Ad oscurar la terra è
luna, terra e sole,
eclissi totale,
bianche nubi ed un vento gelido
ad accarezzar la pelle,
son brividi di statica paura.
Anima svuotata e pregna di dolore,
domanda: Di cosa dovrò morire?
Oscure ombre, non han risposte,
e la
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Pungente, quel coraggio che infondi
e quell’ardore che accendi.
Apri le porte al sole, irradi l’emisfero,
e melodie fondono al suono delle campane.
Profumi pungenti di viole e biancospini fioriti si elevano al vento,
per arrivare sulle scogliere
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Amico dal gioval sorriso,
dal manto verde esteso,
proteso in gentil parole,
a planar nel pensiero e
porsi nel cuore.
Soffio vitale d’allegria,
gentilezza ed empatia.
Azzurro cielo a trattener ricordo,
suadente voce ad intonar bontà e
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Il passato garantisce il presente
seppure dubbi si scatenino in chi
niente vuole sentir parlare di tutto questo
proponendo una pietra sopra
credono di poter sindacare senza rispetto altrui
su quelle piccolezze che tanto la vita abbraccia
un vero
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Come soffio
che spezza un momento
sono le nubi
spazzate dal vento,
così le foglie d’autunno
in decadimento.
Vittime inermi
nella guerra che strazia,
le mie lacrime sanno di vento,
le mie preghiere...
non mi addormento.
Disarmata m’ accorgo
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Eclissi di dolcezza
in cui mi son persa,
in un’eco riflessa.
Colleziono ore scalze,
anagrammi di stelle,
coltivate tra margherite e viole,
in punta di piedi
per non rompere il silenzio.
Inutile tramonto delle mie nostalgie,
ti vado cercando
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Torpor d’amore a danzar su fiume,
cerchi incandescenti e musiche d’altri tempi.
Un sogno materializza le visioni,
candor d’ un’anima capiente,
sognanti musicisti ad intonar canzoni,
tra boschi ove i ragni tramano le tele.
Ad immagine sognante un
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L’universo è cultura,
filosofia, letteratura,
una passeggiata sulla luna.
Se uno muore
non importa a nessuno,
se è uno sconosciuto,
ancor più se è lontano.
Siamo una moltitudine,
una lunga fila avanza,
ci sono anch’io
in questa coda
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Sei in ogni alba
e in ogni tramonto,
sempre mi cammini
accanto.
Sei nell’universo,
dentro la mia anima,
dentro il mio cuore,
mi nutro di te.
Attrai i miei pensieri
come calamita,
libera di sognare
un tuo abbraccio.
E poi svanisci
come
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Una contemplazione
fatta di silenzi
scemano al tramonto.
Nella freschezza d’un alito di vento
s’avvolge la natura
sull’altalena dei
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La brezza scende vacua e disperde
ad anima floreale si colora a
rispecchiar nel cuore, ed il cicalio
s’appresta a canticchiar il canto dell’amore.
La vita è un elevar di spirituali voci e sensazioni,
carezze d’amor a valer più di mille parole.
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Amor che d’ogni pudor ti spogli,
canto sublime ove il cuor nell’infinito sale.
Amor distinto ad anima elevata
ostenti irrealtà continua,
amore e sesso ad incontri e scontri.
Amor ad elevazione sensoriale
essenza di fuoco e passione,
amor soave ad
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Lassù, nel ciel volano
gli innamorati, farfalle e alati,
voli lievi privi di parole,
presenza, assenza ove ritrovar la vita.
Lassù,il vento tace ed ogni pensiero assopisce
ed ogni bacio è un battito di ali,
soffio d’alito a pulsar nei cuori.
Lassù,
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La coscienza s’è oscurata
è davvero complicata.
Spesso è avvolta dalla bruma
la tua anima si consuma
e come uno specchio arcano
ti fa andare contromano.
