Vorrei...
rispecchiare nelle tue pupille,
diamanti di luce, stelle piangenti,
folgoranti scintille.
Vorrei...
soffiare nelle tue narici,
aliti di brezza, taciti silenzi,
pensieri vaganti,
profumo di fiori.
Vorrei...
dipingere il tuo volto,
oasi
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Stratificano nubi e il ciel apre alla vita,
rossi papaveri, pianure verdeggianti,
un soffio alato a smuover la terra,
pudiche evasioni a tinteggiar umori e gloria.
Oggi non è ieri e domani è un giorno nuovo,
cadenze amorfe e pillole d’amore,
anime
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Furon sorrisi come Paradisi
Risate a fior di pelle ad
annunciar l’estate,
estati canterine in
giocoso amore,
cicale a scoppiar cantando,
amor sovrano, d’amicizie e gloria.
Estati in giallo assolate e
mare ed incontri di parole.
Fu altra storia,
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Panchina ad eloquente sosta,
un passo, all’altro e fermar la corsa,
riposo a far domande.
Son attimi in preghiera,
solitarie soste in discussione.
Sostar fra ombre e luci ed un cappello nero,
a bagnar la testa da umide goccioline.
A riposar
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Soffio vitale a salir dal cuore
tenere parole e ricamo ad
intarsiar un foglio bianco.
Le parole più belle son figlie all’anima
e nella mente parlano d’amore.
Le parole han risa e pianti in solitario andare,
nutrono di sillabe e frasi ad
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Resto al palo di quest’epoca che è tutto
seppure sia del niente che si ciba.
Non esiste coerenza né certezza alcuna
nessuno fa più un passo verso l’altro
e nasconde casomai la mano, non per il timore
d’essere riconosciuto nell’avere aiutato,
ma solo
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Lago ad ampiezza di
palude e cigni ed anatre a
costeggiar le sponde.
Pensieri a tela di iuta e cresta di velluto,
emblema in lucente sfavallio d’amore.
Un fiordaliso dal color rubino,
ad incorniciar l’ombroso lago.
Anima solerte e fantasiosa
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Qualche volta tocchiamo l’invisibile
trepidi, svogliati e lacrimanti.
Noi qualche volta siamo angeli
vicoli illuminati o
diventiamo fogne, in dissolvenza.
Qualche volta siamo tuberi
rigonfi di vita che insistono
dal fango, a cercare luce.
Noi
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Sono nuvole nere
che bisogna scacciare
con le regole giuste
nel cuore tanto amore.
Ti prego Santo Padre
per noi che siamo umani
recita una preghiera
falla arrivare al cielo.
Un uomo solo prega
con tanta fede invoca
il nostro Creatore
ha
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A te che diletta fosti e sei
miraggio e bramosia vetusta
amata mia...
A voi gloriosi di storie d’amor a
decantar rara bellezza e cuori
innamorati che d’amor gioite...
A voi vital amore ad incontrar la gioia
ove posaste ali come farfalle
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Ci son colori a iosa a colorar vita.
Rosa! color del paradiso.
Verde! nelle valli, giardini, montagne,
speranza di un mondo migliore.
Rosso! alba e tramonto,
passione che brucia nelle vene,
cuore aperto all’amore.
Bianco! purezza di un giglio,
un
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Bosco puro e incontaminato
vita segreta degli alberi
questa è musica della terra
come adorabile poesia.
Il bosco dona benessere
alla sua sorgente c’è vita
si è soli immersi nel creato
e liberi come farfalle.
Il silenzio diventa canto
fascino
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Se piovesse amore su
questa terra arida di cuori
verrebbe il diluvio universale dell’amore
e Noè imbarcherebbe sull’arca l’amore
per ogni rispetto umano e
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Oggi di tenue taffetà veste il giorno e
merletti colorati avvolgono l’anno passato,
e riporlo in cassettoni antichi...
Vecchio Anno di te vestimmo
con panni setosi ed or a brandelli avvolto...
All’anno nuovo doniamo un ricciolo di burro
un filino
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Volan vaganti effervescenze
soffuse immensità riflesse
effimere in vital essenza,
ad una ed una a sfiorar la terra
ed eclissare in nudità follicolare
sospir di vento ed eludere da ogni rumore...
