Portami lontano
tienimi per mano,
entra nel mio cuore
sostieni il mio umore.
Sollievo della sera
rifugio del pensiero
penombra del sentiero,
alba di biancospino lusinghiero.
Riprendi il tuo cammino
mostrami la via,
espandi il mio
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Medita seduto su una panchina,
mani stanche di fatica
sorreggono il suo capo,
mentre la sua vita
si srotola come una pellicola andata.
Un treno veloce ha portato via
la sua giovinezza,
lontano dalla sua amata terra.
Ora legge il
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Scoppia un putiferio
una parola di troppo
un caos madornale,
grida, scandalo,
implorazioni,
piatti che volano...
Tanto clamore,
sfuriate per una stupidata.
Un vituperio...
non era un insulto,
un’offesa incandescente,
una gragnola.
È normale
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Ad annunciar il giorno è un alba iridescente,
brezza marina ad aprir i polmoni.
Onda su onda, ed un sciacquio di onde,
nostalgia a nutrir il cuore.
Un dolce vento sfiora il viso
sensazioni a rinnovar pensieri.
Muta il paesaggio, mutano
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Il matrimonio è un’investitura
nella sequenza di generazioni:
nell’ufficio divino ha la natura
della coscienza eterna delle unioni.
Come un re non può dirsi che sia tale
senza chinarsi all’incoronazione,
così l’amore vostro,
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Pungente, quel coraggio che infondi
e quell’ardore che accendi.
Apri le porte al sole, irradi l’emisfero,
e melodie fondono al suono delle campane.
Profumi pungenti di viole e biancospini fioriti si elevano al vento,
per arrivare sulle scogliere
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Ti canterei la nenia della vita,
melodioso suono a donar emozioni,
cantico sereno ove brillino luci ed ombre,
ove le stelle d’amor sfavillino.
Vi porterei dall’albero gigante,
maestosa chioma e fogliame colorato,
scale di vita e dormir nella
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Saranno i respiri del vento
a sussurrarmi il tuo nome,
a sfiorami il viso
come carezze.
E sentirò il tuo amore
attraversarmi l’anima,
per lenire il dolore
che mi consuma dentro.
Saranno i ricordi
a nutrire di luce, ancora, i miei pensieri,
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Un canto ad incantar di meraviglia
attimi d’amor a cullar la vita,
tenere carezze a trattener respiro,
languidi pudori e anime in volo.
Vortice nel cuore,
abisso trasparente di lode e gloria,
il cigno canta la canzone dell’amore,
ode a giunger al
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| E’ uno sguardo
- il tuo -
che lacera e che cuce la tua pena,
che interroga e risponde anche alla mia,
senza fronzoli e storie.
Lo scambio sbalza di forza le paure
e il dolore convinto si dimezza
mentre si supera
- in un incontro
di due
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Sopiti attimi ed ammantate
ombre ad offuscar il viso.
Anima in trasparente velo,
volge domanda alla presenza,
Cosa pensi?...
Pensati e parlati, sei sola ad ascoltarti.
Rimproverati non temer ed innalzati.
Vaga e vivi ed in ugual vissuto,
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Enfasi in turbamento d’anima e
candido velo a
volger lo sguardo al cielo,
visione ad apparir di tenere parole...
Anima protesa all’orizzonte,
immagine statuaria ad invocar ragione,
e cuore a portar serenità e pace.
T’amo malinconia,
calco di
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Avrei voluto
dipinger un prato verde e
fiori d’intensi profumi,
colori a vivacizzar l’ambiente un
fiume su sponde a scorrer lieve
ivi bagnar i piedi e
sfumar le nubi rosa ciclamino,
grigie e nere striate d’azzurro,
natural paesaggi a riposarvi
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| In riva all’azzurro mare
Bruni e biondi bambini
Fan disperare attenti bagnini
Il bimbo più grande in disparte sta
C’è da capire cos’ha da fare,
Cosa vuol fare, cosa può...Fare
Ripete qualcosa all’infinito
A volte se ne sta quieto e zitto
Tanta
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Vorrei...
rispecchiare nelle tue pupille,
diamanti di luce, stelle piangenti,
folgoranti scintille.
