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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Tra i sentieri della solitudine
ti ritrovo freddo respiro
ultima speranza all’alba di un
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Non sa tramare insidie
lei spirito puro ma guerriero
difficile, così difficile da sedurre.
E’ il suo sguardo a lasciar trasparire costellazioni
in me ha posto il suo anelito
su di me ha lanciato l’aerea rete di certezze.
Innamorata in
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| C’era un sole senza nubi
E i monti si assiepavano l’un l’altro
E incombevano lucenti
e l’erba fresca
qui da me oggi
danzava col vento.
Avellino,
più in là,
assediata da automobili incessanti
si crogiolava ciarliera
nel
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| Conservo in me, in profondità
remote, note arcane: desideri da svelare,
rami preziosi e ceste cariche di frutti e
e spartiti di note celestiali.
Cerco baci, parole, emozioni, pregare
unendo la mia anima a un’altra.
Le mie mani sono chiavi per
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| Torna il fiume al mare
e io torno da te
nel
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| la palla è in volo
e plana lenta,
la febbre in viso,
calore dentro,
come un orgasmo
fremendo di colpirla
correndo
guardando intorno
pensando all’avversario
al compagno vicino
immaginando quello
che ne verrà.
Nella maglietta sudata
palpita la
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| Ti amo
amor mio
all’alba del giorno
come l’arcobaleno dopo la pioggia.
La terra risalta di gioia.
Ti voglio tanto bene,
come il buon umore della pace
si
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Quando ti ritrovai
fra le pieghe del dolore,
gelosamente custodito
negli angoli più segreti
del cuore
fu come liberare una prigione,
saltare
dal buio a un’accecante luce,
spezzare le catene
dai vincoli di morte...
Scoprire la forza della
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Andando vado... e vado declinando
lasciando far passare le occasioni...
nel claudicare mentre vado andando
reprimo e smorzo le mie aspirazioni...
col patimento dentro al mio me stesso
scompagino il cammino e il mio percorso
scompaginato da farmi
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| Stanno le storie di gente che cammina
cercando la luna
desideri nascosti nello scrigno dei giorni.
Nei sogni mormorati
difesi voluti e pianti
di giovani
confusi in questo mare di di stereotipi
da buttare nel vento
a guardare chi siamo senza i
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| Quel giorno sono morta anch’io
E poi sono morta di nuovo.
come Voi cenere di me.
Ma il tempo beffardo corre
e i giorni e i mesi e gli anni.
tutto resta fermo.
un dolore sordo, acuto
uno schiaffo in pieno viso.
Assenza di parole,
fiume che rompe
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Ancora un giorno
sonnecchio un sogno
nel mio dipinto
racconto
delle mie mani bianche
dipinge un fiore
nel contempo ascolto
un’antica canzone navajo
attonita di beltà
attraverso un brivido
scende lacrime
dove tutto il mondo
è dentro in un
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Mille fiori di rosa vestiti
primaverili canti
palmo a palmo di nuvole
Riposo
sul tuo corpo
caldo
dove non dici
accogliente respiro
consumarti nei
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Quanta solitudine nel cielo
l’anima è nel
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È passato molto tempo
e sono qui
a respirare nuvole
in attesa delle tenebre
forse non sarà domani
a tradire quel ricordo
e le stelle di ieri
saranno luci spente.
È passato troppo tempo
e siamo qui
gocce che il mattino
conserva
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Sfioro l’erba
i fili, stuzzicadenti
pungolano l’aria
e stringono alla vista
il verdeggiare che si allontana
Di fuoco il cielo si colora
spazia l’altezza sopra le tue spalle
tu sei un Gigante
Io, oltre le mie paure
fuggo il pensiero di
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Le dicevano sei una roccia
nonostante i tanti rammendi alle costole
la polvere dei giorni
il suo margine sempre più
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frana una moltitudine di abbracci di pietà
tenero sussurro soffuso d’infinito
sento la forza del piccolo verso abbattere d’emozioni la verità delle mie ferite
santo incubo sfatto d’un pugno di sogni tesi di un meraviglioso destino
batte fortissimo la
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Ora basta non se ne può più
ovunque lo sguardo si posi
è tutto un proliferare d’indecisione
ognuno vuole tutto per sé
non è possibile
ci sarà pure un modo di mettere tutti d’accordo
non lo vedo poi tanto difficile
volontà e
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Tu ritorni Primavera
e le nubi vanno via,
sospira il cielo azzurro
l’onda del mar s’acquieta.
Per te danzano le stelle
e canta d’amor la luna,
per te sorride il sole
dopo il suo letargo.
Si vestono di fiori i prati
e gli alberi di gemme,
tra
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Profumo di mare
di salsedine
sciabordii d’onde . .
Una carezza d’aria
mi scompiglia i capelli
come facevi tu.
Nel cuore
nell’anima
danza un sogno d’amore
granelli di sabbia dorata
vestono i nostri corpi abbracciati
in un appassionato
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Piccolo anfratto
stropicciato dall’angoscia,
nell’aria rarefatta
che sa di mare oscuro e tempestoso,
boccheggia, stordito.
