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Un tiepido sole riscalda quest ‘aria pungente
tossisce e starnuta il giorno vola tra gente
delicatezza del collo indifeso dal vento
cammino veloce bavero alzato tormento
mi fermo ad un brivido e compro una sciarpa
il collo e la gola protegge e
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Una cheta brezza
fra il fogliame si diverte
e secche foglie disperde
con alito di leggerezza
Turbina mulinello
alquanto snello
al mulinar s’affretta
contro albero che svetta
Scosse piante
dai rami contorti
che si piegano storti
In riposo
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La porta era socchiusa,
come se la casa stessa avesse tentato di scappare.
Sul tavolo, un piatto non finito,
una forchetta caduta a metà gesto,
segni minuscoli di una vita interrotta.
Lui gridava da ore,
lo sapevano i muri,
lo sapeva il vicolo
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tuona il silenzio dei tuoi occhi infiniti
nel cuore della notte di luce sei tra le mie braccia.
ho consumato le tue labbra di baci sciolti nelle rose.
amo cercare il brivido del tuo corpo nato dal fiore che cresce
abbiamo bruciato il vento di canti
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Non apro mai le porte
a chi non conosco
tantomeno mi sposto
se si adagiano a me vicino,
non amo sfidare la sorte
né lasciare il bosco
e neppure questo avamposto
costruito sul balconcino
che da sulla valle,
a tutto c’è un limite
ne ho piene le
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Cosa ti aspetti se non quanto potresti almeno sperare
benché tutto lasci interpretare il contrario
silenziose grida di rabbia offuscano il non detto
ove tralci di vita si aggrappano per non essere risucchiate
riuscendo persino a controbattere con
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 | Incanto nel silenzio l’immortalità,
della tua rara essenza, un fantasma
che sussurra tra le ombre,
abbraccio per sempre ciò che non fu mio,
il desiderio tuo, impossibile, infinito.
E nel cuore si sedimenta il vuoto,
un eco di sogni
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| Tra veli di raso il giorno riposa,
il vento scompiglia raminghe foglie
la luce sfuma in un’ombra silente
che s’intreccia al canto della sera greve.
Profuma l’aria di castagne e pioggia
sussurra il cielo storie senza tempo
e ogni goccia che il
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| Leviga i confini
del tuo desiderio
presto verranno
le sere e le notti
le ombre dopo
i respiri di cenere,
tante piccole lune
ignare del calore
delle albe perdute.
Soffoca i timori
e lascia andare
sogni e peccati,
le promesse malate
di
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Nuvembre ca è pilato
e vote fa ‘o malato
c’ ’o cielo ca trubbea
ce lava e ce sciacquea...
Nuvembre è ‘ntessucuso
e vote fa ‘o suzzuso
se ‘nfraceta e se ‘nfonne
e surdo nun responne...
Nuvembre è castagnaro
c’ ‘o ffuoco è nu riparo
c’ ’o vino
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E tutto per Lui lasciai,
i progetti e le speranze,
e la rete dei miei umani sogni,
stretto nella Sua mano seguii la Sua via,
il mio spirito sol per Lui acceso,
con lui solo il mio appuntamento
e voltarmi indietro non osai.
La sua voce per me
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In qualunque modo mi ponga
la forma non cambia l’ambivalenza
il tempo succhia la luce
trovo incerto il passo
file di
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Ogni notte mi perdo
nel giardino di te,
e sapientemente ricerco
quel che fu nostra meta
senza turbare i sogni lontani,
non v’è limite di misura
all’istanza del bosco della sera
e dopo aver trasudato
ogni mia stilla
mi adagio sulla
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 | Quelle rughe apparse sul tuo volto
sofferenze di una vita in salita
declamanti una perdita immane
ch’ancor si cela nei solchi del cuore.
L’avresti voluto accanto a te
negli anni più dolci d’assaporare assieme,
troppo duri per la tua
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Resta un lume,
alla fine del giorno,
quando tutto tace
e il cielo si fa vetro.
Non parla, non chiede,
solo arde,
come se sapesse
che ogni fiamma è anche un ricordo.
