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Poesie pubblicate: 361’796Autori attivi: 7’476
Gli ultimi 5 iscritti: LPigo - Giuliana1954 - Alicia Moondolly - Shiganosuke - A Dentini |
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Pensarti accanto,
un abisso scivola nel cuore
lontani i nostri mondi.
L’aria che respiro
non conosce il tuo odore;
i suoni che mi avvolgono
non sono i tuoi,
vibrano in me stranieri.
I miei pensieri,
come fili di seta,
si attorcigliano alle
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Errare
si può
se poi
però
diventa crudeltà
allora no.
Gli sbagli amareggiano
fanno piangere
la crudeltà
ahimè
ferisce
dilania.
Guardati
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Mi rifletto nel vespro
i colori stanchi
creano pertugi
di gioia che presto
diventano disperazione
in controluce
ombre che piangono
pensando ai dolori
che ho abbandonato.
Mi ripenso al passato
i tanti anni
che sono trascorsi
hanno creato
leggi
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Mi rifletto nel vespro
i colori stanchi
creano pertugi
di gioia che presto
diventano disperazione
in controluce
ombre che piangono
pensando ai dolori
che ho abbandonato.
Mi ripenso al passato
i tanti anni
che sono trascorsi
hanno creato
leggi
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| Sono qui con te, ti guardo
per ascoltar la tua parola
che con saggezza ammirevole
sembra dal ciel piovuta
La tua figura consumata
dal tempo inafferrabile
i tuoi capelli bianchi
la tua camminata stanca
Andiamo fuori a respirare
e prendere un
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Il tempo rinasce
tra speranze e sorrisi,
nel vento danzano i ricordi
come fiori che sbocciano
portando nuove fragranze,
sogni mai detti
verso sentieri nuovi
su pagine mai scritte
nell’aurora,
oltre ogni confine,
oltre il giorno che
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Corposo il pensiero
si accavalla alla sera
sui colli del mio vivere
e squadra la strada
delle stelle lassù.
Mi sdraio sul vento
non sento e non vedo,
sono stella fra il gloria,
infrango le leggi
e mi accosto a l’infinito.
La parola pace da
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Qui, alla base del destino
i sogni si perdono
nel lato più buio della sera,
e dove tutto pare ignoto
naviga l’immoto ricordo di te;
fra le braccia della notte
solo i sogni restano
a farmi compagnia.
Qui, dove ogni cosa
parla ancora di te
mi
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Storia d’Amore
tra me e il mio Dio,
io nel Suo Cuore
e Lui nel mio.
Brilla più del sole
il suo volto splendente.
Più
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Iniziare l’anno con un problema
s’ingigantisce in maniera sproporzionata
inutile stare a sentire consigli
la verità si trastulla sotto agli occhi
mettere un punto
dovrebbe essere la miglior cosa
onde annullare quanto potrebbe sembrare
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Dipingerò confini
usando parole nuove
e non avrò timore
di amare le cose
di cui avevo paura
quando ero cieco
e vedevo solo ombre
nel distacco terreno.
Tratteggerò sogni
navigando il buio
e sarò ancora con te
nell’argento delle
leggi
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E’ un seme fragile,
germoglio d’infante profumo
che tocca il cielo in purezza.
L’aroma di un fiore,
coltiva la mano fanciulla.
Cresce la pianta,
arboscello delicato,
delizia di un campo intonso,
su cui tendere al sole
il bianco tessuto dei
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Se solo avessimo
due grandi chiodi
per ancorarci al suolo,
resteremmo qui
dove non esiste paura
né abagia del buio...
Se solo avessimo
la capacità di discernere
il falso dal vero
ne saremmo felici,
poiché ci circonderemmo
di amici
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Col sospiro che mi dai
semino sconosciuti fiori
a loro do il tuo nome,
quando vedro il loro colore,
che avrà di sicuro
l’azzurro dei tuoi occhi
ed il rosso vivio e forte
della tue labbra,
se poi io impazzirò,
con tanta tenerezza,
per la
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Imbarazzo della scelta
quando sullo stesso piano si pongono
in maniera inaspettata inconsueti frammenti di vita
che ogni qualvolta sembrano catturare
nell’attimo in cui con fare dignitoso
si allineano per farsi riconoscere
alzando lo sguardo
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Le tue parole, un dono
hanno graffiato la mia pelle,
tracciando segni d’amore
sul mio corpo.
Che ora danza tra grazia e virtù.
Salvata dall’inferno,
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Anno che lieto arrivi,
il vispo tempo a rincorrere già stai.
Impassibile lui trasvola sui sorrisi della gente,
sulle tristezze passa indifferente.
Inafferrabile transita il tempo sulle mestizie
e sui giorni amari,
sui gesti ingrati e sui
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Buon anno bella gente
p’ ‘o ricco e p’ ‘o pezzente
pe’ tutte quante ‘e juorne
ca ce starranno attuorno
cu fede e cu speranza
senza nu male ‘e panza.
