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sul giardino del nulla
Le 55 poesie pubblicate sul tema "sul giardino del nulla"
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Esiste un giardino
ai confini del nulla
ove giacciono sepolte
le illusioni perdute,
i sogni infranti,
le sirene ammalianti,
le chimere ingannatrici
di una felicità inesistente
vanamente e amaramente
inseguita
da un'anima tormentata
e
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correre spingendo le ruote al massimo
e tu che m'osservavi ridendo finalmente
a volte ti vedevo mettere l'animo nelle tue braccia
nel giardino che s'affaccia su Firenze
sotto l'albero di noce sempre generoso
ci scambiavamo parole, ingenue
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Non ti racconterò delle mie solitudini
come ombre che s'allungano
sui miei sorrisi
e del vuoto che mi risucchia dentro
fino a farmi cadere
in deserti desolati.
Non ti dirò delle notti
a fissare il buio
aggrappandomi sui fianchi
di
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| Confinata nel buio ferale
del vuoto giardino
ascolto il fruscio del cuore
che nell'estrema oscurità
sfiora la mia pelle
Occhi riempiti d'affanno
continuano a spegnere stelle
versando le verità che comprendo
sulle annerite ali
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Nessun fiorir dalle stoppie
o dall'arse sterpaglie
Soltanto cenere infeconda
gravida d'abbandono
florida infesta
i romiti campi
dell'alma incolta.
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Tolti i sassi,
cresciuta l'erba.
Manto verde profumato.
Piantati fiori rari e
tanti "non ti scordar di me.
Mai annaffiato,
mai seccato.
Passati anni,
tornati i sassi,
non ci sono più fiori rari,
ma son rimasti i
"non ti
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Non so cosa
dirò
cosa le mie parole
potranno, dove vago
Quando m'offro
al linciaggio
dei miei pensieri peggiori
o migliori
E non importa
Se
Sono seme
che non germoglia
frutto avvizzito e incolto
alla mano ritratta
Sono
il
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| Troppe volte i tuoi occhi hanno pianto
e troppe volte hai versato inutili lacrime,
Madre!
Io naufraga in un mare di solitudine,
tu carezzevole come un'amante generosa;
a nulla valsero le tue parole, i tuoi gesti.
Or che sei morta tace la tua
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Batte la pioggia
su ragnatele
di un vetro opaco.
Scendono gocce di rugiada
su un sorriso amaro,
inzuppano l'ombra di un
albero spogliato.
Aldilà del vetro
c'è un'anima alla deriva,
un prato sterile
e un mondo di
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Alieno vertici
anelo vortici
smusso angoli
si' che nel nulla
m'annulli
e l'anima molli.
Disfatte
brame cupide
ancelle
della vita buia
senza stelle
getto indifferente
alle stalle.
Mi trastullo
nelle mnemosine
sorgive acque
ristoro
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Sul giardino del nulla
non riflettono più le stelle,
cadute come fiori secchi per terra.
Sul giardino del nulla solo sorrisi spenti
sorretti dal tempo e camuffati dal vento.
Solo un colore vive in eterno nella mia mente,
sul giardino del
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Una rosa ogni
domenica
credevo
fosse amore
anziché una
richiesta di perdono
Ho capito tutto
quando mi dissi
che volevi la
tua libertà
e gli occhi
dei tuoi figli...
nemmeno quelli
hanno evitato
che la trovassi
tra le sue
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Ché da quel vuoto
scappano anche i sogni...
E dove vanno
se non v'è luogo
che possa maturarli?
Se al sole cambiano colore
e all'ombra marciscono
prima di venire fuori?
E resta un nocciolo
impietrito
un seme mai divenuto
spellato
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| Il tempo l'abbiamo spalmato alle pareti
al vaglio degli anni
in questa stanza vuota
dove il suono rimane sordo
e la fotocamera spenta
Quando ripassa la melodia di un caso
battuta con la mano
o meglio con il palmo
come lacrima nel silenzio
sul
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| Nel mio campo
avevo messo un omino
a spaventare i passeri
Quando s'alzava il sole
nessuno più s'avvicinava
a dargli una toccatina
Nella mia mente
passavano tutti i dubbi
chiedendo giustizia
Ma quando calava il buio
nessuno più
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È un andare lento controvento
e poi planare dolcemente
nella vallata assorta
tra i canti degli uccelli
e il mormorar dell'onde
sulle rive senza tempo dell'anima.
Mischio le carte della malinconia.
Con mano tremante spezzo il mazzo.
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Potrei parlare
di lui per infinite ore
e narrare
le sue straripanti
ambizioni.
Era al primo gradino
simulava
di
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| - Pietre e polvere -
s'erge l'onda
in versi circolari
ingorghi lasciati là
dove si mente
spoglia
sì dirada l'avidità
balenando l'idea del nulla
il vuoto
scarno
rastrella profili deformanti.
Come note
si
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Cammino sulle pozzanghere
nell'acqua sono fango
come un bambino che gioca e si sporca
E guardo i debiti rimasti a
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Supino in riflesso ad opaco vetro
miro il giallo giardino che di tanto
in tanto mostra a me ... roseo germoglio.
Lascia in
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Il Nulla si presenta qualche volta
in forma di giardino assai fiorente,
i sensi confondendo e dando molta
letizia immotivata a cuore e mente.
(Però tutto nel mondo forse è Nulla,
che si traveste più seriosamente,
per dare
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Il Nulla stretto tra le mani
Taglia la pelle e gli ultimi veli
fa morire dentro anche il silenzio
e fuori la vita profuma
L'orizzonte è molto lontano
sconvolgono i segnali
fan perdere la vista nel Nulla
nella spiaggia affollata
Schiavi
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Oltre quel dirupo,
al di là del mare,
l'aurora si scolora.
Tra nubi diradate, in un cielo inerme,
s'alza quel lamento.
Cullato dalle nenie
di sirene stanche,
tra onde che schiumano
per mano
dello sferzante vento.
S'aprono crepe,
tra
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il nulla spolvera le mie ossa stanche
le trascino come a marcar territorio
su quello ch'è rimasto da coltivare
nel giardino invece non è più inverno
da tempo ci si rannicchia tra le rose
il desiderio è primizia da
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55 poesie pubblicate in questo tema.
In questa pagina dal n° 31 al n° 55.
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