È un percorso solitario
che va preso con criterio
ma conduce su alte vette
col profumo di
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Cercando di comporre un puzzle
minuscoli tratti di vita tornano a galla
ognuno con la propria fragranza
s’instaura in un girotondo fatto di ricordi
come mulinello pensieri percorrono impronte
inequivocabili segni dove accertarsi di quanto
senza
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Gli occhi del silenzio
riposano nella panchina del parco
accanto al laghetto.
Giornata primaverile,
sorride nell’azzurro.
Brillano occhi che indagano,
osservano in profondità,
mi sfiorano leggermente,
come un fiore,
brividi...
Occhi che
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Il petto si gonfia del nulla
nell’aria che toglie il respiro
voler apparire è irritante
e tiene in ostaggio la mente.
Bisogno di gloria fasulla
dentro il cerchio finisce il giro
d’un comportamento aberrante.
Per andare contro corrente
l’anima
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Vivemmo di stelle e d’immensità lucente,
ad anime vagabonde,
parlammo e parlammo e dimenticammo,
l’amor risplende fra le ombre,
chiaro oscuri, a tesser inganno,
l’amore è unico ed assoluto e
tra la folla vive solitario.
Vivemmo ed ogni giorno era
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Aspetto che mi parli ed il buoi mi copra.
Sicura ti parlo, insicura ti guardo.
Aspetto un momento di pace
correndo lontano,
cercando quei luoghi sepolti dal tempo.
Ma, il vento di Marzo,
soffiando rianima,
Ricordi vi lascio all’ombra
di un grosso
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Un respiro... un incubo
il risveglio d’un tempo non pù suo,
si è perduta al limite dell’orizzonte.
Narrava del suo grande amore
del suo dolore
di un Dio che non capiva.
Fuori il cielo era stellato
lei girava nello spazio cosmico
di un vuoto
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Correrò, correrete e correremo,
dietro al tempo dalle gambe affusolate,
a piedi scalzi inciamperemo,
ed a passo lesto e affaticato,
un corri, corri da non trovar ristoro.
Al tempo andato diremo addio,
balordo e sgraziato, non lo arriveremo
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Notti magiche degli equinozi
a guardare le stelle,
ologrammi delle tue carezze
dipinte nel talamo setoso del cielo.
E io volo, mi arrampico
rapita da quella bellezza
che voglio vivere insieme a te.
Accodinzolata su un arcobaleno
aspetto di
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A brividi di tempo e di sorrisi
tornan soventi i ricordi
acqua a fluir dal fiume ad
annacquar la mente e le visioni.
Anime serene ed innamorate
a volar col tepor del sole,
risa, abbracci e baci
intesa da innamorare.
Ad incontrar la vita,
erano
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Danzano stratosferiche figure,
ed il cielo pullula di nuvole,
mentre sbircia il sole in lontananza,
son umili pensieri ad abitar la casa,
fuoco acceso e contorni di rugiada.
Guarderò oltre la riva, ove sfumature
spuntan a tener alto l’umore.
Tempo
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La guerra è il fallimento
d’un mondo indifferente
più veloce del vento
distrugge la tua mente.
È una brutta avventura
un incubo letale
serpeggia la paura
è madre d’ogni male.
Il cielo divien nero
l’anima si nasconde
dentro un triste
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Sopiti attimi ed ammantate
ombre ad offuscar il viso.
Anima in trasparente velo,
volge domanda alla presenza,
Cosa pensi?...
Pensati e parlati, sei sola ad ascoltarti.
Rimproverati non temer ed innalzati.
Vaga e vivi ed in ugual vissuto,
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Sei fuggito,
sento nel cuore un triste lamento.
Mi turba il sol pensiero tuo.
Non m’appartieni, come un cielo stellato,
mi sei apparso ben presto grigio e uggioso sei scomparso.
Del tuo abbandono, solo un triste ricordo mi ritrovo,
sbiadito va
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Circondata di nostalgia,
frettolosa m’incammino
in un pozzo infinito, buio.
Strano quel buio palpitante,
inquieto, tutt’intorno vive.
Sento il tuo passo in un’eco
lontano,
piccolo lumino acceso,
spento, il mio pensiero tutt’intorno tace.
Domani,
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