Buon anno pecceré
si ‘o passo ‘nzieme a te
c’ ‘o russo ‘e chesta foja
caccianno ‘a paranoia
c’
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Sono una macchina
senza amore
che esplora i cuori
e nel tuo non ho trovato
che un dubbio
e il desiderio di andare
via dal corpo
per cadere nel nulla.
Sono un vento senza cuore
che ormai
è morto da tanti anni
e respiro per abitudine
il
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Ho pensato all’amore
nei venti caldi della notte
apena dopo i tramonti
infuocati ed infiniti
e tu sei apparsa
nei mei sogni confusi,
mi sembravi un’estate
vestita da donna, che
mi portavi l’acqua
per dissettarmi
mentre io mi diffendevo
da un
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Non farai mica brutti scherzi come il tuo collega
non lo permettiamo - hai capito -
comincia bene
così il lavoro sarà già introdotto come deve
non deluderci
trecentosessantacinque giorni passano presto
sennò ti aspetteremo al varco
e vedrai
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La tua assenza
mi fa compagnia,
mi parla con sorrisi di silenzi.
Silenzi che cantano
momenti di carezze
che racchiudono emozioni
e gioiscono nel
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Mai più vedrò
queste stelle brulicanti
in siffatta identica notte
del Gran Cambio,
per quest’anno già alle porte!
Tempo che celere vai
lasciami ancor mirare
le miriadi di astri brillanti
nell’oceano
dell’universo splendente.
Tempo che
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| Si leva a Gaza un alito di gelo
si seccano i germogli in Palestina
ma non si ferma la mano assassina
che passa inosservata anche dal cielo.
Lì dove c’è un’orrenda guerra
un missile va e l’altro già si schianta a terra
traccianti e bombe con scoppi
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Trotterellando, afflitto e stanco,
sul tuo carretto arrugginito,
a camminar solerte e tratti scoscesi,
pianure e dossi da superare,
strada lunga ed indecisa,
vecchio anno a salpar per altri lidi,
evanescente fantasma, ad ombre chiare e oscure,
ad
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Alla fine, siamo qui
a discernere il termine
del tempo, ch’è fine
stesso del tempo,
volato è l’anno che abbiamo
e stiamo sul finir vivendo.
Alla fine, anche questi giorni
trascorsi alla ben meglio
ci hanno fatto comprendere
quale sia la
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Ciao ti saluto
porta con te le cose brutte che nell’anno hai procurato
non comportarti da fannullone
lo so che ce la puoi fare
fai in modo di lasciare un buon ricordo
non credo di chiedere tanto
riconoscenza da tutte le parti avrai
e non sarà
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| Sei andato
come fosse la vita
a privarti di te.
In silenzio
trasformando i ricordi
in ombre.
Dipinti custoditi
tra assi nei sottotetti
di una metamorfosi
involuta.
Là ove
Acherontia
giace a
raccontare
di cieli mai visti
dai presagi dei
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Chi l’ha detto
che non ci sono gli angeli?
Camminano in mezzo a noi,
ci tendono una mano,
ma noi, sempre distratti
non li vediamo.
Ciechi e sordi a quel richiamo
facciamo finta di non capire
che il cielo ce li manda
prima che domani sia
troppo
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Tutto se ne andrà
lentamente
e resterà qualche impronta
sulla polvere
che il vento del ricordo
non soffierà via
per la pietà
dovuta al dolore.
Il sole non avrà più
lo stesso colore
e troverai rifugio
nella notte profonda
con le sue
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ancora ci apparteniamo
ancora un po’
numeri divisi quante volte
caduti in una pioggia di machete
frantumati anche se
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Ed offri giusto al tempo un’altra storia
per questa vita irriverente e gaia
sospinta dentro i giochi da un destino
che si accatasta pigro e intransitivo
tra l’onde e le tempeste sottintese
tra un cielo di catrame e blande imprese.
E gongoli per
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| Si sta sulla sabbia
d’inverno
e nei passi
della luce del sole che silenzia
e distrattamente
scompare,
laddove non
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| Gelido e triste arriva l’inverno,
canta il gallo al sortir del sole
ad annunciare un nuovo giorno.
Volto segnato, forgiato dal tempo
occhi in su a scrutare il cielo
và, con i pensieri rivolti al campo.
Mani callose, sulla dura terra brama
sta
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| Dopo tanto cammino
non trovarono posto
per posare il capo.
Neppure una stalla
abbandonata.
Arrivati alla spiaggia
videro tanta gente
accalcarsi su una barca
di ferro.
Nemmeno lì
c’era posto per loro.
S’apri un buco
contro la sponda,
Jasmine
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| Fondersi nel bagliore
d’una sfolgorante luce bianca.
Ch’all’amore la vita intinge
e nel
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| Nel crepuscolo incerto dell’anno che va
l’eco dei giorni trascorsi sussurra
un antico respiro, che forse darà
una luce nuova più vivida e azzurra.
Un desiderio profondo sorge di rinascita
come un fiore che rompe la dura terra,
ogni cicatrice aiuta
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| L’ammòr è nat
primme do tiemp,
quann ’o munn
stev ancor parturenn.
