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Se pur col caldo e l’afa,
sei il benvenuto, Agosto,
tra il canto di cicale
ed il cri cri di grilli.
La gente corre al mare
cercando refrigerio,
oppure alla montagna
per respirar silenzio.
Affascina la notte
dalle cadenti stelle,
quando
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Tienimi la mano
mentre cerco
di morire per te
se sei lontana
ed ogni cosa
sembra svanire
nel vento scuro
di questi giorni.
Parlami d’amore
di quell’amore
che non abbiamo
mai avuto
sei non nel cuore
già fermo
nei cieli
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Come una cartolina dimenticata e per caso
ritrovata dopo anni tra le pagine di un vecchio
libro porta di acchito la mente a frugare tra i ricordi
per ricostruire il quadro i contorni della stessa
perché il luogo di chi quei cari saluti che
è oggi
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| Un tremolio di stelle forse già estinte
illumina la notte
e il visibile è pervaso di calma apparente.
Ma le stelle vivono lunghe vite sofferte
e la loro tappa finale è la morte.
E noi... piccole scintille
nessuno dentro la nostra odissea
dediti
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| Si nascondono
in una stella cadente
i desideri perduti
da chi tutto brama
ma non ha niente...
Rimane in attesa
di quella luce
che all’improvviso
solca il cielo,
e vive nella speranza
che almeno una volta
sia il suo, quello prescelto...
In
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| C’era Napoli
e quel cielo,
di azzurro estremo
e sregolato
(adombrato da un vulcano).
Lì, a specchio,
fino a lambire l’orizzonte
vicino e arcano
con una carezza,
incantava il mare.
Smisurata
l’onda lunga di emozioni
da un vocìo
che saliva
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Non vedo in alto il sogno mio incompiuto
Organza di quel tempo speso bene
Testimonianza viva che trattiene
Tormenti sfide e lotte a un canto muto!
E tu mi vieni a chiedere il vissuto
Di fronte a questo carico di pene
Intensamente avvinto alle
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Un colpo quando quel nome fece la sua comparsa
domande e risposte si accavallarono
indagando come siamo arrivati a tanto
tutto sino ad oggi è stato oscurato
ma si sa che il progresso
ovunque mette il suo zampino
lasciando come inebetiti quanto
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| Stesa al buio, le imposte spalancate
un caldo insopportabile mi prostra,
mi lascio andare all’onda dei pensieri
e al delirio che mi sommerge
in questa torrida notte.
Mi giro fra le lenzuola, insofferente,
mi aggrappo ai pensieri
e respiro
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| Una radice del cielo
io mi sento all’aba,
quando il sole
dal colle alto mi guarda
vorrei essere una nuvola,
bianca come il latte
di una giovane mamma
e mentre la calura
matura l’uva per il vino
mi sento bollire
e vorrei essere
in ogni uomo per
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| Niente sarà lo stesso,
adesso, che la tua ombra
non mi avvolge più in quel turbinio di sguardi e audaci ingombri.
Eri tu
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| Muoiono pensieri acerbi
e ruvide parole
muore anche l’amore
nell’anima dei vecchi
che han
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Ti lasciavo sempre
la mia luce;
ho camminato io
al buio,
ma tu non hai visto.
E mettevo il cuore,
nel tuo piatto.
Ma
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Passeggeri di un treno
senza più fermate
per quanta vita ormai lasciata indietro
per quanta consapevolezza di essere
solo
passeggeri senza fermata
solo volti che incrociano sguardi
storie e racconti
ognuno col suo ricordo
il suo presente
in
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Se tu vuoi, vado via
lascio i miei sogni
svanire fra le mie delusioni.
Vado via se vuoi.
Aleggerò nei tuoi sogni
e
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Incantato silenzio, tappeto di verde muschio.
Fermo il respiro.
Sconosciuto bosco dove il vento tace,
quasi di me rispettoso.
Magica terra, dimora di sfuggenti,
impaurite creature.
Aria brumosa sospesa nel vuoto,
in alto fiocchi luminosi
accendono
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Giacimento importante di trasporto
perquote nello sguardo lustro e smosso
quell’aperitivo felice di tresca.
