E batte il mio cuore,
frenetica corsa poi... l'attesa:
temporale improvviso,
la quiete minaccia,
si spegne il sole,
paura coglie cocci di dolore,
luce di stelle muore.
Tetra è la via della città perduta,
lamento di pace l'immenso
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Son fili d’erba gracili e sottili,
orfani
ricurvi al rovente sole,
arido deserto rimbombo di tuono,
brucia identità al periglioso cammin.
Scivolan passi
nella sabbia ardente,
graffia corpi lama del dolore,
orfani
di terre perdute,
ora
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Pregna è l’aria
di odor che sa di veleno,
intossica vita paura e terrore,
naviga ritratto intorno al cielo,
nuvola lo coglie,
non fa più ritorno.
Dimora terrena si gela
all’assenza,
sorriso, “di Giovane,”
accende luce di
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Porte di misericordia
il cuore apre all'uomo,
spazio, terra si fondono al perdono,
tutto può, Mano Divina, Concilio
rimbomba all'odio del cosmo.
Coscienza dilaniata
da un tetro destino,
dove gareggia insolito atto,
tratto ritratto
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Se le tribolazioni della guerra
procurano sofferenze e dolori
su tutta la nostra madre terra
la vita non sarà più a colori
Anche se siamo in piena tempesta
con i disastri che sono sulla terra
l’inno di libertà sarà protesta
per un domani senza
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Grigio stupore d’immane tristezza,
ondeggia negli sguardi smarriti,
cerchi apocalittici,
al calar della sera,
affogan respiri
nell’oceano di foglie appassite.
Paura nel buio divampa,
all’urlo dei venti piange il cielo,
graffia volti,
arida terra
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Abbraccia natura sole d’Autunno,
luce traspare sulla bianca cortina,
raggio dorato scava lungo sentiero,
allegro s’adagia sul folto castagneto.
Vento amico l’accarezza dolcemente,
al danzar dei rami,
s’apron ricci,
cadono a cascate more
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Cono d’ombra sublima infinito silente,
rosso ammaliante cielo adorna,
nel buio misterioso,
luna rossa appare,
magia allinea terra, luna e sole.
Mi parla di te, dell’immenso amore,
s’incanta sguardo al dolce favellar,
maestosa gira “luna del
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Un’ altra musica,
un altro palcoscenico straordinario
oltre le parole di sole
che cantano
in un bicchiere d’amore,
vestirsi di poesia
come la luna in viaggio
al sospiro del cuore musicale
sulle foglie dorate
della tua pelle di stagione
ventagli
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S'infuria nel cielo,
spettacolo spettrale,
contorna il cielo di grigio.
Uragano, scenario nefasto
da profonda visione,
acqua e cielo inorridiscono
al baluardo fiore.
Spavalda s'incammina scia
amor cruento che fatal fu,
il giorno che
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Cala il sole
su velate valli di smeraldo.
Ossigeno è per l’anima
che vede i raggi posarsi su informi sagome
incastonate su monti lontani.
Scema pian piano la luce,
vibrante ogni molecola nell’aria,
saluta l’arrivo di un tramonto
che si
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Passìa la menti ncapu l’acqua du mari,
mmenzu varchi e cori filici,
onda d’amuri u ventu sulleva,
comu vela d’oru l’arma arriva.
Tocca lucenti stiddi e luna nnamurata,
l’occhi si mangia biddizza e carizza,
duci sintimentu
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| Chi siamo noi
che soli non vogliamo
stare, ma in compagnia
discutiamo?
Chi siamo senza un futuro
scritto da altri?
Non riusciamo a districarci
in nulla solo
complessi di colpa
verso un domani incerto
dentro lamentele vuote.
Noi
che abbiamo
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| Bocche di fuoco
s’apron nella terra ribelle,
magma inonda sentiero dell’anima,
brucia il cuore arido deserto,
pace non trova,
al nascer del sole.
Nera caligine il vento spinge,
sparge nell'immenso odio e rancore,
pianto del mare,
non placa
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| Laggiù nella notte
qualcuno spinge,
mani traditrici vendute
per un pugno di soldi
fanno salire sagome d’uomo
dentro stive che odorano
di piscio,
l’olezzo forte fa mancare il respiro.
