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Chiedimi se è finita
la luce e le sue albe
piene di nostalgia
per le lunghe notti
e domandami d’amare
ancora le labbra
appena socchiuse
in un addio di fragola.
Chiedimi se è l’ultima
volta che parliamo
d’amore e delle sue
tristezze di
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Lo so che amarti è stata, certamente,
una follia - e forse la mia più grande.
- Senza incertezze - un sentimento
che non s’arrende e non ferisce
e il peso porta d’ogni errore
- d’ogni difetto, d’ogni bugia.-
La schiena curva, e spalle troppo
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L’amica luna
alla sera suona
al mio campanello
poi si distende
su tutta la valle
e cerca da me
un verso e che sia
a lei dedicato
per tutto il bene
che lei mi ha voluto.
Ed io rivivo
tutta la mia vita,
le notti nella valle
della pazza
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| Bello il ritorno nelle vecchie strade
lì dove ancora gioca a nascondino
il sole. Macchie d’ombre rade
si celano nei vicoli e poi pianino
spuntano e fanno capolino.
Credo siano ricordi di contrade
dove felici eravamo. Torni bambino
e le ritrovi,
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Tra noi due, la mia dignità
Immensa pietra lavica
pulsa come una vena
In attesa di un rasoio.
Respiro, lontana dal tuo viso.
Ho sfumature di luce
che sempre più deboli
abbracciano illusioni.
Il tuo volto contratto
la mia fame d’aria
e tu sei
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| Piantare semi
e vedere nascere alberi.
E su quegli alberi nidi morbidi
di gentilezza, dove guarire ferite ali.
I giorni fuggiranno la ruvidezza
e lo smarrimento
e le notti semineranno stelle
per scacciare sogni inquieti.
l’alba vedrà fiorire
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Tutti i giorni sfogliano il passato
ma in questo dì respira qualcosa di speciale
per il quale non possiamo fare niente
affinché venga depennato
non basta chiudere gli occhi
non basta dimenticare
non basta fare finta di niente
non basta
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Tra petali e ombre
i silenzi sul volto ieri
respiri di un tempo sognatore
in quel cercarsi incosciente
senza di te i giorni non hanno fiori
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| Basta un geranio
uno smagliante geranio rosso
a ridosso di un muro
e si placa per un attimo
l’inquietudine del cercare
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E dint’a sta tempesta dispettosa
tu sbatte tutt’ ‘a vita p’arriva’
e curre certo ‘e ave’ sulo na cosa
‘o tiempo ca po’ maie t’abbastarra’.
Ma ogne tanto ‘o viento s’accuieta
e ‘o sole bussa allero a na fenesta
squaglianno dint’ ‘o core chella
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Mi entra il giorno
mentre esce la notte
lavorano i boccioli
per darmi bellezze
si sposta una nuvola
ed il sole mi illumina
c’è chi mi aspetta
vuole darmi un bacio
e chi vuole da me
un sorriso tutto per lui
e mantre si fa giorno
lo spirito mio
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Vengono da sé le parole
ognuna sbandierando il proprio vessillo
comunemente chiamato bandiera
quasi mai lungimiranti quanto tutto si fa cupo
iniziando ad allontanare quanto non aggrada
senza tollerare quando viene loro imposto
onde soddisfare
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Ti amavo
come si ama la pioggia
attesa per anni
e poi maledetta
quando baciava la terra
per gioco
come se niente
importasse alle nuvole.
Ti desideravo
come si desidera l’alba
dopo una lunga notte
trascorsa
a rinnegare le stelle
sempre
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In questo vago luccicar di stelle,
mi immergo in un oceano infinito,
navigando tra le onde dei pensieri,
scoprendo isole di puri desii.
Ogni astro è un faro cosmico, una guida,
che illumina sentieri mai percorsi,
ed errando nell’universo
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A lato e sfumato
La fame, le guerre nel mondo, ed io che a sanare impotente...
Mi spiace... e son stufo, ma del mio ora vivo in un campo ristretto.
