Voli di farfalle e sogni antichi
nenie da consumar cantando,
boccioli ad aprir petali al sole...
Anime volatili ad aggirar furtive,
avido telo di velluto a colorar i pensieri.
Sognando e sognando la notte dispera,
a colorarli e scolpir
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Calpestar vorrei le tue acque
distesa che fluisce al mare,
verrei con te ad aggirar il mondo,
in mormorio fra rupi e dirupi,
come un fiore lasciato alla deriva...
A piedi nudi calpesterei la terra ove
bagnarli è volar in frescura...
Acque
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Gentil estate sbocciasti come fiore sulle zolle,
e posasti nel cuore enfasi di gioventù,
estate come tante estati già vissute,
briose note da imprimer sul diario,
ricordi che han risanato il cuore...
Oh gentil estate t’ho amata come foste
storia
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In questo oblio ogni stella ha il saluto dell’addio
un volteggiar destriero come
cavalli alati, unicorni porta fortuna a
sorvolar il cielo ed inermi cader su terra...
Notte di San Lorenzo ogni stella avvera un desiderio e
di vaganti sogni brulica il
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Si, ci sarà l’annientamento,
ma coloro che avranno compreso
troveranno i cancelli aperti del cielo
sul sentiero dell’anima
ed altri mondi troveranno su cui viaggiare
ed altre realtà da comprendere e vedere.
Eh ... si, ci sarà
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Spente anime, noi siamo
in questo cielo diverso, dove lo sfarfallio di pensieri
si perde fra il sole e la luna, e il cuore più non batte vita
o almeno non meritoria dell’essenza di noi...
Anime sbiadite, siamo
nel tempo che fu inganno e menzogna
per
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In gentil modo e
maniere t’appresti giorno a
divenir sovrano ed eclissar ad ambita
attrazione di cielo e divenir imponente...
T’aggiri giorno ad imporre un vado e fuggo,
fuggi e fuggiamo da nubi giravolte
a sfiorar l’estasi del cuore...
Gentil
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Ad or che in me, sia un diverger ad ore solitarie,
un bisbiglio a frugolar di poesia,
un volo all’orizzonte e
mente a divagar fra praterie in vegetazione e
nel verde prato ad affossare ogni preoccupazione ove
fra fili d’erba a piedi scalzi
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Come il canto del mare
è l’amore che inebria il cuore,
un alito di vita che t’accompagna,
fino al calar del sole.
E’ un costante suono di
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Son pulce operosa
a saltellar su carne rosa
puntino nero su foglio bianco
matita a tratteggiar ciò che rappresento
un granello di sabbia caduto fra i capelli e
goccia di pioggia nell’immensità del mare...
Perla nell’ostrica ad abbellir
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Ascolta...
chiudi gli occhi e parlami
il buio avanza
e tu legami
non sedurre il mio corpo
catturami con la mente
strattona la mia anima
e rapisci ogni singola voglia
senza sforzo
accarezza e sfiora
lo sguardo e la bocca
leggi i miei
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Vivimi amore
dentro queste mura di carne,
soffiami nell’anima
il pensiero che t’abita dentro.
Vivimi quando,
baciata dalla luna
mi distendo
e amami ancora, regalandomi vita.
Sole e luna
annidati nell’universo,
noi, anime sperdute
negli
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Il sole si nasconde
ricordi sotto la polvere
non vengono
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L’orgoglio lede
Cuore scaldato d’amore
toccato dell’intimo
d’un ritocco di campane
sfugge all’esecrazione
d’un attimo che
orgoglio ferito
all’anima distrugge
L’io imbruttito vaga
tra infiniti sogni
ricorda attimi passati
non trova
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Come Araba Fenice riprenderò vita
non semplice sarà il cammino.
Tra le ferite nasceranno fiori
dal mio
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In questa casa ogni oggetto porta il mio nome,
ed è visione di ricordi, enfasi di incontri or distanti,
ombre di gente lontane,
fotografie da tener strette al cuore e parlano d’amore,
affetti appesi ai muri... e al cuor legati.
