nuvole grosse di angoscia.
La mia mente si agita come una mosca
ansiosa, fastidiosa a ridosso di questo cielo
serio, dall’aria dura, senza smorfie,
dall’abito rigido e
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| Come si fa a montare
un bimbo su una giostra
senza aver mai avuto
uno sbandamento
un'euforia di vento
tra le dita
come si fa a scenderlo
e a dirgli mentre piange
perche' ancora ne vuole
che torniamo a casa
e cemento e asfalto
solo vede?
come
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Oscillanti
lotte ancestrali
sulla gravità
in cerca di vuoti d'aria
evoluzioni
sull’incanto del peso
Poi,
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Rotola giù senza freno,
senza fiato il mio tempo
senza soste il mio treno.
Se potessi scendere ora
se potessi fermar la corsa
una vita no, non mi basta.
Troppo pochi i giorni,
insufficienti ore e secondi
per capir cose e far
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| Il mio paese gronda sangue.
Vedo le pietre bianche
tingersi di rosso.
Vorrei fermare
questa emorragia di sogni,
ma stanco io sono.
Aleggia già nell'aria l'odore della morte.
Emorragia di desideri
vorrei fermare,
ma saggio, il Dio del
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Una moto
correre nel vento
ingoiare chilometri
voglio sentire il vento addosso
sollevarmi capelli e vestiti
portami al mare...
respirare il profumo
delle onde infrante su scogli muscolosi
allargare le braccia
ad accogliere
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Stride col mio dolore,
della natura,
il trionfo della primavera,
per un sentiero
t'accompagno
alla diversa dimora.
Tacito il dolore che
in me incide,
d'insolite lacrime
mai avrei pensato
veder scendere
sul decano volto
di madre.
La fossa
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Razzola ruzzola non slavina mai.
Il traditore,
gambe sempre più corte,
è armato di debolezzacerrima.
Sviscerato su teoremi a lui plausibili
s'avvita a meandri di se stesso
incuba sospiri tremuli
sgravida carezze insopportabili...
il
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Soffia sul sasso, sul lasso rissoso
vento commosso che spira… che salta.
Va sussurrando sussurri pell’alta
spera del sangue, del senso impazzir.
Fischia soffiando pell’aspra fessura
estro silente di stolido chiasso.
Qui… qui che fu?... Qui,
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| Avverto mi preparo
mi investi infuriata
già note mie distinzioni
guerriero non bellicoso
disputo misurato
non pronto al duello
che dirigi orchestrando
con maestria e malizia
Infilzi alle risposte
percuoti il cuore la mente
monologhi
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| Penitenza stupida
Su di un rifugio
D'emozione.
Negozierei la disfatta
Con disinvoltura
Rovesciare
Tutto alle spalle in
Inciso a disegno
Robusto
A sostenere
Il fardello
Concedere agli equivoci
Di mutar contemplando
L'essenziale
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E poi
ci sono gli occhi
senza ombre
finestre aperte, di stanze rotonde
senz’angoli
in cui nascondersi
e odono voci intrappolate
su muri umidi
di bianche pareti
echi di lucciole
che agitano
lamenti polverosi
rumori scuri
di
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Almeno due volte
un vento autoritario
per le fronde sul muro.
Una mano cieca
tocca i rintocchi della chiesa,
il resto è poema stradale.
Là
dove finisco
e la basilica dei passanti
geme fra braccia,
mani, smorfie, occhi
che
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Abitiamo in cima a una carabina
più distanti dal cielo che dagli inferi
e mi ritrovo a svuotare posacenere
intrisi dal nero lutto dei polmoni
Domani è un altro giorno, ma non è vero
domani scorre l’oggi e ci tormenta
buttiamo
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India |
01/04/2012 11:06| 2282 |
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Non è ora di annoiarsi
dicono di pazientare ancora,
come se non bastasse,
poi una luce sovrana
tinge l'intero
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Dalla gola del buio
si schiude l'onda;
sottile
un filo sonoro
un fiume invisibile
Teso e
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Barba |
01/04/2012 04:36 | 1694 |
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Rimembro profumi lontani...
gioie fanciulle
desideri ingenui ed ignari.