Un’ansia opprimente
che annebbia ogni tentativo di pensiero.
Un buio assolato che brucia
dentro il cuore del cuore
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Comme faccio a te cerca’
si stu sole è pucundruso
cchiù se ‘nfonna e cchiù è schiattuso
sempe pronto a vrucculia’?
Comme faccio a te vule’
si stu tiempo è pucurillo
cchiù se sfessa e cchù è tantillo
e cammina ‘ncuollo a me?
Comme faccio a te
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Non torneranno i sorrisi
ora che sei lontana dalla mia vita
l’immensità delle tue labbra
sono ancora in me respiro di speranze.
Oggi sei nelle mie malinconie
ombra di vissuti giorni
tra i sentieri perduti del tempo
dolce ricordo delle mie
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Ho chiuso il pensiero
a naufragar
nelle tue parole;
aspettando la tua alba
ho colto a fasci
i miei desideri
e ne ho fatto
un
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Palpito di vita a suscitar allegria,
tempo uggioso e goccioline sulla pelle
ramo fiorito a rinascer, resuscitare,
soffio vitale a spinger verso il sole.
Primavera a troneggiar nel cuore
dama di corte del palazzo reale.
Ramo di vita e polline
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Solitudine e folla
antidoti e veleni
parole dell’anima e silenzio del cuore
contriti a contrasto
un respiro ed il cielo
figli del solito
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E’ primavera in tutto il suo splendore
ogni verbo esterna i suoi colori
zampilli per i quali optare
considerando quanto esprimono
anche quando toccando il suolo
tutto pare dileguarsi tracciando vicoli
dirigendosi sino là dove terra
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Le ombre si apriranno
e non sentirò dolore
l’alba è una meta lontana
fra i sogni e le nuvole
ci sarà uno spazio nuovo
dove io non sarò io
e volerò fra mille stelle
accese e ancora spente.
Il buio mi avvolgerà
ma non avrò mai paura
di sentire
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Riempi i tuoi perché
a cui non hai saputo dare
né orecchi né cuore.
Regalati un accordo muto
di nuova pace,
mentre il tramonto
ingoia l’orizzonte
ed è un rapimento
di sensazioni roteanti
come caroselli, intorno a una grande idea.
Non conosci
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Più forte della primavera
batte il mio cuore
quando incontro
il tuo sorriso,
conto i tuoi passi
i tuoi respiri, sento
sbocciare il tuo essere
e mi par vero
e pure il mio essere fiorisce,
non è la primavera
mi dico che è il dono
della nostra
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Occhi di bimbo
dal viso gioioso
si guardano intorno
con fare curioso,
brillan sgranate
lucenti pupille,
sbirciano leste
e viaggiano a mille
Beata innocenza
alla scoperta del mondo,
un quadro perfetto
dove tutto è rotondo,
man mano si
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Grazie
a te che non tremavi
quando a noi piccoli intirizziva il cuore
per il vento funesto e per i temporali,
e avverso gli spaventi
creavi per noi favole ridenti.
Grazie
a te che alla tua mensa
serbavi un posto all’indigente,
e dicevi che la
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Quei momenti indimenticabili ritornano
come a voler gustare nuovamente
quell’intruglio che a tutto somigliava
fuorché a frittelle colme d’amore inconsueto
in un andirivieni di verbi che ancor oggi
fanno bella mostra di sé affinché mai
possano
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Un figlio
una promessa fatta e mantenuta
un sogno una scommessa mai scaduta
col fuoco che si accende e si fomenta
col sangue che ogni istante si tormenta.
Un figlio
il grido della vita dal tuo ventre
il dopo che col prima attiva il mentre
con
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"D’amore e niente più
voglio le tue parole,"
mi hai chiesto
a notte fonda
ed io che poeta sono
ho colto dalle stelle,
dalla luna e dal vento,
da l’onda del mare
e un po’ dal mio cuore,
parole mai dette, né sentite
e tu, innamorata come mai,
mi
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- . -
Amore mio
non mi mancare
fammi sognare
ancora un pò
Resta con me
non te ne andare
perché da solo
io non riesco
mai a ritrovare
quella che è certo
strada maestra
in felicità
Cos’è l’Amore
se non un fiore
che si regala
alla
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Cercando di rimettere tutto a posto
sino là dove il respiro s’infrange
poiché quanto vissuto non debba più accadere
tralasciando minuzie che non sempre servono
subentra un certo timore da allontanare al più presto
visto il modo in cui niente
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E mi sembrava
di conoscerti da sempre
mentre la luna scorreva
e le parole scavavano
abissi di noncuranza
fra le nostre labbra
così diverse e lontane
come stelle spente.
E mi perdevo
dopo aver combattuto
battaglie mai sognate
e già
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Soffia vento di guerra,
il giorno si fa sangue sulla terra.
All’ombra del crepuscolo
sento il mondo sconvolto da nefandezze,
sofferenze e angosce,
la luna fluttua di strazio e lamenti.
Resto qui nel grumo dell’angoscia
che m’ispeziona l’anima e
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Festosi grappoli infuocati,
c’al sorgere, d’incanto, s’illumina la vita.
