Dall'alto dei cieli,
opera Divina Provvidenza,
odi degli Angeli infondono i cuori,
al dolce tepore dell’imbrunir del cielo,
un soave rintocco arriva da lontano.
Amor del Papa, loda cielo e terra,
rimembra anime pace e perdono,
esaltante pasto
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Soffierà il vento
tra insensibilità ed indifferenza
in acque tormentate dal destino
e s’alzeranno ancora le onde a ricoprir di morte
anime sradicate
dalle radici, sulla soglia della casa del loro Dio.
Sapeva di speranza quella
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Il sole bacia la mia cheta
alba, al fluire del tempo
a primavera, fra i raggi
che illuminano il
giorno, nell’attesa del
palpito d’amore.
Mi porta il vento con il
suo alitare, echi sommessi
dell’antica valle, che
come musica avvolge il
mio
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Hai peregrinato fra dune di sofferenza
dove la libertà mai si fermava.
Non volevi considerare la natura del mare,
così infida, proprio quando calmo appare.
Fratello d'Africa, ti sei lasciato astrarre,
tu che nel cesto di braccia
sogni
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Un attimo di relax non si nega a nessuno
chiudere gli occhi e camminare sulle onde
lasciandosi guidare dal vento
grande amico non si smentisce
nel ritrovarsi a contatto con la natura
piccoli pesci guardano stupiti
richiamando
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| Boccioli di rosa s’ergon al sole,
perle di rugiada si specchiano al mare,
fragranza soave di primavera,
inebria pensiero,
al sorger del bianco mattino.
Trilli festosi si spandon nell'aria,
linfa d’amore attecchisce cuori,
papaveri rossi tingon il
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Dentro il mio abisso
ripeto le nenie di preghiere mai esaudite
voce di uomini rassegnati e stanchi.
Io so il silenzio attonito
presagio delle notti d’uragano
che freme nelle labbra senza suono.
So il dolore di chi lascia tutto
che brucia i suoi
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Il sapore del mare accarezza i pori
brillio sulla pelle, briciole di sale,
stropicciate pagine si divincolano ascoltando
negli spazi dedicati al sole coi lor colori.
Una lampara spenta, memore attende
di quel viaggio tra le onde accarezzanti
il
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Hai le nuvole e l’onde
in fondo agli occhi
e la barca beccheggia,
ma non
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Son voli di rondini soavi pensieri,
migrano oltre le sponde dell’azzurro mare,
palpitan cuori...
all'esplorar luoghi d’immenso splendore.
Sognano nella magica attraversata,
cullati da placide onde,
mentre, sensazioni
s’immergono nel mormorio
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Nella notte il fendere
a cercare con la luce del cuore
le parole da donare
verso quelle albe a fiorire.
Lo sfiorare coi suoi fasci
nei lembi di cielo a illuminare le stelle,
lo sfogliare ricordi nella luna avvolgente
e mirare lontano ove il
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| Assorta col capo piegato, osservo incredula
è forte
l’invidia che invade chi con pacata sicumera
attesta disapprovazione
con velenose ditate di oblio...
un raggio oscuro si deposita su elenchi
di foglie arrossite e caduche
capaci donare
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Oggi il mare è molto triste. È grigio e malato
da quando gli uomini lo hanno sporcato.
È un mare tradito, un mare inquinato
plastica e veleni lo hanno devastato.
Limpido e trasparente sogno il mare, con mille
sfumature. Verde quando risplende
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Uno e Trino,
enigma e mistero,
Germoglio di fede, amore infonde,
flagellato, crocifisso sulla pesante croce,
salva gregge,
da profonde e nere macchie.
Invidia, potere l'han condannato,
mite Agnello senza colpa,
Redentore dell’eterno
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Il dondolio della tua piuma
nell’ orologio del deserto,
e al dolce invito
ti abbracciai verso il sole
cantare oltre,
è bellissimo
il confine d’astri
nella sabbia fili di speranza
in cerca di vita
ti getti
nella mia rete
il luminoso
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Silenzio profondo invade la mente,
raccolta mi prostro sotto la Tua croce,
scalda volto raggio di sole,
quando, accarezzo dolcemente le Tue ferite.