L’un l’altra in figure modellanti,
distorte e
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Ad avanzar lenta s’appresta la
vagante nebbia a
divenir un velo opaco,
ed adombrar cielo e colori...
Sfuma ad ombre solitarie
a vagar senza meta ed
a membra stanche si dilegua.
Ombra di ombra
qualcuno m’assomiglia,
e nebbia ad adombrare ogni
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A volte mi abita la strage
così elargisco falsamente candida
a piene mani, argomenti cupi
e attendo repliche vacue, virtuose
da scuotere come uno straccio.
Perché, perché lo faccio?
Forse per ascoltare smentite
conferme o fiammate
soavi
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Oh cuor a te m’inchino
con riverenza ed a capo chino,
ad elevar amor supremo,
amor che sprigiona in un baleno...
Vocio di cui solo io posso ascoltare,
sensor di pace ad affine col pensare,
parlar con te cuore è parlar d’amore...
M’inchino
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Pensieri vaganti ad ombre,
luci e colorati passi dal buon umor dotati
piume di pavone ad indossar nostalgici
disincanti a volteggiar d’ aperte ali...
Pensier in scesa a colorar il cuore andate,
dei profumati tempi a passi frequenti,
sovente
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In questa casa ogni oggetto porta il mio nome,
ed è visione di ricordi, enfasi di incontri or distanti,
ombre di gente lontane,
fotografie da tener strette al cuore e parlano d’amore,
affetti appesi ai muri... e al cuor legati.
In questa casa si
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Madre di bontà e regina d’amore
miracolo di vita a divenir beata,
preghiera in canto di sollievo.
Madre misericordiosa in gentil anima
nei cuor ti poni a sospir di cielo
accarezzar tristezze e preoccupazioni
in speranza di miracoli che in te
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Giochi in figure e figuranti
avatar in sembianze astratte e
appariscenti ruoli in fantasmi di se stessi,
musico lieve a sfumar tristi pensieri.
Gioco a disegnar favole e storie,
attimo fuggente a percepir sentimenti...
Qui il mondo tace fra miraggi
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Verrà la pace
col cielo senza nubi
ci sarà la concordia
Senza più
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Avvolta e disinvolta la mattina
rinasce con profumi nuovi,
ed anima solitaria non muore,
incanto ad incantar se stessa,
unica sostanza ad indossar scarpe e camminare...
Pietre e sassi ad incidere dossi e tanti fiori da raccogliere,
vita di vita ad
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Doniamoci un sorriso
che di fragola abbia il sapore e
profumi di gelsomino.
Sorriso ad allungar minuti e ore,
gabbiano in libertà a virar sul mare,
ed abbia il volto del mondo,
in ogni colore umano si risvegli.
Sorridiamoci!
Sorriso a salir dal
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Sapersi accontentar, la vita rifocilla!
Se di quel nulla, codesto nulla appare
nulla è sentito dal vortice ispirare,
non avendo nulla da recriminare.
Nulla alla vita, nulla s’intravede.
Se nulla è un apparir leale
in cordialità d’amore!
L’ugual
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Foglie verdi e alberi silenti, soffio di vento a
sfogliar rami come volesse donar foglie alla terra.
Manto di betulle e strascico di erba in quel spicchio di natia terra...
Soffio a penetrar nel cuore ed ampliarne il battito vitale.
Donna a tinteggiar
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E qui... che torno a riposar pensieri,
prato fiorito corolle baciate al sole,
alito di vento a sospirar la vita...
E qui... sognai e sogno
fra campi elisi a dimenar la terra,
sciabordio a sussurrar vivide emozioni.
E qui... ove natura profuma e la
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Quannu parru
sacciu chiddu ca dicu
sugnu bonu e tranquillu
ma un sugnu babbu
quannu scrivu
nun scrivu a casu
cu avi tanticchia ri pacenza
’u po’ capiri
cu sapi leggiri darrè i righi
nun s’accuntenta
e rapennu l’occhi
e avvrazzannu
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Portate amore come
portereste acqua a un’assetato,
portate stima e fiducia come
portereste un pasto ad un’ affamato,
portate un sorriso ad
irrompere nella vita con ardore,
donando abbracci e baci con affetto.
Portate a mani giunte una
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