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La crudeltà verso gli animali
Le 33 poesie pubblicate sul tema "La crudeltà verso gli animali"
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| Sei disteso su una nuda terra,
i tuoi padroni senza pietà
ti hanno abbandonato
senza acqua e cibo.
Per le loro vacanze or sei una nullità
e pertanto riprendersi vogliono
la loro libertà senza più considerare
quanto il
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| Baluginava - atterrita -
la notte;
inseguita da belve feroci.
V'era assenza di voci
di luci.
E quell'anima
appesa ad un vuoto di stelle
attendeva - sgomenta -
la morte;
che vicina,
come a un passo di luna,
d'umane sembianze
le belve
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| Occhi languidi mesti
inseguono il padrone,
senza alcuna giustificazione,
mi lega e s'allontana via.
Immobile guaisco
e ancora non capisco
il male che ho commesso.
In questi miei lamenti
ricordo le corse e poi gli affetti
e tutti i bei
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| Forse un giorno
avrà compassione
il rimorso macchierà
il suo cuore, o forse
il pugno alzerà di nuovo
colpendo un uomo.
La crudeltà di mente
non vede mai il sole,
impera il dualismo
in anime oscurate.
Batte forte il cuore
copre il tuo guaire
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| No, tu non puoi capire.
Pochi mesi fa, a deciderti un nome.
No, tu non puoi parlare.
Il tuo primo osso posticcio.
No, tu non puoi decidere.
La tua indole di meticcio.
No, tu non puoi scappare.
L'abbandono a ferro e catrame.
Eppure il sentimento
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| La volontà che non ha voce
assicura al mondo
la sua vittima.
Carnefici
carnefici
carnefici
La sorte
agisce su commissione
la morte
clandestina
è un contrattempo.
Insabbiata
defraudata
inquinata
la coscienza
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T'amavo
padrone.
Tuo servo
tra spine e rovi
l'innato fiuto
di
corse boschive.
Poi l'ombra.
L'anziano
inutile gioco.
Nell'auto fantasma
scompare il mondo.
Colpa mia
oppure
del tempo.
La fine è giunta.
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Amico fedele e devoto
che sa donare
affetto e compagnia
ti hanno abbandonato
in una periferica via
come un vecchio oggetto
e senza coscienza alcuna
vanno in vacanza al mare
mentre tu rischi
di morire
investito
o di stenti.
Quanta
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Ieri notte.
In miscela di sudore,
sonno bramato
e sirene torturate su ambulanze
ho ricordato.
Sullo scaffale più basso
della mia cantina
c'è la scatola di latta,
sigillata quand'ero bambino.
Code di lucertola,
ali di
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Occhi che cercano un po' d'amore
amore maltrattato da un cuore marcio
mi hai preso dal mio mondo
ed ho creduto nel tuo amore
mi hai guardato negli occhi
e hai spento il mio sguardo
io continuo ad amarti
perché il mio cuore non porta
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| Te sarvi perché
più non ce vedo,
nun fà lo spavardo
dà dietro er vetro.
Ahò nun ce se crede
A forza de magnà li dorci,
sto a diventà come li porci,
m'è venuto puro er diabete.
Avvicinate a
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Finto stupore
empie bocche di scialbe parole
Da morbido pelo
spauriti occhietti
piangon padroni traditori
inetti
Mai meraviglia fu più fatua e menzognera
Anch'oggi un cucciolo d'uomo
riposa per sempre in un sacco nero
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Con due ali sono nato
ma a che servono non so,
ho provato a saltellare
ma per terra son caduto,
salta qui salta
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Pollo di batteria
arrosto con patate
nato da incubatrice
mai conosciuto prato.
Agnellino di latte
sacrificato alla festa
per cruenta tradizione
mai diventato pecora.
Cane da combattimento
nella lotta truccata
molti hanno scommesso
ed io la
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Occhi languidi aspettano un sorriso
tra fumi d'auto in fuga
ed echi di cuori indifferenti...
