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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’415Autori attivi: 7’477
Gli ultimi 5 iscritti: Vladislav Prazko - ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio |
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Rapido oblio
Le 74 poesie pubblicate sul tema "Rapido oblio"
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Un sorriso
violato e spento
di un bimbo offeso
da squallide persone
e dai loro rostri rapaci
.
sta cercando
briciole
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Angela |
14/11/2010 00:41 | 1707| |
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| Lo sapevano i tuoi silenzi
la nebbia
che rada velava i nostri sguardi
nel tempo acceso della notte
non la mia voce
diluita di parole e spesa
nel fiume di passi accesi di un viandare
in cerca ferma di un miraggio.
Guardasti il vento
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| Tra le sbarre
la mia vita scorre lenta
ogni giorno le ore conto
con le compagne gocce
che il rubinetto
ormai invecchiato
lascia andare.
Cosa ho fatto?
Mi ripeto ogni momento
perché ho lasciato
correre le mani dietro
ricchezze
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| *
T'invidio perché dimentichi:
lo storico non t'appartiene
ed io che mi sento
schiacciato anche dal presente
bisogno di luce e delle tenebre:
dunque l'oblio
così confido nel futuro
ma non so dimenticare
se non ho
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| Si è fermato il tempo
e immoto osservo
tutta la vita
scorrermi davanti
apparente identità
che in frazione si scompone
incredulo mi svelo
l'altalenante viaggio
trovare un punto
a cui appoggiarsi
fatica vana
di corsa insana
tutto
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congèrie di assoluti e lacrime
che dissipa il senso di un verso
tra mezzopunti in malaccosto di colore
sprecata la fatica di stupire
e nessun contrappunto
a mordicchiare il lobo al pensiero
inutile -dunque- commettere
questo peccato di
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Amara |
13/11/2010 21:21 | 2967| |
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Facile
Dimenticare tutto ciò che è stato
Quante vite umane è già costato
Quei bimbi che non han più veduto
Quelli che là tutto hanno perduto
Inumano
Che pochi potenti senza scrupoli
Col rischio di distruggere metropoli
Chiudano gli occhi solo
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Non siamo tutti uguali
né nell'oggi, nemmeno nel domani...
tuttavia guarda le mie mani,
son forti e grandi come le tue
eppure nonostante quello,
io non ho un impiego
mentre tu fai lavorare il cugino, la figlia
e pure tuo fratello
Dici
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Ieri ti hanno dato la notizia
un colpo al cuore
il cambio del colore
il futuro da azzurro a nero
inizia il tempo della mestizia
Hai passato la vita a cercare
la rettitudine, i valori
l'amore cristallino
quello che divide il raggio
in tutti i
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Lo vedo
il velo che t'inganna lo sguardo
il racconto s'è fatto denso
di quel passato
che trova la strada
nella tua memoria assente
Mi guardi
e in me vedi il padre
io
che son ancora solo figlio
e mentre la storia
nella tua voce
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| Capo al filo dei pensieri
trascinato fino al mattino
ricercati dai media
Respiravano convinti l'aria
Spersonificate esistenze
le vite da un attimo unite
a lodar valori alieni
Allontanavano realtà
Inzuppavano sentimenti
pretendendo
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| Forse correvi all'impazzata
su quella maledetta autostrada
o forse è stata la nebbia fitta
a farti avere una
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Ti riconosco, incrinata fragilità
Diotima dall'intrigante sorriso
estasi assoluta sei per me
trascorse le notti di annebbiato oppio
opaca mente e cuore svanisce
intorno alla pelle, ove il viso appoggio
Tormento il pensiero non lascia
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Sottovoce
da matto
intreccio dialoghi
con i compagni dei tanti viaggi
finiti sul marciapiede
d'una stazione
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Mille respiri
s'odono in fondo
al pozzo
o forse non s'udranno mai
Mille attimi
lasciati sulla coda di una cometa
spinta a forza
in un universo spento, privo di luce
dove resta un sentire appeso al latrare della notte
in quel vento passare
ed
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| Cado...
non muovo la testa
e le mani
quasi schiacciate da
una montagna
inumana.