Umile preghiera libra al Tuo Spirito,
note d’amore coloran bianche nubi,
fiume di speranza sgorga
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Pensieri sciolgono
lacrime del cuore,
l’anima di ghiaccio
verso il desolato destino.
Buchi neri esalano gas killer,
opprime il cuore sommerge la vita,
piange natura di tanto dolore.
Al perduto respiro
la natura si trasforma,
cambia il ciclo
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Nel chiarore dell'orizzonte
il mare appare
tra flussi d’oro
musica orchestrale,
credo
in tuoi occhi
che ondeggiano
il verde campo.
E’ un filo d’argento
esplorato col desiderio
avvolgersi
nel lamento dell'inverno
navigare
come un
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Immondo dolore
Là dove l’acqua
tutto inghiottisce,
il dolore nascosto
nella furia del vento,
scompare la gioia,
l’immagine consuma
l’occulto sacrificio.
Splende l’aurora
nella terra bruciata dal petrolio,
si specchia in
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Quando il mare,
amorevole musicista
loda
il docente cielo
tra montagna cortese
al fuoco delle coscienze
il rogo di speranze,
quando sorridente
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Volano via le idee adagiandosi sugli scogli
come a non voler morire
variopinte farfalle in girotondo sorreggono
salva pensieri inusuale
indecisa batte l’onda
una due tre volte tenta l’ammaraggio
timidamente si accosta
non vuole cancellare la
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Nudi corpi,
avviluppati d’eccelso piacere,
eufonici si fondono in un sol respiro,
statuarie immagini umide di sudore, ardono,
sommersi nell'eccitazione d’amore.
Esploran nella notte campo inviolato,
veleggiano nel delirio d’immensa
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Si stropicciano le vele al vento,
è chiacchiericcio frusciante in sussurro
lì dove le chete acque vorrebbero
donar miglior giaciglio
al maestro albero del ciel... l’azzurro.
Le prue in silenziose movenze si sfiorano,
per lasciare
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| E mentre cammino
ingoiando vento
mi sento dentro il mare
furiose si agitano
tempeste
sale amaro e mancati sorrisi
alle labbra riarse
scricchiola tra denti
contratti
la ruvida sabbia
strappata a spigoli di scogli
corrosi dal
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Mandorli in fiore danzano armonici,
al suon melodico della natura,
profumo soave si spande per la via,
sensazione onirica cuori cattura.
Letizia, gioia si lascian trasportare,
lievi planano sull'arcobaleno di colori,
tramonto tinge cielo
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Tenero brivido attecchisce corpo,
al suon dell’anima vagabonda e mesta,
legge cuore note evasive,
nel volto malinconico... spento...
d’ogni riflesso di vita.
Scruta radice l’acqua cristallina,
ma... evapora col vento in orizzonti
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L’alba vedrò
spuntar all'orizzonte...
dove stelle amoreggiano con il sole
gabbiani liberi volano sul mare
stillano tenerezze d’amore.
L’eufonica vitalità
nell'immane canto del cammino
soffia vento coro armonico
dell’ignaro
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Splendidi sorrisi di violino
Ed ombrelli di palme
Sulle rive d’oro
Mani di sabbia
Tra fantastici giorni
Stelle di vita
Brillare i cuori
Alla natura tremante
L’orizzonte gioisce
Dipingere
Suoi frutti
In tuono di buona armonia
E vena
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Effluvi degli ultimi gelsomini,
distese di trifoglio verde immaturo
inondano l’argenteo uliveto
stanco e spettinato,
come amante placato.
Inediti colori del tramonto
rivestono le viti,
mentre l’impetuoso vento le spoglia.
Onde del vicino mare
si
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Scalzi occhi
fugaci
si avvolgono
sulla riva del sole,
palpitano
tra lamento del cielo
e timido amore,
cantano
come il fragore del
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