Mani premurose carezzarono il mio manto,
sfoggiando fiere la folta chioma nera;
ghiotto di coccole regalai abbracci
per asciugar lacrime in giornate
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Con nuove religioni
gli uomini crudeli
vivono incoscienti
l'inumana società
fanatiche rabbie
cercano nemici
e voglion d'eccezione
far normalità
bruti inquisitori
rimestano nel nulla
e rendon scandalosa
persino
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Altrove,
ho costruito una città
dove il sole non tramonta,
dove rispetto e libertà
appartengono a chi non possiede niente.
Altrove,
rivivo la mia infanzia
colma di valori,
d'amore e di speranza.
Speranza di non veder
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Metempsicosi
intrepida trasformazione
reincarnazione
metemsomatosi
corpo nuovo
al di là di gelida morte.
Se credi nella metempsicosi
le inspiegabili trasformazioni
di esseri bavosi
in sgargianti macaoni
potresti rinascere
sotto il
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Vagavo tra le celle
di quella prigione
col cuore in tumulto
densa la sofferenza
come nebbia
percepibile al tatto
I prigionieri
urlavano muti
il dolore, la solitudine
e una domanda
"perche?"
Due occhi
più grandi del
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Sembri smarrito
nel tuo silenzio
e fiuti strano
quell'aria assente.
Delle tue cose
ormai finite
ricordi i suoni
di quella gente,
a toccar pelo
senza vederti
e stringer carne
senza toccarti.
Perché da oggi
sarai più solo,
di
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Ancora penso
quale sia il tuo vestito
non riesco a comprendere
la tua vigliaccheria.
Alla luce del sole
parevi un
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| Ti ho visto solo di sfuggita
ti aggiravi smarrito
con lo sguardo perso lontano
ed ora mi struggo nel
saperti abbandonato
in un luogo sconosciuto.
Il tuo ricordo esplode
nel silenzioso pianto.
Lacerante strazio, quando
ti immagino
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*
E ti dico grazie
da qui dove ora sono
ricordo di te
ospite
Ho vegliato molto
la tua casa
attento al territorio mio
ch'era nostro
Nelle molte lune
al sole di molte stagioni
ho tessuto il mio ordito
che ammirasti
Nero e peloso
la
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Con occhi rocciosi
Sentinelle
scrutano la notte
timore infondendo
ad anime confuse
Dietro ferree grate
segregate
Abbracciano la sorte
Gridando al silenzio
La loro frustrazione.
E mentre
Nel dispotico trionfo
D'ingrati cuori
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Un berrettino buffo
un farfallino strambo
il viso grasso e gonfio
e l'occhio spento e stanco
Bacheche allineate
s'un muro tutto fiori
farfalle spillettate
con sfoggio di colori
Già il collezionista
racconta tutto tronfio
i
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Questa è la storia vera
di due bravi cagnetti,
che vissero amati e felici
ma un tempo negletti.
Due animali adorabili e buoni,
quantunque l'affare più grosso,
l'abbiano fatto i loro padroni,
in cambio d'un osso.
"Dimmi
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Se ne stava li in disparte
lo sguardo spento
di chi non ha più niente da dare
gli occhi coperti da un velo bianco
come una patina di dolore
se ne stava da solo
non aveva neanche voglia di abbaiare.
Gli son passato accanto
un semplice guaito
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E' notte,
unto di vergogna
dal fasto obbligato
mi ritiro nei ranghi
della mia solitudine.
Buio pesto incombe
sui cigli del ritorno,
passi sulla scia lunare
risuonano un'eco di nobiltà,
è indole di un'anima errante.
Esili
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D'estate
si svuota la città
uomini in cerca di vani lidi
cercano altrove la felicità
lasciando soli
animali d'affezione
nelle loro dimore
o peggio in strade
incolte e abbandonate.
Se potessero capire
fuggirebbero lontano
senza
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| Chiedimi uno strappo al volo.
Non estraniarti al nucleo.
Tirami una freccia al cuore.
Colpiscilo.
Fammi morire.
Come un animale.
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33 poesie pubblicate in questo tema.
In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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