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sento la forza della prima luce irrompere nelle ultime prospicenze del vuoto
mi fanno ancora male i pensieri negativi ma
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sento la forza della prima luce irrompere nelle ultime prospicenze del vuoto
mi fanno ancora male i pensieri negativi ma adesso reagisco con dignità
fuori dal buio c e il diritto assoluto all’umana serenità la meraviglia di giocare all’infinito
ho
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Senza un perché vado
Senza un perché resto
Statua di silenzi è l’ardire di ogni roccia di parole che lentamente si sgretola in sillabe.
Dimmi di restare.
Sto.
Senza più distanze attingo dalla tua bocca
ruggine di desideri
Voglie scalfite in dune da
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I panni che hai steso
la brezza ha sorpreso
nel suo soffio di danza
l’asciutto che avanza
Indumenti di vita
che tutti indossiamo
percorso quotidiano
persona accudita
Nel stendere i panni
c’è la gioia degli anni
c’è un canto giulivo
un
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Parole prigioniere battono
sui vetri infiorati
di un autunno
che coglie speranze
come gocce superstiti
da un calice malato.
Ingorda e bugiarda
la pelle cala la sua cappa
e le lacrime rischiarano
di azzurro e di cupo,
il bianco di un mattino
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Contare e contare e contare
si potrebbe arrivare all’infinito
ma niente potrebbe annullare quel dolore lancinante
che nel tempo ha aizzato le sue ali di fuoco
credere di poter sopravvalutare quanto intorno accade
niente di più falso da far
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| Una barca riga il mare.
Nell’aria aleggia un effluvio
di placida leggerezza.
Nessun fremito d’ala
a increspare il giorno,
nessuna bruma
a oscurare i
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Voleva solamente palpitare
avanti indietro sopra sotto a lato
e questo lo faceva appena nato
e ancora non sapeva ahimè contare.
Tentava di disporre nell’andare
di un piccolo capriccio indemoniato
e in tutto oppure in nulla preparato
batteva coi
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Non parlare
questa è l’ultima volta
che respiro lune
senza conoscere
l’amore del mondo
e il buio sembra sapere
del mio cielo
malato di nostalgia.
Non guardare
i miei occhi socchiusi
mentre bacio
le labbra piene
di un rosso che la
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ascolto la confusione dei sogni sprigionarsi dal virtuosismo delle sante briciole di speranza
o furioso silenzio della malattia tu che mi colpisci ancora forte nella notte che urla salsedini
sento una forte reazione della lucida calma ferire il mostro
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Ad or, ora
innalza l’estasi del bel vedere,
mar azzurro il ciel colora
e lo sciacquio dell’acqua
ad intonar la sua canzone .
Ad or, ora la luce
apre al nuovo giorno la visuale,
girasoli inchinati al sole.
Ora è l’attimo
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Mi vestirò di bianco
sulle note di un pianoforte a coda,
mentre l’eternità svanisce
tra il pulviscolo dorato
di un raggio di sole.
Si incorona sovrana,
nuova vita
linfa che dal mare sale
inondando i boccaporti semichiusi
e calando ancore in
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Tra non molto ve ne andrete
niente più il garrire la mattina
all’alba scrutando il cielo
un senso di gioia prende piede
rimembrando quando piccola
con il nasino appiccicato al vetro
gioivo della vostra presenza
in compagnia di piccoli che
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Cade il ciel in tempesta
e turbinio non s’arresta,
è un duolo che s’appressa,
pure l’anima è defessa
Cade il ciel d’improvviso
senza porsi in avviso,
in tal stato che ravviso?
Non v’è più del bimbo il riso
E’ scomparso fra le nubi
quel
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Quando la luna
si alza e passeggia,
lo spirito mio
da solo verseggia,
sale là oltre il prato,
là c’è una cappella
con un Cristo cadente,
la croce più non lo tiene,
fa pena, un tonfo
sento nel cuore mio,
mi sembra d’essere
un sasso che dal
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Pronuncia
le parole della luna
dall’alto il suono del buio
si confonderà coi sogni
e nessuna ombra
tornerà con le stelle
per tradire l’alba
sui bordi del giorno.
