Come piume al vento
volano via
nemmeno il sale sulla coda
talmente potente da trattenerle
fuscelli sotto tiro
richiamano con fragore
braccia possenti in inutile danza
si arrendono
un vuoto che fa male
ferita incurabile
pista
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Dove il mare sussurra,
la voce del vento, si alza,
dentro spazi di cielo, che brulicano di parole.
Il rumore dell’immenso
si insinua, come un labirinto,
dentro l’anima priva di voce.
Danzano le onde, stizzite da refoli briosi,
oscillano,
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Nuvole appaiono all’orizzonte
l’anima è esausta, fa fatica
non riesce a librarsi nell’infinito,
a evadere dalla sua prigione.
Cavalli corrono, lasciano impronte
sono come pensieri alienati,
vagano al limite dell’abisso
superano atomi di
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È tempo del grande
perdono,
Misericordia libra sulle ali
del vento,
pace trasborda arcobaleno
di luce,
riscopre peccatore presenza
d’amore.
Giustizia e tenerezza del Padre Divino
accendono le stelle al morir
del giorno,
s’incanta la
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Come si fa ad entrare in quella scatola
comprendere quanto trotta
passare in rassegna ogni pensiero
cercando di capire meglio
turbolenze s’inseguono
ognuna un vero dramma
appigli troppo distanti
un lasciarsi andare incomprensibile
non basta
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Quante parole gettate al vento
come non accorgersi non pensare
quello che in ogni vita freme
ognuno con i suoi problemi
fa del suo meglio onde reperire conforto
perché ogni volta scavare
onde trovare il marcio
non sempre esiste anzi
quel
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Bagnati passi,
mossi, dai fluttii,
dalle ali della malinconia del vento,
m’accompagnano,
dentro i colori d’un tramonto dimentico di gioie,
tra la voce del silenzio del mare
che sa di umano pianto.
Si cancellano le orme
come i giorni sul filo
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Sono come forti rumori
che non fanno più respirare
uccidono i sogni. Pensieri
malvagi feriscono cuori.
Sento voci senza calore
sono invisibili, reietti
sono rimasti senza niente
senza un poco di batticuore.
Lasciano impronte di tormento
di
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| Sperduta in un anfratto,
d’amaro assenzio
a spasso verso
angusti vicoli
noto immagine che
ripiega furtiva
la sua vana ombra
nelle scucite ore
di perduti richiami,
di pelle bianco gelsomino.
Scavano ferite lontane
immagini
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Granelli dorati
nella scintillante clessidra
segnano il tempo al soffice scivolare,
ultimo raggio dell’afoso tramonto
specchia paesaggio nell'attimo
di sogno.
Immagina pensiero
l’isola del turchese mare,
dove plancton a rincorrersi
muta
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S’apre nuovo giorno alla vita,
tutto è diverso,
tutto è stupendo!
l’aria profuma di nuovi fiori,
spighe dorate giocano al vento.
L’azzurro infinito dipinto di gioia,
è raggio di sole ... sorriso di bimbi,
felicità
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Risplende l’acqua del mare
come una stella cadente.
Il pensiero è suggestivo
dolce fremito m’assale
Vorrei trattenere i sogni
ma si spezzano fra le onde.
Mi tuffo nell’acqua, voglio
ricomporli. Nel cerchio
li vedo sparire. Sono
onde di
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Seduto sul gradino
con la sua malinconia
schiena ricurva sulle ginocchia
mani a stringer volto
segnato dalle rughe del tempo.
Respira...
mastica nuvola di sapori,
mentre folata di vento...
trasporta brontolio di sofferenza e fame.
Intenerisce
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C’era una volta...
Una coccinella briosa volava,
sul pesco fiorito planò delicata,
verde chioma era passerella,
vestito a puà...
mostrava alla gaia donzella.
Sguardo incantato la contemplava,
felice ricordo alla mente
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Nel regno della fantasia
sento sulla pelle
la magia del
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Gaia fanciullezza,
sorride alla vita.