Guerre subdole di portatori
di pace
osannati da un
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S’apre
sentiero tra le dita del sole,
palla infuocata brucia senza fine,
copre la luce delle altre stelle,
che, regnan sperdute nell'immenso silente.
Stelle amiche d'ammirare,
giostre, che ruotano nella galassia remota,
città, dal sole
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Rami spezzati
d’alberi cerchiati d’insetti
cadono a terra
come foglie secche.
Rogo umano l’aurora arroventa
d’incubi travagliata
aggrovigliata da sentimenti
l’aria rallegra effigie del passato
mentre odio appioppa
rabbia
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Silenzio profondo invade la mente,
raccolta mi prostro sotto la Tua croce,
scalda volto raggio di sole,
quando, accarezzo dolcemente le Tue ferite.
Umile preghiera libra al Tuo Spirito,
note d’amore coloran bianche nubi,
fiume di speranza sgorga
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Pensieri sciolgono
lacrime del cuore,
l’anima di ghiaccio
verso il desolato destino.
Buchi neri esalano gas killer,
opprime il cuore sommerge la vita,
piange natura di tanto dolore.
Al perduto respiro
la natura si trasforma,
cambia il ciclo
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| Fiumi di veleno
hanno aperto le pareti del cielo
che colora i giorni d’ogni anima sulla terra
e caldo il sole, senza barriere, or bacia bruciando ogni cosa.
Erano docili le lacrime dal cielo
quando, al verde del mondo, distribuivano il respiro
e
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| Un pellegrinare antico
porta gente senza frontiere,
ordini superiori
che guastano una vita.
Miseria condivisa
da scarpe strette
e uomini
senza contegno,
solo il denaro conta
la sofferenza
è merce di scambio
per una partita
a
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| Dincolo de fereastra cerului
e destinul
de o veterana lume,
gratios arcului inimii
si a timpului linistit.
Dincolo de adevarata
truda a pamântului
sunt petale de speranta
a cânta
cu parfum de orhidee
orizontii de mare
al
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Quant’è beddu l’arbulu di granatu,
di virdi smiraldu vistutu,
ricca è la terra cca lu crisci,
l’aria prufumanu li juri russi scarlatti.
U granatu è fruttu d’autunnu,
si tingi di tanti culura,
frutti duci e priziusi,
parinu
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| Guerre e guerre ancora
discutendo verità sotto celate
realtà,
fumi si elevano alti, soffocano
innocenti dagli occhi tristi,
un giorno canteranno la loro gloria
non ci sarà perdono.
Verranno brine a gelare
sguardi senza
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Candida coltre copre dolcemente la terra,
soffice nube leggera s’espande,
movimento sensuale sguardo coglie,
emozione ammalia volti stupefatti.
Candido giorno nasce:
natura d’amore si veste di sposa,
si scioglie al nascer del sole,
fresca acqua
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Fiocca lenta la neve
come margherita sboccia
imbianca la terra.
Cosi spunta il giorno l’aurora
tinge di rugiada le foglie brillano
cadono lentamente si adagiano
sul prato ornato
da un violaceo splendore.
Amori si stringono nei sogni.
Le
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| E’ arrivato il giorno più
Corto, dove i passi
dell’inverno si fanno sentire,
rumore sordo
frantuma il silenzio
nella valle tetra
fredda dal gelo
ramo spezzato dal peso
della neve
giogo insensibile
di un rumore
isolato.
La paura
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Effluvi degli ultimi gelsomini,
distese di trifoglio verde immaturo
inondano l’argenteo uliveto
stanco e spettinato,
come amante placato.
Inediti colori del tramonto
rivestono le viti,
mentre l’impetuoso vento le spoglia.
Onde del vicino mare
si
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Oltre l’ignoto creato
al di là del giorno
e della notte
il sole ama il tramonto
astri girano attorno
all'eterno volteggiar delle stelle.
Nuvole dipinte di grigio
come fiori attaccati agli steli
sventolano al creato la pena
inonda
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Sono una poesia
Con le vie di quercia
Tante braccia d’arcobaleno
E agisco nei miei petali.
Vivo in armonia
Per arrotolare i miei valori.
Sono segreta e muta,
Solo le foglie mi solfeggiano
Tra fremito del vento.
Servire con gioia
Le anime
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