Sussurra
il dolore delle nuvole
nessun cuore
saprà resisterti
fino alla
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| Peregrina sull’acqua va la sera
mentre s’annera il mare
argentei bagliori della luna
il largo che scompare.
Si chiude cancellato l’orizzonte
rifiorire di schiume
ombre di barche passano di fronte
nell’ondeggio d’un lume.
Lampare inquiete
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| Continua il domani, ma rimani,
nel vento che sussurra un sorriso.
Tra ombre di ricordi, dolci piani,
trovo il riflesso, il paradiso.
Ogni passo lontano ci avvicina,
nel battito silente delle ore.
Sei il pensiero che mai si declina,
nel ritmo
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| Risulta disperato il richiamo
che dal fondo giunge
e sventola bandiere a mezz’asta.
Rintocco di campana
in una valle nebbiosa,
fumo acre
che si dissipa,
spolverando di fuliggine
i fiori acerbi.
Mesto ritorna il desiderio
di una pace
che convola
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| Anche se non ce ne rendiamo conto
ogni giorno lasciamo sul selciato
un pizzico della nostra vita
gli anni passano e con essi
quanto ogni dì seppur celandosi
riesce a convincere noi stessi
facendo sì che un domani
possiamo essere pronti a quel
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| In questa notte accaldata
odora d’incenso la vita
l’attesa di un nuovo giorno
svanisce sull’uscio di casa.
Macina nei ricordi
la vita appena vissuta
sapere che il tempo è zavorra di respiri
gli ultimi rimasti in gola
nel silenzio di uno
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| Odo assordante il frinir di cicale
che dalle piante del bosco s’espande
nell’aria assolata d’un luglio afoso,
che solo attende la placida sera.
Ed è già sera, col canto che smorza
la stridula voce al cuor della luna,
che i raggi immerge nell’onda
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Mezzo cuore
l’ho regalato ai morti
a tutte le ombre
svanite in questo cielo
scuro di nostalgia
e pieno di stelle
che lente svaniscono
con il mio respiro.
L’altra metà
l’ho regalata alle lune
che una ad una
ho amato nel buio
di notti
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Col cuore pieno di colori e di speranze,
in un giorno rubato alla vita,
volo libera insieme al vento
dove l’orizzonte sfiora il cielo.
Tutto è diverso, non sono più la stessa
ti cerco, ti chiamo
anche se non rispondi.
Ti vedo nei miei
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C’è chi nasce
con il peso del sole
e chi ha una luna piena
al posto del cuore...
C’è chi nasce con lacrime di cielo
che scorrono in silenzio
lungo la curva della schiena...
C’è chi ringhia per difendere un fiore...
C’è chi ruba il buio
per
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Luna tu vedi
sei a un passo da Dio
pure Lui ti ammira
come noi poeti
scendi a patti con Lui
quando si infiamma
tutto il tramonto
all’ora, sono certo
che si innamora
di tutto il bello
che invade
fra terra e cielo,
certo tu puoi chiedere
che
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Sott’ ‘o sole ‘e chesta vita
sto jucanno na partita
ca me pare ‘a cchiù ‘mbrugliata
pe me da’ na stennecchiata
dint’ ‘a capa e dint’ ‘o core
senza fa’ tanta rummore.
Sott’ ‘o cielo ‘e stu mumento
nun te veco e nun te sento
e ‘a speranza ca fa ‘a
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L’estremo saluto del sole
al tiepido giorno che muore
ai tetti rossi riscaldati
a tutti i dimenticati
Un globo che ruota intorno
al suo asse porta la sera
andata e ritorno del giorno
campane nell’ Ave preghiera
Il bosco del colle si
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Certezza
bulbo che prova ad aprirsi onde non incorrere
a quei tremendi sensi di colpa
che ogni volta lasciano il segno
tamburo battente da far girare la testa
mostrando quanto inverosimilmente si accanisce
quando all’improvviso tutto si fa
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Ho provato a riporre speranze
In cassetti semiaperti,
dove la luce sfiora
i bordi frastagliati delle illusioni.
