A te...
che sei mio angelo custode
tranquillo mare di gioia e speme
lune e stelle nelle notti di
nostalgia
fiume di poesia che tocca
il cuore.
Occhi d'amor sanno leggere
l'anima
quando desio va sulla scia di stella
fresca linfa di sogno e
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Qual è stato
l’ultimo pensiero,
lo sguardo
d’un sonno interrotto
nei chissà,
rimasti muti al tuo grido.
Se solo t’avesse,
il tempo,
riportata a un giorno di sole,
a quel frenetico andare
di ore scolpite
addosso
alla voglia di
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E fu così
che ci restammo dentro,
qualcuno disse:
...come il mare nella conchiglia ...
Quel suono profondo
che ancor rimbomba dentro di me,
un frastuono d’onde ritmico e magico
gioca a confondere antichi ricordi
rimasti accesi dentro sogni
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Un lunare cammino mi porta a te
desidero prendere in esame
tutto ciò che ci circonda
facendo ponte sul nostro domani.
Attonite sponde fanno da contorno
a quel mistero che vive di noi.
Questa luna in cielo or ci sorride
mentre io vedo solo
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Amuri forti pigghia u cori,
‘ncapu na nuvula lu fa vulari,
surrisu acchiappa labbra
tenniri e carnusi
mentri vasunedda...
dunci comu u meli,
sciogghinu lu sangu d’intra li vini.
Scinni ‘nda lu pettu
na vampata di caluri
un tammurinu scoti lu
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In quale globulo rosso
di linfa che scorre in me
anima,
ti fai trasportare come piuma
d' ala d''angelo persa.
Ti sento,
quando nei percorsi della mente,
lieve, pensieri ravvivi,
ricordi ammassati come dighe
scavalchi,
per tuffarti nel rosso
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Sempre più il cielo s’oscura
anche il cuore s’inaridisce
gli occhi si velano di pianto,
si concluderà questa vita.
Avrà fine quest’avventura
con l’oblio freddo della morte.
Lascerò famiglia, amici
il nulla dovrò abbracciare.
M’inghiottirà la
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Cala sipario
immane silenzio,
volano sorrisi sulle ali
del tempo,
arsura d’un vuoto deserto
stringe il petto... manca
il respiro.
Lacrime salate
scendono a fiume,
mani che fuggono lacerano
il cuore,
ancora un saluto,
un altro
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Immota sta l'acqua del mio fiume
senza la grazia dei germani reali
intorno solo colori spenti
fino a ieri luminosi.
Lungo gli argini
lerciume sugli alberi
rami secchi graffiano il tramonto
d'un cielo opaco.
Nel limo fluviale
lividi
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Cannule a incrociar limpide acque,
scorrer silente fluido e,
schizzi briosi a penetrar pelle,
spicchio di cielo
a tinteggiar verde –azzurro il rio.
Trasparente muschio,
ombre a delinear tranquille ombre...
Sobria immagine ad intenerir
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Il gigante del male colpisce
al cuore,
sfila coscienza al memore
giorno,
ricorda “Strage di Capaci”
quando,
attentato cruento
frantumò l’amore
e legale sentimento.
Nuvola polverosa nascose il sole,
fiume di sangue inondò la
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Bianca come neve
l’alba mi appare,
mattino silenzioso avvolge
i miei pensieri,
natura voluttuosa
di primavera profumata,
sveglia amor ammaliante fotografia.
Brillano i fiori
nei tiepidi raggi del sole,
gemme aerei d’alberi giocano
col
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E ci risiamo
a dover fare i conti con il tempo che passa
un’altra settimana si apre
in ogni minuto in ogni secondo
una ruga avanza
solco indelebile da mettere in bella mostra
affinché ogni pupillo
possa legarsi al dito l’effettivo sentire
che
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Fiume di poesia cuor esondava,
pensier critico nell'aria volava,
tempo antico
spregiudicato e blasfemo
gentil sesso intossicava di fango
e veleno.
Lama sottile d’occhi maligni
feriva psiche di donna infelice,
quando calamaio unto di
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Fiume di gioia
scorre verso pendio,
mormora alle stelle sussulto
d'amore,
scivola sulle dita goccia
profumata,
il petto bagna di fresca rugiada.