Del caldo e del freddo in difesa riparo l’offesa se posso:
concentro attenzioni al mio corpo, fin tanto
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a parte che gli anni passano per non ripassare più
il cielo promette di tutto ma resta nascosto lì dietro il suo blu
niente paura ci pensa la vita mi hanno detto così
a parte che i sogni passano alcuni li hai difesi altri li hai visti finire
sento la
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Come mani che applaudono
le foglie danzano al ritmo
di un soffio di vento
È il trionfo del verde
libera via camminiamo
seguendo la scia
Tra colline montagne
pianure e campagne
brilla fin dove si perde
questo magico teatro di verde
In fondo
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Basta una scintilla per far tornare in mente
parole che nel tempo erano andate a riposare
fornello acceso capace di riattizzare la fiamma
pronta a trascrivere la vita con amore
tenendo a bada sensazioni uniche
in un arrangiamento
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Un altro cielo
ha già baciato queste nuvole
un’altra ombra
ha già oscurato il cielo
ed io non so
se potrò mai amare
le stelle tradite
di qualche altro silenzio.
Un altro petto
ha già giurato amore
e tante parole
sono già state
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Ho una valigia vecchia come il volto della mia vita
piena di storie e foto ricordi
con i silenzi di un giorno d’autunno.
Sul fondo
la gioventù i sogni
e tu nei cieli di ieri
con le stelle disperse nell’infinito.
Ogni notte ha la sue valigie
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Che noia quel ciancicare da scienziato
col verso sincopato all’occorrenza
sorretto e pilotato all’incombenza
di dare lustro al tempo allampanato.
Che noia con quell’estremo pilotato
dal pianto greco vera pestilenza
tra l’essere e il non essere
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| Così cupe e spettacolari
da far supporre tempeste epocali sul mare,
così soffici e bianche da sovrastare
campestri
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Nel respiro di una lacrima
ti rivedo dolce Macchia.
Mi correvi incontro felice,
il tuo bel musino allungavi oltre il cancello
per avere carezze
e mi guardavi con amore, compiaciuta,
sembravi sorridere e, come sempre
ti dicevo, ,ciao amore,,
Ora
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Come un cavallo
che corre nel prato
è la mia mente
nelle albe che scendono
dalla collina
dei ciliegi in fiore,
e Dio è lì che saspetta
i suoi adoratori
che sono di Lui sazzi,
così io mi vesto e salgo
dove i pochi prati fioriti
mi preparano
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Sono già quindici inverni
e ora non ci sono più
stelle nel nostro bosco
che piange le ombre
quasi fossero cieli notturni
dimenticati da tempo
senza che la polvere
abbia cancellato il dolore.
Sono già quindici estati
che la pioggia tradisce
e
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sento il mostro della depressione ferito dal silenzio del mio coraggio
ascolto la reazione della mia stabilità vincere le crisi ottuse di pianto
guardo nel cuore la folla nuda degli incubi cadere nel fondo illuminato dei tramonti
portami via dai
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Sono partito dalle risaie
dove è di casa la nebbia
scroscia la pioggia nelle grondaie
per la riviera con sua sabbia
Oggi del sole c’è vacanza
ma non c’e più la differenza
anche qui tra nubi e nebbia
un’ estate piena di rabbia
Sono vacanze
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Volano
sulle loro gambe
gli angeli terrestri,
vanno là dove
la mano di Dio
arrivare non può,
né può vivsitare
uno ad uno quei
dimenticati da
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Sgoccioli
una parola alla quale non dovremmo mai far trovare spazio
pena il decadere di quanto sino ad oggi è stato fatto
reagire non deve diventare drammatico
in una ricerca che potrebbe sembrare illusoria e che invece
contiene in sé una tale
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Agita il vento i cipressi del silenzio
l’anima chiede
ci sarà pace nel labirinto eterno del signore
non oso
guardo l’alba di un nuovo giorno
nel passo incerto della vita.
