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Odore di mosto
Le 49 poesie pubblicate sul tema "Odore di mosto"
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| Nell'aria fresca e bruna
dell'autunno,
esala dalla bruma
odor di mosto.
Cantine aperte
odori penetranti
profumi antichi
eppure, ancora
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| Un piccolo sogno da poveri
arricchito dal cuore
diffonde profumo di uva pigiata
un sapore pungente,
divino,
dagli acini orbati dei graspi
nell'aria ubriaca
di spiriti eccitanti.
Tra filari smossi dal vento
ribollenti
lucertole
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| Lussureggianti graspi
di millenario sentore
dal sole permeati
evocano in un caldo alito
antichi riti
dove in segreto silenzio
corre da rigogliosi vigneti
lontano odore di mosto
che ravvivando l'essenza della vita
sfocia in un fiume denso
di
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| Ad annunciar
l'incipiente autunno
si innalza
il profumo
inebriante del
mosto
che esalta
i sensi
e la natura
prepara
spettacolari
ramati colori
e frutti ambrati
per la malinconica
struggente
stagione
di foglie morte
e di caldarroste
a
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| Come dietro il sipario
il sole d'agosto scompare
brillano agli ultimi raggi
grappoli di perle e rubini.
Tra i filari sospesi e
le sonnolente colline,
si odora il profumo di
mosto, mentre l'estate
è già pronta a
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| Scampoli di bagliori d'estate
annegano nelle pioggie settembrine
rinfrescando sonni inquieti
di ultimi abbronzati amori.
Rintocchi lenti dell'Ave Maria
echeggiano nella sera già buia
infondendo dolci atmosfere
nelle case già piene
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Mi inebriava quell'odore agrodolce
Già dal calpestio delle zolle su in collina
Mentre da lontano ma neppure tanto
Il rombo dei motori in autostrada giù
Rompeva l'aria satura del mosto che
A breve dappertutto si sarebbe sparso
E
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Pino Penny |
17/09/2011 08:05 | 1549| |
Poesia segnalata
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| Fra luccicanti fasci solari
ombre e penombre
di pioppi sfrondati dal vento
e sibilanti erbe d'antica rugiada
io con resti onirici
di un presente spento
nostalgici approdi
a ricercare vado
su ammalianti solchi.
Perpetuo è il frugare
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| Rubini splendono
tralci di smeraldo
abbarbicati verso il cielo
fitte di sole
a consumar meriggi
in odori che salgono
miraggio in nari
incanto e stordimento
Profumo soave e remoto
confuso agli aromi
foglie di menta e pesco
a sublimar
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| Mosto ed uva, mesciuti
mani operose, piedi, nudi colano rubino
e risa
Srotolano, violacee
le memorie, aromatiche e dense in effluvi
quel gusto settembrino
di Vendemmia e Oro
Riluce, e spicchi di sole
l'infanzia, e m'innamoravo del vento
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Profumo di vendemmia
al primo echeggiar del gallo
e tra filar di viti e tralci
ricurvi contadini
ricolmano immense ceste d'uva.
Corvini, rossi o ambrati chicchi
aspettano impazienti mani
in verdeggianti pampini cullati
nello strider ghiotto
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Il paziente lavoro
raccoglie i suoi frutti
brillano d'oro
gli ordinati filari
sorge improvviso
il sole maestoso
ed in mille riflessi
frantuma i suoi raggi
sale l'erto sentiero
l'allegra brigata
è un clima festoso
di scherzi e
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| Io mi preparo...
gambe incrociate
braccia conserte
stasera sfilano i filari
appaiati come gambe
di ballerine in carne
coi seni a chicco
le foglie a palmi
i viticci volubili
aggrappati sinuosi
al contorto fusto
e pronti a mettermi
sugli
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| Mosto bianco
reso rosso dal sole
Mosto rosso
reso bianco dal velo
che ti ricopre in cielo
Nuvola grigia
che profuma d'allegria
e si ubriaca di stelle
tinte di un viola
che la tua pace consola
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Selene dea della luna d'argento nelle notti d'incanto,
simile ad una culla dolcemente si diverte a baloccare,
rallegrare i nostri inconfessati e celati desideri.
Trascendente e pura, verginale, liliale come un'amante
solidale, per amore di
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Acini tondi...
di rosso rubino o color d'oro
o scuro zaffiro
Acini piccoli...
grandi tesori
dono d'amore di madre
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| Non si sposta l'aria
su queste altre finestre
dove il mare ha l'urlo di radici
a scombinare il fiato sulle vele
e mi racconta il fiume e di sempre
quel sapore di ponte
che ha gli occhi ai viaggi di Novembre
e mi racconta il vento
che
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| L'odore del mosto travasa
ricordi e dolci sorsi in gola
mentre seguo lo sguardo
di lei che mi accompagna.
E' tornata l'ora dei canti
che a squarciagola liberava
la vendemmia al casolare mio
e nelle sere buie si pregava Dio.
Braccia e piedi
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la vidi ballare al castello
in tempo di vendemmia
riccioli in tralcio
vita che sapeva di mosto
acerba per la prima raccolta
osservai sospeso
poi mi spostai di lato
ed il suo sguardo immaginò
fui sorpreso
l'angolo, non
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49 poesie pubblicate in questo tema.
In questa pagina dal n° 31 al n° 49.
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