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Gli ultimi 5 iscritti: MiuMiu - Giovanna Diodato - Ciraforever - Cialtronescon - Daimon
♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Se si piega il ramo del destino?
Come la mano candida
di un’amante alle rive
delle promesse.
Le foglie battono silenziose
il tempo di chi sa sussurrare agli alberi,
sentire i fremiti della terra
sotto ai piedi,
come avere una pietra di
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Sotto un cielo antico, tra rovi e pensiero
cammino su un sentiero senza padrone:
tra l’amore perduto e il tempo severo
scelgo il silenzio come mia direzione.
Lasciai nella mia casa, per te una luce accesa
mentre un cane guaiva alla luna
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Nel silenzio bruciato di Gaza
non si sentono più le campane,
solo il pianto di madri spezzato
tra macerie che urlano nomi.
Un bambino stringe una bambola rotta,
ma il suo sonno non tornerà più.
Ogni giorno è un cielo di piombo,
piovono fuoco e
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Ascoltarsi
aiutandoci a prendere in considerazione
quanto sotto gli occhi appare
dovrebbe essere la prima cosa da fare
quando nell’evoluzione del giorno
tutto appare incerto nel modo di porsi
cagionando incertezza e perplessità
modo d’essere
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Se mi mostrerai
il tuo segreto nascosto
da tante ombre
portate per caso
davanti al tuo viso
io ti sarò vicino
e non dovrai temere
il mondo che trema
un’oscura stagione.
Se avrai paura
e respirerai timore
io sarò qui
ad accarezzare le
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Pensiero
che illumini
e cuore
e universo
illudere
aurore
a bellezze
e tramonto
emozione
la notte
il
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Mattino d’estate
reso fulgido dal sole brillante,
timido batuffolo di candida nube
gaio sorride nel nitido cielo di luglio
d’aria pura allettante.
Lieti cinguettii e garriti
dilettano gli spazi d’intorno.
Ecco in volo una partenza dal
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Una processione di nuvole
invoca la clemenza del sole
le cicale non hanno parole
suonano il
“frin frin “tra le aiuole
caloroso silenzio di pietra
cerca l’ombra che ora arretra
la bassa pressione
e’ lontana
meteo non azzecca
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Sul’ ‘o tiempo te po' ‘mpara’
che differenza ce sta
tra na mano prestata
e n’anema ‘ncatenata...
Sul’ ‘a vita te po' spieca’
che l’ammore nun’è protezione
ca ‘e vase nun songo unione
’e riale nun so’ prumesse
’a cumpagnia... nun’è
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Divise colorate
a passo lesto
lungo corridoi
incorniciati da stanze
mai dorate.
Mute custodi di dolori
di tesori
di sacrifici di sangue
sparso
come petali di fiori.
Cuori generosi
da impavidi eroi
al capezzale di crisalidi
assopite
in
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T’accarezzerò l’anima, è sarai mia...
e con la delicatezza che ne consegue
ti farò sussultare ogni volta le mie dita
si poseranno su di te
dolce essenza del cuor mio,
è lo farò ogni volta che potrò
in ogni ora del giorno
e in ogni respiro della
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Cammino con i miei amici di sempre,
i miei pensieri, la musica.
Saluto i volti amicali che incontro.
Quello che mi manca
lo vado a cercare nel mio cuore,
senz’altro lo troverò.
Altrimenti, a cosa serve la memoria
se non a questo?
E la musica non
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e vennero le prime luci del mattino ed esplose il silenzio
vola il gabbiano addormentato sulle nuvole grigie di pioggia
sento la forza dell’anima battere pura nei miei occhi
sfinge di luce che bruci l’amore in una bellissima goccia d’infinito
sfioro
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Sotto il cielo che tace e non vede,
cade il pianto di chi non ha scudo,
tra le macerie la morte procede,
e il mondo osserva, complice e muto.