E ho sperato di riportare a galla
esperienze colate a picco
dove zavorre flaccide
riponevano le loro
ancore grigie.
Ritorna il suono
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| Ed ora, abbracciata alla notte
avvolta in un lenzuolo di sogni,
carezzo un pensiero
in queste ore che si consumano
nel silenzio totale,
dove solo il battito del cuore
e l’incerto respiro
danno segni di vita.
Sono qui e penso,
sorseggio camomilla
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Siamo ancora
a chiedere se il cielo
possa toccare
le cose con la sua mano
o se tutto
sia senza significato
anche la luna
che baciava le labbra
con il calore del buio.
Siamo ancora
a domandarci se l’amore
possa sfiorarci
o se era solo
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ascolto il silenzio cieco sdrucciolare sul terreno bagnato dalla pioggia
caldo abbraccio che strusci le vie del cuore battute dai brividi
si io urlo la strada acciottolata dai mille incroci vissuti in una notte remota
si sente una forza tranquilla
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C’è una sottile nota di crudeltà
in quelle parole
lasciate nere su bianco
in quei puntini sospesi
tra suoni e pause
di una musica
che magistralmente dirigi.
Risuona ancora l’eco
di parole storpie
che fanno male al cuore,
mentre cinicamente
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Bastò uno sguardo!
M’innamorai.
In quell’azzurro mare
annegò il mio respiro
annaspando tra onde di sogni.
Ah, sognare tra le sue braccia!
Ah, essere il suo amore e lasciarmi cullare
come la dolce brezza culla
la luce della luna.
Ah,
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Oggi per il sole
è giornata di gran lavoro
mentre le stelle godono
un lungo riposo
e la mente mia
aggrappata al suo
sudato e rosso corpo
sogna d’essere col suo Dio
a parlare sugli alti pascoli
e pure lei sente
appagata la sua fame
vivendo là
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Sospiri pronti a cambiare il momento
onde non soccombere
quando tutto pare rivoltarsi contro
sfuggono ai più seppure sguardo
lasci apparire delusione e paura
non importa se sofferenza interna
provochi istanti d’impaccio
per i quali seguire un
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Avevo già pensato
di ricordare le tue labbra
ma ora
che tante nuvole
sono passate nel cielo
senza lasciare traccia
del nostro amore
credo che dimenticherò
ogni cosa per sempre.
Avevo sofferto troppo
e dopo il buio
mi sembrava di
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E canta notte e giorno il suo dolore
manifestando al buio momenti avari
fornito di lamenti e lagni amari
come si addice a un cuore e al suo colore
che rosso più del vino e dell’ardore
sa raccontare a ufo i tempi cari
al netto dei bisogni e dei
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Tra le onde dei pensieri
isole di desideri
in un oceano infinito.
Baciata dal sole
danzo leggera
con i colori dell’arcobaleno,
ascoltando la brezza
tra i colori dei fiori
respiro il profumo dei gelsomini.
Spicchi di sole
incendiano il
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Un viaggio per seguire parole
incontrarne alcune consuete
originali o desuete
scoprire ponti gallerie
meravigliose praterie
dove vocaboli come cavalli
a briglia sciolta
galoppano per una meta
incerta
un fantastico viaggio tra parole
sotto la
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Ascoltando un motivetto
guidavo spensierato
cantando a squarciagola
anche se sgraziato,
curva dopo curva
ripeto il ritornello
imparato a meraviglia
e stampato nel cervello
Eseguo la canzone
in preda all’euforia,
seduto a quel volante
c’è
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Tu sei nata al chiarore dell’alba
nei confini dei silenzi
i tuoi occhi nostalgie di tramonti
bruciano in
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Nessuna parola
accompagna queste sere
Ripensare
ai discorsi interminabili
ai racconti di noi
alle risate leggere
Erano emozioni che illuminavano la notte
e preparavano al domani
Parole, risate, brividi
ora dove sono?
In queste notti
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Essere soli
è come stare al buio
e odiare la luce
che porta al giorno.