Ancora i cipressi ondeggiano
al chiaroscuro dell’alba
l’amore sorge
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Piove sulle parole
nel silenzio del sole
sono nuvole sparse
di un teatro comparse
Dondolano nel vento
le voci tra i rami
come foglie, tormento
tendendo al domani
Avanza il progresso
modifica linguaggio
la vita è adesso
transito o
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Pare impossibile
ma c’è sempre qualcuno che deve abbassare la testa
se vuole vivere tranquillo
suscitando un senso d’impotenza inaccettabile
per chi nella vita si è fatto largo al suono di sacrifici
tutto appare inadempiente al proprio
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Qui sopra il ramo siamo ancora in tante
sorelle di stagione
illuse e poi deluse e a ben ragione
dall’andare a casaccio di un cammino
che gioca con gli intoppi del destino
in questo dai e prendi della vita
sospesa e dal dio vento rifinita.
Qui con
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Tace anche l’ultimo lampione
come un cane randagio
ha le tasche piene di silenzi questa notte
non importa dove tiri il vento
non decide lui la rotta
è la punta di un iceberg
il mare dei ricordi
ha le tasche piene di silenzi questa
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Eppure qualcosa resterà
di queste notti
che abbiamo vissuto
e forse saranno le stelle
che splendevano al mattino
forse le lune
arrivate all’improvviso
a contemplare il buio
e le carezze dimenticate.
Eppure qualcosa ricorderemo
di queste
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Pioggia di emozioni,
soavi dolci carezze,
sentimento fiorito,
le tue mute parole
sbocciano nell’anima,
conquisti i miei pensieri.
Tu che mi scruti,
attraverso i tuoi occhi
trovo una parte di me
con la musica del momento
suonata dal
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spegniamo il silenzio criminale della mafia con lo stupore purissimo della bellezza
meravigliosa e fragile rondine che vola altissima sulle terre corrotte del mondo
ci sono stati uomini che sono morti giovani che hanno portato ideali come piccoli
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Ci sono nuvole nel cielo
tu sei tempo che ritorna respiro.
Ci sono sguardi nei sogni senza confine
l’amore non si nasconde
illumina la felicità nata in silenzio
nel tramonto ancestrale di un giorno senza nome
poi tutto svanisce nella scia
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Ostinato costode di sogni
di cosa vuoi ch’io ancora ti parli
oggi che stanco vento mi spinge
verso distopiche ore senza tempo?
Solo ti lascio stanchi versi,
confuse parole disperse.
Illuso poeta scrivo su fogli d’aria,
serrando le mani,
quasi per
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Sulla pietra di un eremo
sta un monaco e prega
a un passo dal baratro
e attiguo al paradiso.
Prega perché
si dissolvano
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Il tempo fucile
punta la speranza
ne sbianca i rifiuti
sferza l’aria intorno
uccide, ridisegnando illusioni
Ha fame di nuovi misteri
di crocifissioni.
Gli esperti vogliono convincermi
la trave dovrà essere abbattuta
ma solo a metà.
-Inutili
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Vento a soffiar ricordi, umano fu porger la mano,
solidar pensiero, umanamente propositivo,
gocce smeraldate di gran valore.
Nell’aria un velo di beltà d’animo aleggiava
fin passar frontiere d’ognun umano,
nebbia a diradar nell’orizzonte.
Viver
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C’è un mare che ribolle di schiuma
le sue onde parlano verso l’ignoto
più nero della notte
quando un gomitolo di luce si diffonde improvviso
è la solitudine dei poeti
commedianti d’anima
ambulanti di parole nel loro vagheggiar di silenzi.
Ci
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Ognuno deve correre per la sua strada
inutile inculcare
quanto dentro di noi pare più consono
ciascuno pensa con il proprio cervello
non possiamo insistere
rischiando di compromettere
coloro che desiderano evolvere
forzare non porta niente di
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Sarà presto tramonto
e il giorno che muore
avrà solo il buio
come presagio del male.
Sarà di nuovo notte
e l’alba non sorgerà
se non per svanire
con l’amore del mondo.
Avremo un cuore diviso
fra la speranza
di rinascere in segreto
e la
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Nelle calli strette, un’eco di passi,
tra le mura il brusio di storie antiche.
L’acqua è lo specchio di cieli d’angoscia,
di cuori trafitti e destini infranti.
Un fantasma dai ricordi sbiaditi,
come un’ondata inquietante sorprende.