Ci sono addii che non hanno suono,
che si sciolgono piano
nelle pieghe del
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benvenuto al mattino che scommette sulla dolcezza che veste l’uomo
il verso scende nell’anima come la rugiada sull’erba
o timido silenzioso sole che nasci lontano dalle nuvole
mite temperatura che riscaldi la bellezza fragile dei fiori
benvenuto al
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Quando andrò via
porterò con me il fuoco sacro
che ha sempre accompagnato il mio ardore.
Quando andrò via
porterò con me il ricordo delle emozioni
che ho accarezzato guardando un tramonto.
Quando andrò via
porterò con me la luce dei sorrisi
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Più lo guardi e più scappi
manca il fiato in un susseguirsi di ricordi
dal calendario lo cancelleresti
inizio di una vita di problemi e quali problemi
incredibile come sia stato possibile superare
seppure nel presente un neo- capace di
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Sul monte che s’erge fra vento e bagliore
dimorano gli dèi nel loro splendore
tra nubi d’argento e velati silenzi
governano il tempo tra ozi e fermenti.
Ze1us, con il fulmine stretto alla mano
comanda l’eterno da un trono sovrano
un tuono
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Non è un giorno, ma un eco di dolore,
che veste a lutto questo venticinque triste.
Una ferita aperta, senza colore,
dove l’amore si fa spine inutilmente.
La bestia ha mani che non sanno carezzare,
sorride languido sotto un finto sguardo,
la
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Io, dichiarato della patria traditore,
perché guardavo appassionato al Salvatore
e ai suoi patimenti sulla Croce
per dar all’amor fraterno voce
di aver nel cuore gli altri come fratelli,
a prescindere dal colore della pelle,
delle lingue e stendardi
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a che servono se non a crearci alibi
no davvero a che servono...
non più Anime di fanciulle
massacrante per strada
mentre il mondo ancora una volta
distoglie lo sguardo altrove,
a che servono le futili parole
e i falsi proclami di sventura
di
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Occhi azzurri baciati dal vento
sorridevi sapevi sorridere
esprimevi una gioia di vivere
magico incanto ritmo d’un lento
cambio di musica gonna rotante
al centro balera luce smagliante
io ti ricordo cosi Eleonora
quando bel viso apriva
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sorridi nelle notti che tornano clandestine nei miei occhi.
no destino del mio cuore non lascerò andare il silenzio delle nuvole.
sento le lacrime sgorgate dalla pioggia dolcissima di spuma
sussurra la fredda amarezza di un vento di bora
ridi il filo
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Dispara, cazador de sombras funestas,
contra el candor de la flor, su nívea ofrenda;
quiebra el tallo virgen, la forma honesta,
rasga los pétalos, velos de luna que se encienda.
Trueca el aroma casto en ponzoña letal.
.
Aprisiona su
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Unimmo estasi primordiale, amor eccelso e spirituale,
armonia d’emozioni e giurar eterno amore.
Sognanti e vagabonde ombre,
vitalità ad inebriar candore,
gentilezza, tenerezza a riscaldar cuore.
Voce suadente, esultante a raccontar la
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Nel silenzio che precede gli urli,
dove la paura cammina in punta di piedi,
c’è un tempo sospeso,
un filo sottile che separa il respiro
dalla resa.
Le mani che avrebbero dovuto accarezzare
sono diventate ombre,
ombre lunghe,
ombre che si
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Nel tuo silenzio sento un’altra voce
una che nasce dove il tempo tace
non è la carne a darmi la pace
ma l’ombra lieve di ciò che tu sei.
Tu non mi tocchi eppure mi conduci
oltre la soglia che divide il reale
là dove il mondo torna più leggero
e
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È giunto il momento di uscire dal guscio
facendo in modo di camminare con le proprie gambe
senza soffermarsi a discutere su delle situazioni
che potrebbero far deviare volontà
riuscendo a dare un taglio netto
ovunque si trovino difficoltà
vuoi per
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Lilyth sei la fiamma
la parola che arde
la pelle che brucia
fino al mattino
quando l’ombra
ancora è un ricordo
di tante stelle spente
dall’amore dei sogni
finiti nella luce.