Boccioli di rosa,
coriandoli al vento
corrono gioiosi nei prati,
inondano dall'allegria
acque riscaldate d’amore.
L’alma vola,
gira l’universo
contornato d’un campo di fiori.
Rivoli scendono al
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Nuvole di vento
rincorrendo l’aria
sorvolarono meandri e vuoti abissali,
era preludio d’immane tsunami!
Esercito pronto a colpire
affondò nell'oceano la sua ira,
furia del vento
sollevò onda anomala,
un attimo!
toccò il
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Bianca come neve
l’alba mi appare,
mattino silenzioso avvolge
i miei pensieri,
natura voluttuosa
di primavera profumata,
sveglia amor ammaliante fotografia.
Brillano i fiori
nei tiepidi raggi del sole,
gemme aerei d’alberi giocano
col
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Curva sotto il peso della fatica,
mani tremanti di rughe scintillanti,
Donna
stende candide lenzuola,
profumano di brezza e fiorita aiuola.
Garrula goccia al soffio del vento,
spruzzo... allevia calore del volto stanco,
asciuga gocce dalla fronte,
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Giorni infuocati dal cocente sole,
pelle dorata dall'arsura,
piedi a camminare lungo la battigia,
decorano sabbia
umida di gioia e veli di nebbia.
Solleva capelli vento africano,
il mare all'orizzonte appare sereno,
libra nell'aria la nostra
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Il vento
che ha gonfiato le mie vele,
sul mar della vita trasporta
il cuore,
immerso nel fondale corallino,
apre sipario bacio cristallino.
Corpo nudo dalla veste,
come onda muove
trasparenti acque,
sparge elisir nell’aria profumata,
tela
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Occhi
scintille di fuoco
immersi nelle stelle.
Luce d’argento specchio
dell'anima,
cornice di
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Echeggia l’eco
d’un amore il grido
d’un semplice gesto il dono
d’una carezza leggera,
d’un bacio sfiorato.
Rimbomba quell’eco
nella stanza vuota,
rimbalza
tra pareti nude ed ombre,
si sente quell’unico suono
giocare a rimpiattino.
Il
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Nella notte
si muove tra le stelle, l'anima
vibra nell'altitudine
dei sogni, docile tra foglie
al vento porta via ogni sentimento.
Odo cinguettio d'uccelli
che liberi volano tra gli affanni
di un corpo indolenzito dagli
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Nel deserto più torrido
amor trova
oasi in fiore che profuma
di fresco.
Linfa disseta dune
cullate dal vento,
calca scia di stelle
mentre brillio traccia sentiero.
Sguardo ammaliato
scivola nella sinfonia
di grilli
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Fiume di poesia cuor esondava,
pensier critico nell'aria volava,
tempo antico
spregiudicato e blasfemo
gentil sesso intossicava di fango
e veleno.
Lama sottile d’occhi maligni
feriva psiche di donna infelice,
quando calamaio unto di
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Distesa blu
di basse onde vanno,
passi a danzar
dolcemente si ritraggono,
mormorio
al ciel s’eleva,
quando con zefiro
sulla spiaggia s’infrangono.
Vedo paesaggio illuminato dal sole,
all'orizzonte
una linea congiunge cielo e mare,
nuvole a
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Com’è lunga l’attesa,
e quel dovere andare
sferza cruento
su passi indecisi.
La notte
si corica sfinita sul
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Sta morendo l’inverno.
Lo annunciano le rondini
assetate di sole.
La strada che riporta a casa
s’apre alla luce.
Scivola attento
il desiderio d’un’aria
tanto attesa,
e sui fiori appena sbocciati,
al tremore del vento
vestito di cielo,
si
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| Riscriverò
le ore d’ogni mattino,
d’un tempo
passato ad aspettare,
e del vento
che attraversa le abitudini.
Degli occhi d’un gabbiano
sdraiato sulla riva,
del guado
mai attraversato prima.
Un quaderno,
ancora intatto
è
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