Venezia
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Un sogno è fuggito
complice la foschia
l’orizzonte rapito
da caligo con la scia
Il pensiero è nebbia
nella mente confusa
vagando sulla sabbia
Il gatto fa le fusa
È un mare pacato
che accetta silente
disagio arrecato
dal tempo
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Sopravvivere
all’abbandono
che affonda la sua lama
nel mio ventre di burro.
Non ne voglio più
di lacrime
senza un domani
stagliato
tra le luci dell’aurora.
Ecco le mie mani
sembrano fiori recisi
rinunciano
a capire
lungo i fianchi
di
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Mi guidano di notte
le stelle impazzite
prive di un Dio
da pregare, da lodare
ed io vecchio viandante
vivo nella paura di errare,
nei miei entusiasmi,
nelle mie traballanti certezze.
Ma io ho l’alba
che presto mi dà
nuova la luce
e di
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Il mio corpo si solleva dal letto
ascolta il vento, l’albero è scosso
si piega in sciabolate di luce.
Notturne farfalle d’argento
come unghie fredde
trasmettono domande piene di timore
- abituata alla notte avrò ancora
un tempo di luce? -
La luna
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Vulesse dà vulesse fa’
vulesse arricamà
sta gloria fatta ‘e fierro
sta freva aunita a pelle.
Vulesse ohi ne’ vulesse avè
vulesse accumparè
sotto a sti varre ‘e cielo
cantanno stu vangelo.
Storia ca è vita nosta
scritta c’ ‘a meglia
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Nei tuoi capelli mori
intreccio le mie dita,
li adoro arruffati,
intrisi di sabbia e di mare,
quando ti bacio al tramonto
di un nuovo giorno con te.
Ho tanto fiato in gola
ed è tutto per dirti che ti amo.
Per sempre.
Ti ammiro in ogni tuo
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Genova schiacciata sul mare cerca respiro al largo dell’orizzonte
Genova repubblicana di cuore vento di sale d’anima forte
mi ricordo quella giornata di Luglio caldo torrido d’Africa nera
sfera di sole a piombo rombo di gente tesa atmosfera
nera o
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Raggiungere il massimo
prima di sentirsi soddisfatti
non sempre è da consigliare
visto che può rimanere indietro
chi ne ha veramente bisogno
saper scegliere con cura
il vero senso della vita
implica quel po’ di sacrificio
che mai dovremmo
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Non siamo distanti
noi onde di un mare d’agosto
hai mai visto ritornare l’amore smarrito
pensa quando la notte muore in un respiro
e non sa nuotare tra le stelle.
In questo viaggio l’anima brucia
in un falò senza rumore
manca alla solitudine
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Nella città, lungo calli spettrali,
s’erge un palazzo di forme surreali.
La sua facciata arcana e misteriosa,
cela un enigma che il tempo non osa.
Di una giovin donna, dicon le voci,
che tra le stanze erra con torti atroci.
Senza testa è il
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Lassù
forse le stelle piangono,
loro
non hano un cuore
per poter amare,
né hanno un Dio
che può dargli una Maria
e che questa
volendo
gli crea un cuore
alla Sua richiesta.
La terra laggiù
ha un figlio di Dio
con il cuore
di una semplice
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Torneranno le rondini
non solo a primavera.
Torneranno lo so,
ai confini del cielo.
Le vedrò io in Giamaica,
le vedrai tu in Perù.
In ogni dove le noteranno,
mai si fermeranno,
se non dove la porta del cuore sarà aperta,
ovunque una carezza
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Immersa nel silenzio
ascolto la voce del mondo
che mi invita a una carezza
accennata nell’aria.
Ad occhi chiusi
osservo il cielo
Strisce carminie lo fendono
e giovani nuvole
ne svelano la profondità.
Intorno a me
il tuo profumo
mi
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la vita è adesso nei mattini leggeri e ciechi smarginati di speranza
mi sorprenderò ad ascoltare la storia del silenzio che parla alle notti senza cuore
sento l’ emozione che si curva di nuovo sul mondo accoccolato nel vuoto
sono io che porterò avanti
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334318 poesie trovate. In questa pagina dal n° 781 al n° 840.
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