Lilyth sei il rimpianto
di tanti baci morti
sulle tue labbra
e
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 | Un pensiero natalizio
per chi la vita è un supplizio.
Uno per chi non ha pane
e patisce per la fame.
Un altro per la pace in terra
sporca di sangue per la guerra.
Un altro in più per chi è in galera
e non si gode la libertà vera.
Un altro ancora
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| Vorrei svegliarmi
e non ricordare,
vorrei che fosse un sogno,
ho visto volare un aquilone,
c’eri tu che lo guidavi
avrei
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Ero agricoltore
e fui chiamato per la guerra,
niente più vangar la terra,
né più divertirsi a nascondino,
né alle rincorse ed altri giochi
coi cari miei bambini.
Né vanga né aratro,
ma fucili mitraglie e granate
da usar tenace nelle
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Donna non so se sei un canto o un fiore
o un giorno impacchettato pronto all’uso
oppure una promessa in pieno agrore
con l’umile profumo e il cielo accluso.
Allora non ti lodo e non ti accuso
ma spendo le parole in tutta fretta
e spero che non
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I’ vorrei che il bon Signore
e la madre sua
posassero mani su di te,
o casta diva
Che senza tremore
scorra celere via
il mal che prostra in te
e che non ravviva
Di prece lor invoco
che’l mal fugga
in altro loco
Luce divina
in te si
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E vai col detergente
del viso disidratante
fondotinta correttore
d’una qualità migliore
le guance un poco bianche
si ravvivan con il bronzer
e tra le tue ciglia stanche
un ricamo d’eye- liner
cipria e illuminante
con mascara ed ombretto
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Pensieri intrisi di nostalgia di un tempo ormai passato .
Tra emozioni intense in balia del vento,
tra mille sensazioni, spesso solo illusioni
Perdersi per raggiungere cime innevate, dove l’aria rarefatta
ti abbraccia sino allo sfinimento, non
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gli schiaffi dei maschi inchiodano le donne al silenzio della paura
tutta la casa è diventata segno della truce sofferenza
tu orco padrone che vuoi rendere schiava la tua bellissima innocente compagna
gocciola il sangue dalle guance pure colpa dei
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Tanto fu il dire
che di vaniloquio fu diluvio
a nulla servirono le parole
se non a confondere
le menti poche avvezze
al così tanto parlare
senza mai porre fine
a ciò che nel poi
di noi mai trovò ragione,
in fin de’ conti
non asservì a misura di
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Scende novembre, lento, come un pensiero stanco.
L’aria ha il sapore dell’addio,
le ore si sfogliano come pagine umide
e ogni rumore pare venire da lontano.
Nel vetro, la pioggia disegna vene,
linee sottili che somigliano a me.
Resto immobile, ad
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Un riposino iniziato a vivere sui banchi dell’asilo
offre al mondo una visione speciale
capace di far distinguere il vero senso di simile gesto
che se ben inculcato ci portiamo dietro a vita
ricordi su ricordi vorrebbero estendersi
anche se il modo
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Vedo cader le foglie ad una ad una
e l’albero si spoglia del suo manto
di rigoglioso verde, ch’era un vanto,
sotto il guardo del sole e della luna.
Ed or che il sole abbraccia la laguna
e l’onda azzurra col suo dolce canto,
la luna ammira con le
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Tra sogno, realtà e visioni s’innalzano i poeti
esplorano parole vibranti senza tempo,
trasformano il dolore in pura verità,
ogni verso illuminato è un piccolo firmamento.
Catturano l’ombra, la luce, il silenzio,
trasmutano il mondo in musica e
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Nell’umido prato appare all’alba iridescente
giallo sorriso tra filamenti d’argento
piccolo sole che sa illuminare
anche il più grigio, muto momento.
Sull’esile gambo vibra leggero
schiude i suoi petali senza rumore
umile fiore dal cuore
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Saremo noi
la tua croce
luce che arde
poco alla volta
e stella sorda
al dolore nero
delle notti
e dei giorni grevi.
