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Impressioni
Le 31194 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
Giorni a seguire,
interminabili ore vuote,
prive di te…angelica figura.
Mancano le tue risa,
che riempivano la
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Zap, zap, zap zap... è il fruscìo dei tuoi occhi passerotti,
occhi che sembravano in gabbia,
e volavano da una prigione
zap zap era lo zapping delle mie emozioni
che saltavano, ferite, in ferite di sentimenti
ma zap significa anche
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| Avrò tanto voluto che qualcuno si preoccupasse di me
senza che nessuna passata condizione
mi si fosse tristemente arenata
in ogni morente speranzoso vorrei
avrò cullato prima del futuro ogni duellante cuore
tanto da cercare
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M’affaccio alla finestra e vedo il mare,
lontano un’orizzonte che respira
sull’asse di una luna canterina
che sveglia d’incanto le mie notti.
Ti guardo con gli occhi un po’ velati
dal grigio tempo che segna il volto,
come un soffio che brama in
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| Oramai, qui, si riposa
non c'è scampo,
tra i cipressi t'intravedo,
oh camposanto!
Sogni sepolti,
vite spezzate,
gioventù non vissute,
bimbi mai nati.
Eppur, nel mistero,
in pena si scorge
un'alma in
pianto e lutto perenne
che
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Scorre il fiume lento
porta con sé i detriti,
trascinando le scorie
limpido fa il suo letto.
I salici dalle sponde
languide sentinelle
lievi lo accarezzano
con le loro fronde.
Alte le rocce ai lati
sembrano far l'inchino
e rami
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| Nel vagheggiare sonnecchioso
del meriggio sospeso
egli sta
Siede saggio
tra l'uscio e la finestra
attende
sereno
immoto
Il silenzio
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| com'è strana questa porta
aperta eppur serrata a doppia mandata
lascia trapelare misteri e desii
dimentica d'ogni dolore
*
come la vita che serena scorre
scrosciando al mattino per riposar a sera
dimentica del viaggio e del
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| Trattengo
questo spazio cinto
e serrato
questo ordito,
che rammento a memoria .
Verbi su verbi
consonanti e vocali
ribattute .
assunte e licenziate
scivolate sul selciato di sogni
Non intendo il tempo
ne se c'è sole o
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| Etica amorfa non si sconfessa
essa trattiene a se
quel fluido della mente che fa ribollir
anelando imput come viene
per snellir il faticar impresa.
Non c'è foglia che s'aggrappa
se del ramo suo non pende
in quel che spera da radici
ove
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| Quando sulla linea che taglia l'orizzonte
galleggia quel puntolino aranciato
dove il cielo è mare verso
baluginano chiarori d'albe profumate
perdersi nel gineceo della striata orchidea
regalatami dalla sirena del mare
oh Dea
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| Quel posto di cui parlavi
io lo immagino coi tuoi occhi
anche se cerchi di nasconderli
nel diluvio che mi provochi
Confutandoci d'istinto mille istanze
zero compromessi
una fuga lungo le tubature
da queste stanze si potrebbe anche scappare
ma
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| Il caldo ansante
fa trasudare
pensieri: oggi, domani, ieri
lama affilata
nell'anima penetri.
Penso ad una femmina
lontanamente presente
da un sogno apparsa,
nella sua nudità complessa.
Ascolto il silenzio
fragoroso, ronzante
e
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| Grida in silenzio
già attende la fine,
la stessa di amiche
estirpate
da mani ignoranti.
Sta lì l'oleandro
già chini i suoi fiori,
quand'ecco una voce.
S'avanza accorata
soave fanciulla,
si fa baluardo,
-si fermi la
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| Al crocevia
tra San marco e l'inghilterra,
ho lasciato gli occhi
il cuore e le mani
che tanto non mi servono qui dove sono.