Preziose gemme d’occhi sovrani
smuovon nel sottoscritto profondo
quel succo incrociato di sangue e d’amarena.
Mira luccicante di fine
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La luna sorge a ponente
splendore inebria la notte
una falce sempre crescente
Luce di selene sorveglia
sogni coltivati in mente
volano se alzi le ciglia
Anima dell’ immaginante
regno di miraggi inconsci
laboratorio integrante
Trame
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Qual dolce zefiro gentil s’alza
un venticello e sfiora dell’alto
pioppo i rami ne accarezza le foglie
e l’aria vien percorsa da un fruscio,
ascolto: che l’alto pioppo ecco par
parlare, queste le parole gli anni
molti e tante le stagioni e
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In un battibecchi di silenzi si apre la sera.
In uno svolazzare di ali e frinire di nebbie.
Il cielo è una tavola rossa.
Presto
imbandita di stelle.
Freme ogni cosa
ed ogni cosa arde di luce, sfumando.
In ombre e occhi di terra s’addensa il
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Inutile sperare di aver raggiunto il massimo
non se ne esce proprio
inefficace fare buon viso auspicando ancora
niente che lasci supporre al meglio
nemmeno il venticello riesce a tanto
solo ad un’amaca il minimo che possiamo pensare
adagiandosi
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Case de pria in ruvinn- a
ruverse in scia collinn- a
in silensiu a votte un tunfu
tocchi de teitu o legnu gunfiu
Cusci’ se n’è andaeto tuttu
un passou bellu anche bruttu
giamin cun prie e taggiu du boscu
freidu d’inverno a ‘stae
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Non è colpa della luna
se siamo morti lentamente
nelle notti d’estate,
lei ci guardava
anche prima del tramonto
quasi cullasse le ombre
che sarebbero
divenute buio nel cielo.
Non è colpa delle stelle
se ci siamo amati
e poi lasciati per
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quante anna e marco squadernano i nebbiosi locali di periferia
anna bello sguardo anna che perde qualcosa ogni giorno nel silenzio
tu chiudi gli occhi e lei lo sa scontrosa lady di periferia
sento il bacio stretto nella notte appassionata di
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Annoiato indispettito
con me stesso per il tempo
lasciato scorrere nel nulla
mi affaccio alla finestra,
qui guardo alto in cielo:
una scia di aereo che svanisce
qui poi una nuvola stranamente
solitaria e di forma strana
e di un bianco
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Conchiglie rappresentanti la nostra forma,
in questo top mega party a due,
svelan vividi segreti emozionali e il vero sapor di salsedine.
Musica twist di un’altra estate davanti
cadenza la bronzatura sul nostro corpo
e l’evasione dei sensi di
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| Dalla mia terrazza forse è caduto
un piccolo seme sul selciato
in una crepa il vento l’ha infilato
e il gelo dell’inverno lì ha passato
solo, disperato.
Ma al primo caldo ha germinato
ed a maggio un esile e bianco fiore
di petunia è sbocciato
con
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| Sotto il cielo, un pensiero si leva,
come un gabbiano che danza nel vento,
cerca risposte in un mondo che trema,
nella vastità trova il suo momento.
Ogni granello di sabbia è un ricordo,
un’ eco lontano di speranze,
mentre il sole si tuffa, il
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| Tentando di mantenere la calma
provvediamo a suddividere quanto in nostre mani
fa di tutto per lasciarsi coccolare
cercando con impeto e rispetto
quanto apparentemente unicità
è pronta a farsi catturare
affinché possa con la dovuta
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Se sognerai le nuvole
allora forse
sarai libera di amare
altre stelle
ora nascoste
allo sguardo
degli anni amari
che ti hanno portata via.
Se invece dormirai
lontana dal cuore
nessun fiore sboccerà
in una terra
dimenticata dal vento
e
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Tenenno ‘nnant’a l’uocchie ‘a vaccarella
na rana se senteva piccerella
e vulenno cupia’ chell’abbunnanza
se regnette cu l’acqua vocca e panza.
