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Le 64 poesie pubblicate il giorno 30/11/2016
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Bisbiglio a terra
i pioppi assolti
dai modi cauti
fra narici di radici
silente attendo
il dolce grano
spargere
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E ancora piove
a fiumi l'acqua scorre
sempre di più
nel deserto
della mente gli
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La Vita è come Sòl di mezzogiòrno,
qui, in inverno: ché vièn presto la sera,
onde tènebra o nebbia vi è d'intorno.
E sognando di Notte il senno spera
in vêr l'aurora un quieto dì
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Come un’infelice declinazione di Autunno,
arriva Inverno dal viso malinconico
ma dal cuore tenero in segreto,
a tener
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Vidi da lontano
un mondo in divenire,
ebbi la certezza
d'esser di quelle parti.
Di poesia, di musica,
d'arti di colori,
condivisi amori
longanimità.
E l'ardir poeta
mi fu congeniale,
che per quella meta
volli quanto
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Ti scrivo attraverso la finestra
opaca e invisibile di un tempo che scolora
e come ladro porta via momenti e odori
immagini e ricordi che sono eredità
ma intanto chiamo
io ti chiamo utilizzando un codice a barre
quello del dolore che non
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Si alza una voce.
- In tutti i colori rispondi.
Ho fame di vita
di bianco delizia fin dentro, nel ventre
di un’armonica chiara intonata alle mani
luccicore d’argento nella risacca delusa.
Mare da qui, già troppo mosso.
Lontano mi pare quel
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nel segreto del cuore
vidi la lacrima solinga
scendere dalla pupilla
e, respinto dall’ordinato osservare
mi chiesi d’un tratto
se mai, mi potessi innamorare.
sara’ che sulle distanze dell’inutilita’
si perde la mia volonta’ d’amare
e, non sfuggo
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tempo da lupi
già di prima
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Io da sempre la inseguo
quell’ombra scarlatta
che si allunga distratta
camminandomi avanti
e non si lascia scalfire
Ella ride di me
e sghignazza sovente
con fare insolente
del mio lungo patire
ch’è ben poco a suo dire
Non è affatto
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La prima neve.
Sui rami incipriati dell’olmo
battito d’ali.
Dietro le imposte accostate
occhi di bimbo a contare curiosi sul viale
i passi
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| Piove sulla luce del giorno.
Una carezza mi torna bambina
triviale e nuda sui rami
dove riveste i passi
nuovi del tempo a germogliare.
Se questo amore
nasce ogni volta con il cielo
e cade con la pioggia sulle rose
ogni goccia ci
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| Due anime in silenzio,
un amore che languisce,
due cuori che non hanno
ormai più nulla da dirsi...
Un'ombra
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| Dopo qualche giorno
offeso negli occhi
raccattai per forma
molti pezzi rotti
mancanti d’un seguito
sparsi da paura
immagine distrutta
dopo la cura
deglutita a forza
fra mattine e sere
il loro usurare
se solo fossero ricolorate
anche estranee
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| In alcuni giorno mi mescolo con il cielo terso,
l’aria pungente e fredda snellisce la mia anima,
leggero il corpo diventa,
e la mia mente vaga
nel freddo vento.
Di celeste,
come il cielo mi vesto,
divento chiaro,
uguale, simile al trasparente
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| Abbiamo scelto i margini
della città che risplende
condividendo coi gatti
un giaciglio al chiaro di
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| Gelidi i giorni
sbuffi di cavallo la notte
Orde di parole
imbuti di mistiche frasi
Il dilemma più grande
in fondo al centro tra i cuscini
Capo e coda di una storia
rossa carne sul camino
e ora la scelta domanda
se sì
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Vorrei
non esserti
pensiero fisso
presenza mentale
prosaico tocco
Ma battito di ciglia
refolo di vento
sospiro dell'anima
Qualsiasi cosa che fugace
ti passi accanto
carezzi il cuore
e poi svanisca
nella grazia
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Un cuore d'uragano
un ardore convulso
e rosso di peccato
ai tuoi sorrisi m'incatena.
Vortice di emozioni
labbra protese
pronte a travolgere
e condurmi nell'estasi
dei sensi.
Passione...
mi sconvolge al pensarti
mi scuote al
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Dentro petali
sta racchiuso
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I ricami del tempo hanno costruito
la gioia d’una pace duratura
un mondo che le sussurra con forza
con desiderio, per la natura.
Canto con te o mondo
non per
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Nel cerchio al centro
-di smeraldo e ambra-
mani e unghie sfaldate e ancora
aggrappate alle carezze del cielo
e sulla terra Ancore di Rose
nei pensili giardini di Monet
-all'approdo sfiancato dal vento-
nei bramati e onirici porti
delle
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Sono mezzo ribelle, e peccatore
scolpito a tutto tondo nel fondale
di una storia qualunque andata male,
come possa la fine di un amore.
Ora sono nel dopo, e non so quale
effige vestirò fin da domani:
forse un brutto anatroccolo dai
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| Ci si arrende...
perché si sogna,
credendo ancor
nell’indulgenza
dalla benevola
conoscenza dei valori
dettata!
Ci rimettiamo al carnefice,
- così -
è come
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Lo spazio tra un fiocco di neve e l'altro
il tempo infinito per posarsi al suolo
non ha fretta l'inverno, ha passi d'uomo antico
prende ogni cosa, la fa sua
e noi di questa attesa, di questa lenta agonia
noi qui per sempre come i semi che
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Lo usava come bestia da trasporto,
il falegname, san Giuseppe, padre;
nel basto: legna, seghe, pialle, squadre,
da ambo i
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Spargo parole
di luce e tormenti
per toccare infiniti
maestosi...
mi basta guardare
il tuo sorriso di luna
per perdermi
ancora
in infinitesimi di tempo,
dove sopravvive l'immagine
che è impressa
nella memoria,
come scolpita e
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E si prima di Natali c'è 'ncauru tropicali
doppu Natali u friddu e a fami.
'N cumpensu avemu i lodi di
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Il cielo non ha dimenticato
il candore del tuo sguardo,
rifugio del tempo andato
L'architettura delle
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La morte non ha occhi, ... ma ci vede.
La morte non ha orecchie, ... ma ci sente.
La morte non ha forza, ... ma possiede
il dono di un potere onnipossente!
Propaga lutti e ciò non gliene duole
per quel potere alla tragedia incline.
Decide
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64 poesie pubblicate nel giorno 30/11/2016. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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