Si sta spegnendo il sorriso
tra solchi profondi
e mani tremule di dolore.
Vorrei stringerti mamma,
tra le braccia, che mi strinsero bambina,
amarti, ancora, mentre sogni tra i fiori,
mille arcobaleni.
Il cielo è ancora chiaro,
come i tuoi
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Suvvia mio signore non alteri così la voce
l’amico mio, certo del suo rispetto, far difetto a lei non voleva...
è stato solo uno spiacevole equivoco, ma assai fine a se stesso
il tutto casomai è manchevole di nota
e non sia mai solo per il modo atroce
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Da soli in cammino verso l’incanto
nonostante il buio attorno
sia l’unica meraviglia,
e sentire dentro al cuore
l’accorato pianto di chi in vita
con amore, ha tanto amato.
Camminare ora, da soli, nei ricordi
che rimarranno testimonianza in
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| È un pugno in petto
che toglie il fiato,
è un fiore guasto
che va levato
e si combatte
sino allo stremo:
non siamo vinte,
mai lo saremo.
Fior di statistiche
dicono il vero:
bisogna crederci
e per davvero.
Però cogliamo
ogni
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Oggi finisce la speranza
per l’esistenza ch’era lieta
buio di notte, senza meta
verso una dura realtà.
La vita sfugge dalle dita
nascerà un fiore profumato
avrà un bel colore rosato,
appassirà senza pietà.
- Occhi velati, cielo chiuso.
Ancora
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Nuvole di vento
rincorrendo l’aria
sorvolarono meandri e vuoti abissali,
era preludio d’immane tsunami!
Esercito pronto a colpire
affondò nell'oceano la sua ira,
furia del vento
sollevò onda anomala,
un attimo!
toccò il
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Zampilla la vita da quei volti
il silenzio parla
partecipe di momenti lontani
profondi occhi s’interrogano
presente e futuro
si fondono
cercando obiettivi
manna per sopravvivere
delicatezza
prelibata portata s’impegna
a quel traguardo
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La tua vita respira lì in quel blister
soffocata da pensieri da schiacciare
sempre pronta a mettere fuori gli artigli
quando improvvise si aprono le ferite
non facile competere con chi
vuole sempre averla vinta
il male non vuole stare
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| ¡Ah, deshabilítame el sentir!
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No, no quiero esté mal
pero lo tengo entrelazado
a mi cuerpo a mi mente
tal larva enamorada
comiéndome por dentro
.
Y divago frente al espejo
tal preludio entristecido
delante a mi
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Un volto
appagato illumina
i suoi occhi,
gioisce, prega
per la nuova aurora.
All'angolo
di quella chiesa,
sorridente con lo sguardo
rivolto verso la croce,
contempla la sua vittoria,
con tenerezza e delizia.
come un fiore
appassito-
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| Lascia che la vita rinasca
dalle ferite
che impavida ritrovi nutrimento, in te,
che silenziosa affronti un duro destino.
Lascia che t’accarezzi
anche se ti senti sola ed impotente.
Ci sono anime piene di luce
ad alluminarti la strada, quando
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Un bel fiore di carta, questa Lei è...
sul palmo d'una irreversibile ombra
ostaggio il destino di cartone
dall'impensabile a poco a poco dissolto,
così incerto il suo domani
ed il ieri l'ha già dimenticato
aggrappata
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Aveva il sapore agrodolce
d’un frutto esotico mai assaggiato
quella candida preghiera,
flebile e sofferta,
mai prima profferta,
quand’eravamo lì,
soli.
E tu nel tuo letto,
di sofferenza già ricolmo,
di consapevole sentore
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Altro non ho che spazi
armonica a bocca di un personale suono
distorto dal vento
giardino incolto, terre lontane
altro non ho da offrire
che un cuore straziato in un campo d’assenza
deforestato nelle tempie
forse, un chiodo vivo
Ed è in
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| C’è uno spazio continuo nelle distanze
fra me e il fuori
un atto di dolore
che accarezza il cielo
accogliendo il furto
di sette inverni
sette primavere
sette estati
mentre mi pento
perdonerò un giorno
inginocchiandomi
all’offerta del
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Io, straniero,
in un mondo di bocche,
su strade
senza uscita,
parlo
e non sento
me stesso
cosa dice
né dove va.
Chi controlla
i miei gesti,
chi detta
le mie parole?
Sono così
da sempre,
se non provo
nulla
per quelle nuvole
di gente
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