Ne bevette talmente tantu e tanto
ca ‘e botta s’accucchiaie c’ ‘o campusanto
e mente ca bussava addò
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Si, lo dico e ribadisco:
Voglio starci solo un tratto
in questa casa ove vivacchio
che non amo e pago il pizzo.
Tra sussurri e grida in spicco
e tra cose in cui mi pasco voglio andare,
e se boccia trovo ferma, quando posso è da giocare...
Ma al
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Dopo anni torna il vecchio
ad un luogo antico, luogo
di memorie ancora alla
vista come allora un campo
di granturco gli alti verdi
steli foglie dal colore vario
ma in bella mostra al raccolto
pronte dai giallo grani piene
qui ricche pannocchie,
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Pensier crescente
a tratteggiar la vita,
ondulazioni in pensier crescente,
sfuman dolce nenie ed ibridi canti,
fessure a sbrirciar finestre, or chiuse or aperte,
angoli ove riposar sereni.
Pensier bambini a correr come treno,
adolescenziali a volar
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Arsura afa canicola
il fiato ancora più corto
oasi d’acqua con carrucola
secchio vuoto laggiù nell’orto
S’è celato il temporale
tempo di mercurio che sale
cielo incerto terra assetata
anche oggi grama giornata
Fucina di sole vulcano
con i
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Un dì sognai d’essere
sulle rive dorate di un’isola
persa nel mare
ai confini dell’infinito,
credendo che la vita mia
fosse finita
mi guardai attorno
sperando di trovarti lì...
Incontrai amici
mancati da tempo
e anime che non
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Guai fare parte di un vuoto che riempie
ancor più si sente nel silenzio quando
i pensieri cominciano a correre
cercando di promuovere un torneo
affinché il tutto prenda consapevolezza
di momenti estremi come il caldo che non demorde
sussurrando
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Senza la notte
il cuore piange
vaga in primavere
inventate dai desideri,
si trascina lo spirito
che pace no ha.
non si può sognare.
Nemmeno un’alba,
nemmeno un vittoria,
nessun tramonto
mi ha acceso l’amore,
se non torna la notte
l’estro mio
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A volte non c’eri
quando la sera piangeva
o mentre l’orgoglio
imponeva sogni
e rovine di peltro
lucidate a metà
fra il dolore e il conflitto
rimandato al cuore.
A volte accarezzavi
il tessuto di pelle
che ancora insistevo
a chiamare
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Bello maestoso i suoi splendidi
bianco fiori alla vista offre laggiù
in un angolo del giardino, umile
di questa sua bellezza non cerca
lodi non si pavoneggia ben fissi
nella memoria eventi del passato:
tempesta di neve come d’uragano
vento e lui
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Sembrava in festa il cielo,
le nuvole s’erano vestite di cirri colorati.
L’aria giocava allegra tra ciliegi in fiore,
il verde prato gioiva tra voli di farfalle
mentre bianchi petali di rose
profumavano rintocchi di campane a
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| Ricorda il fiato corto.
Il senso alienante d’impotenza
che corrode e consuma.
Ricorda l’incontinenza di parole
vuote o minacciose.
Gli sproloqui buttati lì,
per ottenere consensi.
Ricorda l’acredine che cresce
e diventa muro che separa.
La
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| Siamo tutti siepi.
Chiari di luna.
Viviamo in mezzo le spine
cercando il piano di farfalle.
Non possiamo nasconderci
tutto ci scopre.
Non possiamo tacere.
Abbiamo voce anche se non parliamo.
Siamo chicchi della stessa spiga.
Ondeggiamo allo
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| Cosa potrà mai significare
riuscire a trovare quell’attimo
che seppur tanto ambito
vorrebbe in qualche modo recedere
onde non essere di peso a chi con veemenza
riesce ogni volta a lasciare tracce
di un passaggio oserei dire unico nel suo
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Le scatole
erano rimaste lì
come molti mesi fa
quando tutto
era cambiato
in un attimo eterno
e niente
sembrava parlare
di te come ora.
Le cose da buttare
erano molte
ma io rimandavo
come si rimanda
la pioggia in estate
perché un
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Per te che mi chiedi l’azzurro
e mi dai scale d’immagini per arrivarci.
Il mio cielo aveva gli occhi appannati di lontananza.
