Ad anima gentile ed un saluto breve,
annuncio l’arrivo son già in provetta,
pulcino ad aprir uovo e nascer pigolando.
Non ho pretese che nascer tra le tue braccia mamma,
venir al mondo da piccolo e genuino bambino.
Vengo da lontano, lungo il
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Acre l’odore del tempo che fu,
volato tra fronde di alberi, abeti e oleandri al sole.
Arroccamento di casupole rivolte al cielo,
bisbigli, suoni e profumi d’amicizia,
parentela, umiltà divider gioie e dolori.
Padre, sul gradino a sostar la
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Furono inverni ad armonizzar giorni,
addobbi e cesta ad addolcir palati,
fu Natale nei borghi e nelle case della povera gente,
amore da dare e ricevere,
furono i vecchi Natali.
Cuore a viverlo e respirar aria pulita,
figli del passato, bimbi
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Tutto si ricompone
in un paesaggio
illuminato a festa
gli amori si avvicinano
e il calore umano
lontano si riunisce.
La ricorrenza
del Natale lega
le famiglie.
Tutto si ferma
in quell’attimo
con la gioia
dei Bambini.
Mentre
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Un salto all’indietro nel tempo
giornate tranquille,
di socialità, giochi a volontà.
Bimbi con grembiulini,
fiocchi colorati,
capelli intrecciati baciati dal sole.
Bambini, quanti bimbi liberi di giocare,
di socializzare senza guinzaglio al
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Sedici
un numero come un altro si potrebbe pensare
se non riuscissimo a mettere a fuoco
una vista per la quale sempre imploriamo
come una vera famiglia pronta a donare
quando il tempo sarà arrivato
quel pancione fatto di tanto amore
non passerà
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Ti cerco dentro un sogno,
nel pertugio di un raggio di sole,
ti cerco a tentoni nel buio della stanza.
All’angolo di una scena inverosimile
continuo a cercarti.
Tra rami spogli di realtà,
tra volti anonimi,
nel cuore che batte forte,
nella
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| Quando nasci madre
guardi i tratti di un visino
- il suo -
gli occhi che vedranno
mondi a te stranieri
- i suoi -
quando nasci madre
ciò che vedi di fronte ti distende
il più largo sorriso dal profondo,
mai in tutta la vita ripetuto,
e là
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Pigghia ‘a manu
pigghiala e tenila forti.
U senti lu ciauro?
E lu ciauru ru travagghiu...
Jornu e notti iettannu surùri
picca manciari e assai curaggiu
cu la famigghia luntanu
e cu lu disiu forti ri turnari.
Ma a lu paisi c’era a fami
terri
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Buffa è la vita
una notte prima hai avuto l’onore a voce alta
di chiamarlo di vederlo
sarà solo un caso o qualcosa vuole far capire
il pensiero sempre presente
la mattina il pomeriggio la sera
una vera passerella
come treno ad ogni stazione si
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Oh donna compita ed assoluta,
d’amor perduta e
da mani innamorate accarezzata,
caliente cioccolato ed acqua frizzante,
fiore ad aprir corolla,
seme a crescer d’eleganza.
Donna ad amar l’amore e dal fiume farsi cullare,
fin giungere al
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Domani, sarai tu domani,
giorno qualunque in sospir di vita
e nascesti a mia insaputa.
Giorno a passar e svanir
impervio, stanco ed idealistico
in sognanti riflessioni ad elevar pensiero
come fumo in cielo.
Domani sarai un altro domani,
con altri
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| Se tu fossi ancora qui figlio mio,
ti terrei sotto le mie ali
per proteggerti ancora
e condividerei i tuoi pensieri
e gli arditi progetti
col caldo amore di una madre.
Ascolterei ancora i tuoi racconti
di amori iniziati e poi scordati,
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| Insieme nel pomeriggio dei confinati
ti guardo con tutto il rinnovo
che ci tiene svegli, ritrovo la voce
l’orgoglio dei poveri ingenui
che si specchiano negli altri.