Corpo
umido di calda passione,
assapora labbra
voglioso di baci e carezze,
tenerezza dolce come
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Onda sonora dell'azzurro mar,
leggiadra va per
l'universo,
fiume di dolcezza
ch'esonda, pensiero
di fluidi piacer.
Passo soave in voli di
farfalle,
di stelle ricama buio della
notte,
baglior di luce colorata,
accende cuori al
al roseo
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Non c’è vento.
Tutto tace nella magia
del silenzio,
sorriso di fanciulla
ammalia la vita,
la luna
ancor desta nel profondo cielo,
intona melodia
d’un vecchio violino.
L’aria
pregna di note sonore,
sfiora dolcemente
la fresca
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Fiume in piena straripa,
nella Città Eterna,
rompe argini esonda confine,
trangugia sentiero e voglia porpora,
alimenta verità stilla d’acqua pura.
Tuoni e saette squarciano il cielo,
luce di stelle si spegne al rimbombo,
il mondo
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| Vicino al fiume la terra è esplosa
come fra incontri di corpo e unghie...
C’è riverbero d’argento su sassi dilatati e rotondi.
La noia delle stagioni
si drizza in piedi
ubriaca all’inizio, poi tace e mi segue
imbevuta di luce e ricordi.
Nel fango
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| Sull’acqua galleggia l’estate
le sue foglie
ma io ho sorrisi di panni stesi.
Settembre ha fiori gialli nati tra le pietre.
È scacchiera
per bambini senza paura, l’acqua bassa del fiume.
Appoggiata a un muro osservo il mondo
la sua polvere che mi
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Cominciò per gioco storia d’amore,
come foglie librano pensieri colorati,
sensazione,
dona all'anima calda emozione,
quando,
velo di seta copre sensuali forme.
Sguardo languido sul corpo si posa,
palpebre vibrano al soffio del
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Recitante tragitto
umor tinge viso
eccitante notte d'estate,
plasma il corpo rilassa la mente.
Fiume inonda tempo presente,
planante forza ondeggia nel mare,
monti e valli si vestono a festa, danzano
al preludio del giorno,
all'aurora che
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Scorrono silenzi
nello scrigno dell’anima,
sollevano anse al fiume in cammino,
sfiora pensiero letto bagnato,
ondeggia emozione al sogno smarrito.
Piccoli passi portan luce,
ricordo albeggia nell'armonia dei sensi,
anima coglie eco
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Trema quel vergine foglio
chiedendo questua
un occhiolino s’intravede
birbante fa la chiama
sospiri selezionano manna
intraprendenti ingurgitano
lasciandosi travolgere da emozione
quando minuscoli gioielli
prendono posto
aggiustando piccoli
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Avevi un segreto,
luogo amato e perduto della mia giovinezza,
prigioniero nella rete senza strappi del rimpianto.
Persino i profumi e i suoni e i silenzi ritornano a tratti
a costellare notti tristi e lunghe come questa.
Le sponde odorose di
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Costella universo
spazio infinito,
tortuoso fiume
accarezza via d’amore.
Passa nuova avventura
giovane fortuna
d’oracolo colora la luna
allo splendor di stelle.
Sole, notte divora
placida brina del mattino
respiro dona,
tinge il cuor,
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Silenzio profondo invade la mente,
raccolta mi prostro sotto la Tua croce,
scalda volto raggio di sole,
quando, accarezzo dolcemente le Tue ferite.
Umile preghiera libra al Tuo Spirito,
note d’amore coloran bianche nubi,
fiume di speranza sgorga
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Pullula nell'aria terrore,
oscura il tempo ansia... paura,
cellula fanatica sparge morte,
come uragano la quiete frantuma.
Spezza filo d’amore al sorger del sole,
violenza ferisce luce dell’anima,
pensiero s’intorbidisce
come fiume in
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| E’ la fermezza che sorprende.
Austera tra le stagioni,
sei estasi infinita.
Lo sguardo cade
dove una foglia sul ramo si difende.
Un’altra volteggia.
Com’è leggero il rumore
quando a cadere sfiorano la terra.
Poi un passero
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| Con le loro sporche mani
hanno scavato nel tuo seno,
insanguinato il tuo corpo
in un prato buio e senza verde.
Adesso la tua carne è lacera
con granella di lacrime e di sangue.
Orrore ferisce e trafigge la tua anima.
Ti sei lavata l’onta
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