Nessuna paura mi scalfiva
nessuna malizia la mente arroventava
senza incubi sognavo
teneramente il cuor mio gioiva.
Scaltro e sincero
attraversavo il sentiero stretto e
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giacche e cravatte
sulla mia finestra
cosa dovrei dire?
si comincia da capo
a non fare spazio
a non dire chi è stato
a lasciare un pretesto
sotto le coperte
di rado
il disordine
si accende una sigaretta
e spiega come fa a
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| Venne la notte
a sopire i miei pensieri,
ad avvolgermi nel suo manto
e a celare la mia anima
gremita di ingiurie.
E così come nel mare,
affogai nell’oscurità,
mi spezzai ad ogni onda
nelle tenebre e nell’ombra,
di quei torti di
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...
il dolore s'annida
su fogli senza sonno
nel taglio d'occhi gonfi
nel verso che di te si veste
di latte, in eclisse sul petto
chiaro sentore d'argento
e avverto
tuo come mio ogni urlo
come tratto accordato
bene
male
d'amare
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Puzzano
queste croste grumose, gracchianti.
Grida il ferro
bruciato dalla ruggine, rossa
nera la nostra disperazione
corrode e gratta ciò che vive
morti pezzi di carbone
si staccano dall'anima.
Tenera e bianca
la nuova pelle al
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| Dolcemente statisticamente
appare
quel tuffarsi senza indugio
ove campanelli suonano
lieve tintinnìo inebria
aromi inconfondibili
fungono da guida
mostriciattoli sogghignano
tessendo viottoli
dove senza requie
affogare
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| Urla la rosa. E’ bianco il suo grido
e muto. Ma dentro lo sento.
Non c’è amore per te.
Tracce di rosa le coloravano il viso.
Indossava il vestito bianco delle nozze.
L’accompagnai all’altare del suo martirio.
Lei mi guardava senza dire
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Ayd |
30/03/2012 16:54| 820 |
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Claudicante discernimento
attraversa la consuetudine
una becera corte l'accompagna
acclamando sterili fatiche
Un arido scenario li circonda
mentre drappi neri oscurano la luce
Inganno e lusinghe, bendano
con scheletriche mani occhi
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| Merletti tra le dita
di fili di seta ricamati
sono i giorni vissuti nell'Amore.
Accarezzati da mani vellutate
scivolano lentamente
negl'intimi meandri.
Brillano di luce propria
lasciando fiorire emozioni
in bouquet variopinti.
Fuoco vivo
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Chiatta e pigra
solca l'acqua
in ribollir di velo
e spuma
va lisciando il pelo
all'onda
bofonchiando
alla laguna.
Segue in ciel
ch'è terso e adorno
il garrir di bianco
stormo
mentre al vespro
spiega il canto
e dell'ancelle di
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Vivì |
30/03/2012 07:43 | 4043 |
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Si leva la terra...
luce tra il limo rivela
-d'anima orfane-
fragili ossa...
residua memoria, friabile massa...
Risorgi,
caotica,
dall'orrido fosso,
profondo giaciglio sin dall'ultimo passo,
sul morir di un estate
all'ombra,
curva,
del
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| Inizi un cammino
Arduo e disteso
Intravedi un
Piccolo aliante
Da ali aggraziate
Caricato di tutto punto
Ogni cosa par necessaria
Ma sulla traversata
Ogni piccolo dettaglio
Che pareva essenziale
Perde la sua ragione.
Se lo mantieni non
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| L’odore dei dolciumi era incombente
su tutta la città a prima mattina;
il posto aveva aspetto assai indolente,
di vecchia capitale che declina.
Però gli affari andavano ugualmente
avanti con pacifica routine
nel ristorante dove mollemente
i
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31198 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 17041 al n° 17070.
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