M'andrebbe a garbo
riandare nuovamente quel cammino,
da un’altra visuale,
non per riprenderli ma per lasciare
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| C’è una leggera brezza questa notte
nella quiete estiva del borgo
che par m’accarezzi il viso,
schiudendo l’uscio a lontani ricordi,
ed ogni fioca luce sembra rinvigorir a tratti,
nella penombra di vecchi anfratti,
ridando vita e libero
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| Ed è così,
che mi abbandono alle derive,
-fragile come corda tesa -
scivolo,
su sfiniti supplizi d'alabastro
rosso.
E' così,
che ora scuoto la polvere,
- con noncuranza -
Quasi bastasse una pacca sulle spalle,
dove
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EnzoL |
19/06/2012 19:27 | 2422 |
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| forse perché scorgo neve anche ad agosto
inventando paradisi scomposti
forse perché scoperchio il cielo quando piove
e sussurro alle stelle le mie smanie
forse perché a volte abbraccio la luna
fino a berne la sua rugiada
forse
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| Vorrei fare una poesia adamantina,
chiara che il pallido sbianchi
senza far chiasso e che scivoli via
senza stridere faccia sorridere
senza urlare faccia emozionare.
Non è difficile ma imbarazzante
ingenui togliersi il
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sinuose le onde leggermente agitate
dilagano nell'oceano degli odori d'estate
bracciate lunghe e corte
immersioni che riportano ai colori primordiali
quanta vita nell'inatteso immobile
leggero volo di libellula
solo l'azzurro riempie gli spazi
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| Passa il tempo…
e lontano vedo
l'orizzonte.
tra le braccia del vento…
Intorno a me
il silenzio,
fedele compagno…
Mentre la vita dorme.
Soffre l'anima
urlandomi
la sua angoscia
nel suo caldo buio.
Più ti penso…
e più mi
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Sono sempre umidi e scivolosi
i lastricati di Venezia
anche quando il sole
insinua la sua mano calda
tra le calle più anguste
… … …
e mentre i vaporetti
dai rivetti ossidati
nel rombo roco di vecchi motori
rigurgitano passeggeri
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| M'ascolto
al centro con cautela
L'ansimo è lieve
rimane in alto
quasi che il fondo abitasse
Il pericoloso
Le bocca di miele
e poi acre
Uno spruzzo arrochito
ma da un'anfratto
riesco ancora a mirare il cielo
I passi son
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| Sei un guerriero senza armi
che combatte il suo nemico,
la tua fame d’aria è il mio tormento
e mi dispiace non poterti
dare il mio respiro,
il tuo calvario si veste di paura
e mi riporta in una dannazione
che conosco
e se le tue parole
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India |
19/06/2012 07:43 | 2332 |
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La palla è rotonda
e va controllata
nelle traiettorie
per andare a rete.
La palla è traditrice
dove vuole va
a volte dispettosa
pure al campione.
Piace la palla
dà amor fulmineo
e fa mangiare il fegato
nella
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Assenze mi circondano, vaghe
Apparenze di regioni lontane
Che il cuore ricorda a fatica
Come cose un tempo perdute
Forse dopo lungo cercare,
Su cui la memoria ha disteso
Un lungo drappo di cenere
Dal lieve odore di carta
Antica, che quasi
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viandanti d'un respiro
sudato di volti
sfregiati di finzione
baciata d' immenso
danzato di corpi
urlati di parole
vita d'un buio
tagliato di
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| Sulle montagne
incapace di tutto
perdendo i sentieri, ho cercato la fede.
Tra le voci autorevoli
ho rivolto la mente ad icone
poi avverse
d’inguarito dolore.
La mia resa
ai padroni del tempo.
Senza volto loro,
a far di me
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| scendono montate a neve queste gocce di memoria
sembrano dedicarsi ad una danza primordiale
irrispettosa d'ogni codice prescritto
sfuggono ad ogni tentativo di fermarle
scorre così la vita, ad ogni rimpianto
essa è più forte
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Ti guardo in ogni stagione e penso…
Quando torna l’estate: la mia collina
ha i voli dimezzati dentro gli anfratti,
ha lo sguardo triste e velato,
cupo e distaccato dal cielo.
Una maledizione vive la mia collina.
E’ tempo di spighe, di orti, di
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31194 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 16351 al n° 16380.
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