Scivolo...
verso il baratro della
sopravvivenza,
senza chiedere al mio
cervello perché.
Sogno...
velati suoni
contraddistinti da
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| Denso e sonnolento,
trasporta ricordi il Lete.
Sulle cui rive,
nutrite anime,
sono pronte a bere.
Tra le perdute,
quietamente,
si dimentica la mia,
nelle vedute d'un tempo.
Abbandonando
pensiero e sentimento.
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| Bozzolo su una panca,
sotto cielo di stelle
conservo pelle stanca
giardini sfioriti,
orchidee morte,
dove sono i lupi e
i sogni proibiti?
stringiamoci a corte,
divenir granaio
tra queste spighe morte
non è resa uccidere un
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| Fragilità dei petali di un fiore
un'aurora gentile che appare,
un cielo di quell'azzurro speciale,
fanno questo mio cuor tornare ad amare
La mia mente si ribella a questo oblio infinito
dove ogni orrore disegna un cuore senza amore
e con
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| Il pensiero fugge dal niente
Come un cedro tra sabbiose tetre onde
Il tramonto ogni cosa fonde
Rimestato dal vento
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Fiero della missione
lasciasti madre, moglie e figli
per portar pace ad un popolo
che di guerre era sazio.
I tuoi sorrisi generosi
rallegraron cuori orfani
facendo batter forte il tuo
per le gioie ricevute...
Uno scoppio infame
offuscò
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| E' vuoto il cielo
così immenso d'incertezze
aggrappate a stelle vaganti
nello spazio scuro.
L'anima riconosce i suoi pezzi
fatti saltare da esplosioni
d'illusione e follia.
I fiumi del caos
scorrono sotto i piedi
per distrarre la
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Numeri, cifre
zeri e sottozero
fili intrecciati, quasi annodati
fine mese è vicino
speranze e soluzioni
non tangibili e prestiti
debiti su debiti
coprono soldi che non esistono...
I pensieri sfuocano
scoppia il cervello
mènte la
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E la coscienza
inciampa nel gradino
del tempo.
Allucinante silenzio
nel gelo della mente.
Nelle adunche mani
di carnefici furori
l'umanità ferita
dall'indifferenza tagliente
che ha impietrito le voci.
E' scoperto il nervo
che
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| Cerca dimora nel deserto,
l'anima ferita.
Quando non scorge più
l'amato sole, trova il suo
rifugio nel silenzio.
Se i venti soffiano impetuosi
e i lampi feriscono il cielo,
chiude per un attimo i suoi occhi
per non veder morire la
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Melodia
si diffonde
da note disegnate
sopra il pentagramma
di un cuore che non sa
arrendersi agli eventi
.
Tenta
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Angela |
13/11/2010 08:36 | 1249| |
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E' un capotreno in pensione
col cagnolino sul corso
preso da attenzioni amorose
per una cagnetta al guinzaglio
di una signora passante.
Mentre le bestiole s'annusano
conversano le due persone
l'una di quadri e di foto
l'altro della
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Il collier di diamanti
esibito al collo di un fantoccio
nella vetrina di una gioielleria
del centro storico
gronda sangue e vergogna.
Trasuda della fatica
di ignari bambini affamati
costretti a lavorare
nelle viscere della terra
per una
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Nella stanza della memoria
carpe diem quotidiano
di presente
consumistico angosciante
fagocitando in fretta
nessi temporali
in mare d'oblio
accelera
tempi di un futuro incerto
dove inarrestabili cadute
negano umana identità.
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E' infinito l'oblio
in cui voi
diseredati della terra
vivete.
E' rapido e profondo
l'oblio che vi circonda
creature misere
dell'Universo.
Nessuna pietà
nessuna solidarietà
soltanto indifferenza
e colpevole oblio.
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74 poesie pubblicate in questo tema.
In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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