Un bambino si stringe al silenzio,
tra il fumo e la polvere nera,
ha negli occhi lo stesso tormento
di
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Giugno Luglio Agosto
mesi che catturano per la loro voglia di vivere
trascinandoci senza permesso in una roulette
per la quale non possiamo fare altro che adeguare
pronti a cogliere l’occasione quando vicissitudini
accompagnano con destrezza
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Ti dovrai arrendere, tu, qui
al mio cielo sempre scuro
la nostra voce sarà un segreto
che tremerà nell’ombra
e spezzerò il tuo destino
in tanti pezzi di vergogna
e sentirai la notte crescere
come una piccola, nera stella.
Ti dovrai piegare,
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“La vita fugge e non s’arresta un’ora”,
già da bambino mi doleva
che al mattino troppo vicina era la sera.
Poi, mentre la gioventù salivo
pieno di speranze e d’illusioni col cuor giulivo
qualche volta sorridevo all’oziare dei ricchi romani
golosi,
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 | In un incanto acceso d’un pensiero volto
lasciai l’impronta a guisa d’una parola sola
segnando i versi stesi di un’alba appena sorta
sul filo evanescente d’un ricordo sepolto.
Parlò la luce, muta, a quel frammento assorto,
carezzando il
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| Falza è la riga:
scrivo la parola pace
ma c’è la guerra,
scrivo versi d’amore
mentre avanza l’odio,
stendo rime di amicizia
ma incontro l’odio,
parlo e spero con Dio
mai padroni delle armi
le usano contro i bambini,
le mie pagine bianche
sono
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| figlia del vento tu che scrivi le maschere di creta
femmine che sudano la veracità di un popolo sporco di bellezza
canta la rivoluzione scalza dell’acre colore della passione
quante vite inventi del coraggio doloroso che spacca la morte
nel silenzio
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Dalla finestra a sguardo lungo
ammiro la tua chioma.
Sospir di clorofilla a spruzzar foglie,
accarezzar il cielo e purificarlo.
Sei degli occhi il bel vedere,
dalla finestra incanto e sorrido,
dacché sei albero dinamico,
ad altezza maestosa,
e
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 | Come il sudario che avvolgeva il tuo corpo
nel freddo gelido della fine,
sei rinato dall’anima fragile
e mestamente triste del cuore umano
che cerca di ricostruire se stesso.
Ti sei fatto strada tra le pieghe del tempo,
tra le ombre del passato,
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Sboccia tra i rami del cielo,
una regina dal volto d’argento,
che veglia sui cuori col suo velo
e sussurra ai sogni nel silenzio lento.
Quando è falce disegna incantesimi lievi,
se è piena, incanta come una fata,
le stelle, sue dame, le fanno da
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Quanto sarebbe bello poter incontrarsi
darsi la mano rimembrando quel passato lontano e vicino
mettere sul tavolo i nostri pensieri i nostri desideri
edificando castelli dove immergersi
quando nel momento del bisogno
poter attingere quelle grandi
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Cadrò subito
se mi chiederai
di amare i tuoi sogni
e le parole saranno
una lama tagliente
che spezza il cuore
e affila la pelle
lungo il filo del buio.
Pregherò in silenzio
ma tu mi sentirai
perché la notte
è solo una una culla
per i
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Il seme è di una pianta eccezionale
che cresce dentro il petto allegramente
per questo il risultato è sorprendente
col suo mostrarsi unico e banale.
Son fiori di una terra accidentale
che mostra tempra e forza sconvolgente
lottando con coraggio
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Sole d’estate senza di te,
sulla dorata sabbia a sognare
che un nuovo prezioso giorno
mi possa accarezzare.
Tra le acque luccicanti
brilla un seducente arcobaleno,
e sento che in fondo
mi manchi sempre meno.
Gli scattanti gabbiani in
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nel silenzio dei tuoi occhi sciolgo la brevità dell’amore
comunità dei santi abbracci pallidi di sorrisi
quant e bello l’ardore della stretta nel silenzio
abbiamo parlato la fratellanza nelle onde del mare
la vita del silenzio incoraggia il buio della
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 | Nella notte immerso
attendo la mia musa ...
metamorfosi il verso
d’una fiamma soffusa.
Ciò che poeta accende
cosa mai sarà nella vita
mentre suo astro trascende
declamandola infinita?
