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#Morte
Le 316 poesie pubblicate con #Morte |
E mai lassù il canto di un angelo
si fece cosi chiaro...
Mi chiamò per farmi un dono,
la voce di uno sconosciuto,
un'anima solitaria e sperduta
che emetteva raggi di luna,
estraeva una mano dal suo fardello,
una mano così
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Come gabbiani volano via pensieri sorvolando l’incognita
quella pietra che ogni dì ritorna a farsi viva
splendente ed imponente carica di bitume
piscina alquanto inadatta onde avviare quella ricerca
dove senza preavviso si installa senza
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Non resta che aspettare quell’attimo in cui
tutto assumerà nuove forme
in quel rendersi conto
che niente potrai portarti dietro
malignità bellezze
tutto avrà il medesimo significato
da far valere non si sa dove
un pugno di mosche che niente
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Si aggiungono pensieri a quel carnet
che ogni giorno artificialmente respira
uno ad uno sembrano esaltare l’ultimo respiro
non conoscono la speranza né quel picciolo
che potrebbe dare man forte al vivere quotidiano
un ritrovarsi indice di buona
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Io sono morte che viene dal cielo
con quel suo terrificante gelo e di paura si nutre
assorbendo ogni luce e nell'oscurità prossima tutto conduce...
Io sono morte che bussa alle porte di un paradiso perduto
negli anfratti di un mondo creduto
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Oggi sono morto, ucciso sulla via del non ritorno
dove la notte si disperde al nascere del giorno
e tutto diventa fine, come la mia piccola vita
a me tolta al confine della ragione.
Non so di chi sia la colpa se di me poco importa
così come
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| Laggiù in un campo di grano
Andò il soldato a finire i suoi giorni.
Guerra contro il nemico
Un giorno doveva combattere
E partì marciando tra fango e neve
Ritornare era il suo desiderio
Rientrare e andare dalla sua bella
Andò invece avanti, non
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Erano orchi, che divoravano il bene
e piranha,
che sguazzavano dentro uno stagno
divorando ogni cosa.
Orchi dalle luride mani
che spogliavano l’anima e vestivano il corpo a strisce,
bianche e nere, come la vita
ora ricoperta di sogni, ora
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Forse non sai nemmeno come sia la mia faccia
così come non sai quale sia la mia brama
che cresce dentro me e in chi davvero mi ama
ma non comprende del perché l'altrui cuore ora taccia.
Forse non sai anch’io vivo questa paura
come
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Bombe esplodono...
muschio di morti
dentro case senza porte
nessun nome nei cimiteri
senza fiori.
Unico dono
fredda ipocrisia e falso
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Mi perdo lungo strade a me sconosciute
dove il vento buio dei miei pensieri
piega le canne della mia anima ferita
e si chinano come giunchi
a quel cammino da me, tanto temuto.
Lungo le strade a me conosciute
non sempre mi fermo a rinfrescarmi
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Piovono dal cielo, ma non sono fiocchi di neve
hanno più colore e fanno tanto più rumore...
Ma son freddi come ghiaccio, infatti, tremo di paura.
Son proiettili d'artiglieria o missili
che portano sventura e morte in ogni
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Dov’è Abele? Non ne ho conto,
mica sono il suo custode
dacché prende la tua lode
se un agnello, riverente,
lui ti porge in sacrificio;
per la mia fatica niente!
E il frumento in beneficio
e la frutta ti ho portato.
Manco poco hai
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Lieve è il passo verso la sera
che incontro all'anima spersa
va da sola, in cerca di una carezza
fosse pure di un fiore o di una preghiera.
Lieve è il passo, verso la sera...
e mentre il cuore sobbalza a ogni nome
la mente ricorda
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In un solco autunnale di luce
con ultimi passi,
t'accompagno.
Ora riposi in alto sui cuori,
mentre il tuo corpo
si stende nell'ombra eterna.
Insopportabile,
la calda cromaticità della natura
ha perfino distratto la vita...
geme e spira,
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Continuo io il tuo tempo
nella sera,
nello spazio di mondo
ch’era tuo,
e se prima sapevi
la mia vita,
anche solo d’una carezza nel passaggio,
ora
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Navigai per mari a me sconosciuti
e prosciugai gli oceani attraversati
come fossero lacrime sul viso della mia donna
che d’amore pianse per il mio ritorno.
Volteggiai su nuvole così spesse da oscurare il cielo
e attraversai in volo, la luna e il
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Inutile avere la forza di andare avanti
quando qualcuno alla sua maniera tira le briglie
un mattone sullo stomaco è pronto ad abdicare
violenza sottile egoisticamente collabora
tracce di liquido impregnano lo sguardo
difficile rimanere
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Vivere la morte in contesti raccapriccianti
non è cosa da poco
ovunque regna il terrore
spade e coltelli fanno il loro gioco
quando all’improvviso si alza il sipario
balbettano incredule palpebre ballerine
vorrebbero evadere
prendere il
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Tutto gira attorno a noi
il buio e il giorno si mischiano senza ritorno
e ogni tempo pare infinito
anche quando tutto gira seppur nessuno l'abbia capito
Gira il mondo, gira senza un perché
ci lascia poco spazio per agire
nonostante il
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Sempre più il cielo s’oscura
anche il cuore s’inaridisce
gli occhi si velano di pianto,
si concluderà questa vita.
Avrà fine quest’avventura
con l’oblio freddo della morte.
Lascerò famiglia, amici
il nulla dovrò abbracciare.
M’inghiottirà la
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È come una culla.
Ondeggia nel suo letto
l’infinito mare.
In questa parte di mondo
l’arroventato respiro
dell’Africa nera secca
le fonti e brucia i canneti.
Tutto diventa silenzio.
Il dolce canto dei grilli
nella notte si dissolve
col
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Mi accorgo che non vale niente la vita
se presa dalla parte sbagliata
basta guardarsi attorno
puntare il dito dove grandi sciocchezze annullano identità
e come magia sentimenti espatriano
lasciando chi rimane in una bolgia di dolore
lutti
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| Ho tanto freddo...
forse durerà per sempre
il mondo che si sgretola in giuramenti brutali
il terrore caldo e
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| Giunge l’ora del giudizio
e niente si può fare
se non rincantucciarsi in un angolino
cominciando a contare sulle dita i peccati
uno due ... tanti
un’infinità incalcolabile
paura tremore subentra
troppo tardi per il pentirsi
porte di fuoco
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Soffia ardito, l’alito della morte,
dentro mura che perso hanno
ogni colore.
S’alzano mani maledette
per profanare, senza pudore,
la sorte di un debole amore.
Un grido verso il cielo,
un rifugio angusto dentro le parole,
nell’anima, dolore e
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L’alba faceva capolino
là sul selciato tra vecchie pietre
un pennuto finiva di soffrire
attorno parenti in livrea vegliavano
cinque chiudevano il cerchio
uno solitario accucciato vicino
mostrava la sua pena
macchine passavano
niente - non si
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Il futuro nei volti di chi accanto respira
fatto solo di lacrime e rimpianto
quell’abbandono che mai vorremmo vivere
un approdo fatto solamente di ombre
dove l’esistenza è tutt’altro che infinita
l’anima non conosce
calamitata altrove
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Altero s’insidia dolore
nel sentiero della vita,
evira fior a colorar sorriso,
petali sparsi al vento
traghettano lacrime
sul ciel che brilla di stelle.
Ombra nera prepotente appare
sprofonda anima al grido disperato,
paura della
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316 poesie pubblicate sull'argomento Morte.
In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
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