Vorrei...
soffiare nelle tue narici,
aliti di brezza, taciti silenzi,
pensieri vaganti,
profumo di fiori.
Vorrei...
dipingere il tuo volto,
oasi
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Son strati di emozioni a
stender il velo all’amore,
calice di vino a brindar al buon umore...
In gentil sospiro ed audace cuore,
il pensier innesta un frutto dal buon sapore,
ed in gentil modi e maniere,
eleva l’estasi in delicato
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Non servono sermoni
per santificare comportamenti,
non serve evidenziare i lamenti
di chi solo critica, ma senza avere opinioni.
Non serve scendere dalla torre
se ogni cosa al suolo poi non scorre,
a chi serve la caciara se il tutto è uguale al
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| Ti penso incessantemente
nutrito alla sorgente
del tuo seno in poesia
esistenzialmente mia!
Immune alla malinconia
se Tu a casa mia
nuda sul letto dei sogni
tra rose colte nei segni.
Ma così belli tuoi occhi
ove pur schiusi manchi
mentre ti
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Sfuggo e cerco in continuazione
quel che a pelle sento dentro me,
è come una cascata di pensieri
che si ammulinano fra le torbide acque
senza far trasparire all’anima
ciò che il cuor mio brama...
Vivo nella speranza che i miei affetti
siano in
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Una mattina ci siam svegliati
misteriosamente catapultati
con sonno profondo
entro incubo del mondo!
"Coronavirus" l’invasore
spietato invisibile orrore
ci ha tolto libertà
finché non si sconfiggerà.
Contagiati in corsie d’ospedale
eroi camici
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| A volte ho paura
ove sorte cinge di mura
il parco d’un sogno
anelato bisogno.
Altre mi guardo la vita
su sentieri in salita
chiedendomi chissà
se in cima Lei ci sarà.
Dopo ancora mi spengo
nell’oscurità controvento
cercando ostinato un senso
a
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Ce la faremo a superare
tale pandemia universale
"coronavirus" non immortale
pur se troppa morte sa elargire.
Torneremo ad abbracciare
chi vogliamo bene
ora imposto timor
a distanza innaturale!
Potrà mai esser tutto uguale
sia in bene che nel
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Umani veri saremo
se le mani uniremo
contro ogni male
per il bene universale!
Fai comunione
non resterai "solo"
e coscienza in pace
ti renderà
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Oggi di tenue taffetà veste il giorno e
merletti colorati avvolgono l’anno passato,
e riporlo in cassettoni antichi...
Vecchio Anno di te vestimmo
con panni setosi ed or a brandelli avvolto...
All’anno nuovo doniamo un ricciolo di burro
un filino
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| Siamo un palpito di cuore
- ognuno il suo -
fra le altre pulsazioni
individuate
perché danno eufonia
alla canzone
della nostra esistenza.
Ma quando
si stacca un palpito
di consonanza, simmetria e concordia
che sia antico o presente
- mai
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Come il canto del mare
è l’amore che inebria il cuore,
un alito di vita che t’accompagna,
fino al calar del sole.
E’ un costante suono di
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Vivimi amore
dentro queste mura di carne,
soffiami nell’anima
il pensiero che t’abita dentro.
Vivimi quando,
baciata dalla luna
mi distendo
e amami ancora, regalandomi vita.
Sole e luna
annidati nell’universo,
noi, anime sperdute
negli
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Un uragano che non cessa di battere
come mulinello s’impone
ampliando quel sentire che nel tempo
continua a dare i suoi frutti
rovistando zolle dove arbusti hanno preso posto
scioccando chi spettatore inusuale
vorrebbe poter piantare
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E’ un vento gelido che attraversa l’anima,
la tua indifferenza,
che travolge, come il mare in tempesta,
spigoli di cuore.
E’ una lama che affonda
dentro membra, stanche d’essere solo ombra,
flebile, sbiadita ai tuoi occhi,
diventati oramai di
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