Noi tutti s’attende il nascere,
e s’ode un festoso cinguettar di
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Ascoltami e - se ti riesce - spiegami
come io ancora possa recitar, come tu fai,
in questa farsa che è la vita
se, giorno
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Ultimo sono in questa vita
per lo più vissuta
nelle panche là, in fondo
alla stanza d’altrettanta vita,
no, non rimpiango
i lazzi e i sollazzi del tempo
passato, e soprattutto
non giudico le persone
dalla loro lontananza dalla luce,
mi piace
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In un sogno
finisce la sua corsa
quel soffrire che
triste ti fa,
mentre esplode
la primavera
che tutto copre
con tocchi di rara bellezza,
così
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Inaspettato pallore riesce persino a catturare
con quel sottofondo che incuriosisce
musica e verbi edificano castelli
con mezzi che soltanto chi non si oppone
trova in loro un appiglio per combattere
contro chi vorrebbe porre dei paletti
non
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sogno il silenzio foriero di un amore che viene
voglio un futuro di un punto interrogativo bruciato sul filo disteso della vita
sento il battito rabbioso del cuore guidare gli attimi appassionati di verità
quante morti ho vissuto nella ritmica
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“Contro la libertà di espressione”
è obiettivo perverso, il cordone
ombelicale che strozza la vita.
Lo ha pensato uno
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Cambiano le stelle
è già primavera
e ogni cosa spera
di rinascere dal gelo
di un lungo inverno
che ha fatto morire
anche le ombre
e l’amore del cielo.
Cambia la luce
ma l’ombra non va via
resta sul petto
come un vessillo
piantato nel
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Lo specchio dei ricordi
è in fondo al pozzo
l’ascolto di accordi
l’eco di un singhiozzo
Volano coriandoli
di storie tormentate
al color di fumaioli
ormai abbandonate
In anni disattenti
immersi d’emozioni
ripieni d’occasioni
ora son
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Dietro la bufera sei il mio raggio di sole,
mi confondo nel silenzio delle tue parole.
Sei volato via in un letto di nuvole
lasciando il cuore dilaniato e l’anima sconvolta.
Su una coperta di stelle
ti circonda un alone di mistero,
vestito di
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Se sia poesia la vita non lo so!
Forse è un teorema oppure una vanessa
il canto mai finito e cominciato
del nostro tempo immagine e premessa.
Se sia poesia chiedilo al tuo mondo!
Certo è provare un volo indefinito
dai cieli dell’essenza
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Non dimentico no quell’istante
nel quale un fulmine si posò
con fare deciso nel cuore
causando uno squarcio insanabile
impossibile ricucire quella ferita
ogni di sguardi la ricordano
catapultando in un mondo
dove forza di volontà vorrebbe
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O miei teneri fiori gentili
che nel mese di marzo sbocciate
ai primi raggi d’un nuovo sole,
per voi provo tanta tenerezza.
Tosto aprite le vostre corolle
alla luna rubando il candore,
alle stelle la lor lucentezza,
ed al cielo la sua
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Perché parli alle stelle
se non ti rispondono
e guardi il cielo
come se fosse un amore
lontano dal cuore
e dal tempo rubato
agli anni che scorrono
senza lasciare un segno.
Perché respiri nel vento
aspettando una pioggia
che è solo una
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Sarà che il passato
vive fino a perdersi
nell’immensità del cielo.
Invisibile respiro
sei lontano dal mio passato
il silenzio non si lascia trovare
è vento di mare
sulla bocca dei ricordi.
Fino a quando
l’infinito non diventi pelle
nei
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Dalla mia finestra osservo il prato
a cambiar vestito
mentre il mio cuore ascolta
l’inverno che se ne va,
felice il primo sale,
il secondo sonnecchiando
lentamente se ne va.
L’anima mia ora è
con lo Spirito Creatore
e cerca in lei la
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| Ancor oggi ritornano in tutta la loro tristezza
quei trilli che aprivano al dì quando
alle sei del mattino davano il loro buongiorno
a piccole bimbe che niente conoscevano della vita
sole in un mondo in cui niente vedevano di bello
se non quando ad
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| Tu, dolce presenza,
che spegni il torpore
e mi accendi
la voglia di stare insieme,
sei sulle rive del mio cuore
come fuoco interiore e mio respiro.
Incontro di silenzi senza voce
e sguardi che snodano nuvole nel cielo,
mi accendi l’alba e spegni
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Tu, la mia poesia più bella,
ricami giorni intrisi di luce,
inventi trine e ricami di sogni.
Lasci scie di solitudine
mentre scivola la malinconia
scende la notte e l’amore vince l’eternità.
Sei nei miei sogni, nei miei domani,
nell’illusione
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- . -
Vorrei fermare il tempo
perché smetta di cancellare
ogni persona o cosa
Ma forse lui
è così che aiuta
a non essere sopraffatti
dal dolore d’averle perdute
definitivamente
Vittime sacrificali
alla continuazione della vita
per poter
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334401 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1561 al n° 1620.
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