In questa casa si
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Singhiozza e balbetta
il cuor mio che ancor trema
rassegnato ma vivo
con il ricordo in attesa
cancellar vorrebbe
quel pensier che strattona
eliminando dalla testa
sorriso e viso
che malinconica tristezza
dentro l’anima incidono.
Piange e
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Di quell’incanto il cuor zampilla
vital soffio d’amor ammanta.
Oh ti conobbi e ti riconobbi,
fu collasso di emozioni...
Amor che turbi e
d’amor vivi
vai e vieni e
di sogno in sogno
ti racconti e
rincorri il cuore...
Sognai d’amor sognai
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Amor che piangi, amor che vivi,
amor che l’umanità sostieni,
amor che sosti e ti ravvedi,
amor amato e mai arreso...
Oh il cuor offuscai e
per non soffrir lo presi
al laccio e lo strozzai,
morimmo insieme e
fu tormento...
Oh cuore che per amor
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Giochi in figure e figuranti
avatar in sembianze astratte e
appariscenti ruoli in fantasmi di se stessi,
musico lieve a sfumar tristi pensieri.
Gioco a disegnar favole e storie,
attimo fuggente a percepir sentimenti...
Qui il mondo tace fra miraggi
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Brulicano farfalle in trasparenza,
danzano, volteggiano nell’universo
come ballerine.
Danza d’amore alle viole,
ai rami, foglie e fiori.
Farfalle e sogni,
colori in trasparenza,
brulica nell’aria la speranza.
Farfalle vissute solo un giorno,
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Ci sorprese, la notte,
mentre il cielo s’aprì all’immenso
e noi, anime vaganti
dentro un unico corpo.
Fu l’amore a sciogliere ogni timore,
sotto un manto di stelle,
uniche e solitarie testimoni,
d’emozioni vissute al chiaro di luna.
Come
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Notte d’avvolgenti misteri ti profani
e nel vagar silenziosa torni a
proiettar il film della vita,
ove inerme protagonista
lasci scorrer la pellicola
tempo vissuto a rinfranger solerte gloria.
Film a colori o bianco e nero
fra giorni amorfi in
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Siamo fiume che non trova la foce,
gabbiano, che non trova il nido,
silenzio che non trova parole,
rincorriamo un mondo ostile,
che separa le nostre anime.
Siamo quiete dopo la tempesta,
buio dopo la luce.
Sei oasi dopo il deserto,
vorrei
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Il respiro del vento porta un canto antico
di sirene ammalianti
si incolla sulla pelle e geme
come di antico dolore mai spento
scacciato dalla ragione
ma rinnovato sovente dalla memoria del cuore
mai dimentico degli ardori della gioventù...
Il
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Ove d’amor e
fervor scrivi passioni,
a cuore tenero ed effusioni in
fantasticherie adorni il cielo.
Lessi in gentile anima e
candido pudore in
brividi e letture d’amore...
Sogni ad ampliar mosaici da
comporre fin divenir protagonista.
Oh lessi
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Pur se tutto tace
e dentro non ha pace
la mente è differente
mentre in cuor sente.
Melodie sconosciute
nel vento
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Langui d’amor langui e di
fervide visioni vivi a,
trattener sprazzi in
vissute glorie di mimica globale.
Amore ad innalzare il
beneamato grido ed involar
in ossequi richiami.
Straziante è l’implorazione; Salvatemi.
Terra mia e terra culla di vita
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Oh se tu... sapessi cuore quanto
d’amor bramo, e per amor t’invoco,
non resteresti amareggiato.
Languide carezze porgo a te cuore
e con amor ti curo, io e te insieme.
Oh sapessi cuore camminiamo ad
unisono fra valli estese di papaveri come
lo
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A te, che da lontano vieni
piccolo e nudo fagottino,
a cuor di pulcino,
amor di nonna ancor non ti conosco e
già bramo come fossi mia.
Sei una noce ad aprir il mallo e
veder la luce, tenero gheriglio da mangiare.
Amor di nonna ti
racconterò
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