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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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#Egoismo
Le 112 poesie pubblicate con #Egoismo |
Ascoltami
perché io t’ascolto
l'indifferenza e l’amarezza soffocano,
l’amore urla e poi si placa
perché è il tocco soffice del cuore
che mitiga il dolore.
Ascolta
Il rumore della coscienza
che non mente,
severa agita le
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Era riflesso di un dio e lo cogliesti
come un fiore.
Una Fede da porre accanto il Credo.
Oggi, nei riflessi tra i rovi ascolti
carezze ardere impronte.
Frenetici colpi a piallare pensieri
violare labbra e dignità di
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Cravatte ingrassate
con lucido da scarpe
annodano gole,
aridi pozzi
di liquame maleodorante.
Reti lanciate,
zeppe di parole strappate,
adescano speranze,
conficcati chiodi
dalla testa spezzata.
Vischiose salive
colano su rossi
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Quel potere
capace di abbattere i giorni
prezzemolo invitante per molti
lascia sul selciato
paura e terrore
intaccata volontà
soffre senza requie
mannaia sfodera tutto di sé
lontano il rispetto
granello di sabbia
in un mondo
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Pilù, il cucciolo randagio,
camminava adagio adagio
per le strade di Nettuno
senza guardare in faccia a nessuno.
Se ne andava in cerca di un fosso
per nascondervi il suo osso
che leccava con dovizia
come fosse una gran delizia.
“Ma
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Non bagnar le ciglia
col mio pianto
non giudicar invano
chi dell’ipocrisia
ne fa vanto...
e cerca di guardar oltre
ogni nube
là dove anche il sole
si perde
e non s’illude
non bagnar le ciglia
piccolo mio
c’è ancor chi ti vuol
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Non resta che inciampare nei ciottoli
in questo mondo
dove tutto sembra non avere più senso
spendere spandere
per andare alla deriva
le scuse non mancano
feste in prima linea
hanno la meglio
ove è finito
il valore delle cose
degli
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| Accucciata dentro una lettera
lontana da terra, dondolo
cercando appigli
anima in pena.
Un IO grande e oscuro mi avvolge
esaltazione
rifiuto
negazione.
Aurore verdi si scontrano
con cieli consueti
nuvole di dubbi.
il grano è pronto per
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Resta nudo il presente
fermo senza un domani,
troppe parole di pietra
sbriciolano il mio cuore
che fatica a battere.
Vorrebbe un'altra vita
per sentire la carezza
sul volto sulle mani
che per il dolore tremano
come foglie cadenti
da un
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Acre odore d’uomo,
pelle
imbevuta di mare,
salsedine
che da est
ogni giorno va
a sospirare.
E’ sangue che grida
specchiandosi in cielo
per ogni balbettata fatica
che sera, tenace,
sutura con ago
di bianco filato
sfumando paziente
la rossa
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Alzeranno coltri di fumo
Per i festeggiamenti
Inonderanno di scalpi
La nostra esistenza
Per una sentenza
Cadenzando il passo
A ritmo di danza.
Ammicheranno con giubilo
Coinvolgendo in un onda
Di momentaneo sollievo,
Gettando un cavo
Alla
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Un’impellente urgenza sorge sulla via
accosta a lato, una strada di campagna
di corsa quasi s’avvicina alla coltura
che ripara il suo bisogno di espletare.
Giunto al fine, s’apre il respiro liberato
una scrollatina un po’ affrettata, ricorda
gli
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Ai ferri corti ci troviamo
stanchi e senza fiato
sette camice sudiamo
con l’acqua alla gola
spenniamo routine
non facile uscirne
bocche cucite
sguardi invadenti
crogiolano nella melma
artificiale silenzio
sugli attenti
pronto
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Insegnami a vedere
quel che sembra non sia,
oltre parvenze
di carta velina,
giù da gole
a stroppicciar pensieri
e parole
senza colla
per restare...
ciarle di gesso,
troppo intente ad infiocchettare
su lavagne d’acqua
l’insulsa indole
a
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Sembrerebbe semplice
acconsentire al volere altrui
.
ricattano parole
abbozzando illazioni
panico indigesto
da non raccattare
sotto mentite spoglie
si ergono castelli
frutto di falsità
sempre all’erta
chiudere gli orecchi
seguendo
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Come rapaci si appropriano dei beni altrui
non esiste volontà d’intesa
egoismo prevale
in un mondo fatto soltanto per i furbi
non facile rimanere a galla
soffrono propositi
ricreando un minimo di leggi
orecchi da mercante
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Potessi gettare là il frutto della discordia
ovunque la sua impronta si fa forza
non guarda in faccia nessuno
pur di accaparrarsi ogni bene
felicità non porta
solo grattacapi
girotondo di sensazioni capaci soltanto
di alterare
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Scegliere
quello che soddisfa l’egoismo,
e nascondersi
senza memoria e inquietudine,
sarà mai possibile?
Poi lentamente muoversi
perché è lenta la saggezza,
e a volte ha la faccia
dell’indifferenza.
Invece di correre, fermarsi
essere sincera
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Il vento dell’indifferenza,
porta via la speranza.
"Vo’ cumprà, vo’ cumpra?".
Col sole o con la pioggia
decanta la sua merce:
tappeti, orologi, accendini.
È la voce del fratello nero
che da lontano ti chiama
e ti chiede:
"Amico, vo’ cumprà?".
Se
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Incontrai un uomo,
mi parlò d’amore.
Mi diede un bacio,
mi regalò un fiore.
Nel suo amplesso .
mi abbandonai.
Quell’uomo
oggi è andato via.
Sorridendo mi ha baciato
e poi... mi ha detto addio.
Del suo egoismo
più... non mi importa.
Il
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Sopra una vetta
vorrei salire
per osservare...
la verità
che vorrei capire.
Vorrei capire
perché la gente
è così misera e infelice,
perché si prova invidia
per un amico,
odio per un fratello.
Vorrei vedere...
ma veramente vedo?
Non vedo chi
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| Una signora della borghesia,
religiosa, cortese e pia
ha una madre anziana e malata,
non può accudirla, è molto impegnata.
La povera vecchia non ragiona più,
il suo umore va su e giù.
La figlia assume una rumena
affinché lavori di buona
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112 poesie pubblicate sull'argomento Egoismo.
In questa pagina dal n° 91 al n° 112.
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