Saremo noi
la tua preghiera
luna che spera
in una nuova alba
con l’amore
del cielo limpido
spazzato dal vento
e un
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Minuscolo uomo, io sono
dinanzi alla maestosità del Divino
eppure sento in me
tutta la grandezza dei miei passi
che nella sacralità dell’essere ora uomo
mi fanno riflettere su ciò che vorrei.
Amante sono della Misericordia
ch’è insita in ogni
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C’è un respiro che non osa farsi voce,
si posa tra le pieghe del giorno,
dove il cielo scivola lento
sul dorso umido della terra.
Il tempo si piega, come un ramo stanco
e lascia cadere silenzi a grappoli,
mentre la luce, sottile, testarda,
fruga
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nel silenzio dei miei anni sogno i giorni interrogativi e miracolosi del futuro.
trema la fragile preghiera di Gesù che sussurra un manto di stelle
piange la tenera bellezza del fiore che sorprende la bellissima pietà del mio cuore.
penso alle lacrime
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Basta uno sguardo e quel numero riscrive verità
un sogno non sogno che ritorna a scaldare il cuore
è stato bello sì seppure nella sua tristezza
ogni istante ogni momento abbracciava il giorno
ed ora che il silenzio è padrone
non riesci a
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Gli ingranaggi di quelle memorie,
dei "ti amo" custoditi nel baule,
scandiscono il conto in rosso del tempo
e dell’amore che mi porta ancora a ricordare te.
La compagnia amara d’una clessidra
mi pone tra mille facce amate
a giacere in penombra e in
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At times I sit in silence by the road’s old bend,
watching how time drifts by, refusing to amend.
The world keeps turning - blind - within its shadowed dance,
and childhood’s sleeping demons wake from their trance:
envy, pride, cold ego, false masks
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 | Sii tu a dipingere la mia anima,
rimasta invisibile per molto tempo,
una tela nascosta nel silenzio,
che attende il tocco del tuo amor.
Sii il pittore della mia vita,
tu che colori con le sfumature del mondo,
dipingendo angoli immaginabili
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 | Io non festeggio
quest’anno il Natale
perché nel mondo
domina il male.
E’ davvero finito
lo spirito natalizio,
la nostra Terra
sembra un supplizio.
Come fa a nascere
l’Innocente Bambino
se impera la guerra
e comanda Caino?
Io non
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| Nuota la mia anima
nel mare di emozioni
che travolgono, onde ribelli,
la fragile sfera di pace.
Lo spazio non esiste
tra i pensieri e il canto
troppa luce acceca le nuvole
e il sole è troppo denso di senso
Amo le mie nuvole e il sole,
le
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| Quale vento
mi può donare
un’alba di pace
in questa notte
che la realtà mi corrode
gli antichi sogni
di un mondo d’amore
e prego una stella
che mi
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| Non ho più nulla da inventare
ora che la nube scura è vicina,
ora che non posso più salir la china,
non mi resta che aspettare...
Non ho paura di morire
per me sarà una liberazione!
però non voglio cadere in tentazione...
perché ho si, paura di
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Apro il cassetto dei ricordi. .
Profumo di viole
intenso, inebriante, ricama l’aria
e mi manca il respiro
tanto mi accarezza il cuore.
Cammino nel pensiero
nel rosso tramonto
stringendo la tua mano di vento
danzo prati di viole
e ti sento
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Mi rapisce il cielo,
ogni dì mi richiama ardito
mi sfida insistente e ilare
sì deciso m’induce a guardare,
cedere devo per amore del sapere.
Tante risorse dinanzi mi pone,
il nugolo, o pioggia, o tempesta che sia,
se chiudo gli occhi un istante
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Non è mai stato vero
se gli anni scorrono
e nessuna ombra
mi può più raccontare
del nostro amore
o di qualche parola
spesa per disegnare
la luna e la sua luce
promessa ad altro cielo.
Non è stato amore
se il filo tagliato
è passato via
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Rosso come l’alba che rompe il silenzio,
fuoco che accende l’anima al vento,
è grido di vita, ferita che canta,
memoria che brucia, passione che incanta.
Rossa è la rosa che trema sul cuore,
sangue che pulsa nel tempo d’amore,
è vino che danza nel
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