Tal ispirazione travolgerà
come un fiume in piena ...
nulla
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| Buttare fuori quello che dentro rode
non è certo una delle cose più facili
se uno pensa che la verità
potrebbe fare del male a qualcuno
l’amore per il prossimo
dovrebbe essere sempre in prima linea
anche se dovesse procurare sofferenza
non
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 | Nel tuo respiro trovo la mia pace,
tra le mani il mondo si dischiude,
ogni sguardo dolce mi compiace,
e il cuore mio di te mai si delude.
Sei l’alba chiara dopo lunga notte,
sei voce lieve dentro il pensiero,
con te svaniscono le ore rotte,
e
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 | La luna della notte è la vera regina
All’indomani scompare di prima mattina.
Manifesta diversi modi d’agire,
Amori grandi vuole scoprire.
Gioca in amore diverse partite,
l’inculca nelle nostre vite .
Chiara la luna la notte rischiara
Addolcisce
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 | Volge lo sguardo
al bosco ombroso di querce e castagni
ove la frescura invita al cammino
con gesto semplice
possa un raro ameno testo
annodato al gradevole
profumo di wisteria
color dei pensieri.
Negli occhi fermi dolci distanti
accarezza
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| Senza conoscere
le vostre anime libere,
s’adirarono contro di voi.
Questo amore vegliardo,
disturbante, irriverente.
Ma voi non ve ne curaste.
Il conformismo
è la morte dell’amore.
Spudoratezza e gentilezza
sono la sua vita.
Io, scelgo di
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Nel cuore d’un tempo che lento svaniva,
cantasti, Giacomo, l’anima viva.
Con voce soave e profonda ferita,
cantasti di Silvia, del fiore e la vita.
Dolce fanciulla che il vento accarezza,
simbolo eterno di giovine bellezza.
Ridevi al domani con
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Non è finita
se la notte dice parole
e la luna canta
melodie d’argento
scritte da un temporale
e la pioggia cade
sulla terra nuda
dei dubbi del giorno.
Non è poesia
se non ho scritto nulla
sulla tua pelle
tradendo ferite di seta
e
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Mille e più volte
ho immaginato
il rigoglioso giardino
cornice della tua vigna
ho potuto ascoltare
rapita il racconto
delle tue mani ruvide
dei fichi secchi nelle
rattoppate tasche
tuo pasto frugale.
Hai insegnato che
i giardini più
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spogliati narcisista di un crociato
l’umiltà sorrise alla cenere delle stelle
scegliesti di servire il Figlio dell’uomo nudo
a piedi scalzi cammini tra i rovi del mondo
innamorato della povertà sporca di bellezza
hai benedetto il lupo selvatico
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Un respiro disteso,
flebile come zefiro
posa sul tuo ignudo corpo,
brezza divina che seduce
Scorre come atteso
su d’un animo fiero,
senza mal ritorto
ed al benessere induce
Un alito divino
d’un tempo lontano
di spirito sopraffino
Un alito
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Ricordo quell’adolescenza
meraviglia per occasione
in cui a volte l’incoscienza
creava fugace illusione
è la giornata di un bacio
e il mio ricordo è così
vado con la mente ricucio
e mi ritrovo ancora lì
sugli scalini d’un portone
sulla
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Li tengo al giogo, i sogni miei,
alla lunga catena degli eventi...
non voglio perderli
né dare spago ai loro bisogni
di espandersi, e di credersi veri.
Ogni mattina catturo quelli rimasti
fra le pieghe delle lenzuola,
non vorrei disperderli
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Il cielo è un piatto rovesciato,
di stagno e fuoco, senza fiato.
Il sole incombe, senza ritegno,
un re crudele sul suo regno.
Brucia l’aria sulle strade,
sulle ossa, sulle palpebre sfinite,
e il vento, se c’è, sa di fiamma,
non consola, non
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Uno dietro l’altro tanto da togliere il respiro
più volte sono stati un vero toccasana
una due tre volte neanche più si contano
telepatia idee che si accavallano
onde raggiungere chi nei suoi pensieri
mai tralascia di menzionare
allestendo una
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Stringimi a te
i nostri desideri sono vuoti
stelle che il cielo
ha dimenticato al buio
e se ritornerai
nessuna luna danzerà
nell’opaco velo della sera
mentre le nuvole piangono.