Essere soli
è non respirare
il vento dei sogni
coperti dalle ombre
e vedere l’alba
è una tortura
che dura una vita
finché il tramonto
non porta stelle
ma dolore
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ascolto il silenzio della pioggia che cade sulla mia testa reclinata nel vuoto
è fortissimo l’abbraccio delle mille amicizie che mi ha spinto in strade nuove battute di gioia
la forza bellissima delle ferite offerte a Gesù bambino nudo fa sentire i miei
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Accende il suo bagliore,
la luce intermittente
dal mare si fa cullare,
argentea le onde,
illumina il cammino.
All’alba, stremato
nasconde il suo bagliore
riposando le sue membra
per svegliarsi col crepuscolo
e danzare dolcemente
al ritmo
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L’ora del vespro
era l’ora del canto
nascosto il pianto
sulla nonna mia,
appariva un sorriso,
il figlio disperso
forse lei sola vedeva,
e poi piangeva
lacrime di consolazione.
"Ma nonna perché"
io gli dicevo
e lei quasi da
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"Quandu e nivue van a o ma’
piggia a sappa e va a cava’
quando e nivue van a o monte piggia a sappa
e vatte a nasconde".
Pruverbio pe i campagnin
che doppu u suiu’ inte fasce
se beivan un gottu de vin
se spuian inte muen
pe u manigu da sappa
che
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| S’apre con grazia al mondo
la foglia nuova di alocasia
ancora accartocciata
tasta la luce nel suo integro verde
fra la
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| Amami, perché io
mai smetterò di farlo
quindi amami
come mai hai amato
e l’amor nostro
sarà figlio e padre
di noi...
Amami, amor mio
amami di un amore
che mai conoscerà
confini né fine in noi
l’amor nostro
sarà cielo di questa terra
dove
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| Sicuramente eccellente quel pensiero
si prodiga affinché con fare deciso
possa trovare un significato
nel giustificare quanto intorno avviene
con un tatto non sempre apprezzato
benché venga fatto di tutto onde ovviare
a quei modi accolti con
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Tento di resistere
ma il mio cielo
non ha più stelle
e nessuna luna
potrà salvare
un cuore malato
che attende il buio
per amare la luce
e finire in silenzio.
Cerco di salvarmi
ma le ombre
tolgono il respiro
quando ogni cosa
sembra
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La Sua luce
hai suoi sentieri
e prati fioriti
dove poetr riprosare
e i letti freschi
per i suoi cavalieri
dove può dare ordini
e loro poi vanno
di città in città
carichi della Sua parola
io, ai piedi dei suoi sentieri
devo imparre a
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Come farfalla impazzita volo,
ti cerco, ti trovo
in una piega del cielo,
indugia la luna
vagamente incuriosita
dalle tue parole
seducenti e disarmanti,
profonde carezze dell’anima.
Mi accarezzi il cuore,
dolcemente respiro
il tuo respiro e ti
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E come faccio a dire che cos’è
se il tempo passa rapido e tiranno
con tutta la pressione di un processo
che vive di incertezze e non ha sesso?
E come faccio a mettermi a creare
se nella mente ha il vuoto più assoluto
che non si adatta a questa
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Su di un fianco ancora a letto già mi chiedo ad occhi chiusi:
“Mi rigiro, o salto in piedi?
dormo ancora, dannazione, o mi stiracchio?
m’abbandono a bocca floscia sul cuscino,
od in giro a far bordello mi scateno...
chi mi dice allor che
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| In posti sperduti dell’America Latina
poeti per strada
offrono poesie ai passanti-
vicino ad una bancarella del
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| La’ dove l’’azzurro del cielo
si confonde al blu del mare
la stella avvolta in velo
cela la sua luce solare
Quanto tempo è andato via
manca ora la tua compagnia
Ti dedico l’ introspezione
e mi faccio una ragione
Quanto brillavano la sera
i tuoi
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| ll coro dei gruccioni mi dice
fuggi da chi distribuisce
semi d’oro rosso e culle in affitto.
Gonfiano l’ali verdognole
con la pancia azzurra
urlano avvertimenti
ma anch’essi inghiottono insieme
pungiglione d’api e miele.
Convinta ormai da suoni
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334318 poesie trovate. In questa pagina dal n° 721 al n° 780.
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