Il mio passo precede il tuo
ci toccano rami ronzanti.
Siamo in cammino nel
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| Ascolto i miei silenzi,
sono come sospiri lievi
anch’essi come emozioni
portate dal tempo che fu.
Sono nati nel centro dell’anima
rimasti nascosti in un bozzolo
tra nodi, che non sciolgono mai,
pensieri di te che più non sei ...
A
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Donne d’amor il vanto,
e nel cuor un velo bianco,
velo da sposa e abito lungo,
mamme ed amanti dedite alle famiglie.
Donna d’amor la vita adorni,
musa maliarda di secoli e anni,
e nella società sei vanto,
lottatrice delle giuste cause,
sensibil ed
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Un solo sguardo e quel numero si anima
mai depennato dal cuore
per un amore ed un bene indescrivibile
che nel tempo sempre più si è affermato
complice di eventi che ancora vivono
ringraziamenti non saranno mai abbastanza
un vero tesoro che ogni
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Ce la faremo a superare
tale pandemia universale
"coronavirus" non immortale
pur se troppa morte sa elargire.
Torneremo ad abbracciare
chi vogliamo bene
ora imposto timor
a distanza innaturale!
Potrà mai esser tutto uguale
sia in bene che nel
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| Un giorno via l’altro
mi avvicina
alla tua nostalgia.
E allora
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Fu quel parlar a divenir essenza quotidiana di
giorni ad estasi mondiale,
attesa che fu lunga a non finire mai,
e giunse a fil di voce l’annuncio alla televisione.
Domani 20 luglio la navicella atterrerà sulla luna...
Ancor ricordo l’emozione mista a
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Aspetta che tolgo l’auricolare non sempre è ben accetto
il tono della tua voce non deve risultare alterato
perderebbe quella melodiosità che cattura
non essere impaziente un secondo e sono da te
giochiamo insieme a fare mamma e babbo
i nostri
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Confini... io non riesco a dividere
il pane coi topi
i nemici non si possono amare
solo blandire.
Il pane quando è
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Soave passo e il giorno s’alza e vola,
l’alba accende candele al sole
tepore dopo la notte al ghiaccio dell’inverno...
Torpore ai sogni e ricordi a risvegliare.
Oggi il giorno ad abbellir minuti ed ore e
gioventù con ali verdi a dipinger mesi ed
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Dal cuor espande una preghiera
in maestosa congiunzione d’atmosfera,
un sol coro a ciel sereno.
Manto azzurro della Madonna,
soffi di vento ad armonizzare amore e pace.
Effigie e meritevole preghiera al
crepuscolar della sera in virtual
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| Strata e cantunera vulissiru parlari
di tuttu chiddru ca si dici pa nova
generazioni,
giovani senza spiritu cummattenti,
gioventù ca nu’ penza e nu’ voli fari nenti.
Ma... di tuttu u lignu nu’ si po’ fari u’ fasciu!
C’è cu camina cu lumi du
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Un’onda infrange la riva
nell’immenso chiarore disperdo l’anima,
e nel pensier scintillii briosi inseguono mete lontane.
Spazi azzurri irrompono nel cielo,
illuminando prorompenti e maestosi monti
che abbracciano spazi di bianco candore.
Onde
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Non ha senso
parlare di legami
a frenare
i tuoi passi nella vita.
E’ l’amare
la tua
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| Nonni dal cuor speciale
sono fulcro della vita,
sentiero d’amore
che nessun bambino può fare
a meno.
Son fragranza delicata,
scrigno di gai ricordi,
culla di ricchezza e carezze
nei momenti bui senza sole,
favola di saggezza nel racconto di
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Beltà a scandire cuore,
glicine a spiover colore ed intonare umore,
pilastro d’amore a donare fato.
Oh... dimmi donna?
Tu, che nel cuore hai uno scrigno,
gioiello da portare al collo,
musa ispiratrice dallo sguardo antico,
tocco di magia a
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Groviglio
di braccia
strette a gomitolo
sotto coperta d’amore materno.
Porto sicuro dove
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