Ma stamattina una rosa è sbocciata, poi un’altra e un’altra ancora.
Il colore si è manifestato all’improvviso.
Non ha più
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Se’l cor va in frantumi
e cauta via non v’è,
che par perdere i lumi,
allor si disperde il sé
E’l giogo duro sovrasta
e in terra preme
nel tempo che s’annaspa
e l’animo freme
Lungi siano tal miserie
che in Amor si duole
e’l navigar è mesto in
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Satira per dire satira per fare
in questi giorni aperti al divenire
con quella forza antica muscolare
che abbraccia tutto il mondo col suo ardire
mentre la vita corre a farsi male
su questa terra stolta e inaridita
che gioca a guardia e ladri sul
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Un tiglio maestoso qui di fronte
al mio giardino e un dolce profumo
sprigionano i suoi sottili esili fiori,
dalle foglie cadono bianche gocce
resinose, ecco come si alza il vento
rami foglie ne vengon scossi e un rumore
indefinito scuote forte l’aria
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E stai tutto il tempo con le formiche
alla lunga diventate tue amiche
i tuoi ti guardano e sorridono lo stesso
per il giocare che ti sei concesso
passa il tempo e il tuo sorriso aumenta
nell’osservarla con la tua lente
sembri uno scienzato in
leggi
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Lo stelo da notte piegato
riprende ora il suo stato
l’aurora risveglia d’un fiato
colori intensi nel prato
Splendente chiarore avanza
rischiara la capiente stanza
e tu meraviglia distesa
con coraggio segui l’attesa
Partenza della nuova
leggi
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Amore diluito con acqua
affinché possa durare più a lungo
ingrediente da provare
ricapitolando quell’insieme
che ad oltranza potrebbe significare tanto
per continuare a vivere tra due fuochi
che solitamente si accaniscono
onde non tralasciare
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Quando vedrai le foglie ad una ad una,
agitate dal vento ed ingiallite,
nel cielo volteggiar come farfalle,
sappi che non son morte, ma ferite.
Le vedrai rigogliose a primavera
rivestire degli alberi ogni ramo,
col cinguettio festante degli
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L’alleanza in dote degli incisi
cementa nelle pluri - firme degli amici
la linfa d’alta scala d’un tributo congiunto.
I cocci del mar, rappezzati negli anni
tra d’orati marmi e mille abbracci,
aprono la porta in vista a qualcosa di
leggi
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Lo stelo da notte piegato
riprende ora il suo stato
l’aurora risveglia d’un fiato
colori intensi nel prato
Splendente chiarore avanza
rischiara la capiente stanza
e tu meraviglia distesa
con coraggio segui l’attesa
Partenza della nuova
leggi
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Il vissuto di pece,
dirimpetto anche d’amore, si riflette tra le musiche
con sfumature varie di aria e di avversità.
Ingranaggi di poesia usa e getta
ritmano come rintocchi d’una clessidra
l’andare col tornare delle differenti complessità.
Lo
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Inutile provare ad inculcare l’educazione
se chi dovrebbe avere i poteri si gira dall’altra parte
ognuno con il proprio modo di fare
gestisce l’operazione come meglio crede
anche se vedendo i risultati tutto sembra al contrario
pare proprio che
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Puoi portare via
tutti i miei pensieri,
pioggia.
Acclamare le braccia
di un innamorato
sospiro verso il cielo.
Un rapido respiro
ripreso e messo al suo posto...
Non può osare
così tanta brama
alle notti dell’estate,
alle luci di festa.
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Aspetto
qualche goccia di buio
perché la sera
sembri meno greve
e tutta questa cenere
che vuole andare via
soffiata dal vento
e dal respiro degli anni.
Attendo
qualche fiato di Venere
e inutilmente
imparo ad amare
anche le mie
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È la campana del ricordo
quella che suona per la valle
io con la cesta sulle spalle
tu mi guardavi con riguardo
Come accudivi i fiori
le rose rosse tuoi amori
un tempo ora decadente
in spazio non più sufficiente
Chissà dove sei ora stella
della
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334317 poesie trovate. In questa pagina dal n° 481 al n° 540.
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