Avvolgiti a me
io conosco le tue ombre
i sorrisi promessi
a
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Pelle di seta, passi sensuali in movente intense che lasciano
il segno, che incantano chi osserva e si lascia andare in pensieri
ancestrali, in un candore innaturale quasi artificiale
Come Narciso forte, pieno di vanità in specchi ove
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 | Sola sulla riva.
Sulla pelle un quieto brivido
e un tepore carezzevole.
Il vento canta un motivo di flauti
Lascia un residuo di grani
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Sull’orlo quieto d’una collina,
dove il cielo si ferma e il tempo cammina,
Escalaplano riposa e respira
come un grembo di pietra che mai si ritira.
Le case, leggere, hanno l’anima stanca,
profumano ancora di cenere bianca.
Ogni vicolo è un filo di
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Un blocco di marmo si scatena all’improvviso
vorresti poter prenderlo al volo
troppo peso ti faresti soltanto del male
perché mai dovresti far vedere l’impossibile
nessuno è cieco capisce benissimo
dove chiunque possa arrivare
inutile
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Quello che accadde non lo posso dire
né a te né al mondo e manco a mia sorella
che come sai porta spesso iella
ma dato i tempi è un caso da riaprire.
Quello che accadde era all’apparire
di un giorno benedetto e questa è bella
in un paese alpestre
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 | Madre, afferra con dolcezza
la mia fragilità nascosta,
e nel silenzio che avvolge il cuore,
guidami tra le spine profumate
del tuo amore.
Sii tu la terra che accoglie e sostiene,
che i mari e i monti si erghino a fermare,
i venti impetuosi di un
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Mi dissuaderai
dal ferire le tue promesse
solo quando la sera
vestirà di velluto il peccato
e tornerai per non andare
dove i tuoi desideri
uccidono l’amore
e gli sguardi lasciati soli
sull’orgoglio delle notti.
Mi perdonerai
per averti
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Nel silenzio, una voce
indica il cammino
dall’alto, sulla croce
un figlio giace, ucciso
dal popolo meschino...
Nel silenzio, quella voce
scuote le coscienze,
per lei non esiste potere
a cui dare spazio
mentre un figlio, inerme
or china il
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Sulla collina che guarda lontano,
riposa Escalaplano, paese umano.
Tra pietre antiche e vento leggero,
canta la terra un canto sincero.
Le Domus de Janas, bocche di pietra,
custodiscono storie, mistero e carezza.
E intorno il mirto, come un
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Capita di soffermarsi su grandi piccolezze
che la vita elargisce e sin qui nulla da dire
se non far crescere la rabbia che vorrebbe installarsi
quando ti rendi conto che hai le mani legate
in ogni campo che tu voglia gestire
soffocando reazioni
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Vorrei poter nuotare
ancora lì
nudo e confuso
dove la sirena chiama
parla
ipnotizza d’amore
Piacevoli carezze
i
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Kevin |
04/07/2025 05:15| 61 |
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Non mi dirai no
e se meriterai la luce
io vivrò nell’ombra
per non sentire
i gemiti del cuore
e i silenzi nascosti
dal cielo in amore
alla fine del gioco.
Non mi negherai
un desiderio morente
e tutto ciò che è stato
muterà col
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Amor mi prese in raggiro,
che il suo strale era sì malfigurato
che d’animo divenni sfigurato
e in veleno divenni in tal stato
Or cerco aggiro,
che al paragone le pene d’Amore
di tal sommi poeti,
che cantarono all’ore l’amate perdute,
tal
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Ricamata
nelle profondità oscure della Terra
Ascolto,
l’immensità della Vita
nel Silenzio,
melodie
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 | In ogni mio respiro
ti sentirò pulsare ...
nell’Amore che vince la morte
e non potrà finire.
Tra la luce d’un nuovo mattino
di gioia che eterna
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Cara/o Danilo Tropeano,
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