È comme nu ciore
chin ‘e sentiment
ca t’profuma ‘a
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| In un campo avvizzito
ho trovato un fiore,
l’ho
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| C’è un buio nero pesto
che porta noia e ansia
è il buio
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| Ti attraverso
sparisce il tempo nei tuoi occhi
mi attraversi
oltre il tempo ti dilati
da
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| Sto ancora cc’a a nott è comm o juorn
e pure o tiemp m’è nemic.
Sapiss com’è bell chiagner dinte o scuro
e na lacrema te sient e scenner
addo nisciun te vede.
Forse e stu mument
c’a sule na luce me po fa passa’
sule nu sguard pure da finestr me
leggi
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| Nel ballo,
Di un tempo sospeso,
Ci stringiamo, cuori in ardore,
La follia dei tuoi occhi accesi,
Uniti nel dolce fervore.
Sei la danza,
Sei il mio canto eterno,
In questo istante, insieme,
Io e te, una sola vita
Un amore che mai si
leggi
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| Le emozioni non si trovano,
Si vivono in attimi fugaci,
ti ho amata con ogni parte
di me,
contro ogni tempesta.
Potresti
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| Sul ponte.
Disteso.
12 anni?
Chissà.
Dormi?
Sognando, forse.
Perché tu?
Contraddizione.
Un cuore, diviso.
Un vuoto,
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Chi cerca un’anima, un dolce idillio,
Invano il cuore in mille affanni affanna,
Perché l’amore è un sogno, un
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Ombre nere tormento
Della tua giovane esistenza,
Durezza in ogni istante
Che scorre,
Agonia, grida per un giorno
Infinito dove tu preda del destino
Scappi e poi ritorni. Figlio...
Figlio amato che tu possa
Scacciare il dolore,
Sorgere
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| Dona un sorriso
non l’ultimo,
tra le braccia del sogno.
Sarà il calore dentro
l’uragano.
E troverà nel coraggio
l’ardore
tenera rugiada.
Avrà
il pudore audace di chi
dentro il ricordo
nella clessidra
di istanti di vita
verso la
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| Formicolio, odio, rancore,
puttana dell’attenzione,
intriso di cospirazione,
affamato di consenso,
cado, sprofondo nel dissenso
che dentro me rincara la dose,
droga che t’alza e poi...
te ne fai una ragione
di questa prigione,
che t’avvolge, e ti
leggi
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Come un soffione,
in aria io mi spando,
Mille pensieri in un vortice girano,
E il cuore, stanco,
più non si domanda
Perché la vita così presto svanisce.
Immobile e silente,
io mi abbandono
Al dolce torpore,
a un sonno senza fine,
E l’anima,
leggi
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Notti e giorni,
pesanti, sul viso cadono,
Lividi sui cuori,
come rose appassite,
Sui marmi sacri,
vani, i sogni giacciono,
E l’anima,
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Saltella in cerca di pastura un pettirosso
e da buon esploratore passa in rassegna
gli arbusti e le varie piante del giardino
ma vano è questo suo cercare ora deluso
e già pronto a volare lontano a trovar più
generoso e confortevole alla sua fame
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| Un cono d’ombra
agli uomini
che
sondavano un mistero.
Senza un valore loro,
poveri,
schiavi,
oppressi,
malati,
martoriati.
La vita diseguale,
come da sempre,
non offriva scampo.
Non dava senso.
Erano merce viva.
Poi,
dopo che nacque,
vi
leggi
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| Non credo sia scontato
Camminare ancora insieme
Viverci ogni giorno
Come una pianta cresce dal seme
Non credo sia scontato
inciampare e poi cadere
Tutte le volte rialzarsi
Guardarsi e volersi ancora bene
Non credo sia scontato
volersi
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Fanny |
30/12/2024 07:26| 19 |
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| Un calcolo per il quale niente si può fare
se non cercare di alleggerire la distanza
inutilmente
quello che dentro respira
non accetta compromessi
inutilmente inutile
cercare di alleviare mancanza
cordone ne è la prova
divieto di
leggi
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| Terra di nessuno
è là dova nasce
l’ardito mio pensiero
e mi elevo con lo spirito
fra i sospiri di Dio,
e la pace sembra
piovere nella mia valle,
è una sconosciuta
primavera che vive
l’anima che mia, che è,
sempre alla ricerca
di un Sua
nuova
leggi
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Non avevi detto una parola
e le tue ali di farfalla
si erano spezzate all’improvviso
come nebbia all’alba
del primo sole di primavera.
E le mie promesse diventavano
una maledizione, un orrore
da scrivere col sangue
sulla tua pelle pallida di
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Domani tutto
mi parrà più chiaro
domani, sì domani
mi alzerò presto,
sì il domani
in parte sarà diverso
anche la luce che di solito
sbuca da quella grata
domani, sì domani
avrà più luce.
Chissà dove
il pensiero mio
or mi conduce
ho in
leggi
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Era bello il mare al tramonto
le nuvole scure
annunciavano un temporale
e il vento non sapeva
che le ombre avrebbero portato
la nostalgia dell’amore
perduto dopo anni
dal nostro addio alle notti.
Era bello il tuo sorriso
le labbra
leggi
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Cara/o Patrizia Cosenza,
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